Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

venerdì 31 dicembre 2010

Pd terracinese nel pantano?


Questo è l'ultimo pensiero di questo 2010, domani inizia un nuovo anno e politicamente parlando dovrebbe iniziare un nuovo cammino che vedrà la nascita della nuova amministrazione terracinese.
Da alcune notizie pare che si voti lil giorno 8 maggio salvo variazioni dell'ultima ora, in tal caso possibile ballottaggio il giorno 22 maggio, difficile dire oggi tra chi.
Come è noto fino a questo momento gli unici due nomi noti alla corsa di primo cittadino sono Eugenio Fedele ed Emilio Perroni, rispettivamente espressione di RC, SEL, ed altre liste composte da varie associazioni, almeno per il momento, mentre Perroni rappresenta La Destra di Storace.
A destra si aspetta che ci sia un chiarimento nel Pdl, bisogna capire chi sarà il condottiero, se si farà pace con FLI, bisogna capire cosa accade al centro in casa UDC, a Roma in questi giorni appare “Città Nuove” potrebbe essere la nuova formazione scelta da “Renata” per presentarsi nelle varie città in cui si vota, tra cui Terracina. Se il progetto va in porto, questo dovrebbe essere il nome della lista civica guidata da Gianfranco Sciscione.
Tornando a Fedele, ho visto il video di presentazione della candidatura messo in rete da Terracina Rialzati, tante belle parole che sicuramente faranno presa sul pubblico terracinese, si tratto di capire se resteranno solo belle parole oppure se ci sarà la possibilità di trasformarle in qualcosa di più concreto, vedremo... L'unico dubbio sul ragionamento è quello relativo alla indicazione degli eventuali assessori, secondo le parole di Fedele, saranno tutte persone competenti, non necessariamente indicazione della coalizione che lo sostiene, nutro qualche dubbio, alcuni amici già sanno il motivo... Difficile immaginare una giunta che non rispecchi eventualmente il peso politico delle varie anime ella coalizione Fedele, loro dicono il contrario, ma in politica i numeri contano... sempre!
Da notizie apparse sulla stampa sembra che a Latina il PD ricorra alle primarie per trovare la soluzione alla candidatura di un proprio uomo per la corsa di primo cittadino, appare probabile che lo stesso metodo possa essere usato a Terracina.
Il Pd ha cercato egli ultimi tempi di allargare il progetto politico per battere il centro destra guardando verso il centro, verso l'UDC, non sappiamo se c'è riuscito, si tratta di capire quante UDC ci sono in giro. È noto, nei giorni scorsi in consiglio si è discusso sulla TIA, l'UDC a quanto pare ha due consiglieri, uno in minoranza e l'altro in maggioranza, difficile capire come andrà a finire...
Il PD è rimasto nel pantano, a sinistra addirittura c'è chi sostiene che il PD non sia più un partito di sinistra, a livello nazionale ha tentato un accordo con Fini, Rutelli e Casini.
A Terracina per la prossima primavera non sappiamo ad oggi cosa farà, da un lato c'è Fedele, dall'altra parte l'UDC forse corre da sola, il PD è rimasto come si usa dire con il cerino acceso in mano, forse corre da sola, forse appoggia Fedele, forse, ma con il forse non si vincono le elezioni...
Il Pd dovrebbe comunque vadano le cose, per salvare almeno la faccia al primo turno andare da solo, è poco credibile che il maggior partito di opposizione possa rinunciare ad una propria candidatura in favore di un rappresentante esterno.
A quanto ci è dato sapere, pare che l'auto candidatura di Fedele non sia stata preventivamente concordata con il PD, quindi il Pd ha due possibilità, fare un'accordo di coalizione con Fedele ed i suoi sostenitori, oppure correre da solo e poi eventualmente al ballottaggio mettere sul piatto il proprio consenso elettorale e trattare con Fedele. Potrebbe anche accadere che il PD corre da solo e raccoglie i voti per andare al ballottaggio con altra forza politica di centro destra, a questo punto la situazione si potrebbe capovolgere, sarebbe Fedele a dover fare un accordo politico con il PD, si aprirebbero nuovi scenari, una parte dell'UDC potrebbe forse decidere di sostenere il PD piuttosto che una forza X,sono solo supposizioni, buon anno nuovo a tutti.

martedì 28 dicembre 2010

Da Fli...p a Flop?

Oggi vogliamo fare arrabbiare i nostri amici di FLI, in questo scorcio di fine anno la politica è in pausa, pochi i fatti importanti, poche le notizie che trapelano dai più informati.
Aspettando la fine dell'anno proviamo a fare un primo bilancio politico del partito di Gianfranco Fini, Futuro e Libertà per l'Italia oppure FLI.
Tutto è nato dalla scorsa primavera quando Fini ha iniziato a mostrare insofferenza nei confronti di Silvio Berlusconi, il motivo: troppo legato alla Lega, in realtà in più occasioni molte decisione sono state prese in occasione delle cenette ad Arcore.
Fini prima ha mostrato l'intenzione di fare un gruppo all'interno del PDL, poi addirittura si è spinto oltre, ha formato un nuovo partito, FLI appunto, poi ha dichiarato di voler passare all'opposizione, difatti la delegazione di Governo che faceva riferimento al nuovo partito ha rassegnato le dimissioni .
Ci sono stati incontri con l'ex compagno di coalizione Casini, scopo evidente di dare vita ad una nuova formazione politica: il Terzo Polo.
Non sappiamo se ciò accadrà mai, a Fini e Casini si è aggiunto anche Francesco Rutelli, la cosa non è stata ben vista da alcuni, una cosa è la terza gamba del Governo, altra cosa è passare all'opposizione con Rutelli e strizzare l'occhio addirittura al PD.
Del resto cosa possono avere in comune ex militanti del MSI, poi AN e ex PIC, PDS. DS ora PD?
Forse l'unico collante potrebbe essere l'anti Berlusconi, ma è stato ampiamente dimostrato in passato che ciò non paga...A livello locale il primo che si è dichiarato a lasciare il PDL per approdare in FLI è stato il vice di Cusani Salvatore De Monaco, il quale è stato anche il primo, secondo notizie giornalistiche a non credere più nel progetto FLI.
A Terracina il massimo esponente di FLI dovrebbe essere l'attuale assessore Francesco Zicchieri,
si tratta di capire ora se anche Zicchieri farà un passo indietro oppure continuerà ad essere parte di FLI. Nei mesi scorsi si è parlato di un'eventuale allargamento di FLI, molti degli attuai consiglieri comunali sarebbero stati sul punto di entrare in FLI, poi di ufficiale non c'è stato nulla, forse sono in attesa di ulteriori sviluppi, forse aspettano di vedere se c'è ancora spazio per loro nel PDL.
Restando così le cose si potrebbe parlare di un risultato deludente per il nostro FLI locale, troppi i dubbi che ancora albergano nella mente dei più...
Per il momento appare difficile vedere all'orizzonte un accordo tra PDL e FLI, forse con il nuovo anno il PDL cambierà nome per dare spazio ad una nuova formazione politica, forse è un segnale che si vuole dare di una discontinuità con il passato e con Fini, vedremo, intanto aspettiamo di capire se veramente si vota solo per il comune oppure se ci sarà di più...
Aspettiamo di conoscere il nome che l'attuale PDL metterà in campo contro Fedele ed Emilio Perroni, cito Perroni perché si lamenta di essere spesso trascurato, anche se forse alla fine Emilio Perroni rinuncerà alla corsa come sindaco e appoggerà il candidato della PDL... lui dice no, però come noto in politica: mai dire mai...

domenica 19 dicembre 2010

L’ultima occasione per Mimmo Zappone...

Da qualche giorno si susseguono indiscrezioni sulla stampa locale circa la candidatura di Mimmo Zappone alla carica di primo cittadino da parte del PD terracinese. Sempre secondo queste informazioni, pare che il nome di Zappone sia ben visto anche dai vertici provinciali del partito, questo lascia presagire che sia la volta buona per Domenico Zappone.
Ma è proprio così? Recentemente si è svolto il congresso cittadino del Pd e ha visto la vittoria dell’area più moderata, è stato riconfermato alla guida del partito Alessandro Di Tommaso, la lista era sostenuta da tra gli altri da Rossano Alla, ex assessore della Giunta Recchia ed attuale consigliere provinciale.
Rossano si vociferava potesse essere il candidato sindaco del PD, poi è venuto fuori il nome di Mimmo Zappone.
Nel 1993 venne eletto alla guida della città Vincenzo Recchia, dopo due mandati non potendo essere più ricandidato Recchia si diceva che ci dovesse essere un naturale avvicendamento alla guida della città tra gli ex PCI-PDS-DS e l’area più moderata della coalizione.
A quei tempi se la memoria non mi inganna era rappresentata dai Popolari e da altri partiti di area moderata,i Popolari poi in sieme al partito di Rutelli sono confluiti nella Margherita e successivamente nel PD di Walter Veltroni.
Dopo dieci anni di amministrazione Nardi, i più credevano che all’interno del Pd le cose fossero chiare, il PD non si sarebbe fatto trovare impreparato, avrebbe avuto pronto un candidato sindaco ed una lista di nomi da sottoporre al giudizio dei terracinesi, evidentemente non è così...
A complicare la già complicata situazione ci ha pensato l’area più estrema della sinistra, forse stanca di aspettare le decisioni del Pd, ha presentato un proprio candidato: Eugenio Fedele.
Ora per il PD ci sono almeno due ipotesi, la prima che tutto il partito sostenga la candidatura di Fedele e rinunci ad un proprio uomo, l’altra ipotesi è che il PD giustamente dopo dieci anni passati all’opposizione tenti di percorrere una propria strada ponendo al giudizio del popolo un suo candidato, se così no fosse sarebbe per il PD una sconfitta alla partenza.
La sinistra italiana ha iniziato già da qualche tempo ad usare le primarie di coalizione, strumento democratico per individuare il candidato “sostenibile” da tutta la coalizione. In più occasioni si è dimostrato per il PD uno strumento a doppio taglio, vedi il caso di Vendola i0n Puglia e di Pisapia a Milano, in questi ultimi tempi pare che le primarie non convincono più tutti...se ne vorrebbe rivedere la efficacia e l’utilità...
Torniamo a noi, il PD terracinese troverà un accordo al suo interno oppure ricorrerà alle primarie? Nel 2006 Vincenzo Recchia ha vinto il confronto interno con le primarie ma ha perso poi il confronto con Stefano Nardi.
Il candidato del Pd sarà Zappone, sarà Rossano Alla, sarà un’altro nome capace di rendere il partito unito mettendo tutti d’accordo compresi Zappone ed Alla?
Una cosa è certa, come espresso in un pensiero precedente su questo blog, il candidato del Pd dovrebbe essere uno espressione della parte più moderata, sono diciotto anni che aspettano questo momento, in caso contrario ha ancora un senso la coalizione?
Questa potrebbe essere l’ultima occasione per l’area moderata e soprattutto per Domenico Zappone, il prossimo sindaco probabilmente resterà in carica per dieci anni... tra dieci anni Mimmo Zappone forse non avrà più la fantasia e l’età per riprovarci...
Intanto pare che il fratello Giovanni già ex sindaco democristiano voglia riprovarci con la sua candidatura nelle fila dell’UDC, resta da capire se ciò accadrà visto che ora si sta preparando il Polo della Nazione... altri scenari, altre alleanze, altri nomi?
Il centrodestra che fa? Ci sarà pace tra FLI e PDL, diventati nel frattempo da fratelli di sangue a cugini...
Per il momento a destra l’unico nome certo è quello di Emilio Perroni con i partito di Storace...

mercoledì 15 dicembre 2010

Il ritorno del figlio prodigo 2

Forse è la volta buona, abbiamo assistito nella giornata di ieri allo strappo definitivo tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini un tempo soci in politica con il Polo prima e poi con la Casa delle Libertà poi per arrivare alla formazione di un unico partito: il Popolo delle Libertà.
Nel momento della costituzione del Pdl, Casini che in passato aveva appoggiato il centro destra, ha rifiutato l'offerta di Berlusconi di salire armi e bagagli sul treno della PDL, Berlusconi prese a riferimento in un suo intervento la parabola del Figlio Prodigo.
Pierferdinando Casini a fare la parte del Figlio Prodigo ovviamente non ci ha pensato minimamente, ha rilanciato l'idea di un partito moderato, distante dalla destra e distante dalla sinistra.
Con la crisi tra Fini e Berlusconi, si sono avvicinate le posizioni Fini e Casini al quale si è aggiunto Francesco Rutelli uscito dal PD e l'MPA di Lombardo.
Sembrava cosa fatta: la nascita del terzo polo.
Ieri durante la conta Berlusconi ha battuto ai punti Fini, non sappiamo cosa accadrà ora, sono in molti a chiedersi cosa fare...
Abbandoniamo il Governo per ipotizzare le ripercussioni a livello nostrano, Casini si avvicina a Berlusconi, entra a far parte del Governo, a primavera si vota per il nuovo sindaco, l'UDC in tal caso come si dovrà comportare? Potrà il partito di Casini a Terracina fare finta di niente ed eventualmente ritenersi con le mani libere oppure dovrà seguire gli ordini dall'alto e allinearsi co il PDL locale? Potrà eventualmente fare una politica diversa dal nazionale e magari votare un sindaco del PD? Da noi esiste a livello locale il PRI che a Terracina ha come padron Alfredo Lauretti & Co, nei giorni scorsi si è parlato dell'eventuale ingresso di Giuliano Masci nelle fila dell'UDC, tra Lauretti e Masci un tempo compagni di partito non sappiamo come sono attualmente i rapporti, forse tra i due c'è della ruggine dovuta a vicende interne al partito ed all'amministrazione, in questo caso sarebbe possibile per il PRI e l'UDC nel caso cooptasse Giuliano Masci vivere sotto lo stesso tetto, nella stessa maggioranza?
A Terracina si parla ormai da mesi di Nicola Procaccini come il possibile candidato del Centro Destra riuscirebbe Procaccini a mettere insieme PDL, FLI, PRI ed UDC?
Nel caso in cui ci riuscisse sarebbe un mago ed il prossimo sindaco di Terracina.
Diversamente, come detto in altre occasioni, FLI e PRI con un proprio nome, PDL e UDC e La Destra con Procaccini?
E Gianfranco Sciscione cosa farebbe?
Renata Poverini consentirebbe a Sciscione di usare il simbolo della Lista Polverini per andare contro la PDL?
Aspettiamo con fiducia eventuali notizie da parte degli interessati...

martedì 14 dicembre 2010

Terracina ed il voto ideologico

Emilio Perroni è stato il primo che, forse stanco di aspettare le decisioni all'interno del Pdl ha deciso di rompere il silenzio e da qualche mese si è candidato alla guida della nostra città con La Destra di Storace, in questi giorni dopo diversi annunci a cui si sono susseguite delle smentite, l'ex giudice Eugenio Fedele ha ufficializzato la propria candidatura alla guida della città, al momento Fedele è appoggiato dalle liste di sinistra e da alcune associazioni.
Quindi ad oggi sono solo due i nomi che conosciamo degli aspiranti sindaci, c'è da scommettere che saranno i soli, nel PDL probabilmente si aspetta quello che accadrà oggi al parlamento, difatti oggi è il cosiddetto B day, ossia il voto di sfiducia la governo Berlusconi, difficile dire in questo momento cosa accadrà.
In più occasioni si dice che la scelta del futuro sindaco dovrebbe superare le logiche dei partiti, si dovrebbe andare oltre i personalismi e cercare tutti insieme per il bene della città la soluzione migliore, facile a dirsi forse più difficile da farsi perché ad un certo punto entra in gioco l'ideologia politica.
Provate a contattare un nostro concittadino ed manifestategli l'intenzione di candidarvi alle prossime elezioni di primavera, probabilmente la prima cosa che vi dirà sarà: con quale partito?
E qui entra appunto in gioco l'ideologia, anche se tutti siamo convinti di dover superare le logiche di partito, dover superare gli steccati per fare la scelta migliore, ad un certo punto entrerà per forza di cosa in scena la propria identità politica e culturale.
Difficile immaginare che tutti i sostenitori di Perroni e Fedele siano disposti a votare solo la persona, penso che si vada ben oltre, ad un militante de La Destra non passerebbe mai per la testa di sostenere un candidato apparentato con Rifondazione Comunista e SEL come pure un semplice simpatizzante di sinistra, non darebbe mai il voto a Perroni.
Il voto più mobile, sicuramente è rappresentato dall'area moderata di centro, non sarebbe difficile per i moderati votare a destra come pure votare a sinistra.
Si tratta di capire cosa faranno i centristi, avranno un loro candidato, il PD affiancherà Fedele, avrà un proprio leader, il PDL e FLI torneranno insieme?
La Destra con PDL, FLI con PRI, UDC da sola, il PD? Ci saranno le civiche? Gianfranco Sciscione darà il proprio sostegno ad un candidato esterno oppure avrà un suo leader?
A livello nazionale dalle ultime notizie pare che il terzo polo ormai sia rimasto un sogno nel cassetto, il Pd viene logorato a sinistra da Vendola, a destra da Casini, ognuno vuole mantenere la propria identità, difficile che ne esca fuori qualcosa di buono, l'unico collante che li lega è dare la sfiducia a Berlusconi, ma come abbiamo visto in questi ultimi anni, da sola non basta, anzi apre che Berlusconi in questi mesi stia recuperando consenso.
C'è stato un momento anche da noi in cui tutti i partiti dell'opposizione erano uniti per sfiduciare Nardi, in più occasioni sembrava cosa fatta poi non è successo nulla, non ne sappiamo i motivi.
Per concludere comunque vada in parlamento oggi, difficilmente a primavera ci saranno elezioni comunali prive di significato politico, questo comporterà per entrambi gli schieramenti, almeno al primo turno, la ricerca anche di un voto ideologico.
Su una cosa molti forse nell'opposizione saranno concordi: cercare di mostrare agli elettori il fallimento della giunta Nardi, non sappiamo se ci riusciranno e questo spingerà tutti a cavalcare l'onda dell'ideologia, ogni lista con tutta probabilità cercherà il consenso ideologico

sabato 11 dicembre 2010

Terracina: Politica e questione Morale

La moralità è di Destra o di Sinistra?
Difficile dare una risposta, anche se in questi ultimi tempi si fa sempre più strada l’ipotesi che la questione morale possa e debba appartenere solo ad una parte politica.
Niente di più sbagliato di tutto ciò, la questione morale non può essere esclusivo appannaggio di alcune forze politiche, non si può avere l’arroganza di essere gli unici custodi della legalità, della moralità e della buona politica.
Se ci sono stati in passato degli errori, questi sono stati commessi dagli uomini, sono questi uomini che vanno allontanati dalla scena politica terracinese, non si può e non si deve generalizzare. Chi crede di fare la prossima campagna elettore facendo leva sulla questione morale, dovrà prestare molta attenzione a non cadere nella banalità: la questione morale appartiene a tutti i cittadini, deve essere una regola ed un patrimonio per tutti i politici siano essi di destra siano essi di sinistra.
Tra pochi mesi saremo chiamati alle urne per rinnovare il consiglio comunale, saremo chiamati a giudicare l’operato dell’attuale amministrazione comunale. Contestualmente dovremo esprimere un giudizio anche sull’operato dei singoli consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione.
La situazione appare poco chiara, molti consiglieri sono sconosciuti ai più, sono entrati in consiglio solo grazie alle dimissioni forzate di alcuni assessori.
Negli ultimi tempi l’opposizione incalza la maggioranza su questioni che riguardano fatti privati di alcuni amministratori, fatti non legati direttamente alla gestione della città, questi sono e dovrebbero restare fatti privati, il giudizio dovrebbe essere espresso sulle questioni politiche.
Il cittadino vuole capire perché dovrebbe votare per uno schieramento piuttosto che per un’altro, forse poco gli interessa la questione privata, almeno politicamente, se esiste un problema giuridico, se ne occuperà la magistratura.
Il politico faccia la politica, il magistrato faccia il magistrato ed il popolo faccia il popolo, giudichi politicamente I risultati degli amministratori.
Evidentemente l’opposizione non ha al momento argomenti validi per esprimere la contrarietà all’operato dell’amministrazione Nardi, sarebbe opportuno capire perché alcuni consiglieri comunali sono poco partecipi ai lavori del consiglio stesso.
Sarebbe bello poter pubblicare la partecipazione dei consiglieri ai lavori del consiglio comunale ed alle commissioni, sarebbe bello capire cosa hanno prodotto in questo tempo per la collettività
Sarebbe interessante capire quali sono le reali alternative all’attuale amministrazione, quali saranno i candidati sindaci, quali saranno gli schieramenti, le alleanze e i programmi.
La prossima settimana si avrà il chiarimento tra Berlusconi e Fini, come andrà a finire nessuno lo sa, nessuno vuole perdere la faccia.
Dopo Natale ci dovranno dire i partiti locali i nomi dei candidati a sindaco, nel centro destra si aspetta Roma, nel centro sinistra forse si andrà alle primarie.
Chi vince le primarie non è detto che poi vince le elezioni, vedi Vincenzo Recchia nel 2006.
Se la sinistra dovesse svolgere le primarie sarebbe una palese sconfitta, dopo dieci anni di opposizione dover fare ricorso alle primarie dimostrerebbe la mancanza di coerenza e di programmazione per la città.
C’è addirittura chi parla di “Papa Nero”, una personalità esterna i partiti ed alla politica, sarà la mossa vincente?
Sempre più si rimpiange la Prima Repubblica, dove i politici facevano i politici, i giornalisti facevano i giornalisti, I medici facevano I medici, i giudici facevano i giudici, ecc, insomma ognuno faceva quello che più sapeva fare...
Affidare le sorti della città ad una persona priva delle più elementari nozioni politiche-amministrative, sarebbe una iattura, sarebbe l’ennesima occasione persa, ne abbiamo già perse troppe di occasioni...
Una persona brava nel proprio lavoro non necessariamente è capace e brava a fare il sindaco.

mercoledì 8 dicembre 2010

Politica Terracinese: calma piatta...


Calma piatta, è un periodo che non succede niente di eclatante, non vale la pena di ripetere sempre le stesse cose, quello detto e scritto 6 mesi fa è ancora attuale, tanto vale riproporre i vecchi scritti.
Questo è uno dei motivi che ci ha indotto ad un momento di pausa, su facebook la situazione non è migliore, si parte dalla foto di un cane e si finisce per criticare l'amministrazione comunale.
Ogni occasione è buona per fare speculazioni gratuite su questo o quel personaggio politico, la critica sull'operato del sindaco e della giunta è lecita, quello che forse è da evitare è l'attacco personale. Per meglio capire quali saranno i nuovi sviluppi della situazione politica nostrana occorre attendere il chiarimento nazionale, vedere se ci sarà un riavvicinamento tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, solo allora si potrà tentare di capire quali saranno le sorti della nostra città.
Bisogna sapere se ci saranno le elezioni anticipate, quali saranno le future alleanze, capire se Casini entra in governo, se ci sarà una nuova maggioranza allargata all'UDC.
Nei giorni scorsi il PD come è noto ha rinnovato il proprio direttivo locale, difficile dire se il segretario cittadino sarà in grado di continuare nella via del rinnovamento e mettere alla porta la vecchia classe dirigente del partito, non sappiamo se Di Tommaso saprà e avrà la forza di dare un taglio netto con il passato, presentare una lista rinnovata tale da trasmettere quel segnale di rinnovamento che è mancato in passato. Forse ci saranno le primarie per decidere chi sarà il candidato del PD o forse no, forse lo strumento delle primarie non è più adatto per individuare colui o colei che potrebbe portare il Pd almeno al ballottaggio se non proprio alla vittoria.
Nel centro destra pare che la parola d'ordine sia rinnovamento, fuori tutti coloro che sono stati a contatto con l'attuale amministrazione, avanti il nuovo, si tratta di capire se il nuovo sarà in grado di raccogliere consenso, le elezioni si vincono con il consenso popolare che premia le idee, premia gli uomini e premia l'azione amministrativa.
Ha detto bene un esponente del Pd, bisogna guardare avanti e non più al passato, la prossima campagna elettorale deve essere incentrata sul futuro che vogliamo per la città, dire che tizio o caio ha prodotto male o poco per la città, difficilmente avrà il premio della popolazione, occorre ridare fiducia ai giovani, ridare futuro alle prossime generazioni.
Aspettiamo la prossima settimana, vediamo cosa succede al parlamento.
Intanto ieri sera c'è stato un consiglio comunale per discutere dei problemi del tribunale terracinese, tutti d'accordo, non c'è stato il solito show, anche se in alcuni tratti l'insofferenza di chi è abituato a fare la voce grossa si è notata.
L'unica nota, Roberto Bellezza era tra i banchi del gruppo misto, ma non era passato con l'UDC, non doveva sedere vicino a Gianni Percoco? Misteri...

martedì 30 novembre 2010

Terracina: Giocare alla Politica


A volte, anzi spesso viene questo dubbio: la politica è una cosa seria oppure si tratta di un gioco?
È da circa un anno ormai che ci stiamo occupando del toto-sindaco, cioè da quanto si è iniziato a parlare delle dimissioni anticipate di Nardi chieste da più parti, ovviamente Nardi a dimettersi non ci ha mai pensato nemmeno lontanamente, anzi in più occasioni ha rilanciato la sua azione amministrativa.
Per tanto tempo un vero e proprio tormentone si è abbattuto sulla città: il toto-sindaco!
Annunci, smentite, indiscrezioni fino ad oggi si sono succedute, fino ad oggi sono rimaste tali, gli unici annunci sono stati fatti dagli estremi poli: Emilio Perroni per la Destra, mentre a Sinistra si è parlato per un'attimo di Franca Maragoni, poi puntuale è arrivata la smentita.
Il vero tormentone lo vive il PDL o quello che resta del PDL, dopo la scissione di Fini quello che accade all'interno del PDL non interessa più Futuro e Libertà o forse no...
Zicchieri e Procaccini sono stati i nomi più discussi durante l'estate, ora Francesco Zicchieri ha tolto il disturbo, è approdato alla corte di Fini, o meglio è tornato alle origini quindi tra i due nomi in teoria resta solo quello di Nicola Procaccini.
Nel PD, la situazione non è stata da meno, diverse sono state le indicazioni, nei giorni scorsi si è tenuto il congresso cittadino che ha visto la riconferma di Alessandro Di Tommaso alla guida del partito di Bersani, vedremo a cosa porterà ciò.
Al Centro, già al Centro sono iniziate le grandi manovre: nuovi arrivi, gente che viene gente che va... come dice una canzone, si tratta di capire chi entrerà veramente e chi ne uscirà, si tratta di capire se ci sarà il tanto auspicato rinnovamento oppure se sarà un partito che accoglierà nel suo interno tutto e tutti.
Come dichiarato dal coordinatore locale Gianfranco Azzola, le porte servono per entrare e per uscire... Chi vuol capire capisca.
Non mancano proposte alternative, resta da sciogliere il nodo della lista di Gianfranco Sciscione: correrà da sola, correrà con il PD, correrà con il PDL, correrà?
È da qualche tempo che sul facebook terracinese si fa largo la candidatura del giudice Fedele alla guida della città, difatti secondo alcuni esponenti delle varie associazioni locali Fedele potrebbe essere un buon candidato.
Si tratta di capire se è l'ennesimo tentativo di depistaggio oppure si andrà oltre, si tratta di capire se riuscirà il giudice Fedele a mettere insieme una squadra di persone capaci di attrarre il consenso dei cittadini.
A questo punto la situazione appare più ingarbugliata di prima, di nuovo tutti contro tutti?
Cosa farà Rifondazione Comunista, si unirà con SEL ed il PD?
Cosa farà l'UDC? Correrà da solo per poi schierarsi al ballottaggio? Ci sarà una spaccatura all'interno dell'UDC oppure per il bene del partito ci sarà unità?
FLI e PDL andranno insieme con un candidato unico oppure ognuno proporrà il suo?
Cosa farà il PRI terracinese?
Potrà l'onesta del singolo candidato a sindaco essere abbastanza per vincere le elezioni?
Spesso si parla di brava gente, presi singolarmente tutti i politici sono brave persone, si tratta di capire poi una volta vinte le elezioni se saranno capaci di governare.
Essere onesto è la prima qualità che un candidato sindaco deve avere, da sola basta per amministrare, sarà costui capace di mediare tra le diverse posizioni dei partiti che eventualmente lo sosterranno in maggioranza?
Si dice: chiunque sarà meglio di Nardi, si diceva la stessa cosa in passato...
Gli errori del passato dovrebbero servire per fare meglio nel futuro, è presto per dire come si evolverà la situazione, una cosa è chiara fin da adesso: la prossima amministrazione dovrà essere oltre che onesta con i cittadini capace di affrontare i vari problemi della città.
La sola onestà non basta per essere un buon sindaco, occorre essere soprattutto competente e capace...
Ad ognuno il suo... i tecnici facciano i tecnici, i politici facciano i politici...
il popolo faccia la sua parte, scelga il meglio per la propria città!
La politica non è e non può essere un gioco...
Stefano Nardi promette di lasciare i conti a posto, quindi il prossimo sindaco non avrà più alibi...

sabato 27 novembre 2010

Chi vincerà le prossime elezioni?

Difficile dirlo, ancora non sappiamo chi si candiderà, quanti saranno i partecipanti né quante saranno le liste in gara.
Una cosa è certa, alcuni le elezioni le hanno già vinte, sono coloro che non vogliono il bene della città, coloro che traggono vantaggio dalla divisione delle nostre forze politiche, costoro hanno paura di noi.
Come detto in più occasioni Terracina certamente merita un ruolo più importante nell’intero panorama politico provinciale e regionale e perché no, in quello nazionale.
Un tempo avevamo deputati, consiglieri regionali, provinciali e il nostro era una partecipazione alla vita politica di primo piano, poi come per incanto, abbiamo sviluppato una capacità di autolesionismo che ha portato la città nel declino più totale, dal punto di vista politico e dal punto di vista economico.
È tutto perduto? Forse no, probabilmente ancora possiamo avere una speranza di rinascita e recuperare il tempo perso.
Se nell’immediato futuro sapremo recuperare il nostro orgoglio di essere terracinesi forse non tutto è perduto.
Negli ultimi tempi in città alcune forze politiche hanno iniziato un dialogo per così dire trasversale, scopo evidente è quello di rompere alcuni schemi consolidati che poco o niente hanno dato alla nostra città.
È noto a tutti, ci sono state a livello provinciale in questi ultimi anni alleanze tra forze politiche il cui scopo è stato quello di tenere la nostra città divisa sul fronte politico, c’è stata una spartizione di potere a danno della nostra città.
Ognuno ha coltivato il suo piccolo orticello, non ci sono stati momenti in cui si è andati oltre la semplice appartenenza politica, certo qualcuno ha ricevuto qualche “caramella” ma niente più.
Avevamo avuto nelle ultime elezioni regionali l’elezione di un consigliere, poi per le note vicende legate al ricorso di alcune forze politiche di opposizione abbiamo perso anche questo, forse riusciremo a recuperarlo o forse no.
Tempo fa ho partecipato ad un incontro politico investe di osservatore, in quell’occasione ci fu un annuncio importante: “presto Terracina avrà un assessore provinciale!”
Ebbene che fine ha fatto tale annuncio? Tarallucci e vino!
Torniamo alle prossime elezioni comunali, ad oggi è ancora tutto da definire, nessuno sa bene ancora chi sta con chi, non sappiamo se il centro destra andrà unito, se il centro sinistra riuscirà a ricompattarsi.
Oggi e domani il Pd locale celebra il proprio congresso cittadino, non sappiamo se ci sarà una continuità nella segreteria, se ci sarà un nuovo corso, difficile capire se ci sarà una convergenza su una linea politica comune oppure se si avrà un’ulteriore spaccatura, lo sapremo presto.
Difficile capire tra le altre cose se chi uscirà vincitore dal congresso del Pd sia poi vincente alle prossime elezioni e quali saranno gli alleati del nuovo PD.
Secondo alcune notizie apparse sulla stampa in questi giorni a destra FLI dovrebbe fare coppia con il PRI, mentre il PDL dovrebbe guardare all’UDC e qui nascono i problemi...
Non scopriamo l’acqua calda ormai tutti sanno che all’interno dell’UDC o Partito della Nazione che dir si voglia, il clima non è del più mite, almeno due scuole di pensiero si scontrano: una innovatrice e rinnovatrice che tende ad escludere dalla liste del partito coloro che hanno avuto trascorsi nella gestione della cosa pubblica, l’altra idea è quella di imbarcare anche ex assessori e consiglieri comunali uscenti che hanno o hanno avuto un rapporto con l’attuale amministrazione.
Dalle cronache locali emerge che l’ex vice sindaco Giuliano Masci sarebbe uno dei possibili candidati nella prossima lista dell’UDC, anzi qualcuno si è spinto oltre, Masci potrebbe addirittura candidarsi a sindaco per il partito di Casini. Sempre dalle cronache registriamo che l’attuale consigliere comunale Roberto Bellezza è da qualche giorno parte integrante della lista UDC. Quindi con l’arrivo di Bellezza il gruppo dell’UDC in consiglio si è allargato, Percoco e Bellezza sono ora o dovrebbero essere sotto lo stesso tetto. La cosa a quanto pare non è passata inosservata, alcuni componenti dell’ala rinnovatrice del partito sono sul piede di guerra, non ritengono opportuno imbarcare tutto e tutti, si tratta di capire il ruolo del coordinatore locale Gianfranco Azzola, sarà capace di garantire l’unità del partito, avrà quell’autonomia decisionale per dire no a qualcuno e mantenere una lista nuova e innovatrice?
Pur di fare “cassa” L’UDC accoglierà al suo interno tutto e tutti? È vero che Nicola Procaccini sarà il candidato del PDL? Sono diversi mesi che la notizia viene accreditata dalla stampa e poi regolarmente smentita, nel caso in cui fosse vera, Procaccini sarebbe disposto a fare alleanze con chi rappresenta il vecchio sistema di fare politica oppure pretenderebbe un completo rinnovamento nel PDL e nei partiti che si candidano ad allearsi con lui?
Potrà eventualmente Procaccini mettere dei paletti oppure è già stato tutto deciso altrove?
Naturalmente queste sono solo ipotesi, ad oggi niente è certo, l’unica certezza è che se non si mettono da parte protagonismi personali che non hanno prodotto fino ad oggi risultati per la città sarà difficile avere qualcosa di buono.
Certo qualcuno ha ottenuto un contentino ma è cosa poca in confronto a quello che Terracina merita e potrebbe ottenere con una maggiore coesione.
Per concludere, difficile capire chi sarà il prossimo sindaco la certezza è che fino ad ora hanno vinto i nemici della città, riusciremo a capirlo tutti insieme e riusciremo a cambiare le cose?
Può darsi, forse, speriamo...

lunedì 22 novembre 2010

Politica, lavatrici e rottamazione.

Tra pochi mesi finisce il ciclo naturale del secondo mandato del sindaco Stefano Nardi come è noto ai più non è possibile per i sindaci fare più di due mandati consecutivi.
Non vogliamo giudicare l’operato del sindaco e della giunta, è già stato abbontantemente fatto ed ogni elettore si è fatta una propria opinione.
Quella che si presenta a primavera può e deve essere un’occasione per rinnovare l’attuale classe dirigente terracinese, normalmente al secondo mandato il sindaco è avvantaggiato rispetto agli altri candidati, la prossima volta saranno tutti volti nuovi, almeno speriamo...
Dicevamo un’occasione, riuscirà la città a capire il momento favorevole per mandare a casa coloro che in questi anni hanno dimostrato che la gestione della cosa pubblica non è fatta per loro, ovviamente l’analisi non è riferita solo agli ultimi dieci anni...
Poiché non esiste una legge che impedisce al consigliere comunale di fare al massimo due mandati occorre applicare la regola non scritta, ossia: salvare solo il salvabile e scrivere un nuovo capitolo politico, anzi direi, forse è il caso di riscrivere tutto il libro.
È noto a tutti che difficilmente chi occupa una poltrona è disposta a lasciarla, specialmente se quella poltrona gli consente di fare il proprio comodo, se la poltrona su cui siede gli dà il potere per gestire i suoi affari.
Quella che si sta avvicinando è la campagna elettorale che vedrà da una parte i soliti noti, dall’altra coloro che hanno voglia di impegnarsi in politica e voglia di fare per il bene della città, ma che spesso sono stati ostacolati da coloro che gestiscono il potere.
Chi pensa che i vecchi volponi si facciano da parte spontaneamente è in errore, anzi è una persona ingenua, questi resteranno aggrappati alla poltrona come se fossero stati incollati con la colla, anzi come se fossero stati inchiodati.
Lo scenario descritto non rappresenta solo una parte politica, da destra a sinistra ci sono persone, tutte rispettabili per carità, ma ormai datate, persone che per il bene della città dovrebbero consentire un naturale ricambio generazionale, persone che hanno già dato per la loro città...
In questi ultimi tempi ci sono diversi tentativi di rinnovamento della classe politica, quasi tutti i partiti tranne qualche eccezione hanno almeno in teoria rinnovato la loro classe dirigente. I coordinatori o segretari di partito sono volti nuovi, gente capace e volenterosa, con tanta voglia di fare, si tratta di capire se è solo un rinnovamento di facciata oppure se costoro saranno in grado di dare una svolta positiva alla città.
La prova del nove inizia già dalla formazione delle liste, riusciranno i vari Di Tommaso, Azzola, Corradini e tutti gli altri a dare un segnale forte di rinnovamento alla città, escludendo dalle liste coloro che sono impresentabili?
Potranno questi ragazzi crescere e far crescere una nuova generazione di politici attenti alle esigenze di Terracina?
Saranno in grado di dare speranza alla città?
Saranno loro che decideranno cosa sarà buono e cosa sarà sbagliato per Terracina oppure dovranno solo obbedire agli ordini di scuderia?
Coloro che in questi anni hanno prodotto poco e male per la città, resteranno fuori dai giochi oppure come dei veri e propri camaleonti della politica riusciranno a mimetizzarsi in mezzo alle forze sane della città?
Ci sarà quello scatto di orgoglio da parte dei cittadini terracinesi, riusciranno i nostri concittadini a riappropriarsi della propria città? È presto dirlo, non sappiamo se ciò accadrà, non sappiamo come sarà la composizione della nuova giunta, del consiglio, non sappiamo chi sarà il nuovo sindaco, quali saranno gli schieramenti, quali saranno le coalizioni.
Ad oggi non sappiamo niente, quello che è certo è che non possiamo più aspettare, non abbiamo più tempo da perdere...
La situazione politica nazionale è quella che è, aspettiamo segnali dall’alto, il leader dell’UDC Casini si è dichiarato disponibile per entrare in un governo capace di affrontare le problematiche che da tempo affliggono il paese, aspettiamo...
Dopo Natale dovremmo avere chiarimenti anche in città, sapremo forse con tutta probabilità quali saranno i candidati al nastro di partenza, forse ci saranno dei chiarimenti fra tutte le forze politiche che in questi mesi si confrontate tra di loro.
La speranza è che a primavera si riescano a superare quei pregiudizi politici, quelle incomprensioni tra i partiti e si possa voltare pagina, si possa ridare gioia e speranza a questa nostra bella città.
La speranza è che si riesca a rottamare l’obsoleto, rottamazione senza incentivi, il rinnovamento della classe politica è ormai un fatto non più rinviabile nel tempo, non possiamo perdere anche questo treno.

giovedì 18 novembre 2010

Ma tu con chi stai?

Politicamente parlando ovviamente, non è difficile incontrare qualcuno che in questi giorni ti rivolge questa domanda.
Se incontri un amico e ti fermi a parlare con lui, vieni subito etichettato, stai con tizio oppure stai con caio, sei di destra oppure sei di sinistra, nessuno mai pensa che magari sei solo terracinese e volendo bene alla tua città ti preoccupi del futuro di Terracina..
La situazione politica nazionale non contribuisce certamente a fare chiarezza, anzi più passa il tempo e più quelle che potevano sembrare certezze diventano incertezze, quello che poteva sembrare scontato una settimana fa diventa oggi materia di discussione.
A livello nostrano l’unica novità degli ultimi tempi è stata la nascita di FLI, per la verità nel momento in cui scriviamo il gruppo terracinese pare vivere un momento di stagnazione, almeno ufficialmente, non c'è stato ancora il salto della quaglia da parte di alcuni consiglieri comunali.
Difatti da giorni si susseguono indiscrezioni su consiglieri del PDL e non che dovrebbero fare il salto del fosso e passare a FLI, ad oggi pare tutto restare nella teoria, vedremo nei prossimi giorni se ciò diventerà realtà.
In questo momento di incertezza è facile cadere nell’equivoco, basta fermarsi per un attimo e scambiare un’opinione con un amico, con un conoscente, con un amico occasionale incontrato per caso su in consiglio comunale durante i lavori del consiglio stesso e diventi oggetto di attenzione, di “studio”.
Spesso accade che in queste mie riflessioni mi spingo in un’analisi a favore o contro un gruppo politico su fatti o cose che accadono in città ebbene se il discorso non gli è favorevole, i più ti guardano in cagnesco, pazienza...
Del resto i partiti politici sono in una fase di studio, ogni partito studia l’avversario, aspetta segnali dall’alto, aspetta di capire se ci sarà la crisi al governo nazionale, se ci sarà eventualmente un ricorso alle urne o più semplicemente si varerà un Governo cosiddetto tecnico. L’altra sera in TV un noto esponente del PD sosteneva che non esistono Governi tecnici, sono tutti politici e se così fosse si potrebbe certamente parlare di ribaltone.
Forse non ci sarà niente di tutto ciò, forse Berlusconi avrà di nuovo la fiducia, forse si andrà al voto o forse no, chi può dirlo oggi, l’unica certezza che abbiamo è che ad aprile o maggio si vota per il rinnovo del consiglio comunale della nostra città.
Quanti saranno i candidati per la carica di primo cittadino?
Boh! Difficile dirlo, work in progress...
Notizie ufficiose: da sinistra PRC, SEL, PD, UDC, PRI, FLI, PDL, ognuno ad oggi ha un proprio candidato, anzi in più casi ne hanno almeno sulla carta più di uno...
Aggiungiamo qualche lista civica, arriviamo tranquillamente ad una decina di papabili, senza contare le liste, si parla di almeno di una quindicina di liste, forse alla fine si ridurranno chi può dirlo...
Si parla del bene della città, si dice che bisognerebbe fare un passo indietro e pensare al bene comune, certo, facile a parole, ma chi sarà disposto a fare un passo indietro?
In molti casi sono stati fatti non uno ma forse dieci passi in avanti, capite che farne solo uno indietro non è sufficiente... Sul numero del 17 novembre 2010 di Latina Oggi, nelle cronache di Terracina è apparso il nome del giudice Fedele come possibile candidato a sindaco per la nostra città. Ebbene da più parti sono arrivati anche su facebook attestati di stima nei confronti del giudice Fedele, certo, una cosa sono gli attestati di stima, altra cosa sono i voti, si tratta di capire se coloro che esprimono giudizio favorevole lo fanno per circostanza o per convinzione.
Una cosa sono le buone intenzioni, altra cosa sono i risultati elettorali, si tratta di capire se ci sarà eventualmente una convergenza sul nome.
A sinistra pare che dopo i tentativi falliti di aggregare le forze di Centro, si pensa di ricorrere allo strumento delle primarie, anche se, dopo il colpo messo a segno a Milano da parte di SEL, nel PD pare prende sempre più corpo l’ipotesi di iniziare a dubitare sull’efficacia delle primarie, o meglio le primarie sono buone ma non danno il risultato che vorrebbe il PD.
A Terracina faranno le primarie tra PRC, SEL ed il PD?
Non lo sappiamo, in caso ci fosse un’accordo tra PRC, SEL ed il PD, potrebbe il partito di Casini fare un’accordo elettorale con il PD, PRC e SEL?
Le varie associazione che non si riconoscono nei partiti tradizionali riusciranno ad “associarsi” per fare una lista unitaria oppure ognuno penserà per sé,nel caso ci fosse un’accordo, avranno un loro candidato sindaco?
In tal caso chi sarà? Non si rischia che in questo modo si crei una dispersione di voti?
Andiamo più in là, arriviamo all’UDC, forse alle elezioni si presenterà con il nuovo nome: Partito della Nazione.
In casa UDC c’è un certo fermento legato alle indiscrezioni giornalistiche degli ultimi giorni: Giovanni Zappone ex sindaco di Terracina nell’era democristiana avrebbe avanzato la propria candidatura alla guida della città. Tale proposta pare non raccolga il pieno consenso della direzione del partito locale, resta da capire cosa ne pensa il padron dell’UDC: il senatore Forte. A tutto questo si sono aggiunte voci sull’eventuale presenza di Giuliano Masci, ex PRI, ex City Manager, ed ex vice Sindaco nella Giunta Nardi, attendiamo ulteriori sviluppi, certamente ce ne saranno...
Analizziamo cosa succede nel Centro Destra, per il momento collochiamo in quest’area: FLI, PDL, La Destra e Con TE, il movimento politico che teoricamente fa capo al governatore del Lazio Renata Polverini.
Chiariamo subito il perché del “teoricamente”, la lista Con Te è nata in occasione delle regionali, è nota a tutti l’esclusione della lista del PDL in provincia di Roma, questo evidentemente ha portato molti elettori della PDL a dirottare il loro voto sulla lista civica, resta da capire se ciò possa essere replicato in locale, durante elezioni amministrative.
Lasciamo per un momento Con TE, arriviamo alla lista di FLI, secondo alcuni sondaggi, il peso politico del neonato partito di Fini avrebbe un peso politico che va da un 4% fino ad arrivare ad un 8%, dipende dagli istituti di sondaggio. Vogliamo essere benevoli, alziamo il peso fino ad arrivare ad un 10%, nella scorsa tornata elettorale per le amministrative, vado a memoria ci sono stati circa 30.000 votanti, ebbene da questi calcoli FLI dovrebbe raccogliere 3000 voti, forse un po’ pochi per pensare di correre da soli...
Il PDL, viene dato ad oggi dal 25% al 28%, dipende sempre da chi fa i sondaggi, quindi in base al ragionamento di prima calcolando sul 25% dovremmo avere 7500 voti, pochi anche in questo caso per correre da soli...
La Destra con Emilio Perroni almeno fino ad oggi è intenzionata a correre da sola, vogliamo attribuire un 3% ad Emilio altrimenti s’arrabbia, secondo questo calcolo 900 voti, pochi per ottenere un seggio...
Naturalmente è un calcolo approssimativo, la realtà nazionale è sicuramente diversa da quella locale, nei sondaggi nazionali, il PD ottiene in media un 26/27%, difficile dire ad oggi che il PD possa avere 7500 voti, come pure il partito di Antonio Di Pietro, difficile che ottenga più di 2000 voti a Terracina.
L’UDC attualmente gode di un peso politico nazionale pari al 6/8% quindi sempre calcolando 30000 votanti circa, il partito di Casini dovrebbe raccogliere intorno ai 2000 voti, voto più voto meno, forse sufficienti per prendere 2 posti in consiglio...
Mi spingo oltre con l'analisi che è del tutto personale, non fate alleanze con questo mio ragionamento, la lista Con Te, stando così le cose non dovrebbe superare i 2000, difficile dire che sarà in grado di correre da sola.
Questo è un mio ragionamento personale, si tratta di vedere quello che accadrà nei prossimi mesi, si tratta di vedere le alleanze e la composizione delle liste, bisogna capire quanti voti andranno dispersi, a primavera si vota per la prima volta per 24 consiglieri, quindi non esiste un precedente, sono calcoli fatti su impressioni personali.
Bisogna aspettare l’evoluzione della crisi nazionale, capire se FLI e PDL andranno uniti oppure se ognuno percorre la propria strada.
In questi tempi di fantapolitica ci sarà modo di aggiustare questo ragionamento, vedremo in seguito quanto sarà vero e quanto sarà stata solo fantasia politica.

sabato 13 novembre 2010

I professionisti della politica...

I professionisti della politica, venivano definiti così in passato coloro che si occupavano di politica a tempo pieno.
Il termine aveva assunto un significato negativo poiché indicava coloro che se ne occupavano a tempo pieno e non avevano un loro lavoro, quasi degli impiegati della politica.
Dopo gli scandali di Tangentopoli, alla fine della cosiddetta prima repubblica, si è cercato di prendere in prestito dalla cosiddetta società civile persone che potessero sostituire i professionisti della politica, non più professionista ma dilettanti.
In questi giorni si parla dell’inizio della terza repubblica, pare che la seconda non sia stata migliore della prima almeno secondo alcuni osservatori...
Dicevamo professionisti della politica in senso dispregiativo, ma è proprio così, è proprio vero che coloro che si sono improvvisati politici in questi ultimi tempi si siano comportati meglio dei vecchi della prima repubblica? Alcuni personaggi dicevamo sono stati presi dalla cosiddetta società civile, qualcuno spieghi bene cosa significa società civile, altri sono personaggi venuti dalle seconde e terze file della prima repubblica, sono i cosiddetti colonnelli.
Non sappiamo ancora se nascerà la terza repubblica, non sappiamo chi ne sarà protagonista, quali saranno i risultati, ci faranno eventualmente rimpiangere le prime due epoche? Sono meglio i professionisti della politica vecchio stile o i presunti nuovi, quelli improvvisati? Sempre più spesso cresce la consapevolezza che non si può improvvisare specialmente in un “mestiere” come quello della politica. Era meglio come dice quando era peggio?
Ovviamente di riflesso la situazione nazionale la possiamo traslare a livello nostrano. Anche nella nostra città esisteva la prima repubblica, una classe dirigente composta da persone che della politica spesso ne hanno fatto il loro mestiere, senza offesa per nessuno, sono i fatti.
Poi anche è arrivata la voglia di rinnovare a tutti costi, via la vecchia classe politica, prendiamo i primi che passano. Si diceva: qualsiasi persona votiamo e va al comune è meglio di questi... cambiamo, almeno ci va gente nuova.
È stato così? Abbiamo avuto vantaggi per la città azzerando la vecchia classe politica attingendo dall’elenco telefonico? Abbiamo avuto un miglioramento quando dopo l’esperienza Recchia abbiamo deciso che tanto: peggio di così...
La domanda nasce spontanea: possiamo per la prossima volta, a primavera, attingere ancora dall’elenco telefonico?
Vogliamo accettare tutto questo al buio oppure vogliamo ragionare e pretendere di fare un minimo di selezione?
Vogliamo fare una scelta oculata oppure vogliamo chiudere gli occhi e sbagliare di nuovo e magari dovercene pentire dopo pochi mesi?
È meglio il vecchio? È meglio il nuovo?
Come al solito la verità è nel mezzo, occorre trovare il giusto compromesso tra vecchio e nuovo, bisogna capire cosa è meglio per la nostra città.
A proposito di vecchio, è il caso di chiarire cosa si intende per vecchio, siamo nel periodo della rottamazione e, questa frase fa storcere il naso a molta gente. Con questo termine si intende colui che da diversi anni è in politica, non è una questione anagrafica...
Queste persone sia ben inteso non necessariamente vanno tutte rottamate, forse è il caso di rottamare qualcuno che è al primo mandato e ha prodotto poco per la nostra città...
Esiste poi un’altro tipo di vecchio, colui che si occupa di politica e vuole occupare la politica, la vuole mantenere per sé, al limite la tiene stretta per la sua famiglia, un figlio, un nipote, un cugino, un parente in genere...
Ovvio che in questo caso gli altri militanti di partito si incazzano un po’, giustamente dicono: prima tu, ora tuo figlio e, a noi non tocca mai...
Basta vedere al nazionale, un esempio per tutti: Umberto Bossi, ha piazzato il figlio... non mancano analogie in locale... e che diamine!
Dicevamo giusto mix, vecchio e nuovo insieme, ognuno con le sue esperienze, con le sue idee, I suoi sogni, con le sue necessità, ognuno è complementare all’altro, insieme il vecchio ed il nuovo può riscrivere la storia della nostra città.
Vecchio e nuovo insieme sì, nepotismo politico no!
I vecchi che in passato si sono mostrati poco saggi, poco produttivi per la collettività sono sicuramente da rottamare... Al contrario coloro che hanno dato prova di capacità, che hanno prodotto con le loro azioni un vantaggio per la città vanno recuperati, vanno affiancati con persone giovani e che hanno voglia di fare.
Spesso per indicare un vecchio che ritorna si usa dire: a volte ritornano... ma sono mai andati via?
A volte si sono ritirati momentaneamente a vita privata, hanno aspettato che si calmassero le acque e poi al momento opportuno con dei veri e propri blitz si sono ripresentati al giudizio degli elettori, complici alcuni ingenui, sono stati rieletti!!!
A primavera si vota, apriamo gli occhi, troviamo nuova linfa per la città, esperienza sì, indecenza no...
Non è un discorso fatto giusto per dire qualcosa, è la pia speranza di vedere un destino migliore per la nostra città, per nostri figli e per le future generazioni di terracinesi...
In conclusione, meglio i vecchi volponi della politica capaci e competenti oppure è meglio votare giovani dilettanti incapaci...
Meglio diversificare il voto, salvare il salvabile e rottamare l'indecente, il nulla, coloro che hanno ampiamente dimostrato di mirare solo alla poltrona per sistemare i fatti personali e quelli di qualche amico...
Ad intenditore poco parole...

mercoledì 10 novembre 2010

PDL e FLI: fratelli di sangue...

Difficile capire in questo momento come andrà a finire tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, ci sarà un riavvicinamento, la crisi si farà più acuta, si troverà un compromesso, una soluzione, non è ancora chiaro tutto ciò. Giovedì prossimo ci dovrebbe essere un incontro tra Fini e Bossi, aspettiamo per vedere quali saranno i risultati dall’incontro, ricordiamo che Bossi in passato ha sempre detto: se ci sarà crisi l’unica strada sono le elezioni. Evidentemente i sondaggi non promettono niente di buono o forse Bossi ha paura di una crisi al buio, forse ha paura che con un cambio di maggioranza ci potrebbero essere problemi per il federalismo, o forse c'è dell'altro...
Aspettando gli eventi, torniamo per un attimo in casa nostra, a quanto pare il FLI nostrano è nato, è noto a tutti che l’assessore Francesco Zicchieri ha ufficializzato l’adesione a FLI e, sembrerebbe almeno secondo notizie giornalistiche che la lista degli adepti si debba allungare...
Non sappiamo se tutto questo accadrà oppure se resteranno solo ipotesi, il problema non è questo, non stiamo analizzando la forza di FLI a Terracina, almeno non in questo momento, quello che possiamo fare ora è capire il rapporto che c’è stato, che c’è, e che ci sarà in futuro tra PDL e FLI.
Già, i rapporti tra i due partiti credo meritano attenzione, non possiamo almeno in questo momento ipotizzare PDL e FLI divisi, l’uno contro l’altro. A livello locale non si possono tenere conto dei numeri nazionali, dei sondaggi, la situazione è alquanto più complessa.
Immaginate in caso di crisi di governo, la nascita di un governo tecnico, magari un cosiddetto ribaltone a cui partecipa tra gli altri FLI ed il PD, sarebbe mai possibile replicare la cosa a livello locale?
Riuscite ad immaginare un accordo elettorale tra Francesco Zicchieri e Antonio Bernardi, solo per citarne alcuni?
Non credo che sia fattibile, il popolo terracinese riuscirebbe a capire come si possa passare da una situazione di opposizione tra i due schieramenti ad una situazione di alleanza?
Zicchieri attualmente è assessore, quindi amministra la città, Bernardi è all’opposizione, quindi contesta l’operato della Giunta, vi sembra credibile un’ipotesi di accordo fra cinque mesi?
La soluzione: due sono le ipotesi, una vede FLI, PDL, La Destra, PRI e altre liste concorrere insieme, l’altra ipotesi sarebbe quella già vista nel 2001, FLI e PDL uno contro l’altro, in tal caso la situazione sarebbe molto complicata, fantapolitica, forse...
Da questa seconda ipotesi chi ne verrebbe maggiormente penalizzato sarebbe proprio il PD, accadrebbe come nel 2001, la sinistra verrebbe schiacciata tra le due forze.
Immaginiamo per un’attimo che giovedì scoppia la pace tra Bossi e Fini, si arrivi ad una crisi pilotata, un nuovo esecutivo formato da PDL, FLI, Lega ed UDC, a questo punto la cosa per noi si potrebbe ulteriormente complicare.
In tal caso sarebbe immaginabile per ordini dall’alto, un candidato sindaco del centro destra appoggiato da PDL, FLI, PRI, La Destra e UDC?
Già, in tal caso anche l’UDC dovrebbe rientrare nel calderone, i segnali di rinnovamento lanciati in questi mesi? Le critiche mosse all’indirizzo dell’attuale amministrazione?
Aspettando di vedere come andranno a finire le cose, il consiglio saggio che deve essere dato a tutti può essere questo: calma e sangue freddo, ad ogni niente è definito... Accusare questa o quella forza politica crediamo sia prematuro, è possibile che in caso di accordi futuri tra i big nazionali, costringa poi fare passi indietro, non si farebbe una bella figura nei confronti della cittadinanza e nei confronti dei propri elettori.
Mi spiego, se fa pace Fini e Berlusconi, con tutta probabilità FLI e PDL correranno insieme, eventuali accordi terranno conto di Latina, Gaeta, Minturno e tutte le altre realtà in cui si vota, quindi evitiamo accuse di tradimento, voltafaccia ecc.
In conclusione PDL e FLI saranno nuovamente fratelli di sangue oppure la ferita è talmente profonda che è impossibile rimarginarla, puo darsi, forse, probabilmente, ognuno faccia la sua analisi...

sabato 6 novembre 2010

Terracinesi figli di ...

...nessuno, almeno politicamente parlando.
Già, noi terracinesi siamo un popolo di eletti ma, quando si tratta di elezioni non siamo in grado di eleggere nessuno, non abbiamo nessuno alla camera dei Deputati, non abbiamo nessuno al Senato della Repubblica, non abbiamo nessuno alla Pisana, a meno che non avvenga il miracolo e venga riconfermato Gianfranco Sciscione, non abbiamo nessuno in provincia, o meglio c'è Rossano Alla ma ovviamente conta poco perché è all'opposizione.
Sorge un dubbio, anzi più di uno, il primo è che forse noi terracinesi ci sentiamo un popolo superiore, non abbiamo bisogno di certe cosucce da poco, forse noi ci sentiamo ben rappresentati da coloro che siedono nelle stanze dei bottoni.
Del resto un deputato eletto in un collegio deve o almeno dovrebbe essere il deputato di tutti i cittadini del collegio, ma è sempre così? Forse, può darsi, probabilmente...
Spesso veniamo appellati come “sangue di pesce”, forse è il caso di dire che per “fortuna” qualche anno fa hanno deciso di venirci incontro togliendo al Fiorini il reparto di Ginecologia, grazie...
Da allora non nascono più sangue di pesce. Ma cittadini normali, c'è un problema, questi “nati fuori” ancora non votano.
Bisogna ricorrere ai soliti sangue di pesce, a coloro che non ritengono opportuno avere un “pinco pallino” nostrano nelle stanze dei bottoni e, allora cosa accade: semplice ad ogni elezione arriva qualcuno che ci vuole bene e, per non darci troppo fastidio, si fa carico lui di tutelare i nostri problemi, grazie ancora...
Molte città hanno un loro padrino, Terracina no, è vero si potrebbe obiettare che non tutti e 33 i comuni della provincia possono avere un “santo” in paradiso, è vero, ma forse sfugge un piccolo particolare: Terracina è la terza città della provincia, non è certamente l'ultimo borgo, con tutto il rispetto per i borghi. Puntualmente ad ogni elezione avviene il “miracolo”, dall'alto e non solo dei cieli, qualcuno pensa bene di dare il suo piccolo contributo alla crescita della nostra città e, visto che siamo in democrazia, tutti, sempre per il nostro bene fanno la loro parte con la spartizione dei pani e dei voti. A volte più che pani sono panini...
Un tempo avevamo onorevoli anche noi, per ultimo il compianto Fabrizio Abbate sottosegretario, Vincenzo Recchia deputato, consiglieri regionale e provinciali, per finire con l'on. Maria Burani, poi abbiamo deciso che era meglio mettere da parte questi nostri concittadini e passare sotto le ali protettrici di altri amici, che furbi...
A primavera si vota sicuramente per le comunali, forse si vota anche per la Camera e Senato, si dice che Armando Cusani voglia uscire dalla provincia ed approdare a Roma, in tal caso si apre anche la provincia, la domanda è questa: è mai possibile che in tutti questi ambiti non si riesce ad inserire un nostro concittadino? Eppure come detto Terracina non è e non può essere la cenerentola della provincia, vogliamo ritrovare quel senso di appartenenza alla città oppure vogliamo continuare ad essere, scusate il termine dei veri e propri CAZZONI!!!
Torniamo alla politica nostrana, è mai possibile liberarci dal pregiudizio che da anni ci opprime, se una persona la riteniamo valida, la dobbiamo ritenere tale indipendentemente dallo schieramento politico, se uno è un lestofante, rimane tale anche se cambia partito e concorre con il partito degli onesti. Ieri sera ho ascoltato il sindaco di Firenze Renzi, diceva proprio questo: in Italia si preferisce cambiare i nomi dei partiti mantenendo gli stessi personaggi piuttosto che rinnovare, rottamare i vecchi politici direi, senza offesa per nessuno, ma questa è un'altra storia....

giovedì 4 novembre 2010

FLI terracinese forse nasce...

O forse no!
Oggi parliamo di FLI, Futuro e Libertà per l’Italia, il nuovo partito nato dopo il divorzio tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi i due soci di maggioranza del PDL. Non entriamo nel merito del dibattito nazionale se e come e quando ci saranno elezioni anticipate, se ci sarà una crisi e se poi si andrà al voto oppure si farà un governo cosiddetto tecnico. Parliamo del FLI nostrano, a Latina alcuni esponenti di FLI si sono esposti, si sono dichiarati dalla parte di Fini. Primo fra tutti il vice di Cusani, Salvatore De Monaco, si parlava addirittura di epurazione, ma poi dopo la votazione sulla fiducia al Governo la cosa si è un po’ appassita. Anche nel nostro territorio c’è un certo movimento, secondo alcune indiscrezioni giornalistiche ci sarebbero consiglieri dell’attuale PDL pronti a fare il grande passo, si parla addirittura di assessori in carica ed ex assessori della giunta Nardi. Tuttavia in molti pare abbiano ancora le idee poco chiare, da una parte vorrebbero abbandonare l’egemonia del PDL e passare a FLI, ma poi sono frenati, evidentemente hanno paura di fare un passo così importante o forse hanno paura di lasciare la certezza del PDL per passare ad un “Futuro” incerto. Difficile dire quali saranno i prossimi sviluppi, difficile dire quali saranno gli attori del prossimo di FLI terracinese. Intanto FLI presenta il nuovo simbolo, ovviamente sparisce il nome di Berlusconi e appare quello di Fini, la mossa di mettere il nome sul simbolo appare ad alcuni osservatori inopportuno, vedremo.
Sempre da notizie giornalistiche sembrerebbe che nei giorni scorsi l’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo abbia partecipato all’incontro di Roma tra Fini ed i circoli di FLI.
Questo dovrebbe sancire la definitiva uscita di Zaccheo dal PDL, resta ora di capire se ciò avverrà e nel caso ciò accadesse chi seguirà Zaccheo. Sappiamo tutti che alle scorse regionali molti consiglieri dell’attuale PDL nostrano hanno appoggiato il consigliere Stefano Galetto ex assessore di Zaccheo. Quali saranno ora le conseguenze, Galetto almeno per ora pare abbia deciso di rimanere nella PDL, non sappiamo se per convinzione o per tattica politica.
Un dubbio sorge spontaneo, fino a quanto FLI può restare in ombra a Terracina?
Sarà sufficiente uscire allo scoperto solo all’ultimo momento oppure sarebbe il caso di iniziare la costruzione di una classe dirigente locale capace di preparare l’eventuale candidatura di un esponente di FLI alla corsa per il nuovo sindaco? Ancora, il FLI locale andrà da solo all’appuntamento di primavera, oppure si ricompatterà insieme al PDL? Sappiamo che il PDL ha nominato un coordinamento comunale, FLI farà la stessa cosa oppure resterà ancora alla finestra e la gestione del partito verrà almeno per il momento affidata ad un commissario?
Altra osservazione, chi non entra in FLI pur vivendo un clima di disagio nel PDL di cosa ha paura? In campo nazionale a volte si prospetta un governo tecnico che va dal PD a FLI passando per l’UDC e altri partiti minori, non sappiamo se tutto questo accadrà mai. Nel questo dovesse accadere per il Governo della Nazione, sarebbe possibile replicare tutto ciò a Terracina, ossia uno schieramento trasversale che metterebbe insieme PD, UDC e FLI?
Gli altri partiti della sinistra a partire da SEL si sono già espressi in proposito, mai con l’UDC ed il movimento di Sciscione figuriamoci con FLI.
La situazione appare sempre più offuscata, speriamo in un prossimo chiarimento da parte di FLI, intanto aspettiamo l’eventuale arrivo di nuovi adepti... e le reazioni degli altri partiti, primi fra tutti il PDL che vedrebbe forse una perdita di consenso con l’uscita di alcuni componenti dal suo interno.
Il partito di Fini a Terracina sarà solo un salvagente per gli eventuali esclusi del PDL oppure sarà qualcosa di più importante, sarà un partito che contribuirà al futuro della città da protagonista oppure avrà un ruolo di semplice comparsa?

martedì 2 novembre 2010

Il rinnovamento della politica

Il rinnovamento della politica, belle parole, fanno sempre il loro effetto, alcuni anni fa addirittura fu costituito un partito chiamato Rinnovamento Italiano, ci pensò Lamberto Dini, poi finito nel dimenticatoio , in Italia spesso nascono partiti politici la cui durata è legata alla stagione di nascita.
A volte oltre a nuovi partiti nascono apparentamenti politici che hanno la durata di 5/6 mesi, passate le elezioni avviene subito il divorzio, evidentemente non sempre in politica si hanno le idee molto chiare e non sempre 2+2 fa 4.
Durante la cosiddetta prima repubblica, i partiti politici avevano tutti una cosa in comune, la durata dei loro nomi non era legata ad una stagione, per decenni i partiti storici hanno conservato nomi e leader, poi con l’avvento di tangentopoli le cose sono cambiate, un caos totale. È sparita la DC, il PCI, il PSI, il PSDI, il PLI, il MSI ecc., ognuno ha sentito la necessità di rinnovarsi almeno nel nome, per citarne alcuni PCI, PDS, DS, a volte Ulivo, c’è stato per un periodo il triciclo, l’elefantino, non è stato da meno l’attuale UDC, fusioni tra CCD, CDU, ecc, ricordare tutti i nomi sarebbe lungo e la cosa non finisce difatti da pochi giorni è nato il Partito della Nazione.
Con la svolta di Fiuggi Fini ha trasformato il MSI in Alleanza Nazionale poi confluito insieme a FI nell’attuale PDL, anche qui il matrimonio è fallito, Fini si è stancato delle cene di Arcore tra Bossi e Berlusconi a cui non veniva invitato e ha fatto il divorzio da Berlusconi, nasce FLI.
Rutelli che aveva fondato insieme ai popolari la Margherita poi entrati nel PD, ha deciso di divorziare, altri partiti solo per citarne alcuni sono stati fatti da Francesco Pionati, Alessandra Mussolini, ora tornata nel PDl, Francesco Storace con la Destra, il Ministro Rotondi ha provato a rifare una mini DC, Leoluca Orlando aveva fondato La Rete, Lamberto Dini con la lista Dini, Pannella, Bonino, ultimamente Micciché, la Santanché con Storace, l’attuale presidente della Regione Sicilia Lombardo ha un suo partito.
A sinistra la cosa non è stata da meno, oltre al già citato PCI, PDS, DS ora PD, più a sinistra Rifondazione, SEL, Comunisti Italiani, ecc. scusate se ne ho dimenticato qualcuno, ma sapete ricordarli tutti a memoria non è cosa facile, ma il concetto non cambia.
Questo è grosso modo quello che è accaduto dopo la prima repubblica, si parlava di seconda repubblica come un qualcosa che avrebbe rimesso a posto le cose, alcuni partiti hanno puntato tutto sulla cosiddetta questione morale, ci sono riuscititi? Difficile dirlo, si sono rinnovati? Difficile dirlo. Oggi c’è più moralità in politica? Fate voi...
Dopo il terremoto politico della prima repubblica i partiti tradizionali si sono un po’ smarriti, sono nate formazioni moralizzatrici, sono emersi gran parte di coloro che rappresentavano le seconde file dei partiti storici, sono emersi personaggi sconosciuti a più.
Quello che è successo a livello nazionale ovviamente è accaduto anche da noi, anzi a livello locale la situazione è stata amplificata dalla presenza di liste civiche nate per le elezioni comunali e poi morte il giorno dopo, tante liste non sono arrivate nemmeno al ballottaggio si sono dileguate prima. Dicevamo la situazione locale, ormai a primavera si vota, lo sappiamo tutti, ciò che non sappiamo ancora è come andrà a finire, non sappiamo quali saranno i candidati a sindaco, aspettiamo forse dopo Natale avremo notizie più dettagliate.
Il rinnovamento ha interessato anche il nostro consiglio comunale, nel 2001 ricordiamo il ballottaggio tra Nardi e Procaccini, due candidati del centro destra con evidente risultato di una decimazione della sinistra.
Molti consiglieri che hanno accompagnato Nardi in quella avventura erano alla prima esperienza amministrativa, alcuni si sono ripresentati nel 2006, a questi si sono aggiunti gli ex FI. Difatti nel 2006 Nardi si è presentato come candidato unico del centro destra, ha vinto le elezioni pe la seconda volta insieme a UDC e PRI, hanno governato in piena sintonia per i primi due anni, poi il giocattolo si è rotto.
Sono note le vicende che hanno portato alla rottura tra l’UDC e la Giunta Nardi, alla rottura tra alcuni assessori che facevano riferimento a FI, poi è stata la volta di alcuni componenti del PRI. La prima conseguenza di questi avvicendamenti è stata che il consiglio comunale così come era stato disegnato dagli elettori è stato “rivisitato” dal sindaco Nardi, sono entrati nell’assise comunale persone che non avevano mai ricoperto simili ruoli, scarsa esperienza amministrativa e forse scarso radicamento sul territorio considerando che non sono stati eletti al primo turno ma “ripescati” dopo.
L’altra conseguenza di questo rinnovamento forzato è stata la paralisi amministrativa difatti, molti assessori nominati da Nardi hanno impiegato del tempo per orientarsi nei vari uffici e hanno impiegato altro tempo per capire la “macchina Amministrativa” e non è detto che hanno capito,non gli sono stati d’aiuto i vari consiglieri freschi di nomina, poco esperti e poco preparati per il compito che gli è piombato addosso all’improvviso.
Dall’analisi fatta si evince che non è sufficiente rinnovare in totale il consiglio comunale, occorre trovare un giusto mix di capacità e professionalità, come detto in altre occasioni sarebbe opportuno trovare delle persone nuove da affiancare ai consiglieri comunali più esperti, con il tempo acquisire le conoscenze necessarie per governate la città.
L'improvvisazione nell’amministrazione comunale non paga, saranno scarsi i risultati amministrativi, gli obiettivi del programma difficilmente saranno raggiunti.
Dicevamo prima non sappiamo ancora i nomi dei possibili candidati a sindaco della nostra città, almeno quelli più veritieri, a Latina per esempio da alcuni giorni si parla di raccolta firme per le primarie nel PDL, i vertici regionali hanno più volte asserito che le primarie non rientrano nei metodi del PDL, mentre a sinistra questo strumento viene utilizzato da alcuni anni, Moscardelli è uno dei possibili candidati del PD per Latina.
A terracina probabilmente non ci saranno le primarie almeno per l’area PDL, cosa diversa forse per il PD, intanto a destra Emilio Perroni ha annunciato la sua candidatura già da qualche giorno, qualcosa di muove anche a sinistra...
Resta da capire quali saranno i rapporti tra Berlusconi e Fini, se ci sarà un accordo per le amministrative locali, se Terracina e Latina vedranno l’unità delle due forze, se si vota a Sabaudia, a Minturno a Cisterna, comuni in “crisi”.
Dicevamo le primarie, a livello nazionali si parla di Governo tecnico, di cambiare la legge elettorale riproponendo le preferenze, ipotesi subito bocciata da Berlusconi, a suo dire chi ha più soldi può fare una campagna elettorale più intensa. Resta il fatto è che con la nomina dall’alto, entra in lista chi è più vicino a vertici del partito, non più eletti ma nominati...
Per le comunali per fortuna ci sono ancora le preferenze, immaginate una legge elettorale che preveda un listino fatto dalla segreteria del partito dove vengono eletti in ordine di inserimento in lista, gli ultimi resterebbero sempre ultimi, non avrebbero nessuna speranza.
Per concludere, è bene il rinnovamento ma, bisogna mantenere una certa governabilità poiché è stato dimostrato che non sempre il nuovo è meglio del vecchio!
Non sempre chi prende più voti è più bravo di chi ne prende meno, non sempre chi prende più voti è più rappresentativo del popolo, forse rappresenta solo gli interessi ed i fatti suoi...

domenica 31 ottobre 2010

La politica e giovani d'oggi...

Troppo spesso si dice che i giovani sono superficiali, sono apatici non si assumono le proprie responsabilità, si interessano poco della politica, qualcuno tempo fa li ha definito bamboccioni, un “vecchietto” che faceva il ministro... Come sempre la verità è a metà via, non si può generalizzare, ci sono giovani che non hanno la minima intenzione di “crescere”, altri al contrario vorrebbero farlo, vorrebbero assumersi le proprie responsabilità, vorrebbero crescere anche politicamente e rendersi utili alla società.
Il ruolo principale dei giovani dovrebbe essere quello di affiancare e nel tempo sostituire coloro che per raggiunti limiti di età lasciano il lavoro, per raggiunti limiti di età non sono più idonei per svolgere determinate mansioni, lasciano la politica.
Il compito delle persone più esperte dovrebbe essere quello di formare i giovani, dovrebbero mettere la loro esperienza e la loro saggezza a disposizione dei giovani ed affiancarli nei ruoli e nei compiti che in futuro dovranno assumere e svolgere.
Ma sempre così? È sempre vero che i giovani declinano le loro responsabilità? È sempre vero che i giovani pur avendo la possibilità di partecipare in modo attivo alla crescita del benessere della società si rifiutano di farlo? Spesso in un determinato ambiente di lavoro avviene il naturale ricambio tra generazionì di lavoratori, per raggiunti limiti di età, per espansione del mercato, ecc, tutto questo crea opportunità.
In politica purtroppo non è così, a volte coloro che lasciano un posto di lavoro poi si riciclano in politica, poiché la politica non ha limite d'età, sindacalisti, insegnanti, impiegati e pensionati spesso, anzi troppo spesso si danno alla gestione della cosa pubblica.
Non ci sarebbe niente di male se non fosse per il fatto che la loro presenza limita in maniera massiccia la possibilità di inserimento dei giovani in politica. I giovani vengono accusati ingiustamente di essere poco attivi politicamente, del resto come potrebbero farlo?
Se un giovane pur avendone le capacita decidesse di occuparsi di politica troverebbe un folto schieramento di persone incollate saldamente alla loro poltrona che per niente al mondo la lascerebbero.
Tutti gli schieramenti politici parlano, appunto parlano di rinnovamento ma poi nei fatti se ne guardano bene, raramente qualcuno pur capace riesce a passare nella maglia dei “controllori”, deve essere uno proprio bravo o avere un parente nel giro.
Spesso si tramandano da padre in figlio cariche e ruoli, il figlio del sindaco fa il sindaco, il figlio del deputato fa il deputato, il figlio del senatore fa il senatore, il figlio del duce per fortuna non fa il duce!
Dicevamo i giovani sono le speranze del futuro, ma quale film avete visto, in politica se sei un tipo appena un po' sveglio vieni subito “eliminato”, sei troppo pericoloso.
I giovani sono ottimi per attaccare i manifesti, per dare un segnale di rinnovamento, ma nulla di più, devono stare a cuccia, non devono alzare la testa.
Alcuni mesi fa il ministro Giorgia Meloni aveva posto un quesito, come mai uno può ad una certa età essere elettore ma non può essere eletto?
Giorgia Meloni ancora aspetta una risposta e forse non l'avrà mai... qualcuno dice che a 18 anni non hai abbastanza esperienza e saggezza, sarà ma poi gli metti un'auto di grossa cilindrata in mano. A 18 anni puoi votare per la camera ma non puoi votare al il senato e non puoi essere eletto senatore, chi ci capisce bravo... forse vogliono tenersi stretta la poltrona sotto il culo per darla poi ad un loro figlio.
Quante volte abbiamo sentito e detto: largo ai giovani!
Totò diceva, ma mi faccia il piacere...
Ovviamente questa situazione esiste sia a livello nazionale sia a livello locale. Nelle amministrazioni locali, il sindaco dopo due mandati non può più ricandidarsi per ricoprire la stessa carica, deve stare almeno per una legislatura a riposo, ovviamente si fa per dire, può fare il consigliere o l'assessore, il consigliere provinciale, il consigliere regionale, il senatore ecc.
Un ex sindaco può decidere di mettere al posto suo un figlio, un fratello, un cognato o un parente, un suo prescelto e continuare così a governare, a volte ci riesce altre volte no, ma non importa. Continuerà tuttavia a fare il consigliere e restare nella stanza dei bottoni, ha così la possibilità che nessuno vada ad alzare i coperchi delle pentole...
Questo è quello che avviene, cosa dovrebbe accadere invece, i giovani dovrebbero affiancare i politici più anziani nella gestione della cosa pubblica, poi gradualmente i più vecchi dovrebbero lasciare il loro posto, si avrebbe una continuità nel rinnovamento e la città ne avrebbe un sicuro giovamento.
Purtroppo non così, largo a giovani... ma a parole nei fatti chi amministra amminestra!

venerdì 29 ottobre 2010

Politica terracinese e voto di scambio...

IL voto di scambio è il voto dato regolarmente da un elettore, ma non motivato da scelte politiche frutto di riflessioni sincere e disinteressate, bensì corrotto da qualche tornaconto ricevuto da parte di chi si candida o chi per lui. (Wikipedia)

Detto questo, tutti dicono che la politica è sporca, si dice che chi vuole andare in consiglio comunale lo fa perché deve tutelare i suoi interessi o quelli di qualche suo amico, ecc.
Ebbene se il politico è corrotto è perché ci sono i corruttori, tutti chiedono un posto "al sole", tanti lo ottengono, tanti altri no.
Si dice la politica dovrebbe essere una cosa nobile, ci scandalizziamo per il cosiddetto voto di scambio, credo che tutti noi facciamo il voto di scambio.
Ognuno di noi vota un candidato per lo scambio di: una raccomandazione, un favore, un posto di lavoro, per partito preso o per ideologia, anche in questo caso c'è lo scambio il voto con l'ideologia, altri scambiano il voto con il programma.
Esempio se metto sul programma come priorità il porto, ottengo il voto dalle persone interessate alla cosa, anche in questo caso potremmo parlare di voto di scambio.
In Italia ci sono le lobby, esistono quelle ufficiali e quelle celate, quelle nascoste “producono” politici da piazzare nei vari posti di potere per tutelare ed alimentare i propri affari.
Nella nostra città, per tornare ai fatti nostri, ci sono cartelli elettorali che fanno i propri interessi, alcuni cartelli sono palesi fatti da persone che pubblicamente sono riconoscibili e riconducibili alle loro attività, altri cartelli sono invisibili, non se ne conoscono “i soci”.
Dobbiamo forse stabilire quale dei due tipi sia il più onesto? Forse, ma questa è un'altra storia.
Da una parte ci sono i moralisti che sostengono che certe cose non si fanno e poi magari le fanno, dall'altra ci sono quelli che evidentemente cercano di recuperare il tempo che dedicano alla politica ottenendo favori e profitti per la loro attività.
Questi atteggiamenti sono entrambi da condannare, il problema è che alcuni, quelli che fanno le cose di nascosto vogliono apparire come persone oneste che nulla hanno da nascondere, questi personaggi certamente sono i più pericolosi perché sono più difficili da individuare, credono di essere i più moralisti.
In teoria tutti vogliamo che i politici siano corretti e non corrotti, nella pratica tutti andiamo alla ricerca del privilegio, del favore e, se poi non lo otteniamo ci lamentiamo, se non ci fanno l'assunzione diciamo che quelle fatte sono clientelari, sono i figli dei raccomandati.
Qualche politico nostrano si spinge oltre definendo alcune istituzioni come degli assumifici, sarà forse che non hanno avuto nessuno dei loro protetti in organico?
Le cattive abitudini sono dure a morire, se vogliamo essere moralisti lo dobbiamo essere sempre, dobbiamo sempre rispettare le regole, non possiamo farlo solo quando ci fa comodo, azioni amorali vanno sempre condannate e non solo quando ci fa comodo.
Spesso critichiamo l'operato dei nostri politici, è vero non tutti sono all'altezza del compito che gli è stato affidato dagli elettori, possiamo sempre recuperare all'errore fatto.
A primavera si vota, si iniziano a vedere le prime avvisaglie di apparentamento.
Alcuni votano per necessità, alcuni perché costretti dagli eventi, altri per parentela, altri per amicizia, alcuni votano per ideologia senza guardare alla persona.
Nel caso delle amministrative bisognerebbe lasciare da parte l'appartenenza politica e analizzare il candidato, a volte in modo pregiudiziale viene escluso un aspirante consigliere perché non appartiene al proprio schieramento politico, magari si indirizza il voto altrove per pentirsene il giorno dopo e, magari il “prescelto” fa il salto della quaglia e passa alla concorrenza, alla faccia dell'ideologia.
In conclusione almeno a livello locale, il più pulito ha la rogna... pure quelli che oggi vogliono passare per verginelli della politica, chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Sarebbe il caso di scavare a fondo, sicuramente ne vedremmo delle belle, anzi ne vedremmo delle brutte, almeno abbiano la bontà di stare zitti.

mercoledì 27 ottobre 2010

Settimana della Cultura Italiana

Crediamo di fare cosa gradita ai nostri lettori ospitare in questo spazio il lavoro e l'impegno svolto dal comitato di Terracina per Pécs, Capitale della Cultura Europea 2010, tutte le attività mirate alla valorizzazione della nostra città meritano attenzione.
Per questo motivo riportiamo in maniera integrale il comunicato del comitato di Terracina.
“Insieme dal 1996”. È questa la frase che campeggia su Piazza Kossuth ed è questo il concetto che unisce da 14 anni la Città di Pécs alla Città di Terracina. Il 17 Ottobre è terminata “La Settimana della Cultura Italiana” grazie alla quale la nostra città e tutta la provincia di Latina sono state protagoniste assolute nella “Capitale Europea della Cultura 2010”. Un evento grandioso e straordinario che ha permesso a tutto il nostro territorio di essere al centro di un progetto Europeo di grande lustro e dando al nostro territorio visibilità internazionale in una vetrina che ci ha resi estremamente apprezzati dalla città gemellata di Pécs e che ha riempito noi di grande orgoglio rendendoci soddisfatti e ripagandoci di tutto il lavoro svolto nel corso di questi mesi. Numerosi e svariati gli eventi che hanno contraddistinto la presente delegazione Comunale e Provinciale nonché il Comitato di Terracina per Pécs Capitale Europea della Cultura 2010. Il tutto ha avuto inizio lunedì 11 Ottobre con una Conferenza Stampa durante la quale il Coordinatore del Comitato di Terracina, Luca Brusca, alla presenza del Sindaco di Pécs, Pava Zsòlt, e di numerosi giornalisti, ha descritto ed esposto nel dettaglio il Programma della Settimana. Nel corso della conferenza stampa è stata inoltre presentata la statua de “Le Teste del Seminatore”, opera creata dal Maestro Scultore Roberto Andrea Dini e realizzata appositamente per la Settimana Italiana a Pécs. L’opera rappresenta un uomo con due volti, uno con lo sguardo rivolto al passato ed uno rivolto al futuro. Questo è stato il tema portante di tutti gli eventi realizzati ed è con nostro grande orgoglio che l’Uomo simbolo della Bonifica Pontina ci ha rappresentati . Grande successo ha riscosso la Mostra de “Le Città di Fondazione” allestita nel Museo Csontváry. Alla sua inaugurazione, oltre al Sindaco di Pécs, erano presenti il Vescovo della Città, tutte le più alte cariche Comunali e Provinciali Ungheresi e i maggiori Architetti della Città che hanno apprezzato le immagini che ritraevano tutte le costruzioni relative alle Città della Provincia di Latina e Italiane realizzate durante il Ventennio Fascista. Impresa titanica per la costruzione della serra di 240 mq presente in una delle Piazze principali della Città, Piazza Kossuth, all’interno della quale moltissime delle Aziende e Cooperative Agricole che operano nel territorio pontino hanno avuto la possibilità, unica nel suo genere, di esporre e promuovere i loro prodotti di altissima qualità certificata. All’interno della stessa è stato inoltre creato uno spazio dove i professionisti del settore hanno avuto modo di istallare e descrivere innovativi e tecnologici metodi di coltivazione, tra i quali la coltivazione fuori suolo e coltivazione idroponica. Oltre ai migliaia di visitatori, circa 2000 solo nel primo giorno di allestimento, la nostra area espositiva è stata visitata anche da scuole e rappresentanti dei vari settori gastronomici tra i quali i più importanti ristoratori della Città di Pécs.
Certamente questo è stato l’evento che ha destato più stupore e curiosità nella Città, per le immense dimensioni ma anche per l’altissima qualità dei prodotti presentati che i cittadini di Pécs hanno avuto occasione di degustare ed apprezzare. Altro evento di enorme successo è stato il Meeting “Culture is Culture”, Conferenza sulla Cultura dell’Alimentazione, alla quale hanno partecipato Docenti dell’Università di Pécs, la più antica dell’Ungheria, e l’Associazione Medica della Città. Sono intervenuti nella discussione il Prof. Gaito Marco, Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Teramo, il Dott. La Rocca Giuseppe, Agronomo-Ph.D. Facoltà di Economia dell’Università di Cassino, il Prof. Nardi Stefano, Prof. Anatomia Patologica Facoltà di Medicina dell’Università Sapienza di Roma e la Prof.ssa Gubicskònè Kisbenedek Andrea, Facoltà della Sanità Dipartimento di Scienza dell’Alimentazione e Dietetica dell’Università di Pécs. Durante il meeting, nel confronto fra l’alimentazione del passato e quella moderna, sono emerse tutte le patologie e le cause dovute ad una cattiva alimentazione che si possono prevenire nutrendosi con prodotti di elevata qualità certificata come quelli del nostro territorio. Gli ospiti al termine hanno potuto degustare ed apprezzare i nostri prodotti tipici locali. Per tutta la durata della Settimana Italiana in varie zone della città sono stati presenti stand espositivi e promozionali del territorio pontino. Importante è stata la Convenzione tra la Carta del Cittadino di Pécs, Tukè Card, e la TwinCitiesCard, che permetterà ad ogni cittadino che farà richiesta della Carta Tukè di ricevere gratuitamente la nostra TwinCitiesCard. Questa operazione permetterà così l’ampia diffusione della nostra Carta del Gemellaggi. Non possiamo dirci altro che soddisfatti in pieno per la riuscita dell’evento che ci ha visti impegnati nel corso di quasi tutto il 2010 riscuotendo non solo un enorme successo ma anche la stima da parte di tutta la Città di Pécs. Questo evento straordinario ci ha così permesso di rafforzare ancor di più i nostri rapporti con la Città Gemellata, dando così finalmente inizio ad un nuovo progetto e percorso per i Gemellaggi abbandonando definitivamente la vecchia ed errata idea di percepire i gemellaggi come una spesa inutile ma bensì una grande Opportunità di scambio interculturale, tecnologico e scientifico.

martedì 26 ottobre 2010

Scoppia la pace in Consiglio Comunale...


Quella di ieri è una data storica, una di quelle che sicuramente va annotata sul calendario, il 25 ottobre 2010 verrà ricordato come il giorno in cui si è svolto un consiglio comunale “normale”, chi si aspettava il solito teatrino della politica dove elementi della maggioranza e dell'opposizione si sarebbero sfidati all'ultimo insulto sono rimasti delusi.
Il consigliere Cerilli si potrebbe definire come Penelope, ha in almeno su due punti all'O.d.g. trovato il dialogo con la minoranza, il risultato è stato produttivo per entrambi gli schieramenti, ci sono stati per la verità dei momenti dove la “passione politica” pareva volesse prendere il sopravvento, ma poi gli animi si sono tranquillizzati.
Il clima si è scaldato un po' durante l'intervento del consigliere Mazzucco che ha replicato alle accuse che gli sono state rivolte dal sindaco durante l'ultimo consiglio comunale, poi l'aria è tornata serena, Mazzucco ad un certo punto ha abbandonato i lavori e non ha partecipato alle discussioni successive e alle relative votazioni.
Offrire uno spettacolo indecente come quello che si è registrato negli ultimi tempi non è gratificante per la politica, non è gratificante per la città tutta, si possono e si devono avere posizioni diverse sugli argomenti, questo non necessariamente significa andare per forza allo scontro verbale, ogni consigliere ha il diritto di esprimere il suo parere, ha il diritto di votare come credo più opportuno, ha il diritto di replica e ha il dovere di rispettare le opinioni altrui.
Durante il punto che riguardava l'attuale ed il futuro assetto della sanità pontina, ovvero il Piano Polverini, il Pd per voce del suo capogruppo Antonio Bernardi ha presentato una bozza, che successivamente a seguito di alcune modifiche concordate tra maggioranza e opposizione ha trovato l'unità di intesa, dimostrando che su temi seri ed importanti non si può e non si deve mettere l'interesse del partito al primo posto. Prima gli interessi della città, poi quelli del partito politico, deve e dovrebbe essere sempre così.
L'opposizione a prescindere, non necessariamente porta consenso, ci sono degli argomenti che devono essere valutati in maniera oggettiva, occorre lasciare da parte i ruoli e i vecchi rancori, solo in questo modo possiamo sperare di ridare lustro alla nostra città, minoranza e maggioranza devono dimostrare di essere degni rappresentanti del popolo terracinese che li ha delegati alla guida della città. È naturale capire che per i prossimi mesi consigli comunali come quello di ieri devono essere la regola e non l'eccezione, offrire spettacoli indecenti non è bello, non è rispettoso dei ruoli e delle istituzioni, bisogna che ognuno faccia due passi indietro perché uno solo potrebbe non bastare, chi pensa che facendo la voce grossa ottiene più consenso al prossimo turno si sbaglia, la gente giudica le persone per quello che hanno fatto, se uno è convinto del proprio pensiero può benissimo esprimerlo sottovoce, se è interessante verrà ascoltato, la regola più grido, più insulto meglio vengo capito e compreso credo non sia più valida.
Ogni partito politico deve presentare agli elettori un programma e una propria lista e se ciò verrà ritenuto valido verrà premiato, fare affidamento solo su quello che avrebbe dovuto fare questa amministrazione o quelle passate è inutile, è vivere di rimpianti, non necessariamente porta consenso elettorale e quindi voti...

venerdì 22 ottobre 2010

Tutti pazzi per Ada...

Non è il titolo di un film...
Consiglio comunale straordinario ieri per discutere ed approvare il ilancio consuntivo del 2009, diversi gli interventi dell’opposizione, un po’ meno della maggioranza, ognuno ha espresso il suo punto di vista, ovviamente con pareri discordanti.
I numeri sono numeri, possono essere facilmente manovrati, teoricamente tutti i bilanci corrispondono al vero, nella pratica un po’ meno, il consuntivo è basato più sulle reali cifre il bilancio di previsione naturalmente risulta un poco più azzardato, ma non vogliamo concentrarci e parlare dei numeri, sono solo numeri...
Il clima che si respirava in consiglio era dei più miti, a parte gli interventi dell’opposizione, che ovviamente svolge il proprio ruolo, pareva di stare in un consiglio “normale” non uno di quelli che ormai da un po di tempo osserviamo, forse ciò è dovuto alla presenza delle telecamere di TerracinaTV che sono sempre pronte a raccogliere tutti gli interventi e le diverse sfumature dei singoli consiglieri, dicevamo tutto tranquillo fino ad un certo punto.
Durante la discussione il dibattito si è animato nel momento in cui ha preso la parola l’ex sindaco Edis Mazzucco, durante il suo intervento era presente in aula la responsabile del dipartimento finanziario tale Ada Nasti, già revisore dei conti dei bilanci comunali passata da controllore a controllata...
La Nasti era seduta vicino al sindaco Nardi ed era intenta ad illustrare alcune carte al Sindaco, la cosa ha infastidito evidentemente il consigliere Mazzucco che in più occasione si è mostrato contrariato dalla presenza della Nasti, tanto che la stessa Ada Nasti ad un certo punto è stata costretta ad abbandonare l’aula...
Non sappiamo cosa ci sia sotto, se è nornale dialettica opure sotto ci sia dell’altro, ciò non ci è dato a sapere...
Prima delle dichiarazioni di voto il sindaco Nardi che ricordiamo ricopre anche il ruolo di Assessore alle finanze, in occasione della sua replica alle osservazioni dei vari inteventi ha difeso a spada tratta l’operato della Nasti, Mazzucco aveva evidenziato che la Nasti da revisore è passata alla dirigenza del settore finanziario, evidentemente il fatto non è piaciuto a Mazzucco che, in più occasioni ha criticato l’operato della Nasti e del suo dipartimento.
Il Sindaco bisogna riconoscere che almeno il questo caso si è dimostrato solidale con un suo dirigente, era rimasto tranquillo e sereno fino a quel punto quando è andato in incandescenza per l’intervento di Mazzucco che, sempre secondo il Sindaco Nardi dal giorno dopo Mazzucco avrebbe parlato a titolo personale e non più come appartenente della PDL, vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi su questa vicenda.
Ma torniamo alla Nasti, ha chiesto la parola Paolo Cerilli non per fare la sua dischiarazione di voto ma per esprimere tutta la solidarietà ed il sostegno alla dott.ssa Nasti, secondo Paolo Cerilli la Nasti ha sempre operato per il bene dell’Amministrazione Comunale applicandosi con serietà ed impegno per affrontare le tematiche economiche del Comune, solidarietà e sostegno alla Nasti è stato espresso anche dall’opposizione, Zappone e Percoco si sono espressi contrari al bilancio ma hanno riconosciuto capacità alla dirigente.
Da qui il titolo tutti pazzi per Ada...
La dott.ssa Ada Nasti evidentemente ha svolto e svolge bene il suo lavoro a tal punto che nessuno tranne Edis Mazzucco ha contestato il suo operato anzi, gli sono stati riconosciuti i meriti dell’inversione di tendenza della situazione debitoria del comune tanto che, si parla di un possibile bilancio 2010 a pareggio... aspettiamo il consuntivo per esprimere pareri, se son rose fioriranno... se son soldi meglio ancora!!!

lunedì 18 ottobre 2010

PDL terracinese contarsi...


...per contare?
Dopo la lista della discordia arrivano le primarie? Secondo alcune fonti sì, probabilmente dopo il tentativo fallito di rimettere in discussione la lista da parte degli esclusi, pare che si voglia tentare la carta delle primarie, per ricucire?
Difficile dirlo, difficile dire se mai ci saranno primarie nel PDL a Terracina come pure a Latina, sono cose troppo di sinistra secondo alcuni, altri invece sostengono che possa essere l'occasione per aggiustare il tiro in vista della scelta del candidato sindaco. Ovviamente coloro che sono stati in qualche modo marginalizzati dalla “listaccia” vedono nelle primarie una importante occasione di riscatto, forse sono convinti di poter dire la loro attraverso le primarie e mostrare i propri muscoli...
Resta da capire se il coordinatore provinciale del PDL sarà disposto a “rischiare” e consentire la conta e l'aggravio della spaccatura oppure se semplicemente darà il benservito agli esclusi e continuerà nel cammino del rinnovamento.
Certo resta da capire cosa farebbero quelli che oggi siedono sui banchi della maggioranza se venissero defenestrati da Fazzone, resta da capire se nell'eventualità delle primarie coloro che perdono si rassegnano e si fanno da parte oppure se una volta esclusi si sentono liberi di fare una loro lista... Allora perché non farla subito... È noto spesso dove finisce la logica inizia la politica...
Non sappiamo ad oggi se le primarie sono uno strumento valido, certo la sinistra è già da qualche tempo che lo usa come strumento “democratico” nella logica della scelta del candidato migliore per battere Berlusconi, visti i risultati pare che lo strumento sia servito a poco... non si vedono nemmeno risultati sul fronte dell'unità, Rutelli è fuori dal PD, Veltroni è vicino alla finestra, Marini pare che cerchi le “chiavi” per uscire dalla porta...
Ritornando alle faccende nostrane, lo strumento delle primarie non produrrà risultati migliori di quelli che potrebbero dare eventuali accordi fatti a “tavolino”, spesso si dice accordi fatti dall'alto... del resto tutti gli accordi sono fatti dall'alto, avete mai visto un accordo fatto dal popolo?
Le elezioni, siano esse politiche che amministrative sono o almeno dovrebbero essere un momento di confronto democratico, potremmo definirle come un mosaico, ogni tessera ha un suo posto, il sig. Rossi al senato, il sig. Verdi alla camera, il sig. Bianchi alla provincia, il sig. Marrone al comune... Ogni partito politico si muove con questa logica, anche quelli che sostengono il contrario... Qualcuno critica l'attuale legge elettorale alla Camera dei Deputati perché a loro dire gli eletti non sono più tali ma sono nominati, forse, ma prima con il collegio uninominale chi decideva?
Avete mai visto un pinco pallino candidato, era sempre qualcuno scelto dalle segreterie dei partiti, forse erano le segreterie provinciali, oggi sono le regionali e le nazionali, altra cosa sarebbero le preferenze al candidato...
Concludendo, se le primarie vengono fatte contro qualcuno e non per unire servono a poco, chi è convinto di essere il migliore, alla fine resterà sempre con sua opinione, forse potrebbe essere un modo per esprimere nomi nella lista, ma nulla di più...
Aspettiamo fiduciosi di sapere quale sarà il destino della lista del coordinamento del PDL locale, aspettiamo di sapere quale sarà la sorte delle primarie care alla sinistra ma considerate “inutili” dal PDL, nella PDL terracinese forse le carte verranno distribuite dallo stesso “cartaro” di sempre, chi non è d'accordo, in maniera molto democratica può farsi una propria lista e, se prende voti siede in consiglio altrimenti può fare sempre un'altra cosa... e sperare perché come è noto a tutti, la speranza è l'ultima a morire!