IL voto di scambio è il voto dato regolarmente da un elettore, ma non motivato da scelte politiche frutto di riflessioni sincere e disinteressate, bensì corrotto da qualche tornaconto ricevuto da parte di chi si candida o chi per lui. (Wikipedia)
Detto questo, tutti dicono che la politica è sporca, si dice che chi vuole andare in consiglio comunale lo fa perché deve tutelare i suoi interessi o quelli di qualche suo amico, ecc.
Ebbene se il politico è corrotto è perché ci sono i corruttori, tutti chiedono un posto "al sole", tanti lo ottengono, tanti altri no.
Si dice la politica dovrebbe essere una cosa nobile, ci scandalizziamo per il cosiddetto voto di scambio, credo che tutti noi facciamo il voto di scambio.
Ognuno di noi vota un candidato per lo scambio di: una raccomandazione, un favore, un posto di lavoro, per partito preso o per ideologia, anche in questo caso c'è lo scambio il voto con l'ideologia, altri scambiano il voto con il programma.
Esempio se metto sul programma come priorità il porto, ottengo il voto dalle persone interessate alla cosa, anche in questo caso potremmo parlare di voto di scambio.
In Italia ci sono le lobby, esistono quelle ufficiali e quelle celate, quelle nascoste “producono” politici da piazzare nei vari posti di potere per tutelare ed alimentare i propri affari.
Nella nostra città, per tornare ai fatti nostri, ci sono cartelli elettorali che fanno i propri interessi, alcuni cartelli sono palesi fatti da persone che pubblicamente sono riconoscibili e riconducibili alle loro attività, altri cartelli sono invisibili, non se ne conoscono “i soci”.
Dobbiamo forse stabilire quale dei due tipi sia il più onesto? Forse, ma questa è un'altra storia.
Da una parte ci sono i moralisti che sostengono che certe cose non si fanno e poi magari le fanno, dall'altra ci sono quelli che evidentemente cercano di recuperare il tempo che dedicano alla politica ottenendo favori e profitti per la loro attività.
Questi atteggiamenti sono entrambi da condannare, il problema è che alcuni, quelli che fanno le cose di nascosto vogliono apparire come persone oneste che nulla hanno da nascondere, questi personaggi certamente sono i più pericolosi perché sono più difficili da individuare, credono di essere i più moralisti.
In teoria tutti vogliamo che i politici siano corretti e non corrotti, nella pratica tutti andiamo alla ricerca del privilegio, del favore e, se poi non lo otteniamo ci lamentiamo, se non ci fanno l'assunzione diciamo che quelle fatte sono clientelari, sono i figli dei raccomandati.
Qualche politico nostrano si spinge oltre definendo alcune istituzioni come degli assumifici, sarà forse che non hanno avuto nessuno dei loro protetti in organico?
Le cattive abitudini sono dure a morire, se vogliamo essere moralisti lo dobbiamo essere sempre, dobbiamo sempre rispettare le regole, non possiamo farlo solo quando ci fa comodo, azioni amorali vanno sempre condannate e non solo quando ci fa comodo.
Spesso critichiamo l'operato dei nostri politici, è vero non tutti sono all'altezza del compito che gli è stato affidato dagli elettori, possiamo sempre recuperare all'errore fatto.
A primavera si vota, si iniziano a vedere le prime avvisaglie di apparentamento.
Alcuni votano per necessità, alcuni perché costretti dagli eventi, altri per parentela, altri per amicizia, alcuni votano per ideologia senza guardare alla persona.
Nel caso delle amministrative bisognerebbe lasciare da parte l'appartenenza politica e analizzare il candidato, a volte in modo pregiudiziale viene escluso un aspirante consigliere perché non appartiene al proprio schieramento politico, magari si indirizza il voto altrove per pentirsene il giorno dopo e, magari il “prescelto” fa il salto della quaglia e passa alla concorrenza, alla faccia dell'ideologia.
In conclusione almeno a livello locale, il più pulito ha la rogna... pure quelli che oggi vogliono passare per verginelli della politica, chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Sarebbe il caso di scavare a fondo, sicuramente ne vedremmo delle belle, anzi ne vedremmo delle brutte, almeno abbiano la bontà di stare zitti.
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