Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

martedì 2 novembre 2010

Il rinnovamento della politica

Il rinnovamento della politica, belle parole, fanno sempre il loro effetto, alcuni anni fa addirittura fu costituito un partito chiamato Rinnovamento Italiano, ci pensò Lamberto Dini, poi finito nel dimenticatoio , in Italia spesso nascono partiti politici la cui durata è legata alla stagione di nascita.
A volte oltre a nuovi partiti nascono apparentamenti politici che hanno la durata di 5/6 mesi, passate le elezioni avviene subito il divorzio, evidentemente non sempre in politica si hanno le idee molto chiare e non sempre 2+2 fa 4.
Durante la cosiddetta prima repubblica, i partiti politici avevano tutti una cosa in comune, la durata dei loro nomi non era legata ad una stagione, per decenni i partiti storici hanno conservato nomi e leader, poi con l’avvento di tangentopoli le cose sono cambiate, un caos totale. È sparita la DC, il PCI, il PSI, il PSDI, il PLI, il MSI ecc., ognuno ha sentito la necessità di rinnovarsi almeno nel nome, per citarne alcuni PCI, PDS, DS, a volte Ulivo, c’è stato per un periodo il triciclo, l’elefantino, non è stato da meno l’attuale UDC, fusioni tra CCD, CDU, ecc, ricordare tutti i nomi sarebbe lungo e la cosa non finisce difatti da pochi giorni è nato il Partito della Nazione.
Con la svolta di Fiuggi Fini ha trasformato il MSI in Alleanza Nazionale poi confluito insieme a FI nell’attuale PDL, anche qui il matrimonio è fallito, Fini si è stancato delle cene di Arcore tra Bossi e Berlusconi a cui non veniva invitato e ha fatto il divorzio da Berlusconi, nasce FLI.
Rutelli che aveva fondato insieme ai popolari la Margherita poi entrati nel PD, ha deciso di divorziare, altri partiti solo per citarne alcuni sono stati fatti da Francesco Pionati, Alessandra Mussolini, ora tornata nel PDl, Francesco Storace con la Destra, il Ministro Rotondi ha provato a rifare una mini DC, Leoluca Orlando aveva fondato La Rete, Lamberto Dini con la lista Dini, Pannella, Bonino, ultimamente Micciché, la Santanché con Storace, l’attuale presidente della Regione Sicilia Lombardo ha un suo partito.
A sinistra la cosa non è stata da meno, oltre al già citato PCI, PDS, DS ora PD, più a sinistra Rifondazione, SEL, Comunisti Italiani, ecc. scusate se ne ho dimenticato qualcuno, ma sapete ricordarli tutti a memoria non è cosa facile, ma il concetto non cambia.
Questo è grosso modo quello che è accaduto dopo la prima repubblica, si parlava di seconda repubblica come un qualcosa che avrebbe rimesso a posto le cose, alcuni partiti hanno puntato tutto sulla cosiddetta questione morale, ci sono riuscititi? Difficile dirlo, si sono rinnovati? Difficile dirlo. Oggi c’è più moralità in politica? Fate voi...
Dopo il terremoto politico della prima repubblica i partiti tradizionali si sono un po’ smarriti, sono nate formazioni moralizzatrici, sono emersi gran parte di coloro che rappresentavano le seconde file dei partiti storici, sono emersi personaggi sconosciuti a più.
Quello che è successo a livello nazionale ovviamente è accaduto anche da noi, anzi a livello locale la situazione è stata amplificata dalla presenza di liste civiche nate per le elezioni comunali e poi morte il giorno dopo, tante liste non sono arrivate nemmeno al ballottaggio si sono dileguate prima. Dicevamo la situazione locale, ormai a primavera si vota, lo sappiamo tutti, ciò che non sappiamo ancora è come andrà a finire, non sappiamo quali saranno i candidati a sindaco, aspettiamo forse dopo Natale avremo notizie più dettagliate.
Il rinnovamento ha interessato anche il nostro consiglio comunale, nel 2001 ricordiamo il ballottaggio tra Nardi e Procaccini, due candidati del centro destra con evidente risultato di una decimazione della sinistra.
Molti consiglieri che hanno accompagnato Nardi in quella avventura erano alla prima esperienza amministrativa, alcuni si sono ripresentati nel 2006, a questi si sono aggiunti gli ex FI. Difatti nel 2006 Nardi si è presentato come candidato unico del centro destra, ha vinto le elezioni pe la seconda volta insieme a UDC e PRI, hanno governato in piena sintonia per i primi due anni, poi il giocattolo si è rotto.
Sono note le vicende che hanno portato alla rottura tra l’UDC e la Giunta Nardi, alla rottura tra alcuni assessori che facevano riferimento a FI, poi è stata la volta di alcuni componenti del PRI. La prima conseguenza di questi avvicendamenti è stata che il consiglio comunale così come era stato disegnato dagli elettori è stato “rivisitato” dal sindaco Nardi, sono entrati nell’assise comunale persone che non avevano mai ricoperto simili ruoli, scarsa esperienza amministrativa e forse scarso radicamento sul territorio considerando che non sono stati eletti al primo turno ma “ripescati” dopo.
L’altra conseguenza di questo rinnovamento forzato è stata la paralisi amministrativa difatti, molti assessori nominati da Nardi hanno impiegato del tempo per orientarsi nei vari uffici e hanno impiegato altro tempo per capire la “macchina Amministrativa” e non è detto che hanno capito,non gli sono stati d’aiuto i vari consiglieri freschi di nomina, poco esperti e poco preparati per il compito che gli è piombato addosso all’improvviso.
Dall’analisi fatta si evince che non è sufficiente rinnovare in totale il consiglio comunale, occorre trovare un giusto mix di capacità e professionalità, come detto in altre occasioni sarebbe opportuno trovare delle persone nuove da affiancare ai consiglieri comunali più esperti, con il tempo acquisire le conoscenze necessarie per governate la città.
L'improvvisazione nell’amministrazione comunale non paga, saranno scarsi i risultati amministrativi, gli obiettivi del programma difficilmente saranno raggiunti.
Dicevamo prima non sappiamo ancora i nomi dei possibili candidati a sindaco della nostra città, almeno quelli più veritieri, a Latina per esempio da alcuni giorni si parla di raccolta firme per le primarie nel PDL, i vertici regionali hanno più volte asserito che le primarie non rientrano nei metodi del PDL, mentre a sinistra questo strumento viene utilizzato da alcuni anni, Moscardelli è uno dei possibili candidati del PD per Latina.
A terracina probabilmente non ci saranno le primarie almeno per l’area PDL, cosa diversa forse per il PD, intanto a destra Emilio Perroni ha annunciato la sua candidatura già da qualche giorno, qualcosa di muove anche a sinistra...
Resta da capire quali saranno i rapporti tra Berlusconi e Fini, se ci sarà un accordo per le amministrative locali, se Terracina e Latina vedranno l’unità delle due forze, se si vota a Sabaudia, a Minturno a Cisterna, comuni in “crisi”.
Dicevamo le primarie, a livello nazionali si parla di Governo tecnico, di cambiare la legge elettorale riproponendo le preferenze, ipotesi subito bocciata da Berlusconi, a suo dire chi ha più soldi può fare una campagna elettorale più intensa. Resta il fatto è che con la nomina dall’alto, entra in lista chi è più vicino a vertici del partito, non più eletti ma nominati...
Per le comunali per fortuna ci sono ancora le preferenze, immaginate una legge elettorale che preveda un listino fatto dalla segreteria del partito dove vengono eletti in ordine di inserimento in lista, gli ultimi resterebbero sempre ultimi, non avrebbero nessuna speranza.
Per concludere, è bene il rinnovamento ma, bisogna mantenere una certa governabilità poiché è stato dimostrato che non sempre il nuovo è meglio del vecchio!
Non sempre chi prende più voti è più bravo di chi ne prende meno, non sempre chi prende più voti è più rappresentativo del popolo, forse rappresenta solo gli interessi ed i fatti suoi...

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