Non è la prima volta che il senatore Claudio Fazzone viene accusato di poca democrazia interna la Pdl pontino, né tanto meno sarà l’ultima...
Il Pdl come noto anche a livello nazionale è per così dire un partito leggero, uno al vertice e tutti gli altri sotto, sullo stesso piano.
Chi non è contento di questa linea politica ha un’unica possibilità: andare altrove!
In provincia di Latina la situazione non è diversa, coloro che non sono d’accordo con la linea del coordinatore provinciale hanno una sola strada da seguire: uscire dal Pdl.
Con la nomina di Angelino Alfano a segretario nazionale del Pdl le cose dovrebbero cambiare, si dovrebbe dare una parvenza di democrazia all’interno del partito.
Resta curioso il fatto che Alfano è stato eletto dall’alto, dai vertici del partito (leggi Silvio Berlusconi) mentre ora la classe dirigente locale dovrebbe rispondere alla logica delle tessere, quindi delle correnti...
Strano, Fini è stato cacciato perché voleva fare una corrente all’interno del Pdl, le correnti sono una metastasi diceva Berlusconi...
Lasciamo il nazionale e torniamo al nostro territorio, alla nostra provincia, tra coloro che sono parte delle retrovie del Pdl pontino chi sarà in grado di sfidare e prevalere sulla linea politica del senatore?
Colore che accusano Fazzone di poca collegialità come si comporterebbero nel caso in cui conquistassero la leadership del partito?
Si tratta veramente di volere ridare voce alla base del partito o più semplicemente si cerca maggior potere e visibilità all’interno del partito?
Se Fondi perde la “dirigenza” del partito, chi avrà la meglio Latina, Formia, Terracina?
In realtà in provincia di Latina un certo mal di pancia all’interno del Pdl c’è sempre stato, forse lo stesso Pdl non è mai nato, da una parte gli ex An dall’altra gli ex Forza Italia, vale la pena solo di ricordare le dimissioni di massa a Latina che hanno provocato la caduta della Giunta Zaccheo.
C’è poi Nuova Area che da qualche tempo cerca spazio all’interno del partito pontino, parte di An rimasta fedele alla linea di Fazzone.
Dopo le elezioni regionali Renata Polverini con la sua lista civica ha formato una corrente interna che mina la supremazia di Fazzone.
Resta ora difficile capire chi vorrà rinunciare ad un pezzo di “territorio” a favore degli altri competitori ammesso che Fazzone venga sconfitto in un eventuale congresso.
Terracina che fa?
Chi sarà in grado di raccogliere più consensi all’interno del partito e avrà la guida del Pdl terracinese, ci saranno accordi tra le varie anime del Pdl?
Al momento appare molto difficile che il Pdl terracinese si possa unire per contare in una eventuale “guerra” interna, Nuova Area, ex AN, amici di Fazzone, amici di Di Giorgi, amici di Sciscione, e chi più ne ha più ne metta riusciranno a contenere il loro dissapore e mettere gli interessi della città prima delle beghe personali?
Ad oggi appare difficile visto che in più occasioni viene attaccata la “leadership” della città, ossia il sindaco Procaccini espressione del Pdl. Intanto il partito di Alfano anche in provincia di Latina dovrà fare i conti con gli “amici” vicini e lontani.
In questi giorni è stata approvata la manovra finanziaria, appare evidente che nella maggioranza c’è una certa tensione tra Pdl e Lega, questo probabilmente porterà ad elezioni politiche anticipate.
In uno scenario del genere il Pdl pontino potrà permettersi di andare diviso, di iniziare una conta interna in un momento così delicato?
Sarà sufficiente “cacciare” Fazzone per risolvere i problemi del partito oppure in caso di una eventuale sconfitta di Fazzone la situazione potrebbe addirittura peggiorare?
Intanto in questi giorni l’ex sindaco di Fondi Luigi Parisella ha lanciato accuse verso il suo coordinatore provinciale Fazzone.
È il caso di ricordare che Parisella deve la sua elezione alla carica di sindaco proprio a Fazzone e, successivamente è stato eletto in provincia con i “voti” di Fazzone...
I conti non tornano, due sono le ipotesi, la prima è che veramente ci sia una resa dei conti, l’altra è sia una bolla di sapone...
Sarà tutto ciò salutare per la nostra politica?
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