Bella domanda, occorre trovare la risposta semmai ne esiste una...
Iniziamo con ordine, la prima priorità è sciogliere il nodo sul dissesto finanziario, ci sarà, non ci sarà, nei prossimi giorni con ogni probabilità si porrà fine a questo dubbio.
Superato questo scoglio si tratta di capire quali saranno le conseguenze sull'amministrazione e sul Consiglio Comunale.
Con ogni probabilità nel caso in cui ci fosse la dichiarazione di dissesto, le società mista Terracina Ambiente così come l'Azienda Speciale potrebbero essere poste in “pensionamento”, questo oltre ad avere un risparmio sui costi dei CdA, porterebbe ad una mancanza di poltrone da riassegnare...
Non a caso il sindaco Procaccini ha temporeggiato sulla nomina del nuovo CdA dell'Azienda Speciale.
Gianfranco Sciscione l'altro candidato al ballottaggio contro Procaccini ha dichiarato di ricorrere al TAR nel caso in cui non venga nominata almeno una donna nella Giunta Procaccini, vedremo se ciò avverrà oppure se il Sindaco vorrà ristabilire la norma che prevede la presenza femminile in Amministrazione.
Per dare spazio ad un volto femminile si dovrà sforbiciare la testa di un uomo, chi sarà il prescelto?
Forse per effetto del dissesto alcuni verranno tagliati fuori in automatico? Qualche mal di pancia tuttavia si potrebbe avere per la mancata nomina del CdA dell'Azienda Speciale, la presidenza di questo ente avrebbe potuto compensare in qualche modo qualche poltrona mancante all'appello... leggi Udc!
Nei giorni scorsi c'è stata in occasione della nomina delle presidenze di commissione qualche malumore, alcuni nomi dati per scontati sono saltati, qualcuno molto in alto si è infuriato per questo, altri sono rimasti scontenti, altri hanno gongolato...
Il Sindaco ha fatto seguire un comunicato con cui ha avvertito i suoi... poi la crisi pare sia subito rientrata... oppure è stata semplicemente rinviata a settembre?
Nel Governo nazionale i rapporti tra i partiti di maggioranza vivono alcuni momenti di tensione che potrebbero portare con ogni probabilità ad elezioni anticipate... del resto nella passata primavera ci siamo andati molto vicini...
Eventuali elezioni anticipate potrebbero mettere in movimento alcuni meccanismi locali che porterebbero a nuove alleanze tra i partiti. Intanto il segretario del Pdl Alfano ha annunciato che anche nel Pdl ci dovrà essere una stagione dei congressi, ci dovrà essere insomma una conta interna per stabilire ruoli e incarichi...
Questo non aiuterà certamente a distendere il clima politico locale, da una parte Fazzone ed i suoi, dall'altra coloro che a vario titolo sono contrari alla sua linea politica ad iniziare da Gianfranco Sciscione e Gianni Percoco che sono esponenti del Pdl in dissenso con la linea Fazzoniana.
A loro si potrebbero aggiungere coloro che sono stati tenuti fuori dall'Amministrazione Procaccini a meno che non ci sia una sfoltita dovuta per l'appunto all'eventuale dissesto...
Sciscione ha dichiarato che sono infondate alcune voci secondo le quali a settembre la sua parte politica dovrebbe soccorrere Procaccini, a meno che lui non è al corrente che qualcuno dei suoi ha accordi sottobanco...
Percoco non perde occasione per ribadire tutta la sua contrarietà all'operato della Giunta Procaccini.
Della coalizione che ha portato Procaccini alla vittoria come sappiamo fanno parte la Destra, l'Udc, il Pri, il Pdl e la Lista Procaccini. Ebbene sin dalle prime battute in occasione della formazione della Giunta ci sono stati dei momenti di tensione, il Pri ricorderete ha minacciato l'appoggio esterno, l'Udc ha rivendicato alcuni accordi precedenti, la Destra ha ricordato il suo contributo, la Lista del Sindaco ha raccolto un successo inaspettato, il Pdl è stato il primo partito della coalizione, insomma ognuno ha portato acqua per la vittoria.
Come succede nel caso della coperta corta non ci sono posti per accontentare tutti anche se qualcuno forse ha preso più del dovuto...
Intanto nei giorni passati il senatore Forte ha annunciato prove tecniche di formazione del “Terzo Polo”, sarà la volta buona, forse, ne sapremo di più in autunno.
Sul Terzo Polo seguirà un'analisi più approfondita nei prossimi giorni...
Questa la situazione nel Centrodestra, cosa accade a Sinistra?
Attualmente sono in corso le feste della Sinistra.
Rifondazione Comunista ed il Pd sono in festa, la prima presso Villa Tomassini, il Pd alla pinetina del Porto.
A proposito di pinetina, grande popolo quello terracinese, riesce a polemizzare su tutto, qualcuno si è lamentato dell'occupazione da parte del Pd dell'area della pineta.
Facciamo ordine, Piazza Municipio, Piazza Garibaldi, Piazza Bruno Buozzi, Area del Molo, sono queste le zone della città che vengono “prestate” per le manifestazioni estive terracinesi.
Se piazza Garibaldi può essere invasa da ombrelloni, palco comunale e in questi giorni da una struttura che fa bella mostra al centro, allo stesso modo si può consentire che nella pineta si svolga quella che una volta era l'autocelebrazione della sinistra ossia la festa dell'Unità oggi più semplicemente la festa del PD.
I luoghi devono essere sempre concessi, se si autorizza uno spettacolo in Piazza Garibaldi si deve autorizzare anche la festa del PD, se uno ci vuole andare ci va, altrimenti passeggia altrove, oppure resta a casa...
Torniamo alla politica, la sinistra difficilmente riuscirà a fare sintesi, in campo nazionale è svanita nel nulla almeno per il momento l'ipotesi di Vendola leader, il Pd difficilmente vuole perdere il suo peso elettorale, a livello locale la situazione non cambia...
La dimostrazione è già nelle due feste separate, quindi distinti sulle posizioni politiche, tra le altre cose, la sinistra terracinese ha in Consiglio Comunale un solo esponente Vittorio Marzullo. Mimmo Zappone, Alessandro Di Tommaso e Vincenzo Coccia certamente rappresentano un'area più moderata, distante da Sel e da Rif. Com.
L'unico collante che tiene insieme le opposizioni a partire da Sciscione ed i suoi per arrivare a Sel è la lotta comune contro la Giunta Procaccini, sarà sufficiente questo ad avere una minoranza forte e coesa in grado di rappresentare un'alternativa all'attuale amministrazione? Coesione che svanirebbe subito in caso di elezioni anticipate, vedreste voi insieme Sciscione, Percoco, Pd e Sel? È chiaro che in tal caso, ognuno per se, e Procaccini per tutti come opposizione...
Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...
Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?
domenica 31 luglio 2011
mercoledì 27 luglio 2011
E se Procaccini non avesse vinto le elezioni?
Sappiamo tutti come sono andate le cose alle passate elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Terracina e per l'elezione del Sindaco ma, proviamo ad immaginare le cose in modo diverso.
Al ballottaggio sono andati come è noto Nicola Procaccini e Gianfranco Sciscione, una sfida tutta nel centro destra, difatti nonostante le passate amministrazioni a guida Stefano Nardi, la sinistra non è stata in grado di giungere al ballottaggio.
Vale la pena di ricordare che Nicola Procaccini è stato sostenuto da una coalizione composta da cinque partiti, Pdl, Pri, Udc, la Destra e la Lista Procaccini.
Gianfranco Sciscione si è presentato agli elettori con quattro liste, Città Nuove Con Te, Sciscione Sindaco, Forza Terracina e Partito Socialista.
In corsa si è aggiunto il sostegno esterno della lista della Fiamma Tricolore esclusa dalla competizione per alcune irregolarità.
Al ballottaggio Gianni Percoco con Nuova Area, Fabio Caiazzo con Fli ed altre due civiche ed Edis Mazzucco con altre due liste si sono uniti alle forze di Gianfranco Sciscione. Al primo turno la coalizione di Procaccini ha superato la soglia del 50% come voti di lista, questo ha prodotto che la coalizione ha ottenuto 14 seggi su 24, cioè la maggioranza relativa dei consiglieri.
Ebbene nonostante tutto, anche con l'apporto delle altre liste a favore di Sciscione, Nicola Procaccini anche se di poco è riuscito a conquistare la poltrona di Primo Cittadino, la città si è spaccata quasi a metà.
Sappiamo come sono andate le cose per determinare la formazione della Giunta Procaccini, in questi giorni c'è una guerra in atto per le commissioni, non sappiamo se la cosa finirà e come finirà, ma non è di questo che vogliamo parlare...
Immaginiamo che Sciscione avesse vinto al secondo turno, avrebbe dovuto formare la sua squadra di Governo, nomi esterni ai partiti, nomi dalle liste, non lo sappiamo, non conosciamo i termini degli accordi prelettorali di Gianfranco Sciscione, proviamo ad con delle ipotesi...
Sette assessorati, con ogni probabilità Percoco, Caiazzo e Mazzucco hanno sostenuto Sciscione per entrare in caso di vittoria nella squadra di governo, Meneghello, Villani e Zicchieri sono gli eletti per la lista Città Nuove, i primi dei non elettii sono Fabio De Felice e Pietro Serra, a seguire Franco Carocci del sindacato della Ugl, cioè Renata Polverini.
Ebbene con ogni probabilità per mantenere gli equilibri interni almeno tre persone della lista Città Nuove avrebbero dovuto far parte della squadra di Governo, Sciscione Sindaco con due seggi probabilmente avrebbe voluto un posto in Giunta, non sappiamo degli accordi con Rinaldo Sacchetti del PSI...
Ricapitoliamo, tre ai sostenitori del ballottaggio, Percoco, Caiazzo e Mazzucco, tre a Città Nuove, Meneghello, Zicchieri, Villani, Serra, De Felice, non sappiamo chi di loro, uno a Sciscione Sindaco... Sono sette!
Città Nuove tre seggi, Sciscione Sindaco due seggi, Nuova Area un seggio, le sinistre difficilmente avrebbero sostenuto Sciscione, con questi numeri come si governava?
Gianfranco Sciscione ha dichiarato che lui avrebbe fatto il bene della città e quindi avrebbe ricercato la maggioranza nell'opposizione, avrebbe forse coinvolto tramite la Polverini il partito di Casini, ossia il senatore Forte?
In cambio di cosa? Assessorati? Dove li avrebbe presi?
Le quote rosa tanto di moda in questi giorni come sarebbero state assegnate?
Alcuni maligni sostengono che al ballottaggio in tanti della coalizione di Procaccini si sarebbero un po' disimpegnati, è vero, è falso, non sappiamo...
Ma anche se ci fosse stato il “soccorso” da parte di alcuni consiglieri della coalizione di Procaccini il fatto sarebbe avvenuto a titolo gratuito? La nomina delle commissioni sarebbe avvenuta in modo diverso da quello che accade oggi? Ci sarebbe stato amore e accordo? I problemi della città sarebbero stati risolti in modo diverso? Ci sarebbe stato il dissesto finanziario?
Sono solo ipotesi, si tratta solo di un gioco, sappiamo che le cose sono andate in modo diverso, Nicola Procaccini è il Sindaco della città, lui ha l'onere e l'onore di traghettare la fuori dall'inferno in cui si trova oggi.
Ci riuscirà, forse, probabilmente, chissà, intanto aspettiamo per vedere come andrà a finire la vicenda delle commissioni, vediamo per capire se e come ci sarà un riavvicinamento delle posizioni della coalizione...
Intanto la città aspetta soluzioni, la città non può perdere altro tempo, la città non può tornare alle urne, anche perché chi ha vinto tornerebbe con ogni probabilità a vincere, o forse no... È difficile ad oggi trovare un'alternativa all'attuale amministrazione, almeno per il momento... più in là chissà, forse, chi può dirlo...
Al ballottaggio sono andati come è noto Nicola Procaccini e Gianfranco Sciscione, una sfida tutta nel centro destra, difatti nonostante le passate amministrazioni a guida Stefano Nardi, la sinistra non è stata in grado di giungere al ballottaggio.
Vale la pena di ricordare che Nicola Procaccini è stato sostenuto da una coalizione composta da cinque partiti, Pdl, Pri, Udc, la Destra e la Lista Procaccini.
Gianfranco Sciscione si è presentato agli elettori con quattro liste, Città Nuove Con Te, Sciscione Sindaco, Forza Terracina e Partito Socialista.
In corsa si è aggiunto il sostegno esterno della lista della Fiamma Tricolore esclusa dalla competizione per alcune irregolarità.
Al ballottaggio Gianni Percoco con Nuova Area, Fabio Caiazzo con Fli ed altre due civiche ed Edis Mazzucco con altre due liste si sono uniti alle forze di Gianfranco Sciscione. Al primo turno la coalizione di Procaccini ha superato la soglia del 50% come voti di lista, questo ha prodotto che la coalizione ha ottenuto 14 seggi su 24, cioè la maggioranza relativa dei consiglieri.
Ebbene nonostante tutto, anche con l'apporto delle altre liste a favore di Sciscione, Nicola Procaccini anche se di poco è riuscito a conquistare la poltrona di Primo Cittadino, la città si è spaccata quasi a metà.
Sappiamo come sono andate le cose per determinare la formazione della Giunta Procaccini, in questi giorni c'è una guerra in atto per le commissioni, non sappiamo se la cosa finirà e come finirà, ma non è di questo che vogliamo parlare...
Immaginiamo che Sciscione avesse vinto al secondo turno, avrebbe dovuto formare la sua squadra di Governo, nomi esterni ai partiti, nomi dalle liste, non lo sappiamo, non conosciamo i termini degli accordi prelettorali di Gianfranco Sciscione, proviamo ad con delle ipotesi...
Sette assessorati, con ogni probabilità Percoco, Caiazzo e Mazzucco hanno sostenuto Sciscione per entrare in caso di vittoria nella squadra di governo, Meneghello, Villani e Zicchieri sono gli eletti per la lista Città Nuove, i primi dei non elettii sono Fabio De Felice e Pietro Serra, a seguire Franco Carocci del sindacato della Ugl, cioè Renata Polverini.
Ebbene con ogni probabilità per mantenere gli equilibri interni almeno tre persone della lista Città Nuove avrebbero dovuto far parte della squadra di Governo, Sciscione Sindaco con due seggi probabilmente avrebbe voluto un posto in Giunta, non sappiamo degli accordi con Rinaldo Sacchetti del PSI...
Ricapitoliamo, tre ai sostenitori del ballottaggio, Percoco, Caiazzo e Mazzucco, tre a Città Nuove, Meneghello, Zicchieri, Villani, Serra, De Felice, non sappiamo chi di loro, uno a Sciscione Sindaco... Sono sette!
Città Nuove tre seggi, Sciscione Sindaco due seggi, Nuova Area un seggio, le sinistre difficilmente avrebbero sostenuto Sciscione, con questi numeri come si governava?
Gianfranco Sciscione ha dichiarato che lui avrebbe fatto il bene della città e quindi avrebbe ricercato la maggioranza nell'opposizione, avrebbe forse coinvolto tramite la Polverini il partito di Casini, ossia il senatore Forte?
In cambio di cosa? Assessorati? Dove li avrebbe presi?
Le quote rosa tanto di moda in questi giorni come sarebbero state assegnate?
Alcuni maligni sostengono che al ballottaggio in tanti della coalizione di Procaccini si sarebbero un po' disimpegnati, è vero, è falso, non sappiamo...
Ma anche se ci fosse stato il “soccorso” da parte di alcuni consiglieri della coalizione di Procaccini il fatto sarebbe avvenuto a titolo gratuito? La nomina delle commissioni sarebbe avvenuta in modo diverso da quello che accade oggi? Ci sarebbe stato amore e accordo? I problemi della città sarebbero stati risolti in modo diverso? Ci sarebbe stato il dissesto finanziario?
Sono solo ipotesi, si tratta solo di un gioco, sappiamo che le cose sono andate in modo diverso, Nicola Procaccini è il Sindaco della città, lui ha l'onere e l'onore di traghettare la fuori dall'inferno in cui si trova oggi.
Ci riuscirà, forse, probabilmente, chissà, intanto aspettiamo per vedere come andrà a finire la vicenda delle commissioni, vediamo per capire se e come ci sarà un riavvicinamento delle posizioni della coalizione...
Intanto la città aspetta soluzioni, la città non può perdere altro tempo, la città non può tornare alle urne, anche perché chi ha vinto tornerebbe con ogni probabilità a vincere, o forse no... È difficile ad oggi trovare un'alternativa all'attuale amministrazione, almeno per il momento... più in là chissà, forse, chi può dirlo...
venerdì 22 luglio 2011
Terracina: Politica per il territorio...
...oppure per la poltrona?
Dare una risposta a questa domanda non è cosa facile, in teoria tutti coloro che si occupano di politica dovrebbero optare per la prima ipotesi, ma è sempre così?
Troppo spesso in tanti antepongono le priorità personali a quelle della collettività. Questo atteggiamento non fa bene alla politica, induce i più ad assumere un ruolo negativo definito antipolitica...
Difatti coloro che sono semplici spettatori della politica molte volte faticano a capire i ragionamenti di chi se ne occupa a tempo pieno, i cosiddetti professionisti della politica.
A sentire le ragioni di quest’ultimi, ogni loro azione è tesa al raggiungimento degli obiettivi atti a soddisfare i bisogni del popolo... È sempre così? A volte si, troppo spesso no, non bisogna generalizzare anche se la maggioranza di coloro che si mettono in politica lo fanno per il proprio tornaconto, per la sete di potere, per le proprie esigenze e per raggiungere unicamente lo scopo di avere maggior potere ed ottenere benefici dalla loro posizione politica.
Forse ci sono due tipi di politici, uno pensa al raggiungimento del risultato subito, pensa di incassare immediatamente il risultato elettorale. Un altro tipo di politico invece molto più saggiamente preferisce all’uovo subito la gallina domani e ha una visione più futuristica della politica, più allargata, molto più semplicemente pensa al domani...
Accade così che alcuni sono delle semplici comparse, delle meteore, durano qualche anno, qualche consigliatura, salgono in alto e dopo poché non danno risposte al territorio come sono apparse scompaiono nel nulla...
Quelli che al contrario pensano al domani coltivano il proprio elettorato, il proprio territorio, allargano la loro base di consenso, si fanno portavoce delle istanze del popolo, seminano, seminano per raccogliere i frutti del loro duro lavoro...
La nostra città è piena di gente che ha preferito alla gallina subito l’uovo, ha coltivato il piccolo orticello.
Gente che ha pensato fosse stata toccata da una sorta di onnipotenza e che tutto gli sarebbe stato dovuto nei secoli futuri, hanno basato forse tutto sul “favore” evidentemente hanno commesso degli errori di valutazione...
Non a caso negli ultimi anni non abbiamo avuto in città delle grandi figure politiche degne di tale nome, tutto si è svolto con pressappochismo, con superficialità, il risultato è sotto gli occhi di tutti...
Spesso, troppo spesso ci lamentiamo di essere tenuti poco in considerazione in ambito provinciale, regionale e nazionale, gli altri comandano, ottengono risultati, sono parte attiva delle decisioni e a noi poveri terracinesi ci restano solo le briciole... forse!
Ebbene se ognuno continua a coltivare il suo piccolo orticello, pensa solo alle proprie ambizioni personali se ne frega altamente del partito di apparteneza si continua nella politica del personalismo, non si inizia a ragionare in grande, con ogni probabilità la nostra città sarà condannata a restare ai margini della politica... locale e nazionale!
Se non si torna alla politica con la Pi maiuscola, ad essere attori protagonisti e non semplici comparse, difficilmente ne usciremo fuori a testa alta. L’impressione che si ha a volte è quella del tutti contro tutti, destra contro sinistra, sinistra contro destra, centro contro destra, centro contro sinistra, centro contro centro...
Forse la verità è una sola: terracinesi contro terracinesi...
Ad oggi appare difficile credere che ciò possa camciare, possa accadere a breve termine, la campagna elettorale è finita, forse non si vuole pensare che è giunto il tempo di iniziare tutti insieme a ricostruire il futuro della città.
Forse in tanti non riescono a capire che i nemici di Terracina sono fuori della città...
Nelle ultime elezioni amministrative con tutta probabilità Terracina è stata solo un semplice campo di battaglia di una guerra svolta altrove, per il controllo del proprio potere e non per fare un favore alla nostra città. Nessuno e dico nessuno degli extra terracinesi ha interesse a che Terracina cresca e cammini con le proprie gambe...
Chi non inizia a capisce queste cose è destinato ad una morte politica... è solo il fantoccio nelle mani dei nemici di Terracina!
Il centro destra terracinese è allo sbando, continua ancora a giocare alla guerra, forse qualcuno dovrebbe avvisarli che la guerra è finita, è ora di seppellire i morti... tornare a vivere!
Il centro sinistra deve ancora capire cosa vuol fare da grande, ha perso una grande occasione per il dopo Nardi e ancora continua a svolgere un ruolo di semplice comparsa... e con ogni probabilità avrà questo ruolo ancora per parecchi anni...
Il futuro appartiene a chi sarà capace di raccogliere tutte le istanze del territorio e crescere insieme ad esso... il resto è passato, ed il passato non torna più!
Dare una risposta a questa domanda non è cosa facile, in teoria tutti coloro che si occupano di politica dovrebbero optare per la prima ipotesi, ma è sempre così?
Troppo spesso in tanti antepongono le priorità personali a quelle della collettività. Questo atteggiamento non fa bene alla politica, induce i più ad assumere un ruolo negativo definito antipolitica...
Difatti coloro che sono semplici spettatori della politica molte volte faticano a capire i ragionamenti di chi se ne occupa a tempo pieno, i cosiddetti professionisti della politica.
A sentire le ragioni di quest’ultimi, ogni loro azione è tesa al raggiungimento degli obiettivi atti a soddisfare i bisogni del popolo... È sempre così? A volte si, troppo spesso no, non bisogna generalizzare anche se la maggioranza di coloro che si mettono in politica lo fanno per il proprio tornaconto, per la sete di potere, per le proprie esigenze e per raggiungere unicamente lo scopo di avere maggior potere ed ottenere benefici dalla loro posizione politica.
Forse ci sono due tipi di politici, uno pensa al raggiungimento del risultato subito, pensa di incassare immediatamente il risultato elettorale. Un altro tipo di politico invece molto più saggiamente preferisce all’uovo subito la gallina domani e ha una visione più futuristica della politica, più allargata, molto più semplicemente pensa al domani...
Accade così che alcuni sono delle semplici comparse, delle meteore, durano qualche anno, qualche consigliatura, salgono in alto e dopo poché non danno risposte al territorio come sono apparse scompaiono nel nulla...
Quelli che al contrario pensano al domani coltivano il proprio elettorato, il proprio territorio, allargano la loro base di consenso, si fanno portavoce delle istanze del popolo, seminano, seminano per raccogliere i frutti del loro duro lavoro...
La nostra città è piena di gente che ha preferito alla gallina subito l’uovo, ha coltivato il piccolo orticello.
Gente che ha pensato fosse stata toccata da una sorta di onnipotenza e che tutto gli sarebbe stato dovuto nei secoli futuri, hanno basato forse tutto sul “favore” evidentemente hanno commesso degli errori di valutazione...
Non a caso negli ultimi anni non abbiamo avuto in città delle grandi figure politiche degne di tale nome, tutto si è svolto con pressappochismo, con superficialità, il risultato è sotto gli occhi di tutti...
Spesso, troppo spesso ci lamentiamo di essere tenuti poco in considerazione in ambito provinciale, regionale e nazionale, gli altri comandano, ottengono risultati, sono parte attiva delle decisioni e a noi poveri terracinesi ci restano solo le briciole... forse!
Ebbene se ognuno continua a coltivare il suo piccolo orticello, pensa solo alle proprie ambizioni personali se ne frega altamente del partito di apparteneza si continua nella politica del personalismo, non si inizia a ragionare in grande, con ogni probabilità la nostra città sarà condannata a restare ai margini della politica... locale e nazionale!
Se non si torna alla politica con la Pi maiuscola, ad essere attori protagonisti e non semplici comparse, difficilmente ne usciremo fuori a testa alta. L’impressione che si ha a volte è quella del tutti contro tutti, destra contro sinistra, sinistra contro destra, centro contro destra, centro contro sinistra, centro contro centro...
Forse la verità è una sola: terracinesi contro terracinesi...
Ad oggi appare difficile credere che ciò possa camciare, possa accadere a breve termine, la campagna elettorale è finita, forse non si vuole pensare che è giunto il tempo di iniziare tutti insieme a ricostruire il futuro della città.
Forse in tanti non riescono a capire che i nemici di Terracina sono fuori della città...
Nelle ultime elezioni amministrative con tutta probabilità Terracina è stata solo un semplice campo di battaglia di una guerra svolta altrove, per il controllo del proprio potere e non per fare un favore alla nostra città. Nessuno e dico nessuno degli extra terracinesi ha interesse a che Terracina cresca e cammini con le proprie gambe...
Chi non inizia a capisce queste cose è destinato ad una morte politica... è solo il fantoccio nelle mani dei nemici di Terracina!
Il centro destra terracinese è allo sbando, continua ancora a giocare alla guerra, forse qualcuno dovrebbe avvisarli che la guerra è finita, è ora di seppellire i morti... tornare a vivere!
Il centro sinistra deve ancora capire cosa vuol fare da grande, ha perso una grande occasione per il dopo Nardi e ancora continua a svolgere un ruolo di semplice comparsa... e con ogni probabilità avrà questo ruolo ancora per parecchi anni...
Il futuro appartiene a chi sarà capace di raccogliere tutte le istanze del territorio e crescere insieme ad esso... il resto è passato, ed il passato non torna più!
lunedì 18 luglio 2011
Vento nuovo soffia sulla Festa del Mare
Nei giorni precedenti la manifestazione religiosa si erano diffuse in città delle voci secondo le quali quest’anno non ci sarebbe stata la tradizionale festa del mare.
Fortunatamente ciò non è avvenuto, puntuale come ogni anno la festa del mare meglio conosciuta come la festa della Madonna del Carmine si è svolta con regolarità.
Da più parti si sono registrate dopo l’evento parole di apprezzamento sulla riuscita della festa, tutto questo lascia ben sperare per le prossime edizioni.
In questa edizione ci sono state alcune novità rispetto alle precedenti, naturalmente per quello che è riferito alla parte non prettamente religiosa, potremmo definirla la parte civile.
Alla tradizionale processione per le vie della città e all’uscita in mare a bordo delle paranze dei pescatori della marineria terracinese, si sono aggiunte per quest’anno alcune novità organizzative dell’aspetto civile.
Contrariamente alle scorse edizioni dove la festa post religiosa si concentrava solo su di un’area, quest’anno si è snodata in più punti dell’area portuale.
Difatti normalmente la parte fieristica terminava presso il ponte dell’ospedale, quest’anno si è voluto dare maggiore spazio all’artigianato locale e non, ad artisti di strada e gruppi musicali.
Sono state ben tre i palchi allestiti per l’occasione con altrettanti gruppi musicali, con generi e repertori diversi che hanno intrattenuto i partecipanti alla festa del mare.
Fatto diverso e nuovo è stata la presenza di gruppi locali, nelle altre edizioni si puntava al “nome famoso” questo da una parte ha consentito di contenere i costi, dall’altra ha dato la possibilità a più artisti di partecipare all’evento, un fatto certamente positivo, da ripetere in futuro.
Se vogliamo puntualizzare alcuni aspetti organizzativi, sempre con lo spirito di migliorare il tutto, forse andrebbero riviste le collocazioni di alcuni di questi palchi per gli spettacoli.
Ad esempio, quello sistemato nei pressi della pinetina potrebbe forse essere spostato verso il molo dove attraccano i traghetti, si potrebbe in tal modo sfruttare anche quell’area che diversamente resta poco valorizzata ed utilizzata.
Forse si potrebbe pensare di utilizzare anche la stessa area del molo, la cosiddetta area del centro sportivo che in realtà di sportivo ha ben poco...
Al di là di queste piccole osservazioni è innegabile la buona riuscita della manifestazione in generale, da come si erano prospettate le cose possiamo sicuramente affermare che il tutto è andato per il meglio.
La prossima edizione potrebbe essere ulteriormente migliorata e arricchita con maggiore offerta, sia qualitativa sia in termini di quantità di eventi religiosi e civili...
È tornato in questa occasione lo spirito e la voglia di appartenenza alla comunità terracinese, se si lavora tutti insieme per il bene comune, questa e tutte le altre manifestazioni religiose e culturali della città potranno dare un grande aiuto alla rinascita della nostra Terracina.
Considerando che siamo in tema si potrebbe pensare di ridare un certo vigore alla festa della Madonna dell’Assunta, forse in molti, anzi in troppi si sono dimenticati di questa festa... Per molti oggi il quindici di agosto è semplicemente Ferragosto, torniamo a dare un po’ di “luce” alla Madonna dell’Assunta... Ma questa è un’altra storia...
Fortunatamente ciò non è avvenuto, puntuale come ogni anno la festa del mare meglio conosciuta come la festa della Madonna del Carmine si è svolta con regolarità.
Da più parti si sono registrate dopo l’evento parole di apprezzamento sulla riuscita della festa, tutto questo lascia ben sperare per le prossime edizioni.
In questa edizione ci sono state alcune novità rispetto alle precedenti, naturalmente per quello che è riferito alla parte non prettamente religiosa, potremmo definirla la parte civile.
Alla tradizionale processione per le vie della città e all’uscita in mare a bordo delle paranze dei pescatori della marineria terracinese, si sono aggiunte per quest’anno alcune novità organizzative dell’aspetto civile.
Contrariamente alle scorse edizioni dove la festa post religiosa si concentrava solo su di un’area, quest’anno si è snodata in più punti dell’area portuale.
Difatti normalmente la parte fieristica terminava presso il ponte dell’ospedale, quest’anno si è voluto dare maggiore spazio all’artigianato locale e non, ad artisti di strada e gruppi musicali.
Sono state ben tre i palchi allestiti per l’occasione con altrettanti gruppi musicali, con generi e repertori diversi che hanno intrattenuto i partecipanti alla festa del mare.
Fatto diverso e nuovo è stata la presenza di gruppi locali, nelle altre edizioni si puntava al “nome famoso” questo da una parte ha consentito di contenere i costi, dall’altra ha dato la possibilità a più artisti di partecipare all’evento, un fatto certamente positivo, da ripetere in futuro.
Se vogliamo puntualizzare alcuni aspetti organizzativi, sempre con lo spirito di migliorare il tutto, forse andrebbero riviste le collocazioni di alcuni di questi palchi per gli spettacoli.
Ad esempio, quello sistemato nei pressi della pinetina potrebbe forse essere spostato verso il molo dove attraccano i traghetti, si potrebbe in tal modo sfruttare anche quell’area che diversamente resta poco valorizzata ed utilizzata.
Forse si potrebbe pensare di utilizzare anche la stessa area del molo, la cosiddetta area del centro sportivo che in realtà di sportivo ha ben poco...
Al di là di queste piccole osservazioni è innegabile la buona riuscita della manifestazione in generale, da come si erano prospettate le cose possiamo sicuramente affermare che il tutto è andato per il meglio.
La prossima edizione potrebbe essere ulteriormente migliorata e arricchita con maggiore offerta, sia qualitativa sia in termini di quantità di eventi religiosi e civili...
È tornato in questa occasione lo spirito e la voglia di appartenenza alla comunità terracinese, se si lavora tutti insieme per il bene comune, questa e tutte le altre manifestazioni religiose e culturali della città potranno dare un grande aiuto alla rinascita della nostra Terracina.
Considerando che siamo in tema si potrebbe pensare di ridare un certo vigore alla festa della Madonna dell’Assunta, forse in molti, anzi in troppi si sono dimenticati di questa festa... Per molti oggi il quindici di agosto è semplicemente Ferragosto, torniamo a dare un po’ di “luce” alla Madonna dell’Assunta... Ma questa è un’altra storia...
domenica 17 luglio 2011
Cacciamo Fazzone... e poi?
Non è la prima volta che il senatore Claudio Fazzone viene accusato di poca democrazia interna la Pdl pontino, né tanto meno sarà l’ultima...
Il Pdl come noto anche a livello nazionale è per così dire un partito leggero, uno al vertice e tutti gli altri sotto, sullo stesso piano.
Chi non è contento di questa linea politica ha un’unica possibilità: andare altrove!
In provincia di Latina la situazione non è diversa, coloro che non sono d’accordo con la linea del coordinatore provinciale hanno una sola strada da seguire: uscire dal Pdl.
Con la nomina di Angelino Alfano a segretario nazionale del Pdl le cose dovrebbero cambiare, si dovrebbe dare una parvenza di democrazia all’interno del partito.
Resta curioso il fatto che Alfano è stato eletto dall’alto, dai vertici del partito (leggi Silvio Berlusconi) mentre ora la classe dirigente locale dovrebbe rispondere alla logica delle tessere, quindi delle correnti...
Strano, Fini è stato cacciato perché voleva fare una corrente all’interno del Pdl, le correnti sono una metastasi diceva Berlusconi...
Lasciamo il nazionale e torniamo al nostro territorio, alla nostra provincia, tra coloro che sono parte delle retrovie del Pdl pontino chi sarà in grado di sfidare e prevalere sulla linea politica del senatore?
Colore che accusano Fazzone di poca collegialità come si comporterebbero nel caso in cui conquistassero la leadership del partito?
Si tratta veramente di volere ridare voce alla base del partito o più semplicemente si cerca maggior potere e visibilità all’interno del partito?
Se Fondi perde la “dirigenza” del partito, chi avrà la meglio Latina, Formia, Terracina?
In realtà in provincia di Latina un certo mal di pancia all’interno del Pdl c’è sempre stato, forse lo stesso Pdl non è mai nato, da una parte gli ex An dall’altra gli ex Forza Italia, vale la pena solo di ricordare le dimissioni di massa a Latina che hanno provocato la caduta della Giunta Zaccheo.
C’è poi Nuova Area che da qualche tempo cerca spazio all’interno del partito pontino, parte di An rimasta fedele alla linea di Fazzone.
Dopo le elezioni regionali Renata Polverini con la sua lista civica ha formato una corrente interna che mina la supremazia di Fazzone.
Resta ora difficile capire chi vorrà rinunciare ad un pezzo di “territorio” a favore degli altri competitori ammesso che Fazzone venga sconfitto in un eventuale congresso.
Terracina che fa?
Chi sarà in grado di raccogliere più consensi all’interno del partito e avrà la guida del Pdl terracinese, ci saranno accordi tra le varie anime del Pdl?
Al momento appare molto difficile che il Pdl terracinese si possa unire per contare in una eventuale “guerra” interna, Nuova Area, ex AN, amici di Fazzone, amici di Di Giorgi, amici di Sciscione, e chi più ne ha più ne metta riusciranno a contenere il loro dissapore e mettere gli interessi della città prima delle beghe personali?
Ad oggi appare difficile visto che in più occasioni viene attaccata la “leadership” della città, ossia il sindaco Procaccini espressione del Pdl. Intanto il partito di Alfano anche in provincia di Latina dovrà fare i conti con gli “amici” vicini e lontani.
In questi giorni è stata approvata la manovra finanziaria, appare evidente che nella maggioranza c’è una certa tensione tra Pdl e Lega, questo probabilmente porterà ad elezioni politiche anticipate.
In uno scenario del genere il Pdl pontino potrà permettersi di andare diviso, di iniziare una conta interna in un momento così delicato?
Sarà sufficiente “cacciare” Fazzone per risolvere i problemi del partito oppure in caso di una eventuale sconfitta di Fazzone la situazione potrebbe addirittura peggiorare?
Intanto in questi giorni l’ex sindaco di Fondi Luigi Parisella ha lanciato accuse verso il suo coordinatore provinciale Fazzone.
È il caso di ricordare che Parisella deve la sua elezione alla carica di sindaco proprio a Fazzone e, successivamente è stato eletto in provincia con i “voti” di Fazzone...
I conti non tornano, due sono le ipotesi, la prima è che veramente ci sia una resa dei conti, l’altra è sia una bolla di sapone...
Sarà tutto ciò salutare per la nostra politica?
Il Pdl come noto anche a livello nazionale è per così dire un partito leggero, uno al vertice e tutti gli altri sotto, sullo stesso piano.
Chi non è contento di questa linea politica ha un’unica possibilità: andare altrove!
In provincia di Latina la situazione non è diversa, coloro che non sono d’accordo con la linea del coordinatore provinciale hanno una sola strada da seguire: uscire dal Pdl.
Con la nomina di Angelino Alfano a segretario nazionale del Pdl le cose dovrebbero cambiare, si dovrebbe dare una parvenza di democrazia all’interno del partito.
Resta curioso il fatto che Alfano è stato eletto dall’alto, dai vertici del partito (leggi Silvio Berlusconi) mentre ora la classe dirigente locale dovrebbe rispondere alla logica delle tessere, quindi delle correnti...
Strano, Fini è stato cacciato perché voleva fare una corrente all’interno del Pdl, le correnti sono una metastasi diceva Berlusconi...
Lasciamo il nazionale e torniamo al nostro territorio, alla nostra provincia, tra coloro che sono parte delle retrovie del Pdl pontino chi sarà in grado di sfidare e prevalere sulla linea politica del senatore?
Colore che accusano Fazzone di poca collegialità come si comporterebbero nel caso in cui conquistassero la leadership del partito?
Si tratta veramente di volere ridare voce alla base del partito o più semplicemente si cerca maggior potere e visibilità all’interno del partito?
Se Fondi perde la “dirigenza” del partito, chi avrà la meglio Latina, Formia, Terracina?
In realtà in provincia di Latina un certo mal di pancia all’interno del Pdl c’è sempre stato, forse lo stesso Pdl non è mai nato, da una parte gli ex An dall’altra gli ex Forza Italia, vale la pena solo di ricordare le dimissioni di massa a Latina che hanno provocato la caduta della Giunta Zaccheo.
C’è poi Nuova Area che da qualche tempo cerca spazio all’interno del partito pontino, parte di An rimasta fedele alla linea di Fazzone.
Dopo le elezioni regionali Renata Polverini con la sua lista civica ha formato una corrente interna che mina la supremazia di Fazzone.
Resta ora difficile capire chi vorrà rinunciare ad un pezzo di “territorio” a favore degli altri competitori ammesso che Fazzone venga sconfitto in un eventuale congresso.
Terracina che fa?
Chi sarà in grado di raccogliere più consensi all’interno del partito e avrà la guida del Pdl terracinese, ci saranno accordi tra le varie anime del Pdl?
Al momento appare molto difficile che il Pdl terracinese si possa unire per contare in una eventuale “guerra” interna, Nuova Area, ex AN, amici di Fazzone, amici di Di Giorgi, amici di Sciscione, e chi più ne ha più ne metta riusciranno a contenere il loro dissapore e mettere gli interessi della città prima delle beghe personali?
Ad oggi appare difficile visto che in più occasioni viene attaccata la “leadership” della città, ossia il sindaco Procaccini espressione del Pdl. Intanto il partito di Alfano anche in provincia di Latina dovrà fare i conti con gli “amici” vicini e lontani.
In questi giorni è stata approvata la manovra finanziaria, appare evidente che nella maggioranza c’è una certa tensione tra Pdl e Lega, questo probabilmente porterà ad elezioni politiche anticipate.
In uno scenario del genere il Pdl pontino potrà permettersi di andare diviso, di iniziare una conta interna in un momento così delicato?
Sarà sufficiente “cacciare” Fazzone per risolvere i problemi del partito oppure in caso di una eventuale sconfitta di Fazzone la situazione potrebbe addirittura peggiorare?
Intanto in questi giorni l’ex sindaco di Fondi Luigi Parisella ha lanciato accuse verso il suo coordinatore provinciale Fazzone.
È il caso di ricordare che Parisella deve la sua elezione alla carica di sindaco proprio a Fazzone e, successivamente è stato eletto in provincia con i “voti” di Fazzone...
I conti non tornano, due sono le ipotesi, la prima è che veramente ci sia una resa dei conti, l’altra è sia una bolla di sapone...
Sarà tutto ciò salutare per la nostra politica?
venerdì 15 luglio 2011
Terracina: Zappone contro Zappone
La nomina di Davide Minchella al ruolo di assessore provinciale ha prodotto tra le altre cose un fatto curioso: Zappone contro Zappone...
Facciamo un po’ di cronistoria, abbiamo da una parte nella minoranza Mimmo Zappone già consigliere comunale nella passata amministrazione Nardi eletto nelle fila della Margherita per poi successivamente approdare nel Pd a seguito della unione dei due partiti appunto si è visto raggiungere in consiglio comunale dal fratello Giovanni.
Ovviamente Giovanni rappresentando l’Udc è in maggioranza con Nicola Procaccini.
Mimmo aveva partecipato alle ultime elezioni come candidato alla carica di sindaco per conto del Pd, questa sua discesa in campo aveva seminato qualche malcontento nell’ambito dello stesso Pd.
Il nome di Giovanni Zappone è stato accostato per qualche giorno alla candidatura di sindaco per conto dello stesso Udc, candidatura che si è rivelata infondata, forse era una semplice manovra di Michele Forte per alzare il prezzo... e visti i risultati dei due assessori pare ci sia riuscito in pieno.
Mimmo e Giovanni due democristiani di vecchia data, con la caduta della prima repubblica la Dc si è divisa in due importanti schieramenti, uno rappresentato dai Popolari nell’area di centro sinistra, l’altro nell’area di centro destra formato da CDU e CCD per convergere successivamente nell’attuale Udc. I fratelli Zappone hanno fatto in questi anni ognuno un percorso politico diverso, Giovanni nell’area di centro destra, Mimmo nell’area di centro sinistra, con il gioco del Terzo Polo si è rischiato addirittura un riavvicinamento tra le parti...
Giovanni Zappone nella passata amministrazione è rimasto fuori dai giochi, ha concorso il figlio Giuseppe sempre nell’Udc.
Ora con le dimissioni di Minchella a causa della nomina in provincia si sono spalancate per Giovanni Zappone le porte dell’assise comunale.
Ricordate gli interventi di Mimmo Zappone durante i consigli comunali nell’era Nardi, da come si sono messe le cose non è difficile immaginare che ciò possa ripetersi.
Difatti non pare che tra la maggioranza e la minoranza ci sia un certo feeling, durante i lavori del consiglio ci potrebbero essere scintille tra i due Zappone, uno a difendere le posizioni dell’amministrazione comunale, l’altro a sostenere ovviamente la tesi contraria, non sappiamo chi dei due vincerà il confronto.
Con ogni probabilità Giovanni Zappone dovrà ricoprire il ruolo di capogruppo per conto dell’Udc, ruolo che nelle prime battute è stato di Minchella. È noto che in consiglio per l’Udc oltre a Giovanni Zappone siede Dario Venerelli.
Zappone e Venerelli fanno parte di quella stessa corrente dell’Udc terracinese che potremmo definire conservatrice, mentre Minchella e Marcuzzi rappresentano la nuova ala innovatrice.
È curioso vedere come che in politica a volte le cose possono assumere una connotazione diversa, oggi Zappone siede in consiglio proprio grazie alla nomina di Minchella in provincia, ma questa è un’altra storia, per il momento lasciamo stare anche se... ci sarebbero da fare alcune considerazioni sui ruoli interni al partito, forse ce ne occuperemo in altro momento.
Aspettiamo di vedere Giovanni Zappone all’opera e vedremo chi dei due Zappone la spunterà sull’altro, si tratta di due personaggi di spessore ed esperienza che certamente sapranno dare ognuno per il ruolo che gli compete in consiglio il meglio...
Facciamo un po’ di cronistoria, abbiamo da una parte nella minoranza Mimmo Zappone già consigliere comunale nella passata amministrazione Nardi eletto nelle fila della Margherita per poi successivamente approdare nel Pd a seguito della unione dei due partiti appunto si è visto raggiungere in consiglio comunale dal fratello Giovanni.
Ovviamente Giovanni rappresentando l’Udc è in maggioranza con Nicola Procaccini.
Mimmo aveva partecipato alle ultime elezioni come candidato alla carica di sindaco per conto del Pd, questa sua discesa in campo aveva seminato qualche malcontento nell’ambito dello stesso Pd.
Il nome di Giovanni Zappone è stato accostato per qualche giorno alla candidatura di sindaco per conto dello stesso Udc, candidatura che si è rivelata infondata, forse era una semplice manovra di Michele Forte per alzare il prezzo... e visti i risultati dei due assessori pare ci sia riuscito in pieno.
Mimmo e Giovanni due democristiani di vecchia data, con la caduta della prima repubblica la Dc si è divisa in due importanti schieramenti, uno rappresentato dai Popolari nell’area di centro sinistra, l’altro nell’area di centro destra formato da CDU e CCD per convergere successivamente nell’attuale Udc. I fratelli Zappone hanno fatto in questi anni ognuno un percorso politico diverso, Giovanni nell’area di centro destra, Mimmo nell’area di centro sinistra, con il gioco del Terzo Polo si è rischiato addirittura un riavvicinamento tra le parti...
Giovanni Zappone nella passata amministrazione è rimasto fuori dai giochi, ha concorso il figlio Giuseppe sempre nell’Udc.
Ora con le dimissioni di Minchella a causa della nomina in provincia si sono spalancate per Giovanni Zappone le porte dell’assise comunale.
Ricordate gli interventi di Mimmo Zappone durante i consigli comunali nell’era Nardi, da come si sono messe le cose non è difficile immaginare che ciò possa ripetersi.
Difatti non pare che tra la maggioranza e la minoranza ci sia un certo feeling, durante i lavori del consiglio ci potrebbero essere scintille tra i due Zappone, uno a difendere le posizioni dell’amministrazione comunale, l’altro a sostenere ovviamente la tesi contraria, non sappiamo chi dei due vincerà il confronto.
Con ogni probabilità Giovanni Zappone dovrà ricoprire il ruolo di capogruppo per conto dell’Udc, ruolo che nelle prime battute è stato di Minchella. È noto che in consiglio per l’Udc oltre a Giovanni Zappone siede Dario Venerelli.
Zappone e Venerelli fanno parte di quella stessa corrente dell’Udc terracinese che potremmo definire conservatrice, mentre Minchella e Marcuzzi rappresentano la nuova ala innovatrice.
È curioso vedere come che in politica a volte le cose possono assumere una connotazione diversa, oggi Zappone siede in consiglio proprio grazie alla nomina di Minchella in provincia, ma questa è un’altra storia, per il momento lasciamo stare anche se... ci sarebbero da fare alcune considerazioni sui ruoli interni al partito, forse ce ne occuperemo in altro momento.
Aspettiamo di vedere Giovanni Zappone all’opera e vedremo chi dei due Zappone la spunterà sull’altro, si tratta di due personaggi di spessore ed esperienza che certamente sapranno dare ognuno per il ruolo che gli compete in consiglio il meglio...
martedì 12 luglio 2011
Una vittoria per tutta la città...
La nomina del nuovo assessore provinciale ai Fondi Ue e Grandi Opere da parte del presidente Cusani rappresenta una vittoria per tutta la città di Terracina.
Detta così la cosa potrebbe far storcere il naso ai componenti dell’Udc terracinese, difatti Davide Minchella è in quota al partito di Casini.
Questo è un dettaglio di poco conto, interessa solo gli addetti ai lavori, la presenza di Terracina in provincia fino a pochi mesi fa era rappresentata solo dal consigliere Rossano Alla. Prima del passaggio dal Pd all’Udc rappresentava la città in un ruolo di minoranza, difatti il Pd come noto è in provincia all’opposizione.
Con il passaggio di Alla all’Udc e la nomina di Minchella il partito del senatore Forte ha messo a segno un altro colpo, al di là del campanilismo tra Terracina, Fondi, Formia e Latina, la presenza di due terracinesi dovrebbe far ben sperare sulla capacità della nostra città di raccogliere i frutti di ciò che si è seminato. Nel periodo delle trattative per la composizione della Giunta Procaccini il nome di Minchella era già venuto alla ribalta, poi la sua nomina è sfumata, al suo posto Pierpaolo Marcuzzi e Rossano Alla.
Per tanti anni, la nostra città probabilmente ha solo dato in termini di voti ma ha raccolto ben poco, ora pare che un vento nuovo soffi a favore dei terracinesi.
Abbiamo iniziato alcuni mesi fa con la nomina di Pierpaolo Marcuzzi nel consiglio del Parco dei Monti Ausoni, forse poco ma probabilmente era il primo segnale...
Qualche giorno fa, la presidenza del Parco dei Monti Ausoni è stata assunta dal nostro sindaco Nicola Procaccini, un altro riconoscimento per la nostra città.
Le opposizioni con ogni probabilità non saranno contente di queste cose ma, il cittadino terracinese, quello non schierato, certamente vedrà tutto ciò di buon occhio. Forse se iniziamo per un attimo a mettere Terracina davanti agli interessi dei singoli partiti riusciremo a fare qualcosa di positivo per la città.
Per un periodo abbiamo avuto un consigliere alla Pisana, Gianfranco Sciscione per qualche mese ha rappresentato gli interessi della nostra città. Poi sappiamo tutti come sono andate le cose e su queste pagine abbiamo titolato: una sconfitta per tutta la città...
Torniamo al presente, con la nomina dell’assessore Minchella, il senatore Forte con ogni probabilità ha voluto premiare il lavoro fatto dai suoi a Terracina in tutti questi anni.
Già qualche tempo fa c’era stato un sentore che ciò potesse accadere, con altri nomi, poi tutto è naufragato, non sappiamo quali sono stati i motivi che hanno indotto Michele Forte a temporeggiare...
Il fatto è che oggi la nostra città è ben rappresentata in provincia, siamo certi che i due esperenti terracinesi sapranno avere un occhio di riguardo nei nostri confronti.
Fondi Ue e Grandi Opere è la delega di Minchella, potrebbe essere la soluzione ai tanti problemi che da troppi anni abbiamo in provincia di Latina, già perché non dimentichiamo che Davide Minchella è pur sempre un assessore provinciale e pur sempre rappresenta tutto il territorio.
Grandi opere, infrastrutture, finanziamenti da parte dell’Ue sarebbero per la nostra provincia una vera manna, potrebbe risolvere i che da decenni restano irrisolti.
Sarà il neo assessore in grado di rappresentare tutte le istanze del popolo pontino?
È presto per dirlo, intanto aspettiamo di vederlo all’opera, noi terracinesi dovremmo essere tutti orgogliosi di questo fatto, anche coloro che sono distanti politicamente dal partito di Michele Forte, dovrebbero gioire nel vedere un figlio di Terracina alla guida di un settore così importante dell’amministrazione provinciale.
Il neo assessore Minchella dovrebbe essere felice e orgoglioso di rappresentare la nostra città in provincia, lui è e deve essere l’assessore di tutta la città...
Una vittoria questa di Terracina, dell’Udc e di “Arturo”...
Detta così la cosa potrebbe far storcere il naso ai componenti dell’Udc terracinese, difatti Davide Minchella è in quota al partito di Casini.
Questo è un dettaglio di poco conto, interessa solo gli addetti ai lavori, la presenza di Terracina in provincia fino a pochi mesi fa era rappresentata solo dal consigliere Rossano Alla. Prima del passaggio dal Pd all’Udc rappresentava la città in un ruolo di minoranza, difatti il Pd come noto è in provincia all’opposizione.
Con il passaggio di Alla all’Udc e la nomina di Minchella il partito del senatore Forte ha messo a segno un altro colpo, al di là del campanilismo tra Terracina, Fondi, Formia e Latina, la presenza di due terracinesi dovrebbe far ben sperare sulla capacità della nostra città di raccogliere i frutti di ciò che si è seminato. Nel periodo delle trattative per la composizione della Giunta Procaccini il nome di Minchella era già venuto alla ribalta, poi la sua nomina è sfumata, al suo posto Pierpaolo Marcuzzi e Rossano Alla.
Per tanti anni, la nostra città probabilmente ha solo dato in termini di voti ma ha raccolto ben poco, ora pare che un vento nuovo soffi a favore dei terracinesi.
Abbiamo iniziato alcuni mesi fa con la nomina di Pierpaolo Marcuzzi nel consiglio del Parco dei Monti Ausoni, forse poco ma probabilmente era il primo segnale...
Qualche giorno fa, la presidenza del Parco dei Monti Ausoni è stata assunta dal nostro sindaco Nicola Procaccini, un altro riconoscimento per la nostra città.
Le opposizioni con ogni probabilità non saranno contente di queste cose ma, il cittadino terracinese, quello non schierato, certamente vedrà tutto ciò di buon occhio. Forse se iniziamo per un attimo a mettere Terracina davanti agli interessi dei singoli partiti riusciremo a fare qualcosa di positivo per la città.
Per un periodo abbiamo avuto un consigliere alla Pisana, Gianfranco Sciscione per qualche mese ha rappresentato gli interessi della nostra città. Poi sappiamo tutti come sono andate le cose e su queste pagine abbiamo titolato: una sconfitta per tutta la città...
Torniamo al presente, con la nomina dell’assessore Minchella, il senatore Forte con ogni probabilità ha voluto premiare il lavoro fatto dai suoi a Terracina in tutti questi anni.
Già qualche tempo fa c’era stato un sentore che ciò potesse accadere, con altri nomi, poi tutto è naufragato, non sappiamo quali sono stati i motivi che hanno indotto Michele Forte a temporeggiare...
Il fatto è che oggi la nostra città è ben rappresentata in provincia, siamo certi che i due esperenti terracinesi sapranno avere un occhio di riguardo nei nostri confronti.
Fondi Ue e Grandi Opere è la delega di Minchella, potrebbe essere la soluzione ai tanti problemi che da troppi anni abbiamo in provincia di Latina, già perché non dimentichiamo che Davide Minchella è pur sempre un assessore provinciale e pur sempre rappresenta tutto il territorio.
Grandi opere, infrastrutture, finanziamenti da parte dell’Ue sarebbero per la nostra provincia una vera manna, potrebbe risolvere i che da decenni restano irrisolti.
Sarà il neo assessore in grado di rappresentare tutte le istanze del popolo pontino?
È presto per dirlo, intanto aspettiamo di vederlo all’opera, noi terracinesi dovremmo essere tutti orgogliosi di questo fatto, anche coloro che sono distanti politicamente dal partito di Michele Forte, dovrebbero gioire nel vedere un figlio di Terracina alla guida di un settore così importante dell’amministrazione provinciale.
Il neo assessore Minchella dovrebbe essere felice e orgoglioso di rappresentare la nostra città in provincia, lui è e deve essere l’assessore di tutta la città...
Una vittoria questa di Terracina, dell’Udc e di “Arturo”...
mercoledì 6 luglio 2011
Nicola Procaccini, la Coalizione, il Consiglio Comunale e la Giunta...
Una volta vinte le elezioni uno dei compiti più difficili è quello di mantenere unite le forze politiche che hanno partecipato alla vittoria, oltre naturalmente a quello di amministrare la città.
Appare scontato che, distribuite le deleghe, ossia gli incarichi nella Giunta ai partiti che hanno concorso alla vittoria tutto dovrebbe filare liscio, ma è sempre così?
Nello specifico, nel nostro esempio, sono state cinque le liste che hanno portato Procaccini a varcare la soglia della stanza del Primo Cittadino, come noto solo quattro hanno la rappresentanza in Consiglio Comunale...
La Destra difatti non ha raggiunto il quorum per il seggio in Consiglio Comunale, che fare allora?
Procaccini vorrebbe riconoscere la partecipazione alle elezioni e mantenere il legame con La Destra delegando alcuni esponenti del partito di Storace a funzioni para-amministrative...
Per fare in modo che ciò accada questo bisogna cambiare lo statuto, ne abbiamo già parlato in un precedente scritto, vedremo se questo accadrà a breve oppure se ci vorrà del tempo....
Altro elemento che forse dovrebbe essere tenuto in considerazione per tenere unita la squadra sarebbe quello della collegialità delle scelte amministrative, non mettere davanti a fatti compiuti gli alleati. Se ciò dovesse accadere, questi potrebbero storcere il naso su provvedimenti presi dalla Giunta comunale oppure in maniera autonoma dal Sindaco...
Alcuni provvedimenti politici su temi importanti dovrebbero coinvolgere evidentemente anche La Destra nonostante non abbia Consiglieri Comunali, essa è parte integrante della coalizione che ha contribuito alla vittoria.
Poi entrano in gioco i gruppi consiliari, anche qui ogni consigliere evidentemente vorrà dire la sua su atti e provvedimenti che dovrà approvare durante i lavori del consiglio.
Infine, un ruolo importante dovrebbe essere svolto dalla Giunta che dovrebbe essere espressione dei partiti, il singolo Assessore se indicato dai partiti dovrebbe agire in nome e per conto del partito di riferimento.
A volte questo avviene, altre volte un po’ meno, altre volte non avviene per niente, il singolo Assessore gestisce il suo potere per conto proprio, quasi in maniera clientelare, il suo operato è indirizzato solo allo scopo di acquisire maggior consenso elettorale.
Troppo spesso si dimentica che la sua nomina è avvenuta perché altri si sono messi in discussione, ci hanno messo la faccia, hanno contribuito con la loro presenza in lista il raggiungimento dell’obiettivo, ma questa è un’altra storia...
Dicevamo tenere uniti tutte le forze della coalizione dovrebbe essere una cosa normale, spesso ci sono dei mal di pancia di alcuni alcuni partiti, di alcuni consiglieri della coalizione proprio per questo motivo, in alcuni casi sfociano in crisi amministrative, altre volte vanno oltre, vedi il caso di Latina, oppure recentemente il caso di Minturno.
Certamente la coalizione che ha sostenuto e sostiene Procaccini è più solida di quelle citate ma, in politica mai dire mai, alcuni consiglieri se tenuti ai margini della vita politica, lontani dalle decisioni che contano potrebbe essere tentati di approdare in altri gruppi di maggioranza, magari anche di opposizione, magari semplicemente nel gruppo misto...
Di colpo si creerebbero scenari diversi da quelli che conosciamo attualmente, magari non accade niente, chissà...
Appare scontato che, distribuite le deleghe, ossia gli incarichi nella Giunta ai partiti che hanno concorso alla vittoria tutto dovrebbe filare liscio, ma è sempre così?
Nello specifico, nel nostro esempio, sono state cinque le liste che hanno portato Procaccini a varcare la soglia della stanza del Primo Cittadino, come noto solo quattro hanno la rappresentanza in Consiglio Comunale...
La Destra difatti non ha raggiunto il quorum per il seggio in Consiglio Comunale, che fare allora?
Procaccini vorrebbe riconoscere la partecipazione alle elezioni e mantenere il legame con La Destra delegando alcuni esponenti del partito di Storace a funzioni para-amministrative...
Per fare in modo che ciò accada questo bisogna cambiare lo statuto, ne abbiamo già parlato in un precedente scritto, vedremo se questo accadrà a breve oppure se ci vorrà del tempo....
Altro elemento che forse dovrebbe essere tenuto in considerazione per tenere unita la squadra sarebbe quello della collegialità delle scelte amministrative, non mettere davanti a fatti compiuti gli alleati. Se ciò dovesse accadere, questi potrebbero storcere il naso su provvedimenti presi dalla Giunta comunale oppure in maniera autonoma dal Sindaco...
Alcuni provvedimenti politici su temi importanti dovrebbero coinvolgere evidentemente anche La Destra nonostante non abbia Consiglieri Comunali, essa è parte integrante della coalizione che ha contribuito alla vittoria.
Poi entrano in gioco i gruppi consiliari, anche qui ogni consigliere evidentemente vorrà dire la sua su atti e provvedimenti che dovrà approvare durante i lavori del consiglio.
Infine, un ruolo importante dovrebbe essere svolto dalla Giunta che dovrebbe essere espressione dei partiti, il singolo Assessore se indicato dai partiti dovrebbe agire in nome e per conto del partito di riferimento.
A volte questo avviene, altre volte un po’ meno, altre volte non avviene per niente, il singolo Assessore gestisce il suo potere per conto proprio, quasi in maniera clientelare, il suo operato è indirizzato solo allo scopo di acquisire maggior consenso elettorale.
Troppo spesso si dimentica che la sua nomina è avvenuta perché altri si sono messi in discussione, ci hanno messo la faccia, hanno contribuito con la loro presenza in lista il raggiungimento dell’obiettivo, ma questa è un’altra storia...
Dicevamo tenere uniti tutte le forze della coalizione dovrebbe essere una cosa normale, spesso ci sono dei mal di pancia di alcuni alcuni partiti, di alcuni consiglieri della coalizione proprio per questo motivo, in alcuni casi sfociano in crisi amministrative, altre volte vanno oltre, vedi il caso di Latina, oppure recentemente il caso di Minturno.
Certamente la coalizione che ha sostenuto e sostiene Procaccini è più solida di quelle citate ma, in politica mai dire mai, alcuni consiglieri se tenuti ai margini della vita politica, lontani dalle decisioni che contano potrebbe essere tentati di approdare in altri gruppi di maggioranza, magari anche di opposizione, magari semplicemente nel gruppo misto...
Di colpo si creerebbero scenari diversi da quelli che conosciamo attualmente, magari non accade niente, chissà...
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