Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

venerdì 28 maggio 2010

Provincie autonome? Meglio tagliarle!

Per questo mio intervento mi viene in aiuto un fatto dalla cronaca nazionale di questi giorni relativa alla manovra del Governo circa il recupero di alcuni spechi ed il relativo taglio di alcune provincie.
Ipotesi poi successivamente smentita da ministro Tremonti, tuttavia, nel Lazio il sacrifico pareva dovesse toccare alla provincia di Rieti. Se questa ipotesi fosse stata confermata, probabilmente sarebbe venuta meno "l'alleanza" delle provincie laziali per costituire la Regione delle Provincie del Lazio.
Su questo aspetto, esistono almeno due "pensieri" da parte dei nostri politici locali, esiste la tesi sostenuta dal presidente Armando Cusani e cioè quella della regione delle Provincie, l'altra tesi è apparsa sulla stampa locale di questi giorni, ed è quella del senatore Claudio Fazzone il quale propone di abolire tutte le Provincie.
Delle due, non sappiamo quale sia l'ipotesi migliore, tuttavia una riflessione nasce spontanea: si accusa Roma di assorbire troppe risorse nei confronti delle "provincie periferiche", nonostante che queste ultime siano delle istituzioni presenti, in caso di abolizione, chi andrebbe a tutelare gli interessi delle città e dei territori più distanti da Roma?
La proposta del Governo, era riferita alle provincie con popolazione inferiore ai 220.000 abitanti, tale ipotesi, evidentemente non teneva conto delle dimensioni del territorio, limitandosi ad un taglio numerico basato sulla popolazione.
Le provincie nella pratica sono enti amministrativi, non hanno un ruolo legislativo, adottano le leggi nazionali e regionali, una volta mettevano le sigle sulle targhe delle auto, ora con le nuove targhe questo non avviene più.
Il Parlamento Europeo emana direttive ai stati membri, i parlamenti dei singoli stati approvano leggi nazionali, le regioni fanno leggi regionali, le province amministrano soltanto. È evidente che il ruolo delle provincie potrebbe se valorizzato essere un ruolo di coordinamento delle decisioni nazionali e regionali, tagliare le provincie e lasciare altri enti, ad esempio le comunità montane, probabilmente si andrebbero ad aggravare alcune funzioni amministrative, ma questo è il mio pensiero. Altro argomento, le leggi italiane, vengono prima discusse in parlamento, poi inviate al senato, poi ritornano alla camera dei deputati, ecc, la domanda è questa: ha ancora senso avere due parlamenti? Non sarebbe il caso forse di abolire un ramo del parlamento? L'Europa farebbe leggi per tutti gli stati membri, il parlamento italiano potrebbe legiferare per questioni nazionali, le regioni per temi regionali.
Così facendo, evidentemente ci sarebbe un'accelerazione delle leggi nazionali, si potrebbe certamente fare un taglio per le spese di un ramo del parlamento e ci sarebbe un maggiore controllo del territorio lasciando gli attuali ruoli alle provincie, anzi con maggiori deleghe da parte delle regioni. Le province possono amministrare i territori in maniera più efficace rispetto alle regioni poiché sono più vicine alle problematiche locali.
Maurizio Caringi

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