Le periferie sono state determinanti per la vittoria di Nicola Procaccini in occasione del ballottaggio, difatti è noto a tutti che in città c’è stato un sostanziale pareggio tra Sciscione e Procaccini.
È attesa in questi giorni la nomina della nuova giunta comunale, non sappiamo quale metodo userà Procaccini per la scelta dei nomi che andranno a formare la squadra di governo. Forse il sindaco terrà conto del risultato delle periferie o forse no, fatto è che le periferie come del resto gran parte della città, sono state abbandonate a se stesse negli ultimi anni.
Siamo sicuri che Nicola procaccini vorrà avere un occhio di riguardo nei confronti di coloro che sono stati determinanti per la sua vittoria, una consulta delle periferie potrebbe essere un’occasione buona.
Cosa dovrebbe fare e da chi dovrebbe essere composta.
Come si evince dal nome, la consulta dovrebbe essere un organo consultivo, dovrebbe rappresentare il Sindaco nelle periferie, recepire le istanze e trovare le soluzioni alle problematiche delle periferie che certamente sono diverse da quelle del centro città e del centro storico alto e basso.
Un carrozzone vuoto, certamente no, un altro costo per la collettività, certamente no, poiché i componenti non dovrebbero essere retribuiti. Potrebbero essere i componenti della consulta indicati dallo stesso Sindaco oppure espressione dei partiti della coalizione che ha sostenuto Procaccini alle elezioni, forse si potrebbe pensare di coinvolgere anche i partiti di opposizione, è da vedere, si tratta solo di una proposta.
Compito della consulta delle periferie potrebbe essere quello fare da raccordo tra la città e le zone periferiche, monitorare il territorio extraurbano, potrebbe essere uno strumento che consenta al Sindaco di essere sempre e costantemente in contatto con tutte le realtà periferiche.
Nessuno verrebbe lasciato indietro, tutti sarebbe attori protagonisti consapevoli delle scelte dall’amministrazione, tutti potrebbero contribuire alla vita amministrativa del comune.
Naturalmente il requisito minimo dovrebbe essere quello di avere radicamento sul territorio delle periferie, un persona del posto che conosce la gente e le difficoltà del vivere quotidiano fuori dalla città.
Questa è solo una proposta, oggi sulla stampa veniva riportato un qualcosa del genere, è solo un’ipotesi, spetta a Sindaco valutare tale proposta e, se la ritiene valida e utile potrà eventualmente tenerla in considerazione.
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