Come è noto con la riforma sugli Enti Locali si è avuto un taglio sul numero degli Assessori che possono essere nominati dai Sindaci delle città italiane.
Terracina rientra tra quelle che ne possono avere al massimo sette oltre al Sindaco.
Precedentemente da noi si poteva arrivare anche ad averne dieci, le Commissioni Comunali non erano proporzionali al numero degli Assessorati.
Il Sindaco Procaccini nel rinnovarle ha ritenuto opportuno equiparare il numero delle commissioni al numero degli Assessorati.
Probabilmente questo suo ragionamento segue la logica che vede la commissione lavorare nello specifico dell’assessorato di riferimento.
Prima non essendo le stesse in numero pari ai vari Assessorati, appare evidente che una stessa commissione potesse trattare più argomenti.
Se è meglio il sistema attuale oppure quello precedente forse è presto per dirlo, secondo logica dovrebbe essere migliore quello attuale, ma spesso non sempre il nuovo è meglio del vecchio...
Fin qui niente da eccepire neanche da parte delle minoranze in Consiglio Comunale, il problema nasce dal fatto che nelle precedenti commissioni il numero dei commissari era pari a sette.
In passato sei commissioni composte da sette commissari per un totale di quarantadue nominativi. Tenendo conto che nella scorsa consigliatura il numero dei consiglieri era pari a trenta oltre il Sindaco, è evidente che in molti avevano un incarico in più commissioni..
Oggi con la nuova proposta di Procaccini come detto si passa da sei a sette commissioni, il pomo della discordia pare sia il fatto che per razionalizzare i costi, il numero dei commissari sia sceso a cinque, questo fatto evidentemente non è piaciuto alle opposizioni.
Già le opposizioni, perché ad oggi non esiste una sola opposizione e con soli cinque membri, è evidente che non tutti i partiti possono sedere nella stessa commissione...
Appare ovvio che uno dei motivi che hanno spinto le minoranze ad esprimere un voto contrario possa essere proprio questo...
Resta da capire cosa accadrà ora, quali saranno i criteri che determineranno chi parteciperà ad una commissione piuttosto che in un’altra, una certa tensioni si registra sia nella maggioranza che nella minoranza, difatti i nomi dei commissari non sono ancora resi noti ai più.
Alcune commissioni sono più importanti di altre, si tratta da capire chi vorrà e potrà rinunciare ad un seggio in una di queste commissioni.
Si tratta di vedere chi sarà il presidente di una commissione e chi invece ricopre già il ruolo di Assessore, insomma trovare il giusto equilibrio non appare cosa facile e scontata...
Una soluzione potrebbe essere quella di allargare nuovamente il numero dei commissari a sette, ce ne vorrebbero quarantanove tenendo in piedi le sette commissioni attuali... La soluzione?
Considerando che nello statuto attuale non sono previste deleghe esterne e che il Sindaco si è dichiarato favorevole alla modifica dello statuto per dare la possibilità di dare seguito a questa sua idea, allo stesso modo si potrebbe ad esempio apportare una modifica allo statuto attuale ed allargare le commissioni a dei componenti esterni al Consiglio Comunale...
Sarebbe legalmente percorribile, non so, forse, del resto se si possono dare deleghe esterne non vedo perché non si possono dare deleghe esterne per i commissari...
I costi? Le opposizioni si sono dichiarate disponibile a rinunciare al gettone di presenza, si tratta di capire quali sono i costi dei cinque membri e spalmarli su sette membri... Chi nomina gli eventuali commissari esterni?
Per non scontentare nessuno, ognuno degli attuali Consiglieri Comunali potrebbe indicare un suo “collaboratore”... Ventiquattro consiglieri pi ventiquattro esterni per un totale di quarantotto commissari, uno al limite lo nomina il Sindaco, si arriva giusto giusto a quarantanove ossia sette per sette... Tutti contenti, eventualmente si rinuncia alle deleghe esterne che potrebbero come dice qualcuno entrare in conflitto con i vari Assessori...
Naturalmente si tratta solo di un’ipotesi, ma non credo che sia proprio malvagia, forse potrebbe trovare il consenso anche della minoranza che in questo modo potrebbe allargare la sua base di rappresentanza in Comune... e perché no, rendere partecipe delle scelte dell’Amministrazione Comunale parte della società civile, dell’associazionismo, ecc...
Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...
Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?
giovedì 30 giugno 2011
domenica 26 giugno 2011
Terracina, il Sindaco e le deleghe della discordia
Questa delega non s’adda dare... In sintesi potrebbe essere questo il senso delle contestazioni che sono giunte da più parti in merito alla decisione di Procaccini di assegnare alcune deleghe extra.
Oltre a quelle degli Assessori il Sindaco ha elargito alcuni incarichi a persone di sua fiducia con lo scopo di avere un aiuto per sbrigare le faccende del Comune.
La cosa non è passata inosservata, sia nell’ambito della maggioranza che evidentemente è rimasta delusa per i nomi fatti, sia nell’ambito dell’opposizione che vede nelle deleghe un fatto inutile, un costo aggiuntivo, un fatto illegittimo, un atto che non porta alla soluzione dei problemi della città...
Essendo una scelta politica il Sindaco se ne assumerà tutte le responsabilità di un eventuale fallimento...
Alcuni esponenti dell’opposizione tra le altre cose hanno osservato che ciò sarebbe tra le altre cose illegale, difatti tali incarichi non sono previsti dallo Statuto Comunale che tuttavia il Sindaco ha più volte annunciato anche in campagna elettorale di voler modificare.
Al Sindaco è stato contestato tra le altre cose la mancanza di un volto femminile in Giunta, le cosiddette quote rosa. Ebbene molti sono contrari, se si vuole la parità, bisogna vere gli stessi diritti ma anche gli stessi doveri, ossia metterci la faccia e presentarsi alle elezioni con una lista, molti pensano che rivervare dei ruoli alle donne sarebbe lesivo della loro dignità...
Su facebook se ne vedono di cotte e di crude, alcuni sostengono che il Sindaco dovrebbe allargare eventualmente queste deleghe alla società civile, io non ho mai capito chi è questa società civile, anzi sono convinto che non esiste...
Ora capire la vera utilità di queste deleghe aggiuntive è prematuro, se non vediamo all’opera tutti i delegati potremmo esprimere un giudizio affrettato, meglio dire un pregiudizio, aspettiamo di vedere le modifiche che il Sindaco vuole apportare allo statuto.
Attendiamo e vediamo se questi incarichi saranno un ulteriore costo per le povere casse comunali, vediamo il ruolo che avranno i nominati, se il loro lavoro andrà in conflitto con il lavoro degli Assessori, insomma aspettiamo...
Nella passata Amministrazione il sindaco Nardi per avere aiuto nella pratiche amministrative nominò alcuni consiglieri comunali, gli diete un incarico speciale, i famosi saggi... Anche qui non sono mancate le reazioni dei più, ma questo è normale, colui che viene escluso dai giochi avrà naturalmente sempre qualcosa da eccepire...
Un saggio nominato da Nardi, Paolo Cerilli in occasione della notte bianca si occupò di tale evento, la manifestazione è piaciuta, forse verrà replicata anche il prossimo anno...
Dare degli incarichi anche temporali per organizzare, promuovere eventi particolari, se portano il risultato non solo sarebbero auspicabili ma da incentivare...
Si potrebbe dire che per tale scopo esistono già gli Assessorati ma, un aiuto in più non sarebbe cosa sgradita a condizione che produca benessere per la città.
Considerando tra le altre cose che il numero degli Assessoriati è stato ridotto e spesso il ruolo di Assessore viene ricoperto su indicazione del partito di apparteneza e non per capacità politiche... e non può essere diversamente... inutile dire questo ruolo sarebbe stato più indicato per tizio o caio, sono i partiti che fanno i nomi... Questo è accaduto con Nicola Procaccini ma sarebbe accaduto anche con un altro sindaco, diversamente duri poco, dopo qualche mese vai a casa...
Negli anni passati, con l’Amministrazione Nardi ma ancor prima con quella Recchia sono stati elargiti centinaia di incarichi e consulenze esterne senza che nessuno ha avuto mai da ridire, oggi gettare la croce solo su questi nuovi delegati mi pare un po’ troppo azzardato...
Sarei per degli incarichi ad obiettivo, in sei mesi faccio ciò, se non arrivi all’obiettivo vai a casa... forse sarebbe più onesto e più fruttifero...
Oltre a quelle degli Assessori il Sindaco ha elargito alcuni incarichi a persone di sua fiducia con lo scopo di avere un aiuto per sbrigare le faccende del Comune.
La cosa non è passata inosservata, sia nell’ambito della maggioranza che evidentemente è rimasta delusa per i nomi fatti, sia nell’ambito dell’opposizione che vede nelle deleghe un fatto inutile, un costo aggiuntivo, un fatto illegittimo, un atto che non porta alla soluzione dei problemi della città...
Essendo una scelta politica il Sindaco se ne assumerà tutte le responsabilità di un eventuale fallimento...
Alcuni esponenti dell’opposizione tra le altre cose hanno osservato che ciò sarebbe tra le altre cose illegale, difatti tali incarichi non sono previsti dallo Statuto Comunale che tuttavia il Sindaco ha più volte annunciato anche in campagna elettorale di voler modificare.
Al Sindaco è stato contestato tra le altre cose la mancanza di un volto femminile in Giunta, le cosiddette quote rosa. Ebbene molti sono contrari, se si vuole la parità, bisogna vere gli stessi diritti ma anche gli stessi doveri, ossia metterci la faccia e presentarsi alle elezioni con una lista, molti pensano che rivervare dei ruoli alle donne sarebbe lesivo della loro dignità...
Su facebook se ne vedono di cotte e di crude, alcuni sostengono che il Sindaco dovrebbe allargare eventualmente queste deleghe alla società civile, io non ho mai capito chi è questa società civile, anzi sono convinto che non esiste...
Ora capire la vera utilità di queste deleghe aggiuntive è prematuro, se non vediamo all’opera tutti i delegati potremmo esprimere un giudizio affrettato, meglio dire un pregiudizio, aspettiamo di vedere le modifiche che il Sindaco vuole apportare allo statuto.
Attendiamo e vediamo se questi incarichi saranno un ulteriore costo per le povere casse comunali, vediamo il ruolo che avranno i nominati, se il loro lavoro andrà in conflitto con il lavoro degli Assessori, insomma aspettiamo...
Nella passata Amministrazione il sindaco Nardi per avere aiuto nella pratiche amministrative nominò alcuni consiglieri comunali, gli diete un incarico speciale, i famosi saggi... Anche qui non sono mancate le reazioni dei più, ma questo è normale, colui che viene escluso dai giochi avrà naturalmente sempre qualcosa da eccepire...
Un saggio nominato da Nardi, Paolo Cerilli in occasione della notte bianca si occupò di tale evento, la manifestazione è piaciuta, forse verrà replicata anche il prossimo anno...
Dare degli incarichi anche temporali per organizzare, promuovere eventi particolari, se portano il risultato non solo sarebbero auspicabili ma da incentivare...
Si potrebbe dire che per tale scopo esistono già gli Assessorati ma, un aiuto in più non sarebbe cosa sgradita a condizione che produca benessere per la città.
Considerando tra le altre cose che il numero degli Assessoriati è stato ridotto e spesso il ruolo di Assessore viene ricoperto su indicazione del partito di apparteneza e non per capacità politiche... e non può essere diversamente... inutile dire questo ruolo sarebbe stato più indicato per tizio o caio, sono i partiti che fanno i nomi... Questo è accaduto con Nicola Procaccini ma sarebbe accaduto anche con un altro sindaco, diversamente duri poco, dopo qualche mese vai a casa...
Negli anni passati, con l’Amministrazione Nardi ma ancor prima con quella Recchia sono stati elargiti centinaia di incarichi e consulenze esterne senza che nessuno ha avuto mai da ridire, oggi gettare la croce solo su questi nuovi delegati mi pare un po’ troppo azzardato...
Sarei per degli incarichi ad obiettivo, in sei mesi faccio ciò, se non arrivi all’obiettivo vai a casa... forse sarebbe più onesto e più fruttifero...
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mercoledì 22 giugno 2011
Dopo il sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi è la volta dei Leghisti
Da tempo si parla dell’assurda richiesta della Lega di trasferire alcuni ministeri al Nord, che a sua volta ha scaturito l’imminente richiesta di possibili trasferimenti di ministeri anche da parte delle regioni del Sud prima fra tutte la Campania.
Nessuno tiene conto però che questo “giochino” verrebbe a costarci secondo il Sole 24 Ore, da un minimo di 11 milioni all’anno ad oltre 2,5 miliardi, a cui vanno sommate le spese per coloro che devono seguire i Consigli dei ministri e i lavori parlamentari. Infatti il personale costretto a trasferirsi, in base al contratto avrebbe diritto almeno per un anno a delle indennità, come il contributo di alloggio e di rientro, a queste spese vanno ad aggiungersi quelle per la realizzazione degli edifici.
Tutto ciò sta accadendo nello stesso periodo in cui la Germania ha deciso di trasferire a Berlino i sei dei quattordici ministeri che sono rimasti a Bonn, perché secondo loro due Capitali sono troppe… questo spiega il perché la Germania sia molto più avanti dell’Italia e avvantaggiati dal fatto che al Governo ci sia una donna capace e competente e non un Presidente come il nostro che delle donne ne ha fatto simbolo di compravendita, merce di scambio, in sostanza qualcosa che puoi comprare, utilizzare e poi gettare come qualsiasi altro oggetto, lui che dovrebbe dare il buono esempio alla Nazione… ma questo è un discorso a parte!!
Tornando alla proposta della Lega questa risulta avere delle motivazioni e finalità esclusivamente partitiche, la cosa più importante da sottolineare è che il Sig. Bossi non tiene presente dell’art.5 della Cost. ovvero che la Repubblica è una e indivisibile, mentre egli ha manifestato più volte la volontà di dividerla ed oltretutto sempre a suo dire che non ci sia alcun bisogno di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia anzi ha definito questa una cavolata che ha arrecato solo dei danni al Nord; e non tiene presente neanche dell’art.114 che sancisce che Roma è la capitale della Repubblica.
Con questo voglio porre una domanda… ma dove sono i magistrati quando la Lega attraverso queste polemiche e questi ricatti al Governo (perché tali sono) attenta alla Costituzione???
Non è forse un reato?
Da ieri questa storia dovrebbe essere stata fortunatamente archiviata, grazie alla Camera dei Deputati che ha approvato un ordine del giorno presentato dal PD contro la delocalizzazione dei ministeri che ha ottenuto 311 si, 180 astenuti, 6 no…
Roma ha vinto anzi ha vinto l’Italia intera.
Ora resta solo una domanda da porci, questo Governo reggerà ancora per molto?
Staremo a vedere...
Vittoria Migliozzi
Nessuno tiene conto però che questo “giochino” verrebbe a costarci secondo il Sole 24 Ore, da un minimo di 11 milioni all’anno ad oltre 2,5 miliardi, a cui vanno sommate le spese per coloro che devono seguire i Consigli dei ministri e i lavori parlamentari. Infatti il personale costretto a trasferirsi, in base al contratto avrebbe diritto almeno per un anno a delle indennità, come il contributo di alloggio e di rientro, a queste spese vanno ad aggiungersi quelle per la realizzazione degli edifici.
Tutto ciò sta accadendo nello stesso periodo in cui la Germania ha deciso di trasferire a Berlino i sei dei quattordici ministeri che sono rimasti a Bonn, perché secondo loro due Capitali sono troppe… questo spiega il perché la Germania sia molto più avanti dell’Italia e avvantaggiati dal fatto che al Governo ci sia una donna capace e competente e non un Presidente come il nostro che delle donne ne ha fatto simbolo di compravendita, merce di scambio, in sostanza qualcosa che puoi comprare, utilizzare e poi gettare come qualsiasi altro oggetto, lui che dovrebbe dare il buono esempio alla Nazione… ma questo è un discorso a parte!!
Tornando alla proposta della Lega questa risulta avere delle motivazioni e finalità esclusivamente partitiche, la cosa più importante da sottolineare è che il Sig. Bossi non tiene presente dell’art.5 della Cost. ovvero che la Repubblica è una e indivisibile, mentre egli ha manifestato più volte la volontà di dividerla ed oltretutto sempre a suo dire che non ci sia alcun bisogno di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia anzi ha definito questa una cavolata che ha arrecato solo dei danni al Nord; e non tiene presente neanche dell’art.114 che sancisce che Roma è la capitale della Repubblica.
Con questo voglio porre una domanda… ma dove sono i magistrati quando la Lega attraverso queste polemiche e questi ricatti al Governo (perché tali sono) attenta alla Costituzione???
Non è forse un reato?
Da ieri questa storia dovrebbe essere stata fortunatamente archiviata, grazie alla Camera dei Deputati che ha approvato un ordine del giorno presentato dal PD contro la delocalizzazione dei ministeri che ha ottenuto 311 si, 180 astenuti, 6 no…
Roma ha vinto anzi ha vinto l’Italia intera.
Ora resta solo una domanda da porci, questo Governo reggerà ancora per molto?
Staremo a vedere...
Vittoria Migliozzi
lunedì 20 giugno 2011
Terracina: Maggioranza, Minoranza e Opposizione...
Si potrebbe obiettare che i conti non tornano, le amministrazioni sono composte da una maggioranza e da una minoranza, ma Terracina è un caso a sé...
Già, difatti da noi per colpa di chi non si sa, ci sono in Consiglio Comunale tre componenti, almeno questa è l’impressione che si ha facendo una analisi più attenta e birichina.
Da una parte c’è Nicola Procaccini con la sua maggioranza composta dal Pdl, Udc, Lista Civica e Pri, seduti tutti rigorosamente a destra, dall’altra parte a sinistra, c’è la minoranza e l’opposizione che a ben vedere in teoria è la stessa cosa ma nella pratica è cosa diversa...
Gianfranco Sciscione con i suoi due gruppi, Città Nuove e Sciscione Sindaco ha mantenuto sin dalle prime battute del primo Consiglio Comunale che si è svolto sabato scorso, un atteggiamento di minoranza, non a gamba tesa ma a braccia tesa... cosa cambia, per il momento niente, poi si vedrà...
In basso a sinistra siede Gianni Percoco, leader locale della componente Nuova Area che fa capo all’onorevole Gianfranco Conte sempre del Pdl, ma che strano sto Pdl, chi in maggioranza, chi in minoranza, chi in opposizione...
Restando in basso sulla stella fila,spostandoci verso il pubblico, troviamo Vittorio Marzullo e Vincenzo Coccia compagni di avventura in questa tornata elettorale.
Al suo fianco c’è Sergio Meneghello che merita un discorso a parte... In occasione della nomina dei capi gruppo, Coccia si è dichiarato fuori dal gruppo di Marzullo, ossia Sel, ma ha confluito nel gruppo misto dove, poco più tardi è stato affiancato dal già citato Sergio Meneghello.
Alle spalle di Coccia siede Mimmo Zappone, altro candidato sindaco in questa tornata elettorale, al suo fianco siede l’ormai ex segretario comunale del PD Alessandro Di Tommaso, ex perché pare che il segretario provinciale del Pd Enrico Forte abbia commissariato il Pd locale, scarso successo elettorale?
Eppure la candidatura di Zappone aveva avuto la benedizione dei vertici provinciali primo tra tutti quella di Claudio Moscardelli, il presidente nazionale Rosy Bindi ha sostenuto la sua candidatura, ma questa è un’altra storia...
La prima impressione che si ha è quella di avere una minoranza e opposizione in Consiglio Comunale molto variegata e complessa, difficilmente si avrà un fronte comune sugli argomenti che verranno trattati in consiglio.
Ad oggi, l’unica opposizione che ci sentiamo di rilevare senza se e senza ma è quella di Vittorio Marzullo, vuoi per ideologia distinta e distante dal pensiero di Procaccini, vuoi per opportunità politica...
Gli altri, forse un po meno Zappone e Di Tommaso, tutti e due ex Margherita quindi con storia e cultura diversa da Sel, avranno un ruolo di minoranza.
Sergio Meneghello eletto nella Lista Città Nuove Con te, si vociferava di un suo possibile ingresso addirittura nel Pdl, voci poi smentite dallo stesso Meneghello, Gianni Percoco in teoria è in maggioranza con il Pdl Nazionale ma in minoranza a Terracina, non sappiamo fino a che punto questo resterà tale, forse per poco, forse per molto, forse per l’intera consigliatura...
La mano tesa è venuta dal gruppo di Gianfranco Sciscione, l’ex Assessore di Nardi, Francesco Zicchieri, anche lui eletto con Città Nuove e divenuto a seguito dell’uscita di Meneghello capo del gruppo Città Nuove.
Zicchieri ha espresso sin dall’inizio ottimo giudizio nei confronti del Sindaco e della sua Giunta... Una sorta di tregua armata....
Dicevamo mano tesa... per dare o per ricevere... cosa?
Insomma collaborazione si, per il bene della città oppure c’è dell’altro?
Al momento questo non lo sappiamo, venti di guerra tuonano in campo nazionale, forse il riavvicinamento delle posizioni di Gianfranco Sciscione - Renata Polverini e quelle di Nicola Procaccini - Claudio Fazzone sono più imminenti di quanto si possa credere?
Una eventuale crisi di Governo porterebbbe il Pdl a tornare tutti fratelli?
Una prima prova potrebbe essere l’approvazione del bilancio, si potrebbe capire se esiste o meno una volontà di far fronte comune alle esigenze della città, se si riesce a mettere da parte la campagna elettorale che pure ha avuto momenti molto accesi... e trovare momenti di sintesi per il bene di Terracina, vedremo...
Già, difatti da noi per colpa di chi non si sa, ci sono in Consiglio Comunale tre componenti, almeno questa è l’impressione che si ha facendo una analisi più attenta e birichina.
Da una parte c’è Nicola Procaccini con la sua maggioranza composta dal Pdl, Udc, Lista Civica e Pri, seduti tutti rigorosamente a destra, dall’altra parte a sinistra, c’è la minoranza e l’opposizione che a ben vedere in teoria è la stessa cosa ma nella pratica è cosa diversa...
Gianfranco Sciscione con i suoi due gruppi, Città Nuove e Sciscione Sindaco ha mantenuto sin dalle prime battute del primo Consiglio Comunale che si è svolto sabato scorso, un atteggiamento di minoranza, non a gamba tesa ma a braccia tesa... cosa cambia, per il momento niente, poi si vedrà...
In basso a sinistra siede Gianni Percoco, leader locale della componente Nuova Area che fa capo all’onorevole Gianfranco Conte sempre del Pdl, ma che strano sto Pdl, chi in maggioranza, chi in minoranza, chi in opposizione...
Restando in basso sulla stella fila,spostandoci verso il pubblico, troviamo Vittorio Marzullo e Vincenzo Coccia compagni di avventura in questa tornata elettorale.
Al suo fianco c’è Sergio Meneghello che merita un discorso a parte... In occasione della nomina dei capi gruppo, Coccia si è dichiarato fuori dal gruppo di Marzullo, ossia Sel, ma ha confluito nel gruppo misto dove, poco più tardi è stato affiancato dal già citato Sergio Meneghello.
Alle spalle di Coccia siede Mimmo Zappone, altro candidato sindaco in questa tornata elettorale, al suo fianco siede l’ormai ex segretario comunale del PD Alessandro Di Tommaso, ex perché pare che il segretario provinciale del Pd Enrico Forte abbia commissariato il Pd locale, scarso successo elettorale?
Eppure la candidatura di Zappone aveva avuto la benedizione dei vertici provinciali primo tra tutti quella di Claudio Moscardelli, il presidente nazionale Rosy Bindi ha sostenuto la sua candidatura, ma questa è un’altra storia...
La prima impressione che si ha è quella di avere una minoranza e opposizione in Consiglio Comunale molto variegata e complessa, difficilmente si avrà un fronte comune sugli argomenti che verranno trattati in consiglio.
Ad oggi, l’unica opposizione che ci sentiamo di rilevare senza se e senza ma è quella di Vittorio Marzullo, vuoi per ideologia distinta e distante dal pensiero di Procaccini, vuoi per opportunità politica...
Gli altri, forse un po meno Zappone e Di Tommaso, tutti e due ex Margherita quindi con storia e cultura diversa da Sel, avranno un ruolo di minoranza.
Sergio Meneghello eletto nella Lista Città Nuove Con te, si vociferava di un suo possibile ingresso addirittura nel Pdl, voci poi smentite dallo stesso Meneghello, Gianni Percoco in teoria è in maggioranza con il Pdl Nazionale ma in minoranza a Terracina, non sappiamo fino a che punto questo resterà tale, forse per poco, forse per molto, forse per l’intera consigliatura...
La mano tesa è venuta dal gruppo di Gianfranco Sciscione, l’ex Assessore di Nardi, Francesco Zicchieri, anche lui eletto con Città Nuove e divenuto a seguito dell’uscita di Meneghello capo del gruppo Città Nuove.
Zicchieri ha espresso sin dall’inizio ottimo giudizio nei confronti del Sindaco e della sua Giunta... Una sorta di tregua armata....
Dicevamo mano tesa... per dare o per ricevere... cosa?
Insomma collaborazione si, per il bene della città oppure c’è dell’altro?
Al momento questo non lo sappiamo, venti di guerra tuonano in campo nazionale, forse il riavvicinamento delle posizioni di Gianfranco Sciscione - Renata Polverini e quelle di Nicola Procaccini - Claudio Fazzone sono più imminenti di quanto si possa credere?
Una eventuale crisi di Governo porterebbbe il Pdl a tornare tutti fratelli?
Una prima prova potrebbe essere l’approvazione del bilancio, si potrebbe capire se esiste o meno una volontà di far fronte comune alle esigenze della città, se si riesce a mettere da parte la campagna elettorale che pure ha avuto momenti molto accesi... e trovare momenti di sintesi per il bene di Terracina, vedremo...
sabato 18 giugno 2011
Pronti, partenza, via... varata la Giunta Procaccini.
Dovrebbe vedere luce questa sera la nuova Giunta che accompagnerà il neo sindaco Nicola Procaccini, dovrebbe essere ufficiale, ma in politica tutto può accadere.
Gianfranco Azzola Affari Generali (Lista Procaccini Sindaco). Mariano De Gregorio Bilancio (Pdl). Gianluca Corradini Urbanistica e vice Sindaco (Pdl). Angelo De Angelis Attività Produttive (Pdl). Pierpaolo Marcuzzi Lavori Pubblici. (Udc) Rossano Alla Politiche Sociali (Udc). Ezio Longo Ambiente e Trasporti (Pri).
Sono questi i magnifici sette chiamati a risollevare le sorti della città insieme al Sindaco, ci riusciranno? Ovviamente è presto per dirlo, le speranze sono quelle, poi se saranno i singoli e l'intera squadra capaci di governare al meglio lo scopriremo strada facendo.
Intanto per il momento Procaccini ha dimostrato capacità nel cercare di accontentare tutti i “soci”, difatti lo strappo con il Pri pare che sia stato ricucito, si tratta ora di capire se si tratta solo di calma apparente oppure se la battaglia per un posto al sole, (leggi giunta) è stato solo rinviato...
Procaccini ha intenzioni come è noto di allargare i suoi collaboratori, con deleghe apposite per alcuni settori, vedremo come saranno distribuite questi nuovi incarichi... si tratterà di ruoli tecnici, politici, di esperti esterni? Saranno i partiti ad indicare i loro uomini oppure Nicola Procaccini avrà qualche asso nella manica da calare per riempire alcuni vuoti?
Fatto è che giudicare ogni singolo membro della Giunta è prematuro, sarebbe un pregiudizio, aspettiamo di vedere all'opera ognuno nel proprio ruolo, il primo scoglio da superare è il ricorso ad un eventuale dissesto finanziario, la GdF è al lavoro, solo a lavoro ultimati si potrà con ogni probabilità sapere cosa accadrà...
Intanto come detto questa sera ci sarà il primo Consiglio Comunale , seguirà come primo passo la nomina del presidente del Consiglio, che come saprete nei giorni scorsi era stato assegnato al Pdl, poi all'Udc per passare alla fine in mano del PRI, tra i due litiganti il terzo gode... almeno queste sono le indicazioni...
Nei giorni scorsi ci circolavano alcune ipotesi di giunta, poi ci sono stati degli aggiustamenti, non sappiamo se tutti ne usciranno contenti, vedremo in seguito, si è parlato persino del passaggio di Sergio Meneghello nelle fila del Pdl, poi dallo stesso smentito, ora si vocifera che Meneghello dovrebbe rappresentare La Destra in Consiglio Comunale.
Vedremo questa sera, se così fosse, Procaccini avrebbe dalla sua parte un altro voto sicuro, difatti è noto che la Destra è parte della coalizione che ha sostenuto Nicola Procaccini alle elezioni.
Tutto a posto, forse, qualche mal di pancia certamente resterà. Ci sarà qualcuno che non accontentato dal Sindaco storcerà il naso, si avrà qualche ripercussione sui lavori del Consiglio Comunale, difficile dirlo, del resto posti per tutti non ce ne sono... almeno per ora... Venti di guerra soffiano sul governo, si stanno raccogliendo firme per modificare l'attuale legge elettorale, questo potrebbe accelerare la caduta del Governo e le conseguenti elezioni anticipate... Forse da voci di popolo, l'attuale presidente della provincia Armando Cusani potrebbe fare un pensiero per un posto al parlamento e quindi si potrebbe dimettere o forse no, ma questa è un'altra storia...
Gianfranco Azzola Affari Generali (Lista Procaccini Sindaco). Mariano De Gregorio Bilancio (Pdl). Gianluca Corradini Urbanistica e vice Sindaco (Pdl). Angelo De Angelis Attività Produttive (Pdl). Pierpaolo Marcuzzi Lavori Pubblici. (Udc) Rossano Alla Politiche Sociali (Udc). Ezio Longo Ambiente e Trasporti (Pri).
Sono questi i magnifici sette chiamati a risollevare le sorti della città insieme al Sindaco, ci riusciranno? Ovviamente è presto per dirlo, le speranze sono quelle, poi se saranno i singoli e l'intera squadra capaci di governare al meglio lo scopriremo strada facendo.
Intanto per il momento Procaccini ha dimostrato capacità nel cercare di accontentare tutti i “soci”, difatti lo strappo con il Pri pare che sia stato ricucito, si tratta ora di capire se si tratta solo di calma apparente oppure se la battaglia per un posto al sole, (leggi giunta) è stato solo rinviato...
Procaccini ha intenzioni come è noto di allargare i suoi collaboratori, con deleghe apposite per alcuni settori, vedremo come saranno distribuite questi nuovi incarichi... si tratterà di ruoli tecnici, politici, di esperti esterni? Saranno i partiti ad indicare i loro uomini oppure Nicola Procaccini avrà qualche asso nella manica da calare per riempire alcuni vuoti?
Fatto è che giudicare ogni singolo membro della Giunta è prematuro, sarebbe un pregiudizio, aspettiamo di vedere all'opera ognuno nel proprio ruolo, il primo scoglio da superare è il ricorso ad un eventuale dissesto finanziario, la GdF è al lavoro, solo a lavoro ultimati si potrà con ogni probabilità sapere cosa accadrà...
Intanto come detto questa sera ci sarà il primo Consiglio Comunale , seguirà come primo passo la nomina del presidente del Consiglio, che come saprete nei giorni scorsi era stato assegnato al Pdl, poi all'Udc per passare alla fine in mano del PRI, tra i due litiganti il terzo gode... almeno queste sono le indicazioni...
Nei giorni scorsi ci circolavano alcune ipotesi di giunta, poi ci sono stati degli aggiustamenti, non sappiamo se tutti ne usciranno contenti, vedremo in seguito, si è parlato persino del passaggio di Sergio Meneghello nelle fila del Pdl, poi dallo stesso smentito, ora si vocifera che Meneghello dovrebbe rappresentare La Destra in Consiglio Comunale.
Vedremo questa sera, se così fosse, Procaccini avrebbe dalla sua parte un altro voto sicuro, difatti è noto che la Destra è parte della coalizione che ha sostenuto Nicola Procaccini alle elezioni.
Tutto a posto, forse, qualche mal di pancia certamente resterà. Ci sarà qualcuno che non accontentato dal Sindaco storcerà il naso, si avrà qualche ripercussione sui lavori del Consiglio Comunale, difficile dirlo, del resto posti per tutti non ce ne sono... almeno per ora... Venti di guerra soffiano sul governo, si stanno raccogliendo firme per modificare l'attuale legge elettorale, questo potrebbe accelerare la caduta del Governo e le conseguenti elezioni anticipate... Forse da voci di popolo, l'attuale presidente della provincia Armando Cusani potrebbe fare un pensiero per un posto al parlamento e quindi si potrebbe dimettere o forse no, ma questa è un'altra storia...
venerdì 10 giugno 2011
Terracina e la consulta delle periferie...
Le periferie sono state determinanti per la vittoria di Nicola Procaccini in occasione del ballottaggio, difatti è noto a tutti che in città c’è stato un sostanziale pareggio tra Sciscione e Procaccini.
È attesa in questi giorni la nomina della nuova giunta comunale, non sappiamo quale metodo userà Procaccini per la scelta dei nomi che andranno a formare la squadra di governo. Forse il sindaco terrà conto del risultato delle periferie o forse no, fatto è che le periferie come del resto gran parte della città, sono state abbandonate a se stesse negli ultimi anni.
Siamo sicuri che Nicola procaccini vorrà avere un occhio di riguardo nei confronti di coloro che sono stati determinanti per la sua vittoria, una consulta delle periferie potrebbe essere un’occasione buona.
Cosa dovrebbe fare e da chi dovrebbe essere composta.
Come si evince dal nome, la consulta dovrebbe essere un organo consultivo, dovrebbe rappresentare il Sindaco nelle periferie, recepire le istanze e trovare le soluzioni alle problematiche delle periferie che certamente sono diverse da quelle del centro città e del centro storico alto e basso.
Un carrozzone vuoto, certamente no, un altro costo per la collettività, certamente no, poiché i componenti non dovrebbero essere retribuiti. Potrebbero essere i componenti della consulta indicati dallo stesso Sindaco oppure espressione dei partiti della coalizione che ha sostenuto Procaccini alle elezioni, forse si potrebbe pensare di coinvolgere anche i partiti di opposizione, è da vedere, si tratta solo di una proposta.
Compito della consulta delle periferie potrebbe essere quello fare da raccordo tra la città e le zone periferiche, monitorare il territorio extraurbano, potrebbe essere uno strumento che consenta al Sindaco di essere sempre e costantemente in contatto con tutte le realtà periferiche.
Nessuno verrebbe lasciato indietro, tutti sarebbe attori protagonisti consapevoli delle scelte dall’amministrazione, tutti potrebbero contribuire alla vita amministrativa del comune.
Naturalmente il requisito minimo dovrebbe essere quello di avere radicamento sul territorio delle periferie, un persona del posto che conosce la gente e le difficoltà del vivere quotidiano fuori dalla città.
Questa è solo una proposta, oggi sulla stampa veniva riportato un qualcosa del genere, è solo un’ipotesi, spetta a Sindaco valutare tale proposta e, se la ritiene valida e utile potrà eventualmente tenerla in considerazione.
È attesa in questi giorni la nomina della nuova giunta comunale, non sappiamo quale metodo userà Procaccini per la scelta dei nomi che andranno a formare la squadra di governo. Forse il sindaco terrà conto del risultato delle periferie o forse no, fatto è che le periferie come del resto gran parte della città, sono state abbandonate a se stesse negli ultimi anni.
Siamo sicuri che Nicola procaccini vorrà avere un occhio di riguardo nei confronti di coloro che sono stati determinanti per la sua vittoria, una consulta delle periferie potrebbe essere un’occasione buona.
Cosa dovrebbe fare e da chi dovrebbe essere composta.
Come si evince dal nome, la consulta dovrebbe essere un organo consultivo, dovrebbe rappresentare il Sindaco nelle periferie, recepire le istanze e trovare le soluzioni alle problematiche delle periferie che certamente sono diverse da quelle del centro città e del centro storico alto e basso.
Un carrozzone vuoto, certamente no, un altro costo per la collettività, certamente no, poiché i componenti non dovrebbero essere retribuiti. Potrebbero essere i componenti della consulta indicati dallo stesso Sindaco oppure espressione dei partiti della coalizione che ha sostenuto Procaccini alle elezioni, forse si potrebbe pensare di coinvolgere anche i partiti di opposizione, è da vedere, si tratta solo di una proposta.
Compito della consulta delle periferie potrebbe essere quello fare da raccordo tra la città e le zone periferiche, monitorare il territorio extraurbano, potrebbe essere uno strumento che consenta al Sindaco di essere sempre e costantemente in contatto con tutte le realtà periferiche.
Nessuno verrebbe lasciato indietro, tutti sarebbe attori protagonisti consapevoli delle scelte dall’amministrazione, tutti potrebbero contribuire alla vita amministrativa del comune.
Naturalmente il requisito minimo dovrebbe essere quello di avere radicamento sul territorio delle periferie, un persona del posto che conosce la gente e le difficoltà del vivere quotidiano fuori dalla città.
Questa è solo una proposta, oggi sulla stampa veniva riportato un qualcosa del genere, è solo un’ipotesi, spetta a Sindaco valutare tale proposta e, se la ritiene valida e utile potrà eventualmente tenerla in considerazione.
mercoledì 8 giugno 2011
Politica terracinese e uno strano Pdl...
Sono momenti frenetici quelli che viviamo in questi giorni, diversi incontri si susseguono con una certa rapidità per cercare di venire a capo di una situazione non troppo facile da sbrogliare: la formazione della nuova squadra di governo, ossia la giunta di Nicola Procaccini.
Nicola Procaccini è il nuovo sindaco della città, la sua elezione non è stata affatto facile, del resto le premesse non erano delle migliori.
La scelta del suo nome è avvenuta “ufficialmente” per bocca del coordinamento cittadino del Pdl. Una lista di nomi che ha creato una certa discordia sin dalla sua stesura, nominati non votati, è evidente chi è eletto risponde agli elettori, chi è nominato risponde al “nominatore”.
È noto che in molti hanno accusato il coordinatore provinciale del Pdl senatore Fazzone di aver creato una dirigenza locale a suo uso e consumo. Tutto questo non ha favorito il dialogo tra le varie anime del Pdl. Da una parte si è subito fatta sentire la voce di alcuni consiglieri comunali uscenti e assessori che evidentemente non si riconoscevano nelle scelte del coordinatore locale, dall’altra parte i fedelissimi della linea del senatore Fazzone.
Tra gli scontenti spiccava il nome del consigliere comunale Mazzucco che si dichiarava membro del Pdl ma non riconosceva l’autorità del coordinamento cittadino. Mazzucco si smarcava per approdare insieme ad altri ex consiglieri verso ADC di Francesco Pionati che notoriamente è parte del Pdl nazionale.
Altro gruppo del Pdl che ha osteggiato le scelte di Fazzone è quello che a livello provinciale fa riferimento all’onorevole Gianfranco Conte, ossia Nuova Area che ha schierato contro il candidato ufficiale Procaccini un suo candidato l’ex consigliere comunale Udc Gianni Percoco che con una propria lista si è presentato al giudizio degli elettori.
A tutto questo dobbiamo aggiungere la discesa in campo di Gianfranco Sciscione, con alcune liste civiche e la lista Città Nuove Con Te di Polveriniana memoria.
A questo aggiungiamo il divorzio tra Berlusconi e Fini e la nascita di Fli, di conseguenza a livello locale Fli ha presentato un suo candidato, Fabio Caiazzo.
A questo punto la situazione appare abbastanza confusa, per trovare il bandolo della matassa ci vorranno alcuni mesi...
Il Pdl ha questo tempo, può il Pdl pontino presentarsi diviso in occasione delle prossime scadenze elettorali?
La campagna elettorale è stata molto dura, dai toni molto accesi, al ballottaggio Mazzucco, Caiazzo e Percoco non hanno appoggiato il candidato del Pdl ma hanno dirottato il loro consenso su Sciscione, cosa accadrà ora?
Dicevamo la formazione della giunta è imminente, a Latina, sorella di Terracina, Giovanni di Giorgi ha altre gatte da pelare, tra cui superare il veto imposto da Fazzone nei confronti degli esponenti di Città Nuove...
L’udc del senatore Forte ha raggiunto un ottimo risultato tanto da essere stato determinante per la vittoria di Latina e Terracina, ora passa all’incasso...
Trovare un certo equilibrio in questo strano Pdl non appare un’operazione facile, intanto Angelino Alfano nominato coordinatore nazionale del Pdl ha annunciato che la selezione della prossima classe dirigente avverrà con il metodo delle primarie, sarà vero? Ci sarà un congresso che eleggerà il prossimo coordinatore provinciale? Ci sarà un congresso cittadino?
Dopo l’elezione di Giovanni Di Giorgi sindaco di Latina e Nicola Procaccini sindaco di Terracina cosa cambierà negli assetti del Pdl provinciale?
Nicola Procaccini è il nuovo sindaco della città, la sua elezione non è stata affatto facile, del resto le premesse non erano delle migliori.
La scelta del suo nome è avvenuta “ufficialmente” per bocca del coordinamento cittadino del Pdl. Una lista di nomi che ha creato una certa discordia sin dalla sua stesura, nominati non votati, è evidente chi è eletto risponde agli elettori, chi è nominato risponde al “nominatore”.
È noto che in molti hanno accusato il coordinatore provinciale del Pdl senatore Fazzone di aver creato una dirigenza locale a suo uso e consumo. Tutto questo non ha favorito il dialogo tra le varie anime del Pdl. Da una parte si è subito fatta sentire la voce di alcuni consiglieri comunali uscenti e assessori che evidentemente non si riconoscevano nelle scelte del coordinatore locale, dall’altra parte i fedelissimi della linea del senatore Fazzone.
Tra gli scontenti spiccava il nome del consigliere comunale Mazzucco che si dichiarava membro del Pdl ma non riconosceva l’autorità del coordinamento cittadino. Mazzucco si smarcava per approdare insieme ad altri ex consiglieri verso ADC di Francesco Pionati che notoriamente è parte del Pdl nazionale.
Altro gruppo del Pdl che ha osteggiato le scelte di Fazzone è quello che a livello provinciale fa riferimento all’onorevole Gianfranco Conte, ossia Nuova Area che ha schierato contro il candidato ufficiale Procaccini un suo candidato l’ex consigliere comunale Udc Gianni Percoco che con una propria lista si è presentato al giudizio degli elettori.
A tutto questo dobbiamo aggiungere la discesa in campo di Gianfranco Sciscione, con alcune liste civiche e la lista Città Nuove Con Te di Polveriniana memoria.
A questo aggiungiamo il divorzio tra Berlusconi e Fini e la nascita di Fli, di conseguenza a livello locale Fli ha presentato un suo candidato, Fabio Caiazzo.
A questo punto la situazione appare abbastanza confusa, per trovare il bandolo della matassa ci vorranno alcuni mesi...
Il Pdl ha questo tempo, può il Pdl pontino presentarsi diviso in occasione delle prossime scadenze elettorali?
La campagna elettorale è stata molto dura, dai toni molto accesi, al ballottaggio Mazzucco, Caiazzo e Percoco non hanno appoggiato il candidato del Pdl ma hanno dirottato il loro consenso su Sciscione, cosa accadrà ora?
Dicevamo la formazione della giunta è imminente, a Latina, sorella di Terracina, Giovanni di Giorgi ha altre gatte da pelare, tra cui superare il veto imposto da Fazzone nei confronti degli esponenti di Città Nuove...
L’udc del senatore Forte ha raggiunto un ottimo risultato tanto da essere stato determinante per la vittoria di Latina e Terracina, ora passa all’incasso...
Trovare un certo equilibrio in questo strano Pdl non appare un’operazione facile, intanto Angelino Alfano nominato coordinatore nazionale del Pdl ha annunciato che la selezione della prossima classe dirigente avverrà con il metodo delle primarie, sarà vero? Ci sarà un congresso che eleggerà il prossimo coordinatore provinciale? Ci sarà un congresso cittadino?
Dopo l’elezione di Giovanni Di Giorgi sindaco di Latina e Nicola Procaccini sindaco di Terracina cosa cambierà negli assetti del Pdl provinciale?
domenica 5 giugno 2011
Terracina analisi del voto a sinistra
Durante la campagna elettorale abbiamo preferito tacere per non utilizzare il mezzo a scopo personale, a favore di questo o di quello schieramento politico, ora a bocce ferme come si dice, iniziamo nuovamente queste riiflessioni sui fatti della città.
Riusciremo a mantenere una certa autonomia di giudizio, forse, ci proveremo.
Ormai è passata circa una settimana dal ballottaggio tra Gianfranco Sciscione e Nicola Procaccini, il risultato ormai è noto a tutti, a causa del confronto tutto a destra, la sinistra terracinese ne è uscita clamorosamente sconfitta.
Il problema nasce da lontano, in questi anni di opposizione la sinistra evidentemente non è stata capace di fare squadra, di cercare quell’unione che l’avrebbe portata unita al confronto elettorale per la conquista della poltrona di primo cittadino.
In un primo momento ricorderete la candidatura del giudice Eugenio Fedele, sulla carta avrebbe avuto forse un ampio consenso, forse anche trasversale.
Quello che è mancato certamente è stato il consenso di tutta la sinistra, evidentemente altri avevano altri progetti per la mente.
Si è iniziato in gioco pericoloso, si è logorata la candidatura di Fedele al tal punto da fargli prendere la drastica decisione di ritirarsi dalla corsa. Di chi sono le colpe?
Difficile dirlo, per un certo tempo in città girava un dilemma: Meglio vincere male o perdere bene? Ebbene la sinistra ha preferito perdere bene, una città come Terracina non è certamente di sinistra, le forze progressiste hanno un ruolo marginale, un ruolo di secondo piano, se non si capisce questo sarà difficile ottenere un risultato elettorale soddisfacente nel prossimo futuro.
La sinistra non potrà mai essere protagonista da sola, dovra per forza ricercare alleanze al centro. Anche questa ipotesi appare lontana, De Marchis noto esponente del Pd a Latina in questi giorni ha lanciato accuse verso l’Udc reo di fare il doppio gioco, è noto a Latina e Terracina il partito di Forte ha sostenuto i candidati del Centro Destra, questo non lascia sperare niente di buono.
Ora capisco che accettare quest’analisi è difficile per il popolo della sinistra terracinese, ma è così, non è un’opinione sono i numeri usciti dalle urne che dicono questo.
Dopo la candidatura andata a vuoto di Eugenio Fedele, la sinistra non ha trovato una convergenza comune su di una candidatura unitaria, è noto da una parte il Pd con Mimmo Zappone, dall’altra Vincenzo Coccia con ben quattro liste che lo sostenevano.
Il risultato è stato disastroso, solo 4 seggi per la sinistra, 1 per Percoco, 5 per Sciscione e 14 + 1 per la coalizione di Procaccini.
Oggi su Latina Oggi in un articolo Giuseppe La Rocca ex consigliere comunale del Pd attualmente coordinatore del’Idv, ha lanciato pesanti accuse nei confronti di Alessandro Di Tommaso, seconde le accuse la disfatta della sinistra è da imputare principalmente al giovane segretario.
Onestamente appare un po’ troppo spinta come accusa, ognuno a sinistra dovrebbe fare una certa autocritica.
Dal risultato uscito dalle urne la sinistra terracinese conquista solo 4 seggi, dopo 10 anni di gestione Nardi, in molti credevano di poter fare di meglio. Se non proprio la vittoria almeno un buona presenza in consiglio.
La cosa più preoccupante alla luce delle dichiarazioni di La Rocca è che a breve tutto si avrà tranne quella unità a sinistra che forse farebbe comodo alle opposizioni.
Dicevamo 4 seggi, 1 è di Sel, Vittorio Marzullo, 1 lo prende Vincenzo Coccia, 2 li prende il Pd, 1 Mimmo Zappone e 1 proprio Alessandro Di Tommaso.
Andiamo oltre il Pd è l’unione della Margherita e dei DS.
Detto questo, Coccia, Zappone e Di Tommaso sono ex Margherita, solo Vittorio Marzullo appartiene alla sinistra storica, se leggiamo i dati in questo modo la sinistra terracinese non solo è uscita sconfitta, semplicemente è scomparsa.
Del resto in consiglio i numeri parlano chiaro, Proccaini ha 15 voti, 5 Sciscione, 1 Percoco e solo 4 sono di sinistra, forse pochi per fare una certa opposizione in grado di incidere e creare consenso elettorale per il futuro.
Se a questo si aggiunge che se le premesse sono queste difficilmente ci sarà una collaborazione tra queste forse...
Riusciremo a mantenere una certa autonomia di giudizio, forse, ci proveremo.
Ormai è passata circa una settimana dal ballottaggio tra Gianfranco Sciscione e Nicola Procaccini, il risultato ormai è noto a tutti, a causa del confronto tutto a destra, la sinistra terracinese ne è uscita clamorosamente sconfitta.
Il problema nasce da lontano, in questi anni di opposizione la sinistra evidentemente non è stata capace di fare squadra, di cercare quell’unione che l’avrebbe portata unita al confronto elettorale per la conquista della poltrona di primo cittadino.
In un primo momento ricorderete la candidatura del giudice Eugenio Fedele, sulla carta avrebbe avuto forse un ampio consenso, forse anche trasversale.
Quello che è mancato certamente è stato il consenso di tutta la sinistra, evidentemente altri avevano altri progetti per la mente.
Si è iniziato in gioco pericoloso, si è logorata la candidatura di Fedele al tal punto da fargli prendere la drastica decisione di ritirarsi dalla corsa. Di chi sono le colpe?
Difficile dirlo, per un certo tempo in città girava un dilemma: Meglio vincere male o perdere bene? Ebbene la sinistra ha preferito perdere bene, una città come Terracina non è certamente di sinistra, le forze progressiste hanno un ruolo marginale, un ruolo di secondo piano, se non si capisce questo sarà difficile ottenere un risultato elettorale soddisfacente nel prossimo futuro.
La sinistra non potrà mai essere protagonista da sola, dovra per forza ricercare alleanze al centro. Anche questa ipotesi appare lontana, De Marchis noto esponente del Pd a Latina in questi giorni ha lanciato accuse verso l’Udc reo di fare il doppio gioco, è noto a Latina e Terracina il partito di Forte ha sostenuto i candidati del Centro Destra, questo non lascia sperare niente di buono.
Ora capisco che accettare quest’analisi è difficile per il popolo della sinistra terracinese, ma è così, non è un’opinione sono i numeri usciti dalle urne che dicono questo.
Dopo la candidatura andata a vuoto di Eugenio Fedele, la sinistra non ha trovato una convergenza comune su di una candidatura unitaria, è noto da una parte il Pd con Mimmo Zappone, dall’altra Vincenzo Coccia con ben quattro liste che lo sostenevano.
Il risultato è stato disastroso, solo 4 seggi per la sinistra, 1 per Percoco, 5 per Sciscione e 14 + 1 per la coalizione di Procaccini.
Oggi su Latina Oggi in un articolo Giuseppe La Rocca ex consigliere comunale del Pd attualmente coordinatore del’Idv, ha lanciato pesanti accuse nei confronti di Alessandro Di Tommaso, seconde le accuse la disfatta della sinistra è da imputare principalmente al giovane segretario.
Onestamente appare un po’ troppo spinta come accusa, ognuno a sinistra dovrebbe fare una certa autocritica.
Dal risultato uscito dalle urne la sinistra terracinese conquista solo 4 seggi, dopo 10 anni di gestione Nardi, in molti credevano di poter fare di meglio. Se non proprio la vittoria almeno un buona presenza in consiglio.
La cosa più preoccupante alla luce delle dichiarazioni di La Rocca è che a breve tutto si avrà tranne quella unità a sinistra che forse farebbe comodo alle opposizioni.
Dicevamo 4 seggi, 1 è di Sel, Vittorio Marzullo, 1 lo prende Vincenzo Coccia, 2 li prende il Pd, 1 Mimmo Zappone e 1 proprio Alessandro Di Tommaso.
Andiamo oltre il Pd è l’unione della Margherita e dei DS.
Detto questo, Coccia, Zappone e Di Tommaso sono ex Margherita, solo Vittorio Marzullo appartiene alla sinistra storica, se leggiamo i dati in questo modo la sinistra terracinese non solo è uscita sconfitta, semplicemente è scomparsa.
Del resto in consiglio i numeri parlano chiaro, Proccaini ha 15 voti, 5 Sciscione, 1 Percoco e solo 4 sono di sinistra, forse pochi per fare una certa opposizione in grado di incidere e creare consenso elettorale per il futuro.
Se a questo si aggiunge che se le premesse sono queste difficilmente ci sarà una collaborazione tra queste forse...
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