« Tutto era cominciato un mattino d'inverno, il 17 febbraio 1992, quando, con un mandato d'arresto, una vettura dal lampeggiante azzurro si era fermata al Pio Albergo Trivulzio e prelevava il presidente, l'ingegner Mario Chiesa, esponente del Partito Socialista Italiano con l'ambizione di diventare sindaco di Milano. Lo pescano mentre ha appena intascato una bustarella di sette milioni, la metà del pattuito, dal proprietario di una piccola azienda di pulizie che, come altri fornitori, deve versare il suo obolo, il 10 per cento dell'appalto che in quel caso ammontava a 140 milioni. »
Questo segna l'inizio del fenomeno cosiddetto tangentopoli, ora ironia della sorte lo stesso ente torna alla ribalta per un altro fenomeno subito ribattezzato affittopoli... ma non è questo il tema principale del nostro ragionamento.
Dal fenomeno tangentopoli inizia la fine della cosiddetta prima repubblica, dal 1994 ad oggi un epoca che da molti è stata definita seconda repubblica, non sappiamo se ciò sia vero, ma così dicono in molti. La sinistra italiana, vide nella dissoluzione del sistema politico italiano di allora la possibilità di andare al governo della nazione, a quei tempi l'aspirante premier era Achille Occhetto.
Sembrava cosa fatta se non fosse stato per un noto imprenditore italiano che non si volle rassegnare all'idea di consegnare l'Italia in mano ai comunisti e decise di scendere in campo, iniziò così l'era di Silvio Berlusconi.
Evidentemente con la sua discesa in campo Berlusconi stravolse i progetti della sinistra che vide sfumare la possibilità di prendere in mano il governo del paese.
Dal 1994 a oggi è iniziata una battaglia tra Berlusconi e la sinistra italiana, inizialmente fu costituito il Polo, un'alleanza tra Berlusconi e Fini, a questo si aggiunse la Lega e Casini con quello che oggi conosciamo come il partito dell'Udc, tutto questo ha permesso a Berlusconi di vincere le elezioni in più occasione.
Tutto è filato liscio fino ad un anno fa circa, quando Gianfranco Fini, evidentemente stanco di essere tenuto ai margini della scena politica italiana, ha deciso di rompere l'alleanza, per la verità la rottura con il progetto iniziale era già avvenuta con la fuoriuscita del “figlio prodigo” (leggi Casini) che non ha accettato di essere cooptato nel Popolo della Libertà, da qui sono iniziati i problemi per Berlusconi.
La sinistra che nel frattempo aveva “rinunciato” a Veltroni per ruolo di leader del partito, il padre fondatore del PD, per passare a Franceschini prima e a Bersani poi , ha visto in questa scissione la possibilità di rivincita, ha iniziato prima con il corteggiare Casini, il quale in un primo momento è stato tentato, poi ha iniziato a vedere di buon occhio tutte le iniziative di Fini.
Per non annoiarvi troppo, passiamo alla nascita di Fli, Futuro e Libertà per l'Italia, il partito che è nato dalla fuoriuscita di alcuni deputati e senatori dalle fila del Pdl.
Fli, Udc ed Api di Rutelli, nel frattempo uscito dal PD, hanno dato vita al cosiddetto Terzo Polo, la cosa è fatta, Sel, Rc, Pd, Idv, Fli, Udc, Api. Mpa, ecc, ecc, ecc, la santa alleanza, tutti insieme appassionatamente per distruggere Silvio Berlusconi.
Giorgio Napolitano in questi giorni ha provveduto a placare gli animi degli animosi: “un governo resta in carica finché ha i numeri per governare...” Una doccia fredda per coloro che vedevano in questo momento l'occasione per liberarsi del ventennio Berlusconiano, macché niente da fare neanche questa volta.
Prova tecniche di governo sono state fatte anche in passato, difatti, con Romano Prodi, la sinistra italiana aveva vinto le elezioni in passato, ma poi Prodi si è dovuto arrendere ai veti incrociati e alla mancanza di omogeneità politica, dalla sinistra più estrema agli ex democristiani, la cosa evidentemente non ha funzionato...
Dalle esperienze passate uno dovrebbe prendere insegnamento, non basta vincere le elezioni, occorre poi avere le idee ben chiare per governare, evidentemente non è un semplice fattore numerico, occorre avere affinità politiche e culturali, cosa che la sinistra e gli ex democristiani non hanno e non potranno mai avere.
Tra le altre cose alla sinistra manca un leader, se escludiamo Massimo D'Alema il quale è l'unico che oggi conta nel PD, il resto sono solo pedini mese e tolte al momento opportuno, da ultimo il gioco con Rosy Bindi, un'altra vittima di D'Alema?
Esperienze simili sono state provate anche a Terracina, o meglio ci voleva provare Eugenio Fedele il quale è stato anche lui spinto da una santa alleanza aveva provato a mettere insieme Sel, Rc, Idv, associazioni, la cosiddetta società civile, ecc, ebbene anche questo progetto è fallito prima del tempo, forse è il caso per il bene di Terracina dire: per fortuna...
L'unico collante che evidentemente univa queste forze, era l'anti Nardi, finché si faranno delle cose contro qualcuno o qualcosa non ne verremo mai a capo, occorre fare per la città... Si prospettano altri percorsi simili a quello iniziato da Fedele?
Forse, non lo sappiamo, ma l'esperienza dovrebbe insegnare: non basta vincere le elezioni, bisogna poi saper amministrare la città...
Da circa un anno o forse più, in molti chiedono le dimissioni del sindaco Nardi perché a loro dire non ha ben governato la città, questo lo giudicheranno i cittadini il prossimo 15 maggio. Il problema a mio modo di vedere non è se Nardi va via prima, semmai è trovare gente capace e competente per il dopo, non è sufficiente solo vincere...
Chi crede che l'importante sia intanto vincere le elezioni e poi vediamo è una persona sprovveduta oppure è uno che non ama la città, oppure ancora più grave è persona poco competente... anche nel dopo Recchia si disse: l'importante è cacciare i comunisti dal palazzo, è stato fatto, ma poi?
Mi sarò fatto qualche nemico? Probabilmente sì... Meglio farsi qualche nemico prima ed esprimere le proprie opinioni piuttosto che scoprire tra un anno magari che in politica non esistono sante alleanze, chi lo crede possibile evidentemente è un trasformista della politica... oppure è un illuso... mi fermo qui. Alla prossima.
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