Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

sabato 5 febbraio 2011

Highlander - L'ultimo immortale

Da qualche tempo forse da qualche anno, una strana sindrome pare colpire il Pd terracinese, Highlander - L'ultimo immortale oltre al titolo di un film pare sia diventato un pallino fisso dei dirigenti del partito.
Alfredo Lauretti noto imprenditore locale da qualche tempo prestato alla politica da quando è sceso in campo ha fatto parlare molto di se.
Come tutti ricorderete, Alfredo è stato eletto nelle fila della Margherita, poi il partito è confluito insieme ai Ds nella nuova formazione del PD. Dopo qualche tempo Lauretti ha deciso che il Pd non faceva per lui e abbandonando il gruppo del Pd ha preso casa presso i repubblicani, da quel momento sono iniziati i guai per lui, il Partito Democratico evidentemente non ha gradito il “salto della quaglia”, ha iniziato un campagna contro Lauretti dichiarando a più riprese che il consigliere vive uno status di incompatibilità in quanto sarebbe amministratore di alcune società che prestano servizi per conto del Comune.
Alfredo Lauretti si è difeso dagli attacchi del Pd in consiglio comunale, ha dimostrato che lui è estraneo ai fatti, avrebbe ceduto le attività e quindi non sussiste il problema dell'incompatibilità.
Pensate che il Pd sia rimasto a guardare, per niente ha presentato ricorso al Prefetto, pare che anche il Prefetto abbia dato torto al PD, allora alcuni esponenti del Pd hanno sostenuto che comunque esiste una incompatibilità morale...
Intanto nel frattempo Lauretti non solo è ancora consigliere comunale ma ha rafforzato le proprie fila, Paolo Cerilli è passato con il gruppo repubblicano, salgono così a quattro i componenti del PRI, evidentemente Lauretti aveva bisogno di un capogruppo che reggesse il confronto con gli altri gruppi...
Basta parlare di Lauretti, in questi giorni è apparso sulla stampa locale un articolo in cui si chiede “la testa” di Vincenzo Coccia, consigliere uscente del PD, anche lui ex Margherita.
Secondo l'accusa del Pd Coccia avrebbe due piedi in una scarpa, difatti sempre secondo l'accusa della direzione del locale PD, l'avvocato Coccia non solo non avrebbe rinnovato la tessera del PD, ma si sarebbe defilato dai lavori del congresso cittadino che ha visto la riconferma alla guida del partito di Alessandro Di Tommaso e, udite udite sarebbe organico alla lista di Eugenio Fedele, dove qualcuno si è spinto a dire che in caso di vittoria Coccia potrebbe ricoprire l'incarico di vice sindaco.
La domanda nasce spontanea: alla fine chi resterà nel Pd? Dopo il congresso cittadino il Pd locale ha deciso di mettere in campo la candidatura di Mimmo Zappone per la carica di sindaco in alternativa a Fedele, a Perroni e a tutti gli altri candidati che verrano fuori d'ora in avanti.
Da fonti bene informate pare che Zappone non sia gradito proprio a tutti, alcuni li cacci, altri al momento sostengono di non ripresentarsi, chi prenderà i voti per consentire a Mimmo Zappone di sperare almeno in un ballottaggio? Misteri... alla fine ne resterà uno solo?

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