Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

lunedì 28 febbraio 2011

PRIma le idee... poi le alleanze?

Nonostante mancano poco più di due mesi alle elezioni comunali in molti ancora giocano a “nascondino”. Difatti come tutti sappiamo il 15 e 16 maggio siamo chiamati al rinnovo del consiglio comunale, ad oggi non conosciamo ancora tutti i nomi dei candidati a sindaco.
Qualche giorno fa il leader de La Destra Francesco Storace ha richiamato i dirigenti provinciali del Pdl ad una maggiore responsabilità, ad oggi ancora è sconosciuto il nome del candidato sindaco del Pdl a Latina come anche della nostra città.
Non ci è dato sapere se, come e quando verremo a conoscenza dei prescelti...
Mentre altrove si perde tempo, nel PRI di Terracina pare abbiano le idee chiare: PRIma le idee... poi si vedrà il resto...
Quello che pare uno slogan potrebbe rivelarsi una mossa messa in campo per raccogliere adesioni... intanto il PRI forse dice noi siamo pronti... voi quando ci siete fateci sapere...
In questi ultimi tempi le fila dei repubblicani si vanno sempre più ingrossando, ai tre rappresentanti “storici”, ossia quelli eletti dal popolo, si sono aggiunti prima Paolo Cerilli e notizia fresca, Valerio Golfieri.
Probabilmente la cosa non è ancora finita, molti degli attuali consiglieri di maggioranza potrebbero essere costretti dagli eventi a trovare casa proprio nel PRI, difatti da tempo si dice che coloro che sono stati in amministrazione con Nardi non dovrebbero trovare posto nel nuovo Pdl...
Si tratta come detto in altra occasione di capire se il nuovo sarà in grado di raccogliere voti...
Come sono messe attualmente le cose: Fedele è uscito di scena, il Pd è in cerca di “pace”, nell’Udc non sappiamo chi rappresenta chi e cosa, la lista di Sciscione corre da sola, Fli forse farà una lista propria, il Pdl ad oggi non è ancora pervenuto, La Destra è in attesa, gli altri sono poco rilevanti al fine della vittoria...
Il PRI sembra che avere almeno un’idea di come potrebbere andare lo cose: mettere avanti le idee... anche se come dicevamo raccoglie “guerrieri” per la battaglia che potrebbe vederli se non proprio vincitori almeno protagonisti e non semplici spettatori...
Alla fine dei giochi, se non ci saranno clamorosi stravolgimenti in questi giorni, il PRI potrebbe essere determinante per la scelta del prossimo sindaco, si tratta di capire eventualmente quali potrebbero essere le alleanze in caso di un ballottaggio.
Sciscione ed i suoi hanno in più occasioni dichiarato di non volere accordi con coloro che hanno amministrato la città negli ultimi anni, quindi si dovrebbe escludere un accordo tra PRI e Sciscione.
Il Pri potrebbe fare un accordo con l’Udc?
Bisogna capire chi rappresenterà l’Udc...
Il Pri insieme al Pdl? Perché no, del resto il Pri governa con il Pdl a livello nazionale, si tratta di capire se poi a livello locale ciò sarà possibile...
Altri scenari? Difficile capire cosa potrà accadere, una cosa è certa: se continua con la campagna acquisti il Pri assumerà un peso che sarà determinante per la vittoria finale... a quel punto, in tanti dovranno rimangiarsi tutto quello che hanno detto contro Lauretti e Co. a meno di voler rinunciare alla vittoria...
A questo punto uno si potrebbe fare una domanda: Visto che la sinistra pare abbia rinunciato a vincere le elezioni, il Pdl le vuole vincere?
Oppure è più salutare per qualcuno che il Pdl terracinese non vada al governo della città ma resti un semplice spettatore?
Restiamo in attesa che qualcuno ci illumini...

martedì 22 febbraio 2011

Politica e santa alleanza

« Tutto era cominciato un mattino d'inverno, il 17 febbraio 1992, quando, con un mandato d'arresto, una vettura dal lampeggiante azzurro si era fermata al Pio Albergo Trivulzio e prelevava il presidente, l'ingegner Mario Chiesa, esponente del Partito Socialista Italiano con l'ambizione di diventare sindaco di Milano. Lo pescano mentre ha appena intascato una bustarella di sette milioni, la metà del pattuito, dal proprietario di una piccola azienda di pulizie che, come altri fornitori, deve versare il suo obolo, il 10 per cento dell'appalto che in quel caso ammontava a 140 milioni. »
Questo segna l'inizio del fenomeno cosiddetto tangentopoli, ora ironia della sorte lo stesso ente torna alla ribalta per un altro fenomeno subito ribattezzato affittopoli... ma non è questo il tema principale del nostro ragionamento.
Dal fenomeno tangentopoli inizia la fine della cosiddetta prima repubblica, dal 1994 ad oggi un epoca che da molti è stata definita seconda repubblica, non sappiamo se ciò sia vero, ma così dicono in molti. La sinistra italiana, vide nella dissoluzione del sistema politico italiano di allora la possibilità di andare al governo della nazione, a quei tempi l'aspirante premier era Achille Occhetto.
Sembrava cosa fatta se non fosse stato per un noto imprenditore italiano che non si volle rassegnare all'idea di consegnare l'Italia in mano ai comunisti e decise di scendere in campo, iniziò così l'era di Silvio Berlusconi.
Evidentemente con la sua discesa in campo Berlusconi stravolse i progetti della sinistra che vide sfumare la possibilità di prendere in mano il governo del paese.
Dal 1994 a oggi è iniziata una battaglia tra Berlusconi e la sinistra italiana, inizialmente fu costituito il Polo, un'alleanza tra Berlusconi e Fini, a questo si aggiunse la Lega e Casini con quello che oggi conosciamo come il partito dell'Udc, tutto questo ha permesso a Berlusconi di vincere le elezioni in più occasione.
Tutto è filato liscio fino ad un anno fa circa, quando Gianfranco Fini, evidentemente stanco di essere tenuto ai margini della scena politica italiana, ha deciso di rompere l'alleanza, per la verità la rottura con il progetto iniziale era già avvenuta con la fuoriuscita del “figlio prodigo” (leggi Casini) che non ha accettato di essere cooptato nel Popolo della Libertà, da qui sono iniziati i problemi per Berlusconi.
La sinistra che nel frattempo aveva “rinunciato” a Veltroni per ruolo di leader del partito, il padre fondatore del PD, per passare a Franceschini prima e a Bersani poi , ha visto in questa scissione la possibilità di rivincita, ha iniziato prima con il corteggiare Casini, il quale in un primo momento è stato tentato, poi ha iniziato a vedere di buon occhio tutte le iniziative di Fini.
Per non annoiarvi troppo, passiamo alla nascita di Fli, Futuro e Libertà per l'Italia, il partito che è nato dalla fuoriuscita di alcuni deputati e senatori dalle fila del Pdl.
Fli, Udc ed Api di Rutelli, nel frattempo uscito dal PD, hanno dato vita al cosiddetto Terzo Polo, la cosa è fatta, Sel, Rc, Pd, Idv, Fli, Udc, Api. Mpa, ecc, ecc, ecc, la santa alleanza, tutti insieme appassionatamente per distruggere Silvio Berlusconi.
Giorgio Napolitano in questi giorni ha provveduto a placare gli animi degli animosi: “un governo resta in carica finché ha i numeri per governare...” Una doccia fredda per coloro che vedevano in questo momento l'occasione per liberarsi del ventennio Berlusconiano, macché niente da fare neanche questa volta.
Prova tecniche di governo sono state fatte anche in passato, difatti, con Romano Prodi, la sinistra italiana aveva vinto le elezioni in passato, ma poi Prodi si è dovuto arrendere ai veti incrociati e alla mancanza di omogeneità politica, dalla sinistra più estrema agli ex democristiani, la cosa evidentemente non ha funzionato...
Dalle esperienze passate uno dovrebbe prendere insegnamento, non basta vincere le elezioni, occorre poi avere le idee ben chiare per governare, evidentemente non è un semplice fattore numerico, occorre avere affinità politiche e culturali, cosa che la sinistra e gli ex democristiani non hanno e non potranno mai avere.
Tra le altre cose alla sinistra manca un leader, se escludiamo Massimo D'Alema il quale è l'unico che oggi conta nel PD, il resto sono solo pedini mese e tolte al momento opportuno, da ultimo il gioco con Rosy Bindi, un'altra vittima di D'Alema?
Esperienze simili sono state provate anche a Terracina, o meglio ci voleva provare Eugenio Fedele il quale è stato anche lui spinto da una santa alleanza aveva provato a mettere insieme Sel, Rc, Idv, associazioni, la cosiddetta società civile, ecc, ebbene anche questo progetto è fallito prima del tempo, forse è il caso per il bene di Terracina dire: per fortuna...
L'unico collante che evidentemente univa queste forze, era l'anti Nardi, finché si faranno delle cose contro qualcuno o qualcosa non ne verremo mai a capo, occorre fare per la città... Si prospettano altri percorsi simili a quello iniziato da Fedele?
Forse, non lo sappiamo, ma l'esperienza dovrebbe insegnare: non basta vincere le elezioni, bisogna poi saper amministrare la città...
Da circa un anno o forse più, in molti chiedono le dimissioni del sindaco Nardi perché a loro dire non ha ben governato la città, questo lo giudicheranno i cittadini il prossimo 15 maggio. Il problema a mio modo di vedere non è se Nardi va via prima, semmai è trovare gente capace e competente per il dopo, non è sufficiente solo vincere...
Chi crede che l'importante sia intanto vincere le elezioni e poi vediamo è una persona sprovveduta oppure è uno che non ama la città, oppure ancora più grave è persona poco competente... anche nel dopo Recchia si disse: l'importante è cacciare i comunisti dal palazzo, è stato fatto, ma poi?
Mi sarò fatto qualche nemico? Probabilmente sì... Meglio farsi qualche nemico prima ed esprimere le proprie opinioni piuttosto che scoprire tra un anno magari che in politica non esistono sante alleanze, chi lo crede possibile evidentemente è un trasformista della politica... oppure è un illuso... mi fermo qui. Alla prossima.

domenica 20 febbraio 2011

La coperta troppo corta...

In questi ultimi scorci di consiliatura è difficile recuperare il tempo per perduto e resta impossibile accontentare tutti.
Ogni gruppo politico, sia esso di maggioranza, sia esso di opposizione deve dimostrare ai cittadini la bontà del proprio operato con la speranza di essere rieletto...
Operazione che appare per molti in salita... vedremo, mai dire mai...
La maggioranza deve dimostrare che ha operato per il bene della città, il ruolo della minoranza è ovviamente quello di far passare il messaggio che l’attuale amministrazione è stata incapace di portare a termini gli impegni assunti con gli elettori nel 2006, chi ha ragione?
Lo diranno i terracinesi il 15 maggio prossimo, intanto, ogni amministratore vorrebbe accelerare la realizzazione ed i lraggiungimento del proprio obiettivo, per fare questo occorre come si dice: tempo e denaro... Ebbene gli attuali amministratori non hanno né uno né l’altro...
Il tempo sta per scadere, meno di tre mesi, i soldi manco a dirlo... Ogni assessore vorrebbe fare contento il proprio partito di riferimento, o forse cerca il consenso per sé... non è difficile immaginare cosa succede durante le riunioni di giunta, ognuno tira l’acqua al proprio mulino...
Il problema è che la coperta è troppo corta, non basta per fare contenti tutti, allora la tensione sale, perché tu sì ed io no?
Risultato ovvio è che per causa di veti incrociati, probabilmente non si farà niente, speriamo solo che eventuali soldi spesi in questi tempi, al di là del risvolto propagandistico elettorale, siano di utilità per la città. Una strada asfaltata, resta tuttavia utile anche dopo le elezioni, certo, chi commissione il lavoro prende il merito e forse il voto, il costo resta a carico dei cittadini tutti...
Quello che l’amministrazione attuale dovrebbe evitare è di assumere debito oneroso per le casse comunali che impegnino per l’avvenire la prossima amministrazione, grandi opere, appalti e altro... vanno opportunamente evitati, sarebbe poco piacevole e scorretto decidere per il prossimo sindaco...
Siamo a fine mandato, la prossima giunta con ogni probabilità e per una serie di eventi avrà una composizione diversa dall’attuale, quella in carica non dovrebbe assumere impegni per quella futura, se non altro per una sorta di cortesia istituzionale, sarà così?
Ma neanche per sogno... ognuno vorrà sparare le ultime cartucce che gli restano, il problema è che quì si sparano anche quelle degli altri...

sabato 19 febbraio 2011

Dai professionisti della Politica...

...ai dilettanti della politica, anzi, l’altro giorno dialogando con un amico su facebook suggeriva: dilettanti allo sbaraglio!
Ad oggi è difficile capire ancora come andranno le cose nei prossimi giorni e nei prossimi mesi che ci separano dal giorno x, ossia il 15 maggio, il giorno in cui si terranno le elezioni per il rinnovo del nostro consiglio comunale.
Dopo Emilio e Mimmo, li chiamiamo così in senso affettuoso, è sceso in campo per il posto sospirato ruolo di primo cittadino anche Gianfranco Sciscione.
Ancora pochi giorni e si conosceranno anche gli altri nomi...
Il coordinatore regionale del Pdl Piso ha dato l’ultimatum a Zaccheo & Co. per sciogliere il nodo di Latina, dopo questo atto, è atteso il senatore per decidere chi sarà il prescelto, ossia il candidato sindaco per il Pdl.
Da informazioni giornalistiche, sembrerebbe che ci saranno due liste del Pdl, da una parte quello ufficiale, composto da persone non coinvolte con l’attuale gestione Nardiana, dall’altra parte, si dovrebbe ipotizzare una seconda lista che possa accogliere tutti coloro che verrano messi fuori dalla lista del Pdl ufficiale, a meno che non riescano a trovare casa altrove... difatti se uno ha un po’ di voti può tornare sempre utile...
Messo in questo modo, sembrerebbe tutto a posto, il Pdl si propone come partito ripulito, rinnovato nel cuore e nella mente, capace di scrollarsi di dosso tutte le responsabilità e mancanze dell’attuale amministrazione. Se così fosse, potrebbe addirittura aspirare ad apparentamenti con altre liste che sono distanti dall’attuale amministrazione, sarà così?
Nella trasmissione del venerdì Germano a TerracinaTv, ha detto in maniera velata ma non troppo, che sarebbe auspicabile che il Pdl, quello “buono”, rinunci da un proprio candidato sindaco e faccia confluire le preferenze su Gianfranco, potrebbe accadere questo?
Difficile che il Pdl possa rinunciare ad un proprio candidato di bandiera da proporre all’elettorato e appoggiare in toto già al primo turno Gianfranco, e se poi la palla gira per un altro verso?
Altro elemento che alimenta qualche dubbio è: il Pdl buono, dovrebbe rappresentare il senatore, Germano e Gianfranco non sono mai stati troppo gentili con il senatore, è vero... in politica mai dire mai...
Visti i tempi che corrono, forse sarebbe più salutare per tutti presentare un proprio uomo e poi creare alleanze successive, è vero che in tal caso si potrebbe rischiare di essere fuori dai giochi ma, pare assai improbabile che il Pdl possa essere escluso da un eventuale ballottaggio.
Altra considerazione da fare è: se verranno escludi dalla lista del Pdl ufficiale tutti i “vecchi”, non si corre il rischio escludere anche i voti che essi rappresentano?
Quindi fuori il vecchio con i voti, dentro il nuovo pieno di belle speranze ma privo di esperienza e di voti?
Già perché al di là delle buone intenzioni, per vincere le elezioni ci vogliono i voti, i buoni propositi restano tali, le buone intenzioni sono cosa buona ma, non fanno vincere le elezioni, perché il Pdl le elezioni le vuole vincere
oppure no?
Naturalmente ancora siamo solo nel campo delle ipotesi, presto sapremo se veramente passeremo dai professionisti ai dilettanti della politica, esiste veramente qualcuno che per avere il proprio tornaconto personale vuole mandare allo sbaraglio costoro... dopo di me... il vuoto!
Una cosa è certa, nessuno mollerà la preda tanto facilmente, alla prossima puntata...

mercoledì 16 febbraio 2011

Gianfranco Sciscione scende in campo...

Gianfranco Sciscione ha rotto gli indugi e ha annunciato la sua discesa in campo per la carica di sindaco alle prossime amministrative terracinesi.
Nonostante in passato ci siano state alcune dichiarazioni contrarie, probabilmente frutto di un cattivo consiglio da parte di qualcuno, ieri sera durante la trasmissione di Bersani su Terracina TV Gianfranco ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco della nostra città per la lista Con Te di Renata Polverini. In guerra, in amore e in politica mai dire mai...
Cosa accade ora? Per il momento niente, è stata aggiunta un’altra tessera al puzzle per la selezione della prossima classe politica terracinese che ci dovrà far uscire da guado...
Inizialmente si era pensato che Sciscione potesse rappresentare il Pdl e tutto il centro destra, poi per sua ammissione in diretta ha puntualizzato che non cercherà alleanze con nessuno, praticamente Sciscione vorrà avere le mani libere per eventuali futuri apparentamenti in un ipotetico ballottaggio.
Difatti, a questo punto, resta difficile immaginare che si possa eleggere il sindaco al primo turno, necessariamente si dovrà ricorrere ad un secondo turno, a quel punto tutto può accadere, anche l’imprevedibile...
In quel momento se Sciscione dovesse arrivare al ballottaggio dovrà per forza di cosa ricercare convergenze tali da superare l’avversario politico che dovrà affrontare e cercare di battere.
È il caso di ricordare gli altri candidati che al momento concorrono al rinnovo della carica di primo cittadino, sono: Emilio Perroni per La Destra, Domenico Zappone per il PD, Gianfranco Sciscione per la lista Con Te.
Non sappiamo al momento cosa accadrà a sinistra, dopo l’uscita di scena di Fedele si vocifera che Sel presenterà un proprio esponente come candidato.
Intanto Sciscione nel frattempo potrebbe cercare di raccogliere qualche pezzo della ex coalizione di Eugenio Fedele. Passando per il centro, l’Udc ora cosa farà, ha pronto un proprio candidato, farà una lista di appoggio con Sciscione, sosterrà il Pdl?
Il Pdl ha trovato un accordo per il proprio uomo?
Intanto ancora non sappiamo se in occasione delle nostre amministrative avremo la nascita del cosiddetto terzo polo, ossia Udc, Fli e Api avranno un candidato comune... oppure ognuno per sé? Il Pri di Lauretti and Co, cosa farà ora, resterà fuori dai giochi e correrà da solo? Alcuni bene informati, sostengono che la campagna acquisti dei repubblicani continua a ritmo serrato, vogliono forse fare qualche brutto scherzo ed arrivare loro al ballottaggio?
In tal caso chi avrebbe il “coraggio” di rimangiarsi tutto quelo detto in passato e cercare l’ontesa con Alfredo ed i suoi amici?
Probabilmente nei prossimi giorni avremo qualche risposta ai tanti dubbi che abbiamo fino ad ora esposti... Intanto ora cosa farà Sciscione userà il suo ruolo di controllore delle sue Tv per avere un dominio sulla scena locale oppure consentirà anche agli altri candidati di “utilizzare” il mezzo televisivo per far conoscere i programmi elettorali che ogni candidato alla carica di primo cittadino vorrà presentare ai propri elettori?
Non riteniamo che una persona intelligente come Gianfranco Sciscione voglia ricorrere a tali metodi che alla fine si potrebbero rilevare poco produttivi ai fini della campagna elettorale e del raggiungimento del consenso, vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà... a partire dal prossimo venerdì quando ci sarà una nuova puntata di Germano Bersani.
Il 25 Aprile 2010 Sciscione in un discorso che tenne in piazza Garibaldi all’indomani della sua elezione alla carica di consigliere regionale, si rivolse al popolo terracinese dicendo loro che alle prossime elezioni, quando si fossero presentati gli attuali amministratori, bisognava cacciarli...
Ebbene, resta difficile che oggi, oppure dopo il 15 maggio, Sciscione possa fare accordi con questi personaggi, così tanto criticati da lui in quell’occasione... e non solo.
Cosa rimane da fare allora, forse Gianfranco spera di recuperare qualcosa dai cocci del Pd e, dagli altri partiti meno compromessi con l’attuale giunta Nardi.
Vale la pena tuttavia di ricordare ai più che il difficile non è vincere le elezioni... il difficile è governare...
Meglio vincere male... che perdere bene?
Teniamoci in contatto...

sabato 12 febbraio 2011

Politica in Bianco e Nero

Mentre si avvicina sempre più la primavera, si iniziano a sentire i profumi della natura che si prepara per il risveglio, difatti da qualche giorno hanno iniziato a fiorire le piante di mandorle, le giornate iniziano ad allungarsi, tutto lascia presagire un buon inizio di primavera.
Politicamente parlando, ancora non siamo nella fase del risveglio, pare che da più parti non ci sia nessuna voglia di uscire dal letargo, a Destra solo Emilio Perroni ha messo il suo segnaposto, nel Pdl si aspetta l'illuminazione e l'illuminato, al Centro ci si prepara per fare centro, un po' più in là, andando a Sinistra, incontriamo il PD che, ufficialmente ha proclamato candidato sindaco Mimmo Zappone.
Continuando con il nostro cammino, avremmo dovuto incontrare Eugenio Fedele, messo in questa posizione poiché aveva rapporti con Sel e Rc, i più sanno che Fedele da qualche giorno ha deciso di gettare la spugna e ha abbandonato l'idea di candidarsi a capo della coalizione rappresentata da alcune associazioni e dalla sinistra rappresentata da Sel e Rc.
Fedele non c'è più, pare che Sel e Rc abbiano intenzione di correre da soli e vogliono candidare una donna alla carica di primo cittadino, ormai, dopo tante esperienze, la prudenza è d'obbligo, quindi fino alla presentazione delle liste tutto può accadere, anche che qualcuno presenta male la lista e venga esclusa... quindi occhio alla penna, nel momento della raccolta delle firme.
Torniamo per un attimo a Fedele, ha fatto bene, ha fatto male? Chi può dirlo, abbiamo aperto un sondaggio all'indomani della separazione con Sel e Rc, ma mai ci saremmo aspettati di vedere Fedele uscire di scena, già perché Fedele è uscito di scena oppure no?
Dopo tanta premessa, dove andiamo a parare? Ci può dirlo, questa mattina su facebook Germano Bersani in un post ha lanciato l'idea di fare una Lista del buon Governo, a mio modo di vedere resta solo un'idea se non una provocazione... il motivo? Presto detto: forse in tanti abbiamo una visione in bianco e nero della politica, senza mezzitoni, abbiamo una convinzione che da un lato ci sono i buoni, dall'altra i cattivi, non esistono mezze misure... È proprio così? Se una persona gode di una certa reputazione si può eventualmente candidare ad esempio con il Pdl e mantenerla? Oppure per mantenere dignità e reputazione si deve candidare magari sempre a titolo di esempio nel Pd, oppure in Sel? Se reputiamo un soggetto poco affidabile, dovrebbe restare tale indipendentemente dalla collocazione politica che assume, non siete d'accordo?
Resto della convinzione che occorre individuare il meglio che può esprimere ogni schieramento e premiare queste persone, mentre vanno emarginate coloro che in passato hanno ampiamente dimostrato incapacità politica e amministrativa. Solo se si riesce in questo progetto si può sperare in una nuova classe politica capace e competente... Alla prossima puntata...

mercoledì 9 febbraio 2011

La coalizione inFedele...

È ufficiale questo matrimonio non s'adda fare, resa nota a tutti la rottura tra Sel e la lista di Eugenio Fedele, come si dice in questi casi, meglio lasciarsi oggi piuttosto che a matrimonio avvenuto (leggi ad elezioni fatte). Non sappiamo bene quali sono i motivi che hanno indotto i protagonisti di quest'avventura politica alla rottura, o meglio sappiamo quello che hanno dichiarato ufficialmente, forse c'è dell'altro, è presto per dirlo, del resto mettere insieme gente che viene da culture ed esperienze politiche diverse non sempre è un'operazione facile, anzi forse è impossibile, questo avviene a livello nazionale come pure a livello locale.
Aprilia è in crisi, Cisterna è in crisi, Gaeta è in crisi, Minturno naviga a vista, una cosa sono le buone intenzioni, fare politica “nuova” altra cosa è vivere insieme e portare avanti un programma.
Come già detto in un post precedente, la cosiddetta società civile non esiste, partire dall'estrema sinistra per passare al centro ed arrivare a destra è operazione non facile, nessuno ci riuscirà mai...
Evidentemente la coalizione che nell'intenzione voleva sostenere la candidatura di Eugenio Fedele ha dovuto arrendersi di fronte all'impossibilità di fare sintesi politica, semmai chi fosse nei propositi un'azione politica, forse si trattava solo di accordo elettorale contro l'attuale amministrazione, come visto le cose contro qualcuno o qualcosa hanno le gambe corte, o forse c'è dell'altro chi può dirlo se non i diretti interessati...
Probabilmente la coalizione ha sofferto e ha pagato per questo, poca se non nulla l'esperienza politica dei componenti, è noto Fedele non è mai stato un politico, le associazioni teoricamente fanno altro, l'estrema sinistra non ha governato la città in questi ultimi dieci anni, come dire una cosa è la teoria altra cosa è la pratica. Cosa accade ora? Difficile dire, Sel e Rc con tutta probabilità andranno alla ricerca di un proprio esponente da candidare a sindaco per formare una lista e correre da soli, non sappiamo se ci riusciranno, potrebbero chiedere “asilo politico” nel PD, resta da capire se Mimmo Zappone vorrà caricarsi di una “zavorra” politica rappresentata dalla sinistra cosiddetta radicale, del resto è da tempo che cercavano l'accordo e non ci sono riusciti, perché ciò dovrebbe accadere ora?
Fedele, guarderà verso altri lidi? Ci sarà il feeling con Sciscione come ipotizzato da alcuni organi di informazione? La cosa certa è che con la separazione anticipata tra Sel e Fedele gli scenari politici in vista delle prossime elezioni amministrative cambieranno in maniera considerevole, difficile vedere ora quale saranno le ripercussioni sulle altre liste, ma si sono rotti alcuni meccanismi che lasciavano presagire un tipo di risultato, ora resta da vedere, e noi staremo a vedere...

martedì 8 febbraio 2011

Gianfranco Sciscione candidato del Centrodestra?

La storia infinita, Terracina non trova pace almeno per quello che riguarda il candidato sindaco del centrodestra.
Quando sembra tutto fatto ecco puntualmente il colpo di scena, quello attuale potrebbe essere rappresentato dal nome di Gianfranco Sciscione candidato sindaco di tutto il centro destra, detto così potrebbe far sorridere.
I fatti, Sciscione come sappiamo lo scorso anno è sceso in campo per le regionali con la lista Con Te di Renata Polverini, grazie all’esclusione della lista del PDL a Roma, Sciscione in un primo momento è entrato nel consiglio regionale.
Successivamente a causa di un ricorso presentato da alcune liste d’opposizione, è estromesso dalla Pisana.
Del resto se la Polverini è presidente di regione questo lo deve alle provincie del Lazio, perdere Latina è un lusso che il Pdl non si può permettere.
Sciscione controlla i “bottoni” delle televisioni del suo gruppo, la cosa evidentemente fa gola a molti.
Tra qualche mese si vota a Latina, Terracina ed in altri numerosi comuni della provincia di Latina, una finestra sugli elettori rappresentata dalle reti di Sciscione può tornare utile e fare la differenza.
Latina è ancora in alto mare per quello che riguarda il candidato sindaco del centro destra, Moscardelli incalza, Cirilli scalpita, Zaccheo alza la posta, insomma la situazione è molto confusa.
Latina è la seconda città del Lazio per importanza, il Pdl non può permettersi di perderla, in regione l’Udc governa con Renata Polverini e La Destra di Storace, un rappresentante di Storace dovrebbe entrare presto nel governo nazionale, tutto lascia presagire che Latina non può sottrarsi a queste logiche.
Gli indizi. Sulle pagine di Latina del Corriere Pontino troviamo alcuni indizi che porterebbero nella direzione di Sciscione candidato sindaco per Terracina.
L’Udc di Forte, La Destra di Storace, Con Te della Polverini dovrebbero sostenere la corsa del sindaco di Latina, in cambio pare che Renata Polverini chieda un candidato sindaco, difficile immaginare che possa essere Latina, non resta che Terracina.
Del resto è poco credibile che Sciscione possa usare il simbolo Con Te senza il consenso della Polverini e correre contro il Pdl Terracinese.
Resta da vedere cosa accadrà nelle altre liste, secondo alcune indiscrezioni apparse sulla stampa locale in questi giorni pare che ci sia un certo feeling tra Sciscione e la lista di Eugenio Fedele che, sempre secondo queste notizie avrebbe o sarebbe intenzionata a scaricare Sel e Rc, sarà vero, forse, aspettiamo conferme, ma questa è un’altra storia...
Chi resterebbe fuori da questi giochi?
Secondo logica se fosse confermato il divorzio tra Sel e Fedele, la lista di Fedele si sposterebbe “geograficamente” più al centro, quindi resterebbe fuori Sel, Rc, Pd, quelli coinvolti con l’attuale amministrazione e per logica anche il Pri, e Fli? Esiste ancora?
Evidentemente resta difficile credere che a questo punto Fedele possa rinunciare alla sua candidatura, forse il consenso che raccoglierà al primo turno potrà tornare utile nell’eventuale ballottaggio...
Emilio Perroni potrebbe in questo caso rinunciare alla sua candidatura a sindaco, la stessa Udc potrebbe forse fare una propria lista di appoggio ma rinunciare ad un proprio candidato di bandiera, anche il Pdl potrebbe sosterere con una propria lista Sciscione, del resto pare sia tramontata l’ipotesi Procaccini a meno di altri colpi di scena...
Naturalmente siamo nel campo delle ipotesi, presto avremo conferme o smentite, in politica è noto niente è definitivo... almeno fino alla presentazione delle liste ufficiali.

sabato 5 febbraio 2011

Highlander - L'ultimo immortale

Da qualche tempo forse da qualche anno, una strana sindrome pare colpire il Pd terracinese, Highlander - L'ultimo immortale oltre al titolo di un film pare sia diventato un pallino fisso dei dirigenti del partito.
Alfredo Lauretti noto imprenditore locale da qualche tempo prestato alla politica da quando è sceso in campo ha fatto parlare molto di se.
Come tutti ricorderete, Alfredo è stato eletto nelle fila della Margherita, poi il partito è confluito insieme ai Ds nella nuova formazione del PD. Dopo qualche tempo Lauretti ha deciso che il Pd non faceva per lui e abbandonando il gruppo del Pd ha preso casa presso i repubblicani, da quel momento sono iniziati i guai per lui, il Partito Democratico evidentemente non ha gradito il “salto della quaglia”, ha iniziato un campagna contro Lauretti dichiarando a più riprese che il consigliere vive uno status di incompatibilità in quanto sarebbe amministratore di alcune società che prestano servizi per conto del Comune.
Alfredo Lauretti si è difeso dagli attacchi del Pd in consiglio comunale, ha dimostrato che lui è estraneo ai fatti, avrebbe ceduto le attività e quindi non sussiste il problema dell'incompatibilità.
Pensate che il Pd sia rimasto a guardare, per niente ha presentato ricorso al Prefetto, pare che anche il Prefetto abbia dato torto al PD, allora alcuni esponenti del Pd hanno sostenuto che comunque esiste una incompatibilità morale...
Intanto nel frattempo Lauretti non solo è ancora consigliere comunale ma ha rafforzato le proprie fila, Paolo Cerilli è passato con il gruppo repubblicano, salgono così a quattro i componenti del PRI, evidentemente Lauretti aveva bisogno di un capogruppo che reggesse il confronto con gli altri gruppi...
Basta parlare di Lauretti, in questi giorni è apparso sulla stampa locale un articolo in cui si chiede “la testa” di Vincenzo Coccia, consigliere uscente del PD, anche lui ex Margherita.
Secondo l'accusa del Pd Coccia avrebbe due piedi in una scarpa, difatti sempre secondo l'accusa della direzione del locale PD, l'avvocato Coccia non solo non avrebbe rinnovato la tessera del PD, ma si sarebbe defilato dai lavori del congresso cittadino che ha visto la riconferma alla guida del partito di Alessandro Di Tommaso e, udite udite sarebbe organico alla lista di Eugenio Fedele, dove qualcuno si è spinto a dire che in caso di vittoria Coccia potrebbe ricoprire l'incarico di vice sindaco.
La domanda nasce spontanea: alla fine chi resterà nel Pd? Dopo il congresso cittadino il Pd locale ha deciso di mettere in campo la candidatura di Mimmo Zappone per la carica di sindaco in alternativa a Fedele, a Perroni e a tutti gli altri candidati che verrano fuori d'ora in avanti.
Da fonti bene informate pare che Zappone non sia gradito proprio a tutti, alcuni li cacci, altri al momento sostengono di non ripresentarsi, chi prenderà i voti per consentire a Mimmo Zappone di sperare almeno in un ballottaggio? Misteri... alla fine ne resterà uno solo?

giovedì 3 febbraio 2011

Terracina: politica e società civile

Politica e cosiddetta società civile, un binomio che spesso accompagna la vita politica italiana sia essa a livello nazionale sia essa a livello locale.
Nonostante da più parti si cerchi di dare una definizione al termine società civile, personalmente penso che non esiste un termine che la possa descrivere, semplicemente perché la cosiddetta società civile non esiste.
Con questa tesi, in molti termineranno questa lettura, per chi insiste nella lettura cerco di spiegare i motivi che mi spingono a fare questa affermazione.
Alcuni definiscono la società civile come un qualcosa di estraneo alla politica, ebbene non esiste, chi più chi meno tutti siamo coinvolti nella politica. Coloro che sono nauseati della politica, coloro che preferiscono impegnarsi nel volontariato, coloro che sono membri di una qualsiasi associazione, sia essa culturale, sia di volontariato, sia una semplice associazione di categoria, fanno parte di un sindacato, fanno politica per cui non possono definirsi membri della cosiddetta società civile.
Semplicemente tutti coloro che votano, sono dei politici, magari inconsapevoli ma sono politici, con il proprio voto esprimono o almeno cercano di esprimere un indirizzo politico o amministrativo della propria città, del proprio paese, della propria associazione, ecc
Un’associazione ha un proprio organo di controllo eletto dagli iscritti, ebbene in tal caso ci saranno state delle elezioni, si è prerferito tizio a caio, ebbene si è fatta politica...
Se proprio vogliamo essere pignoli, si possono considerare elemeti della cosiddetta società civile, almeno politicamente parlando, tutti coloro che non hanno ancora l’età per il voto, loro non si sono mai espressi, loro non sono responsabili del successo o del fallimento del proprio sindaco, del proprio presidente di provincia, di regione, del consiglio, del proprio deputato o senatore, loro e solo loro possono fregiarsi di appartenere alla cosiddetta società civile... semmai esiste veramente.
Se ancora continuate nella lettura significa che non avete niente di meglio da fare oppure il discorso vi appassiona e siete curiosi di capire dove voglio arrivare con questo ragionamento.
Espressione della società civile, come detto prima, si cerca di usare e speso di abusare di questo termine in politica per indicare colui o coloro che sono al di fuori della logica dei partiti, come visto non à così...
In occasione delle elezioni amministrative non è difficile trovare liste civiche ovvero liste che si collocano al di là della logica dei partiti, salvo poi sparire subito dopo le elezioni, salvo qualche raro caso... ebbene possiamo definire queste liste civiche espression della società civile? Certamente no, spesso sono liste civetta, liste di disturbo, liste costituite per creare spazi per candidati che non sono in linea con i partiti nazionali, oppure più spesso vengono utilizzate per dare un posto a chi è stato “trombato” e non lo ha trovato nelle liste ufficiali.
Ad avvalorare questa mia ipotesi, giunge in soccorso un fatto accaduto l’altro giorno su TerracinaTv durante la trasmissione condotta da Bersani. Ospiti della serata Gianni Percoco e Antonio Bernardi noti consiglieri comunali di minoranza ed altri due partecipanti. Ebbene gli altri ospiti sono stati presentati dal conduttore come membri della società civile, sarà vero?
Dopo alcuni minuti, durante la trasmissione è emerso che in realtà i due sono membri del direttivo della lista che fa capo a Gianfranco Sciscione, ergo, non esiste la società civile, siamo tutti politici, anche io con questo ragionamento faccio politica.
Siamo nella fase preparatoria delle liste, alcuni nomi sono noti, altri sono in gestazione, dalla stampa e dalle rete emerge che: Eugenio Fedele è il candidato sindaco espressione di alcune associazioni cittadine e della società civile.
È vero? No, Fedele è anche espressione di Rifondazione Comunista, di Sinistra Ecologia e Liberta, di gente di destra e di alcune Associazioni terracinesi, quindi rientra in una logica di coalizione “mista” partiti e associazioni.
Probabilmente raccoglierà voti dai cittadini delusi dell’attuale amministrazione, raccoglierà i voti di coloro che hanno in passato votato Recchia, Nardi e ora vogliono dare il loro consenso altrove...