Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

domenica 31 ottobre 2010

La politica e giovani d'oggi...

Troppo spesso si dice che i giovani sono superficiali, sono apatici non si assumono le proprie responsabilità, si interessano poco della politica, qualcuno tempo fa li ha definito bamboccioni, un “vecchietto” che faceva il ministro... Come sempre la verità è a metà via, non si può generalizzare, ci sono giovani che non hanno la minima intenzione di “crescere”, altri al contrario vorrebbero farlo, vorrebbero assumersi le proprie responsabilità, vorrebbero crescere anche politicamente e rendersi utili alla società.
Il ruolo principale dei giovani dovrebbe essere quello di affiancare e nel tempo sostituire coloro che per raggiunti limiti di età lasciano il lavoro, per raggiunti limiti di età non sono più idonei per svolgere determinate mansioni, lasciano la politica.
Il compito delle persone più esperte dovrebbe essere quello di formare i giovani, dovrebbero mettere la loro esperienza e la loro saggezza a disposizione dei giovani ed affiancarli nei ruoli e nei compiti che in futuro dovranno assumere e svolgere.
Ma sempre così? È sempre vero che i giovani declinano le loro responsabilità? È sempre vero che i giovani pur avendo la possibilità di partecipare in modo attivo alla crescita del benessere della società si rifiutano di farlo? Spesso in un determinato ambiente di lavoro avviene il naturale ricambio tra generazionì di lavoratori, per raggiunti limiti di età, per espansione del mercato, ecc, tutto questo crea opportunità.
In politica purtroppo non è così, a volte coloro che lasciano un posto di lavoro poi si riciclano in politica, poiché la politica non ha limite d'età, sindacalisti, insegnanti, impiegati e pensionati spesso, anzi troppo spesso si danno alla gestione della cosa pubblica.
Non ci sarebbe niente di male se non fosse per il fatto che la loro presenza limita in maniera massiccia la possibilità di inserimento dei giovani in politica. I giovani vengono accusati ingiustamente di essere poco attivi politicamente, del resto come potrebbero farlo?
Se un giovane pur avendone le capacita decidesse di occuparsi di politica troverebbe un folto schieramento di persone incollate saldamente alla loro poltrona che per niente al mondo la lascerebbero.
Tutti gli schieramenti politici parlano, appunto parlano di rinnovamento ma poi nei fatti se ne guardano bene, raramente qualcuno pur capace riesce a passare nella maglia dei “controllori”, deve essere uno proprio bravo o avere un parente nel giro.
Spesso si tramandano da padre in figlio cariche e ruoli, il figlio del sindaco fa il sindaco, il figlio del deputato fa il deputato, il figlio del senatore fa il senatore, il figlio del duce per fortuna non fa il duce!
Dicevamo i giovani sono le speranze del futuro, ma quale film avete visto, in politica se sei un tipo appena un po' sveglio vieni subito “eliminato”, sei troppo pericoloso.
I giovani sono ottimi per attaccare i manifesti, per dare un segnale di rinnovamento, ma nulla di più, devono stare a cuccia, non devono alzare la testa.
Alcuni mesi fa il ministro Giorgia Meloni aveva posto un quesito, come mai uno può ad una certa età essere elettore ma non può essere eletto?
Giorgia Meloni ancora aspetta una risposta e forse non l'avrà mai... qualcuno dice che a 18 anni non hai abbastanza esperienza e saggezza, sarà ma poi gli metti un'auto di grossa cilindrata in mano. A 18 anni puoi votare per la camera ma non puoi votare al il senato e non puoi essere eletto senatore, chi ci capisce bravo... forse vogliono tenersi stretta la poltrona sotto il culo per darla poi ad un loro figlio.
Quante volte abbiamo sentito e detto: largo ai giovani!
Totò diceva, ma mi faccia il piacere...
Ovviamente questa situazione esiste sia a livello nazionale sia a livello locale. Nelle amministrazioni locali, il sindaco dopo due mandati non può più ricandidarsi per ricoprire la stessa carica, deve stare almeno per una legislatura a riposo, ovviamente si fa per dire, può fare il consigliere o l'assessore, il consigliere provinciale, il consigliere regionale, il senatore ecc.
Un ex sindaco può decidere di mettere al posto suo un figlio, un fratello, un cognato o un parente, un suo prescelto e continuare così a governare, a volte ci riesce altre volte no, ma non importa. Continuerà tuttavia a fare il consigliere e restare nella stanza dei bottoni, ha così la possibilità che nessuno vada ad alzare i coperchi delle pentole...
Questo è quello che avviene, cosa dovrebbe accadere invece, i giovani dovrebbero affiancare i politici più anziani nella gestione della cosa pubblica, poi gradualmente i più vecchi dovrebbero lasciare il loro posto, si avrebbe una continuità nel rinnovamento e la città ne avrebbe un sicuro giovamento.
Purtroppo non così, largo a giovani... ma a parole nei fatti chi amministra amminestra!

venerdì 29 ottobre 2010

Politica terracinese e voto di scambio...

IL voto di scambio è il voto dato regolarmente da un elettore, ma non motivato da scelte politiche frutto di riflessioni sincere e disinteressate, bensì corrotto da qualche tornaconto ricevuto da parte di chi si candida o chi per lui. (Wikipedia)

Detto questo, tutti dicono che la politica è sporca, si dice che chi vuole andare in consiglio comunale lo fa perché deve tutelare i suoi interessi o quelli di qualche suo amico, ecc.
Ebbene se il politico è corrotto è perché ci sono i corruttori, tutti chiedono un posto "al sole", tanti lo ottengono, tanti altri no.
Si dice la politica dovrebbe essere una cosa nobile, ci scandalizziamo per il cosiddetto voto di scambio, credo che tutti noi facciamo il voto di scambio.
Ognuno di noi vota un candidato per lo scambio di: una raccomandazione, un favore, un posto di lavoro, per partito preso o per ideologia, anche in questo caso c'è lo scambio il voto con l'ideologia, altri scambiano il voto con il programma.
Esempio se metto sul programma come priorità il porto, ottengo il voto dalle persone interessate alla cosa, anche in questo caso potremmo parlare di voto di scambio.
In Italia ci sono le lobby, esistono quelle ufficiali e quelle celate, quelle nascoste “producono” politici da piazzare nei vari posti di potere per tutelare ed alimentare i propri affari.
Nella nostra città, per tornare ai fatti nostri, ci sono cartelli elettorali che fanno i propri interessi, alcuni cartelli sono palesi fatti da persone che pubblicamente sono riconoscibili e riconducibili alle loro attività, altri cartelli sono invisibili, non se ne conoscono “i soci”.
Dobbiamo forse stabilire quale dei due tipi sia il più onesto? Forse, ma questa è un'altra storia.
Da una parte ci sono i moralisti che sostengono che certe cose non si fanno e poi magari le fanno, dall'altra ci sono quelli che evidentemente cercano di recuperare il tempo che dedicano alla politica ottenendo favori e profitti per la loro attività.
Questi atteggiamenti sono entrambi da condannare, il problema è che alcuni, quelli che fanno le cose di nascosto vogliono apparire come persone oneste che nulla hanno da nascondere, questi personaggi certamente sono i più pericolosi perché sono più difficili da individuare, credono di essere i più moralisti.
In teoria tutti vogliamo che i politici siano corretti e non corrotti, nella pratica tutti andiamo alla ricerca del privilegio, del favore e, se poi non lo otteniamo ci lamentiamo, se non ci fanno l'assunzione diciamo che quelle fatte sono clientelari, sono i figli dei raccomandati.
Qualche politico nostrano si spinge oltre definendo alcune istituzioni come degli assumifici, sarà forse che non hanno avuto nessuno dei loro protetti in organico?
Le cattive abitudini sono dure a morire, se vogliamo essere moralisti lo dobbiamo essere sempre, dobbiamo sempre rispettare le regole, non possiamo farlo solo quando ci fa comodo, azioni amorali vanno sempre condannate e non solo quando ci fa comodo.
Spesso critichiamo l'operato dei nostri politici, è vero non tutti sono all'altezza del compito che gli è stato affidato dagli elettori, possiamo sempre recuperare all'errore fatto.
A primavera si vota, si iniziano a vedere le prime avvisaglie di apparentamento.
Alcuni votano per necessità, alcuni perché costretti dagli eventi, altri per parentela, altri per amicizia, alcuni votano per ideologia senza guardare alla persona.
Nel caso delle amministrative bisognerebbe lasciare da parte l'appartenenza politica e analizzare il candidato, a volte in modo pregiudiziale viene escluso un aspirante consigliere perché non appartiene al proprio schieramento politico, magari si indirizza il voto altrove per pentirsene il giorno dopo e, magari il “prescelto” fa il salto della quaglia e passa alla concorrenza, alla faccia dell'ideologia.
In conclusione almeno a livello locale, il più pulito ha la rogna... pure quelli che oggi vogliono passare per verginelli della politica, chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Sarebbe il caso di scavare a fondo, sicuramente ne vedremmo delle belle, anzi ne vedremmo delle brutte, almeno abbiano la bontà di stare zitti.

mercoledì 27 ottobre 2010

Settimana della Cultura Italiana

Crediamo di fare cosa gradita ai nostri lettori ospitare in questo spazio il lavoro e l'impegno svolto dal comitato di Terracina per Pécs, Capitale della Cultura Europea 2010, tutte le attività mirate alla valorizzazione della nostra città meritano attenzione.
Per questo motivo riportiamo in maniera integrale il comunicato del comitato di Terracina.
“Insieme dal 1996”. È questa la frase che campeggia su Piazza Kossuth ed è questo il concetto che unisce da 14 anni la Città di Pécs alla Città di Terracina. Il 17 Ottobre è terminata “La Settimana della Cultura Italiana” grazie alla quale la nostra città e tutta la provincia di Latina sono state protagoniste assolute nella “Capitale Europea della Cultura 2010”. Un evento grandioso e straordinario che ha permesso a tutto il nostro territorio di essere al centro di un progetto Europeo di grande lustro e dando al nostro territorio visibilità internazionale in una vetrina che ci ha resi estremamente apprezzati dalla città gemellata di Pécs e che ha riempito noi di grande orgoglio rendendoci soddisfatti e ripagandoci di tutto il lavoro svolto nel corso di questi mesi. Numerosi e svariati gli eventi che hanno contraddistinto la presente delegazione Comunale e Provinciale nonché il Comitato di Terracina per Pécs Capitale Europea della Cultura 2010. Il tutto ha avuto inizio lunedì 11 Ottobre con una Conferenza Stampa durante la quale il Coordinatore del Comitato di Terracina, Luca Brusca, alla presenza del Sindaco di Pécs, Pava Zsòlt, e di numerosi giornalisti, ha descritto ed esposto nel dettaglio il Programma della Settimana. Nel corso della conferenza stampa è stata inoltre presentata la statua de “Le Teste del Seminatore”, opera creata dal Maestro Scultore Roberto Andrea Dini e realizzata appositamente per la Settimana Italiana a Pécs. L’opera rappresenta un uomo con due volti, uno con lo sguardo rivolto al passato ed uno rivolto al futuro. Questo è stato il tema portante di tutti gli eventi realizzati ed è con nostro grande orgoglio che l’Uomo simbolo della Bonifica Pontina ci ha rappresentati . Grande successo ha riscosso la Mostra de “Le Città di Fondazione” allestita nel Museo Csontváry. Alla sua inaugurazione, oltre al Sindaco di Pécs, erano presenti il Vescovo della Città, tutte le più alte cariche Comunali e Provinciali Ungheresi e i maggiori Architetti della Città che hanno apprezzato le immagini che ritraevano tutte le costruzioni relative alle Città della Provincia di Latina e Italiane realizzate durante il Ventennio Fascista. Impresa titanica per la costruzione della serra di 240 mq presente in una delle Piazze principali della Città, Piazza Kossuth, all’interno della quale moltissime delle Aziende e Cooperative Agricole che operano nel territorio pontino hanno avuto la possibilità, unica nel suo genere, di esporre e promuovere i loro prodotti di altissima qualità certificata. All’interno della stessa è stato inoltre creato uno spazio dove i professionisti del settore hanno avuto modo di istallare e descrivere innovativi e tecnologici metodi di coltivazione, tra i quali la coltivazione fuori suolo e coltivazione idroponica. Oltre ai migliaia di visitatori, circa 2000 solo nel primo giorno di allestimento, la nostra area espositiva è stata visitata anche da scuole e rappresentanti dei vari settori gastronomici tra i quali i più importanti ristoratori della Città di Pécs.
Certamente questo è stato l’evento che ha destato più stupore e curiosità nella Città, per le immense dimensioni ma anche per l’altissima qualità dei prodotti presentati che i cittadini di Pécs hanno avuto occasione di degustare ed apprezzare. Altro evento di enorme successo è stato il Meeting “Culture is Culture”, Conferenza sulla Cultura dell’Alimentazione, alla quale hanno partecipato Docenti dell’Università di Pécs, la più antica dell’Ungheria, e l’Associazione Medica della Città. Sono intervenuti nella discussione il Prof. Gaito Marco, Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Teramo, il Dott. La Rocca Giuseppe, Agronomo-Ph.D. Facoltà di Economia dell’Università di Cassino, il Prof. Nardi Stefano, Prof. Anatomia Patologica Facoltà di Medicina dell’Università Sapienza di Roma e la Prof.ssa Gubicskònè Kisbenedek Andrea, Facoltà della Sanità Dipartimento di Scienza dell’Alimentazione e Dietetica dell’Università di Pécs. Durante il meeting, nel confronto fra l’alimentazione del passato e quella moderna, sono emerse tutte le patologie e le cause dovute ad una cattiva alimentazione che si possono prevenire nutrendosi con prodotti di elevata qualità certificata come quelli del nostro territorio. Gli ospiti al termine hanno potuto degustare ed apprezzare i nostri prodotti tipici locali. Per tutta la durata della Settimana Italiana in varie zone della città sono stati presenti stand espositivi e promozionali del territorio pontino. Importante è stata la Convenzione tra la Carta del Cittadino di Pécs, Tukè Card, e la TwinCitiesCard, che permetterà ad ogni cittadino che farà richiesta della Carta Tukè di ricevere gratuitamente la nostra TwinCitiesCard. Questa operazione permetterà così l’ampia diffusione della nostra Carta del Gemellaggi. Non possiamo dirci altro che soddisfatti in pieno per la riuscita dell’evento che ci ha visti impegnati nel corso di quasi tutto il 2010 riscuotendo non solo un enorme successo ma anche la stima da parte di tutta la Città di Pécs. Questo evento straordinario ci ha così permesso di rafforzare ancor di più i nostri rapporti con la Città Gemellata, dando così finalmente inizio ad un nuovo progetto e percorso per i Gemellaggi abbandonando definitivamente la vecchia ed errata idea di percepire i gemellaggi come una spesa inutile ma bensì una grande Opportunità di scambio interculturale, tecnologico e scientifico.

martedì 26 ottobre 2010

Scoppia la pace in Consiglio Comunale...


Quella di ieri è una data storica, una di quelle che sicuramente va annotata sul calendario, il 25 ottobre 2010 verrà ricordato come il giorno in cui si è svolto un consiglio comunale “normale”, chi si aspettava il solito teatrino della politica dove elementi della maggioranza e dell'opposizione si sarebbero sfidati all'ultimo insulto sono rimasti delusi.
Il consigliere Cerilli si potrebbe definire come Penelope, ha in almeno su due punti all'O.d.g. trovato il dialogo con la minoranza, il risultato è stato produttivo per entrambi gli schieramenti, ci sono stati per la verità dei momenti dove la “passione politica” pareva volesse prendere il sopravvento, ma poi gli animi si sono tranquillizzati.
Il clima si è scaldato un po' durante l'intervento del consigliere Mazzucco che ha replicato alle accuse che gli sono state rivolte dal sindaco durante l'ultimo consiglio comunale, poi l'aria è tornata serena, Mazzucco ad un certo punto ha abbandonato i lavori e non ha partecipato alle discussioni successive e alle relative votazioni.
Offrire uno spettacolo indecente come quello che si è registrato negli ultimi tempi non è gratificante per la politica, non è gratificante per la città tutta, si possono e si devono avere posizioni diverse sugli argomenti, questo non necessariamente significa andare per forza allo scontro verbale, ogni consigliere ha il diritto di esprimere il suo parere, ha il diritto di votare come credo più opportuno, ha il diritto di replica e ha il dovere di rispettare le opinioni altrui.
Durante il punto che riguardava l'attuale ed il futuro assetto della sanità pontina, ovvero il Piano Polverini, il Pd per voce del suo capogruppo Antonio Bernardi ha presentato una bozza, che successivamente a seguito di alcune modifiche concordate tra maggioranza e opposizione ha trovato l'unità di intesa, dimostrando che su temi seri ed importanti non si può e non si deve mettere l'interesse del partito al primo posto. Prima gli interessi della città, poi quelli del partito politico, deve e dovrebbe essere sempre così.
L'opposizione a prescindere, non necessariamente porta consenso, ci sono degli argomenti che devono essere valutati in maniera oggettiva, occorre lasciare da parte i ruoli e i vecchi rancori, solo in questo modo possiamo sperare di ridare lustro alla nostra città, minoranza e maggioranza devono dimostrare di essere degni rappresentanti del popolo terracinese che li ha delegati alla guida della città. È naturale capire che per i prossimi mesi consigli comunali come quello di ieri devono essere la regola e non l'eccezione, offrire spettacoli indecenti non è bello, non è rispettoso dei ruoli e delle istituzioni, bisogna che ognuno faccia due passi indietro perché uno solo potrebbe non bastare, chi pensa che facendo la voce grossa ottiene più consenso al prossimo turno si sbaglia, la gente giudica le persone per quello che hanno fatto, se uno è convinto del proprio pensiero può benissimo esprimerlo sottovoce, se è interessante verrà ascoltato, la regola più grido, più insulto meglio vengo capito e compreso credo non sia più valida.
Ogni partito politico deve presentare agli elettori un programma e una propria lista e se ciò verrà ritenuto valido verrà premiato, fare affidamento solo su quello che avrebbe dovuto fare questa amministrazione o quelle passate è inutile, è vivere di rimpianti, non necessariamente porta consenso elettorale e quindi voti...

venerdì 22 ottobre 2010

Tutti pazzi per Ada...

Non è il titolo di un film...
Consiglio comunale straordinario ieri per discutere ed approvare il ilancio consuntivo del 2009, diversi gli interventi dell’opposizione, un po’ meno della maggioranza, ognuno ha espresso il suo punto di vista, ovviamente con pareri discordanti.
I numeri sono numeri, possono essere facilmente manovrati, teoricamente tutti i bilanci corrispondono al vero, nella pratica un po’ meno, il consuntivo è basato più sulle reali cifre il bilancio di previsione naturalmente risulta un poco più azzardato, ma non vogliamo concentrarci e parlare dei numeri, sono solo numeri...
Il clima che si respirava in consiglio era dei più miti, a parte gli interventi dell’opposizione, che ovviamente svolge il proprio ruolo, pareva di stare in un consiglio “normale” non uno di quelli che ormai da un po di tempo osserviamo, forse ciò è dovuto alla presenza delle telecamere di TerracinaTV che sono sempre pronte a raccogliere tutti gli interventi e le diverse sfumature dei singoli consiglieri, dicevamo tutto tranquillo fino ad un certo punto.
Durante la discussione il dibattito si è animato nel momento in cui ha preso la parola l’ex sindaco Edis Mazzucco, durante il suo intervento era presente in aula la responsabile del dipartimento finanziario tale Ada Nasti, già revisore dei conti dei bilanci comunali passata da controllore a controllata...
La Nasti era seduta vicino al sindaco Nardi ed era intenta ad illustrare alcune carte al Sindaco, la cosa ha infastidito evidentemente il consigliere Mazzucco che in più occasione si è mostrato contrariato dalla presenza della Nasti, tanto che la stessa Ada Nasti ad un certo punto è stata costretta ad abbandonare l’aula...
Non sappiamo cosa ci sia sotto, se è nornale dialettica opure sotto ci sia dell’altro, ciò non ci è dato a sapere...
Prima delle dichiarazioni di voto il sindaco Nardi che ricordiamo ricopre anche il ruolo di Assessore alle finanze, in occasione della sua replica alle osservazioni dei vari inteventi ha difeso a spada tratta l’operato della Nasti, Mazzucco aveva evidenziato che la Nasti da revisore è passata alla dirigenza del settore finanziario, evidentemente il fatto non è piaciuto a Mazzucco che, in più occasioni ha criticato l’operato della Nasti e del suo dipartimento.
Il Sindaco bisogna riconoscere che almeno il questo caso si è dimostrato solidale con un suo dirigente, era rimasto tranquillo e sereno fino a quel punto quando è andato in incandescenza per l’intervento di Mazzucco che, sempre secondo il Sindaco Nardi dal giorno dopo Mazzucco avrebbe parlato a titolo personale e non più come appartenente della PDL, vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi su questa vicenda.
Ma torniamo alla Nasti, ha chiesto la parola Paolo Cerilli non per fare la sua dischiarazione di voto ma per esprimere tutta la solidarietà ed il sostegno alla dott.ssa Nasti, secondo Paolo Cerilli la Nasti ha sempre operato per il bene dell’Amministrazione Comunale applicandosi con serietà ed impegno per affrontare le tematiche economiche del Comune, solidarietà e sostegno alla Nasti è stato espresso anche dall’opposizione, Zappone e Percoco si sono espressi contrari al bilancio ma hanno riconosciuto capacità alla dirigente.
Da qui il titolo tutti pazzi per Ada...
La dott.ssa Ada Nasti evidentemente ha svolto e svolge bene il suo lavoro a tal punto che nessuno tranne Edis Mazzucco ha contestato il suo operato anzi, gli sono stati riconosciuti i meriti dell’inversione di tendenza della situazione debitoria del comune tanto che, si parla di un possibile bilancio 2010 a pareggio... aspettiamo il consuntivo per esprimere pareri, se son rose fioriranno... se son soldi meglio ancora!!!

lunedì 18 ottobre 2010

PDL terracinese contarsi...


...per contare?
Dopo la lista della discordia arrivano le primarie? Secondo alcune fonti sì, probabilmente dopo il tentativo fallito di rimettere in discussione la lista da parte degli esclusi, pare che si voglia tentare la carta delle primarie, per ricucire?
Difficile dirlo, difficile dire se mai ci saranno primarie nel PDL a Terracina come pure a Latina, sono cose troppo di sinistra secondo alcuni, altri invece sostengono che possa essere l'occasione per aggiustare il tiro in vista della scelta del candidato sindaco. Ovviamente coloro che sono stati in qualche modo marginalizzati dalla “listaccia” vedono nelle primarie una importante occasione di riscatto, forse sono convinti di poter dire la loro attraverso le primarie e mostrare i propri muscoli...
Resta da capire se il coordinatore provinciale del PDL sarà disposto a “rischiare” e consentire la conta e l'aggravio della spaccatura oppure se semplicemente darà il benservito agli esclusi e continuerà nel cammino del rinnovamento.
Certo resta da capire cosa farebbero quelli che oggi siedono sui banchi della maggioranza se venissero defenestrati da Fazzone, resta da capire se nell'eventualità delle primarie coloro che perdono si rassegnano e si fanno da parte oppure se una volta esclusi si sentono liberi di fare una loro lista... Allora perché non farla subito... È noto spesso dove finisce la logica inizia la politica...
Non sappiamo ad oggi se le primarie sono uno strumento valido, certo la sinistra è già da qualche tempo che lo usa come strumento “democratico” nella logica della scelta del candidato migliore per battere Berlusconi, visti i risultati pare che lo strumento sia servito a poco... non si vedono nemmeno risultati sul fronte dell'unità, Rutelli è fuori dal PD, Veltroni è vicino alla finestra, Marini pare che cerchi le “chiavi” per uscire dalla porta...
Ritornando alle faccende nostrane, lo strumento delle primarie non produrrà risultati migliori di quelli che potrebbero dare eventuali accordi fatti a “tavolino”, spesso si dice accordi fatti dall'alto... del resto tutti gli accordi sono fatti dall'alto, avete mai visto un accordo fatto dal popolo?
Le elezioni, siano esse politiche che amministrative sono o almeno dovrebbero essere un momento di confronto democratico, potremmo definirle come un mosaico, ogni tessera ha un suo posto, il sig. Rossi al senato, il sig. Verdi alla camera, il sig. Bianchi alla provincia, il sig. Marrone al comune... Ogni partito politico si muove con questa logica, anche quelli che sostengono il contrario... Qualcuno critica l'attuale legge elettorale alla Camera dei Deputati perché a loro dire gli eletti non sono più tali ma sono nominati, forse, ma prima con il collegio uninominale chi decideva?
Avete mai visto un pinco pallino candidato, era sempre qualcuno scelto dalle segreterie dei partiti, forse erano le segreterie provinciali, oggi sono le regionali e le nazionali, altra cosa sarebbero le preferenze al candidato...
Concludendo, se le primarie vengono fatte contro qualcuno e non per unire servono a poco, chi è convinto di essere il migliore, alla fine resterà sempre con sua opinione, forse potrebbe essere un modo per esprimere nomi nella lista, ma nulla di più...
Aspettiamo fiduciosi di sapere quale sarà il destino della lista del coordinamento del PDL locale, aspettiamo di sapere quale sarà la sorte delle primarie care alla sinistra ma considerate “inutili” dal PDL, nella PDL terracinese forse le carte verranno distribuite dallo stesso “cartaro” di sempre, chi non è d'accordo, in maniera molto democratica può farsi una propria lista e, se prende voti siede in consiglio altrimenti può fare sempre un'altra cosa... e sperare perché come è noto a tutti, la speranza è l'ultima a morire!

venerdì 15 ottobre 2010

Riscoppia il caso Lauretti...

In questi giorni di autunno nulla o poco succede a livello politico nella nostra città, gli argomenti sono sempre gli stessi tanto che, da qualche giorno ripropongo agli amici di facebook vecchie riflessioni. A giudicare dalle persone che li rileggono oppure li leggono per la prima volta noto che sono ritenuti almeno interessanti, cosa scritte ad aprile sono tuttora valide, poco o nulla è cambiato, aspettiamo sempre il “prescelto”...
L'unica cosa diversa che è venuta alla ribalta in questi giorni è il cosiddetto “caso Lauretti”, in verità la minoranza chiede la “testa” di Lauretti da un pezzo, ossia dal momento in cui Alfredo ha “tradito” il mandato degli elettori e da La Margherita è passato nelle fila del PRI.
Ebbene, dalle cronache locali è emerso che il consigliere Lauretti sarebbe coinvolto in prima persona con le vicende relative ad un presunto abuso edilizio commesso in località Monticchio a Terracina, non sta a noi stabilire se ciò è vero, ci sono autorità preposte allo scopo.
Non ci pare il caso di esprimere nemmeno un giudizio politico sull'operato del consigliere comunale, decideranno gli elettori alla prossima tornata elettorale, quello che vogliamo evidenziare è un'altro aspetto, escludendo eventuali irregolarità in campo edilizio, come detto decideranno gli organi competenti, vogliamo soffermarci su di un'aspetto non meno importante, Lauretti a detta del PD sarebbe incompatibile con la carica di consigliere comunale...
Ebbene questa incompatibilità seconde le accuse del PD deriva dal fatto che lui o la sua famiglia sono i titolari della Terracina Sviluppo SPA, lui o i suoi familiari sono titolari della cava di Camposoriano, inoltre sarebbe un fornitore d'opera per il comune...
La domanda che viene spontanea è questa: queste presunte o reali incompatibilità Lauretti le aveva anche quando si è messo in lista con La Margherita? Perché se le aveva allora nessuno si è opposto alla sua candidatura? Questa mattina ne parlavamo con una persona e, tra le altre cose è venuta fuori un'ipotesi: se nel 2006 Recchia avesse vinto le elezioni anche con i voti di Alfredo Lauretti, queste presunte o tali incompatibilità sarebbe state denunciate oppure avrebbero fatto comodo i voti di Alfredo Lauretti e tutto sarebbe finito a tarallucci e vino?
Evidentemente la coerenza non abita nello stesso posto della politica...
Abbiamo detto di non volere giudicare Lauretti né politicamente né per le eventuali irregolarità che sarebbero emerse dalle indagini della municipale, una cosa ci porta a riflettere, i toni della campagna elettorale prossima ventura saranno questi oppure c'è da aspettarsi di peggio?
Dobbiamo dare atto al consigliere Gino Di Mauro, durante la trasmissione di Bersani ha detto chiaramente come stanno le cose in Consiglio Comunale, l'opposizione che viene fatta a Nardi è solo di tipo ideologica, manca di contenuti...
Ebbene se, i contenuti sono questi, difficilmente il PD riuscirà a trovare una sintesi capace di dargli un minimo di speranza di fare una campagna elettorale decente.
Potrebbe sembrare questa una difesa per Lauretti ed una attacco al PD, non è così, se pure dovesse succedere che Lauretti venisse dichiarato incompatibile, il popolo a primavera vota le proposte, difficilmente darà consenso al PD solo perché è riuscito a mettere fuori un consigliere che al momento ha solo una colpa certa, aver preso i voti a sinistra e poi è passato a destra!
Un fatto grave? Certamente, ma Bersani non vuole fare un governo tecnico con le opposizioni?
Non sarebbe anche questo un fatto grave? Due pesi e due misure?

lunedì 11 ottobre 2010

Tra dialettica e spaccatura...

Quella che viviamo a Terracina in questo momento è una fase che potremmo definire di stallo, almeno per quello che è il discorso politico. Difatti, tranne alcune novità dei giorni scorsi rappresentate dalla presentazione della lista del coordinamento comunale della PDL, al quale hanno fatto seguito una serie di polemiche e discussioni di vario tipo, per il resto è calma piatta.
Le forze politiche sono tutte in attesa che l’avversario faccia la prima mossa, ognuno ha timore di scoprire le proprie carte troppo in anticipo, forse per evitare di sbagliare qualcosa e favorire l’avversario, tutti partiti hanno assunto un atteggiamento che potremmo definire “prudente”.
Si cerca di prendere tempo, l’unico annuncio ufficiale è stato per ora quello de La Destra che ha indicato in Emilio Perroni il proprio candidato, altri nomi sono circolati in questi giorni, tuttavia non si capisce chi eventualmente potrebbe appoggiare questi ipotetici candidati.
Ad oggi una cosa è certa, la partita si giocherà con tutta probabilità tra il PD e la PDL, altri partiti ovviamente faranno da contorno a questi due grandi attori della scena politica terracinese.
Questo potrebbe essere uno dei fattori di attesa da parte degli schieramenti cosiddetti minori, ognuno cerca di capire cosa farà l’altra lista.
Il “Terzo Polo” terracinese che doveva essere rappresentato dalla lista o dalle liste di Gianfranco Sciscione, con tutta probabilità faticherà a nascere per le note vicende dell’esclusione di Sciscione dalla Pisana, è noto che se la nave affonda i topi scappano, evidentemente Gianfranco Sciscione se non verrà riconfermato alla Regione perderà quell’attrattiva che avrebbe avuto con la sua presenza in consiglio regionale.
Tuttavia anche se i protagonisti principali saranno il PD ed il PDL, ad oggi all’interno dei due schieramenti il caos regna sovrano, la PDL dovrà superare le polemiche interne innescate dalla presentazione della lista del coordinamento comunale, non sappiamo se ci riusciranno, dovranno fare anche i conti con l’eventuale lista di FLI.
Nel PD la situazione non appare più chiara della PDL, forse sono in attesa dello svolgimento del congresso provinciale che dovrà stabilire chi guiderà il partito.
La cosa che vogliamo evidenziare che a quanto pare ogni schieramento tende a dire che al proprio interno c’è dialettica mentre nello schieramento opposto c’è spaccatura.
Non sappiamo quale delle due tesi sia la più veritiera, tuttavia ad oggi non pare che ci sia molta chiarezza in nessun o degli schieramenti.
Vedremo se per il prossimo futuro all’interno dei partiti prevarrà la spaccatura oppure si riuscirà dopo la normale dialettica a trovare un momento di sintesi politica che saprà dare indicazioni per la scelta delle alleanze e del candidato sindaco.
Intanto anche in questi giorni vengono lanciati messaggi subliminali con lo scopo di convincere il popolo che l’unico schieramento capace di dare risposte alla città è quello che rappresenta... che gli altri sono tutti dei falliti, ecc... Non manca una certa contraddizione, il profilo giusto è..., anzi no, va bene quest’altro, scopo evidente è quello di creare dubbio nell’elettore.
Qualcuno dice di non riconfermare nessuno degli attuali consiglieri comunali, poi magari si corregge il tiro e si consiglia di salvare qualcuno. Intanto continuano frenetiche le prove di dialogo e alleanze, ma al momento non hanno prodotto niente di nuovo, siamo alla situazione partenza.
Le cose sono ferme al punto che nei giorni scorsi ho iniziato a riproporre su facebook alcuni scritti fatti ad aprile scorso, rileggendo i testi ci accorgiamo che sono validi ancora ...
Si cerca di seminare, il problema è che nessuno oggi sa ancora cosa seminare e dove, l’unico dato certo è che fino a questo momento si è solo seminata confusione e discordia che poco ha prodotto per il bene della città.

mercoledì 6 ottobre 2010

Il candidato del PD dovrebbe...

...Essere un “Democristiano”!!!
Nel 1993 dopo il “disastro” creato dalla Democrazia Cristiana e dai partiti che collaboravano con essa in amministrazione, il popolo sovrano terracinese decise che fosse giunto il momento di cambiare, alla guida della città si preferì Vincenzo Recchia della coalizione di sinistra. Lo sfidante di Recchia era Filippo Mele, medico prestato all'ultimo momento alla politica, tanto che per sua stessa ammissione disse in occasione di un incontro con la stampa: “Stavo sciando, mi hanno chiamato dicendomi di candidarmi a sindaco di Terracina”. Da queste dichiarazione e dal momentaneo smarrimento della coalizione dei partiti che non si riconoscevano nella sinistra fu eletto come primo cittadino appunto Vincenzo Recchia.
Nel 1997, dopo quattro anni di governo, perché a quei tempi il mandato del sindaco durava appunto quattro anni, per il sindaco Recchia non fu difficile ottenere la riconferma alla guida della città.
Nel 2001, secondo accordi interni alla coalizione di sinistra, il candidato doveva essere uno più moderato, un Popolare allora si chiamava così la parte della DC che aderì a sinistra, ebbene, alla scadenza il “patto” non fu rispettato, si presentò alla griglia di partenza Salvatore Giannetti, cognato del sindaco Recchia, questo fece infuriare i più, Panizzi con i Socialisti fece una lista autonoma, poi bocciata per vizi di forma. Dall'altra parte si presentarono per il centro destra, Massimo Procaccini e Stefano Nardi. Tra i due candidati del centro destra ci fu una vera e propria battaglia all'ultimo voto, risultato: Procaccini e Nardi al ballottaggio, tra i due il popolo sovrano ha scelto il secondo giudicandolo più adatto alla guida della città, il popolo è il popolo... Tra le altre cose a quei tempi dopo il voto, girava per la città una leggenda metropolitana che asseriva che una parte della sinistra avesse votato al secondo turno Stefano Nardi, perché sempre secondo questa leggenda, Nardi non fosse capace di governare la città e, tempo sei mesi e si sarebbe tornati al voto, evidentemente così non è stato...
Nel 2006, ne frattempo è cambiata la legge elettorale, il mandato del sindaco è stato esteso a cinque anni, nessuno avrebbe scommesso un centesimo sula riconferma di Stefano Nardi, a sinistra probabilmente si pensò: Vincenzo ha vinto una volta, quindi non sarà difficile per lui battere Nardi. Nel frattempo dopo un turno di riposo Recchia era tornato di nuovo “eleggibile”, ebbene così non è stato, Nardi è stato riconfermato sindaco di Terracina. Anche in questa occasione il popolo è stato sovrano... Si potrebbe obiettare dicendo che “Vincenzo” è stato riproposto come candidato perché a seguito di primarie è risultato il vincitore, saranno una cosa buona queste primarie?
Torniamo al presente, due mandati di Recchia, uno mancato di Giannetti, un'altro mancato di Recchia per un totale di 18 anni, l'eta di un maggiorenne...
A questo punto il candidato del Centro Sinistra può essere ancora uno ex Comunista? Non sarebbe il caso forse di affidarsi ad un personaggio che non proviene da ex PCI, ex PDS, ex DS?
Nel frattempo il Partito Popolare non esiste più, negli anni l'evoluzione ha partorito “La Margherita”, la fusione dei DS con la Margherita ha creato con il progetto di Walter Veltroni il Partito Democratico.
Dalle cronache nazionali sono arrivati nei giorni passati segnali da parte di Veltroni e degli ex Popolari, stanno stretti nel partito di Bersani... da tempo è uscito da questo “contenitore” Francesco Rutelli, l'uscita di altri personaggi forse è solo questione di tempo...
Eppure la mozione Bersani ha avuto la meglio su quella di Franceschini e su quella di Marino, a questo dire che oggi il PD è un partito unito sicuramente si commette un “reato”, la situazione nazionale può benissimo calarsi nella nostra città, nel PD locale il caos regna sovrano tutti, contro tutti... l'unico collante che li unisce è avversità per l'attuale amministrazione, da sola non basta è un film già visto, a livello locale come a livello nazionale.
Tutti contro Berlusconi nella nazione, tutti contro Nardi a Terracina... Pretendere che a Terracina ­dopo 18 anni in cui i candidati sono sempre stati espressi dalla sinistra sarebbe una forzatura che la città non capirebbe, se il centro sinistra vuole avere una minima possibilità di competere con il centro destra e puntare alla vittoria deve liberarsi del proprio passato e affidare la propria candidatura ad un moderato, un Democristiano. Liberarsi della Sinistra antagonista e guardare al Centro...
Durante la guida Recchia si rimpiangeva Mazzucco, durante Nardi si rimpiange Recchia... vuoi vedere che alla fine dovremo rimpiangere la Democrazia Cristiana che forse ha fatto meno danni degli altri!

lunedì 4 ottobre 2010

Le "trappole" di Antonio Bernardi....

Antonio Bernardi ex PCI, ex PDS, ex DS, ex Assessore della Giunta Recchia, insomma un ex da troppo tempo in opposizione, sono difatti dieci anni che Bernardi non frequenta più le stanze dei bottoni. Attualmente Bernardi è consigliere comunale di minoranza nelle fila del PD, con tutta probabilità questo ruolo gli sta stretto. A primavera si vota per il rinnovo del consiglio comunale, Antonio Bernardi come tanti altri nonostante il ruolo attuale certamente si presenterà al giudizio degli elettori e, come noto il potere logora chi non ce l'ha. Forse è questo uno dei motivi per cui da diverso tempo in consiglio comunale durante i lavori Bernardi trova l'occasione per entrare in conflitto con il nostro primo cittadino, già, tra Bernardi e Nardi, pare un gioco di parole, non corre buon sangue. Non sappiamo se è solo un problema di ideologia, se è un problema di maggioranza e opposizione, oppure se chi sono dei motivi particolari sconosciuti ai più, fatto sta che anche in occasione dell'ultimo consiglio, tra i due sono volate parole grosse, fortunatamente i posti a sedere sono fissi, non ci sono sedie... Da qualche tempo alle sedute del consiglio comunale assiste la nuova emittente televisiva nostrana TerracinaTV con le sue telecamere, i lavori dell'assise comunale vengono trasmessi in differita dopo qualche giorno, tutti hanno modo di vedere lo show tra Nardi e Bernardi.
Sorge un dubbio, non è che Antonio Bernardi ha capito l'importanza delle telecamere di TerracinaTV e coglie l'occasione per trasmettere al pubblico terracinese tutta la sua contrarietà all'operato della Giunta Nardi in cambio di maggiore visibilità? Forse è solo un'ipotesi, forse il consigliere di minoranza è in buona fede, potrebbe essere l'atteggiamento del sindaco che spinge Bernardi alla disperazione e alla degenerazione, potrebbe essere anche il contrario, Bernardi da vecchia “Volpe” della politica provoca volutamente il sindaco Nardi e lo spinge alla degenerazione, non sappiamo delle due ipotesi quale sia la più veritiera.
È mai possibile che una persona con l'esperienza del sindaco Nardi cada nell'eventuali trappole preparate da Bernardi e si lasci “fregare” in questo modo, eppure basterebbe restare più calmi, contare fino a dieci, uscire per una sigaretta e, poi tornare al momento del voto. Avendo in consiglio comunale la maggioranza dei voti non sarebbe difficile per il sindaco approvare tutti gli argomenti posti all'ordine del giorno.
Perché alla fine dopo tante chiacchiere quello che conta sono i numeri, sono coloro che votano i vari provvedimenti che determinano ciò che è “giusto” e ciò che è “sbagliato”...
Una cosa è certa, lo spettacolo che viene offerto al pubblico nostrano e delle zone limitrofe non è sicuramente il migliore, sarebbe auspicabile che in futuro scene del genere fossero evitate, ognuno ha le proprie responsabilità.
Il consiglio comunale deve essere un luogo che certamente deve meritare più rispetto, l'amministrazione comunale come pure tutti i consiglieri, siano essi di maggioranza che di minoranza dovrebbero assumere durante i lavori del consiglio un atteggiamento più consono al ruolo istituzionale che gli è stato affidato dal popolo.
Essi sono i rappresentanti del popolo, non credo che il popolo terracinese sia felice per come viene rappresentato.
Cogliamo l'occasione per suggerire ai singoli consiglieri e assessori di indossare abiti più consoni al ruolo, spesso si vedono consiglieri in aula che definirli “tipi da spiaggia” sarebbe un eufemismo, naturalmente non bisogna generalizzare, alcuni sono ben vestiti.
Altro malcostume diffuso durante lo svolgimento del consiglio, spesso dopo il proprio intervento il consigliere lascia l'aula per fumare la sigaretta, andare al bagno, in sala giunta o per fare tante altre cose che non hanno niente a che vedere con il lavori del consiglio. Non è un buon segno di civiltà ed educazione, il suo ragionamento è stato ascoltato, perché lui non ascolta quello degli altri colleghi che parlano dopo? Un andirivieni continuo, uno spettacolo indecente... Spesso il consiglio per questo motivo diventa illegale per la mancanza del numero legale... signor Presidente del Consiglio controlli meglio per favore...

venerdì 1 ottobre 2010

La lista della discordia?


Appena è stata presentata si è subito capito che la lista del comitato cittadino del PDL avrebbe fatto discutere e allarmare più di qualcuno, a quanto pare si sono arrabbiati in molti a cominciare da chi come Emilio Marigliani si è trovato nella lista senza che ne fosse stato preventivamente avvisato, forse è stato un malinteso.
Resta da capire la funzione e la validità di questo comitato comunale, non sappiamo se riuscirà a portare un po' d'ordine in vista delle prossime elezioni amministrative di primavera, fino ad ora a quanto pare ha portato malumori, mugugni e un certo nervosismo all'interno del PDL. U'altra considerazione deve fatta alle dichiarazioni del Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, ieri ha annunciato ufficialmente la nascita del partito Futuro e Libertà per l'Italia, in un primo momento Berlusconi aveva sempre dichiarato la sua contrarietà al fatto che ciò avvenisse, poiché in politica sappiamo contano i numeri, evidentemente avendo necessità dei voti di Fini ha accettato suo malgrado questo fatto nuovo. Naturali riflessi si avranno nella nostra città, non sappiamo ancora almeno ufficialmente chi sarà il “capitano” che guiderà la nave di FLI (forse sarà questo l'acronimo di Futuro e Libertà per l'Italia) resta il fatto che il comitato del PDL nostrano dovrà fare i conti con questa nuova realtà, forse sarà proprio questo il primo scoglio che dovrà affrontare.
Torniamo alla lista della discordia, ieri si è tenuta una seduta del consiglio comunale, non abbiamo potuto fare a meno di notare un certo nervosismo tra i partecipanti, e non parliamo della normale “dialettica” tra maggioranza e minoranza, bensì si è visto un certo nervosismo tra le fila della stessa maggioranza. Abbiamo il sospetto che ciò possa essere dovuto in gran parte alla presentazione della famigerata lista, molti sarebbero secondo i bene informati coloro che si sono visti in qualche modo marginalizzati da questa lista, non osiamo immaginare ciò che accadrà alla presentazione ufficiale della lista del PDL per le elezioni di primavera. Attimi di tensione durante il consiglio tra le diverse anime del PDL e altri componenti della maggioranza stessa, tanto che ad un certo punto si è resa necessaria una pausa chiarificatrice... al rientro in aula pare che i dissensi siano rientrati, non sappiamo ancora fino a quanto ci sarà questa tregua e se durerà...
Qualcuno sostiene che ciò sia dovuto alla paura che avrebbero alcuni consiglieri che evidentemente temono per il proprio futuro e fanno la voce grossa per ottenere rassicurazioni in merito, altri si spingono più in là, ci sarebbero altri interessi in gioco, fatto certo è che se il PDL non trova uno spirito unitario nell'immediato futuro scene del genere potremmo rivederle ancora durante il consiglio comunale e fuori dall'aula.
A questo punto entra in scena il comitato comunale, riusciranno i componenti a dettare “legge” circa il comportamento da tenere da parte dei consiglieri della PDL dentro e fuori il consiglio comunale?
In caso si verificassero in futuro altri casi di “cane sciolto”, quali provvedimenti disciplinari saranno presi nei confronti di questi dissidenti? Verranno estromessi dalla prossima lista del PDL oppure ognuno può sentirsi libero di interpretare il suo libero pensiero?
Ancora un dubbio, la lista per le prossime elezioni chi la farà? Ci sarà un dibattito interno al comitato oppure il ruolo del comitato stesso sarà quello di semplice organo ratificatore di decisioni prese dal palazzo o meglio dal “castello baronale”?
C'è chi giura che anche al prossimo giro le carte del PDL le darà sempre il solito “cartaro”, sarà vero, sarà falso, vedremo...
Intanto per il nervosismo attuale quale sarà la cura da adottare per tenere sotto controllo i più nervosi? Tanta pazienza e camomilla basterà?