Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

martedì 30 novembre 2010

Terracina: Giocare alla Politica


A volte, anzi spesso viene questo dubbio: la politica è una cosa seria oppure si tratta di un gioco?
È da circa un anno ormai che ci stiamo occupando del toto-sindaco, cioè da quanto si è iniziato a parlare delle dimissioni anticipate di Nardi chieste da più parti, ovviamente Nardi a dimettersi non ci ha mai pensato nemmeno lontanamente, anzi in più occasioni ha rilanciato la sua azione amministrativa.
Per tanto tempo un vero e proprio tormentone si è abbattuto sulla città: il toto-sindaco!
Annunci, smentite, indiscrezioni fino ad oggi si sono succedute, fino ad oggi sono rimaste tali, gli unici annunci sono stati fatti dagli estremi poli: Emilio Perroni per la Destra, mentre a Sinistra si è parlato per un'attimo di Franca Maragoni, poi puntuale è arrivata la smentita.
Il vero tormentone lo vive il PDL o quello che resta del PDL, dopo la scissione di Fini quello che accade all'interno del PDL non interessa più Futuro e Libertà o forse no...
Zicchieri e Procaccini sono stati i nomi più discussi durante l'estate, ora Francesco Zicchieri ha tolto il disturbo, è approdato alla corte di Fini, o meglio è tornato alle origini quindi tra i due nomi in teoria resta solo quello di Nicola Procaccini.
Nel PD, la situazione non è stata da meno, diverse sono state le indicazioni, nei giorni scorsi si è tenuto il congresso cittadino che ha visto la riconferma di Alessandro Di Tommaso alla guida del partito di Bersani, vedremo a cosa porterà ciò.
Al Centro, già al Centro sono iniziate le grandi manovre: nuovi arrivi, gente che viene gente che va... come dice una canzone, si tratta di capire chi entrerà veramente e chi ne uscirà, si tratta di capire se ci sarà il tanto auspicato rinnovamento oppure se sarà un partito che accoglierà nel suo interno tutto e tutti.
Come dichiarato dal coordinatore locale Gianfranco Azzola, le porte servono per entrare e per uscire... Chi vuol capire capisca.
Non mancano proposte alternative, resta da sciogliere il nodo della lista di Gianfranco Sciscione: correrà da sola, correrà con il PD, correrà con il PDL, correrà?
È da qualche tempo che sul facebook terracinese si fa largo la candidatura del giudice Fedele alla guida della città, difatti secondo alcuni esponenti delle varie associazioni locali Fedele potrebbe essere un buon candidato.
Si tratta di capire se è l'ennesimo tentativo di depistaggio oppure si andrà oltre, si tratta di capire se riuscirà il giudice Fedele a mettere insieme una squadra di persone capaci di attrarre il consenso dei cittadini.
A questo punto la situazione appare più ingarbugliata di prima, di nuovo tutti contro tutti?
Cosa farà Rifondazione Comunista, si unirà con SEL ed il PD?
Cosa farà l'UDC? Correrà da solo per poi schierarsi al ballottaggio? Ci sarà una spaccatura all'interno dell'UDC oppure per il bene del partito ci sarà unità?
FLI e PDL andranno insieme con un candidato unico oppure ognuno proporrà il suo?
Cosa farà il PRI terracinese?
Potrà l'onesta del singolo candidato a sindaco essere abbastanza per vincere le elezioni?
Spesso si parla di brava gente, presi singolarmente tutti i politici sono brave persone, si tratta di capire poi una volta vinte le elezioni se saranno capaci di governare.
Essere onesto è la prima qualità che un candidato sindaco deve avere, da sola basta per amministrare, sarà costui capace di mediare tra le diverse posizioni dei partiti che eventualmente lo sosterranno in maggioranza?
Si dice: chiunque sarà meglio di Nardi, si diceva la stessa cosa in passato...
Gli errori del passato dovrebbero servire per fare meglio nel futuro, è presto per dire come si evolverà la situazione, una cosa è chiara fin da adesso: la prossima amministrazione dovrà essere oltre che onesta con i cittadini capace di affrontare i vari problemi della città.
La sola onestà non basta per essere un buon sindaco, occorre essere soprattutto competente e capace...
Ad ognuno il suo... i tecnici facciano i tecnici, i politici facciano i politici...
il popolo faccia la sua parte, scelga il meglio per la propria città!
La politica non è e non può essere un gioco...
Stefano Nardi promette di lasciare i conti a posto, quindi il prossimo sindaco non avrà più alibi...

sabato 27 novembre 2010

Chi vincerà le prossime elezioni?

Difficile dirlo, ancora non sappiamo chi si candiderà, quanti saranno i partecipanti né quante saranno le liste in gara.
Una cosa è certa, alcuni le elezioni le hanno già vinte, sono coloro che non vogliono il bene della città, coloro che traggono vantaggio dalla divisione delle nostre forze politiche, costoro hanno paura di noi.
Come detto in più occasioni Terracina certamente merita un ruolo più importante nell’intero panorama politico provinciale e regionale e perché no, in quello nazionale.
Un tempo avevamo deputati, consiglieri regionali, provinciali e il nostro era una partecipazione alla vita politica di primo piano, poi come per incanto, abbiamo sviluppato una capacità di autolesionismo che ha portato la città nel declino più totale, dal punto di vista politico e dal punto di vista economico.
È tutto perduto? Forse no, probabilmente ancora possiamo avere una speranza di rinascita e recuperare il tempo perso.
Se nell’immediato futuro sapremo recuperare il nostro orgoglio di essere terracinesi forse non tutto è perduto.
Negli ultimi tempi in città alcune forze politiche hanno iniziato un dialogo per così dire trasversale, scopo evidente è quello di rompere alcuni schemi consolidati che poco o niente hanno dato alla nostra città.
È noto a tutti, ci sono state a livello provinciale in questi ultimi anni alleanze tra forze politiche il cui scopo è stato quello di tenere la nostra città divisa sul fronte politico, c’è stata una spartizione di potere a danno della nostra città.
Ognuno ha coltivato il suo piccolo orticello, non ci sono stati momenti in cui si è andati oltre la semplice appartenenza politica, certo qualcuno ha ricevuto qualche “caramella” ma niente più.
Avevamo avuto nelle ultime elezioni regionali l’elezione di un consigliere, poi per le note vicende legate al ricorso di alcune forze politiche di opposizione abbiamo perso anche questo, forse riusciremo a recuperarlo o forse no.
Tempo fa ho partecipato ad un incontro politico investe di osservatore, in quell’occasione ci fu un annuncio importante: “presto Terracina avrà un assessore provinciale!”
Ebbene che fine ha fatto tale annuncio? Tarallucci e vino!
Torniamo alle prossime elezioni comunali, ad oggi è ancora tutto da definire, nessuno sa bene ancora chi sta con chi, non sappiamo se il centro destra andrà unito, se il centro sinistra riuscirà a ricompattarsi.
Oggi e domani il Pd locale celebra il proprio congresso cittadino, non sappiamo se ci sarà una continuità nella segreteria, se ci sarà un nuovo corso, difficile capire se ci sarà una convergenza su una linea politica comune oppure se si avrà un’ulteriore spaccatura, lo sapremo presto.
Difficile capire tra le altre cose se chi uscirà vincitore dal congresso del Pd sia poi vincente alle prossime elezioni e quali saranno gli alleati del nuovo PD.
Secondo alcune notizie apparse sulla stampa in questi giorni a destra FLI dovrebbe fare coppia con il PRI, mentre il PDL dovrebbe guardare all’UDC e qui nascono i problemi...
Non scopriamo l’acqua calda ormai tutti sanno che all’interno dell’UDC o Partito della Nazione che dir si voglia, il clima non è del più mite, almeno due scuole di pensiero si scontrano: una innovatrice e rinnovatrice che tende ad escludere dalla liste del partito coloro che hanno avuto trascorsi nella gestione della cosa pubblica, l’altra idea è quella di imbarcare anche ex assessori e consiglieri comunali uscenti che hanno o hanno avuto un rapporto con l’attuale amministrazione.
Dalle cronache locali emerge che l’ex vice sindaco Giuliano Masci sarebbe uno dei possibili candidati nella prossima lista dell’UDC, anzi qualcuno si è spinto oltre, Masci potrebbe addirittura candidarsi a sindaco per il partito di Casini. Sempre dalle cronache registriamo che l’attuale consigliere comunale Roberto Bellezza è da qualche giorno parte integrante della lista UDC. Quindi con l’arrivo di Bellezza il gruppo dell’UDC in consiglio si è allargato, Percoco e Bellezza sono ora o dovrebbero essere sotto lo stesso tetto. La cosa a quanto pare non è passata inosservata, alcuni componenti dell’ala rinnovatrice del partito sono sul piede di guerra, non ritengono opportuno imbarcare tutto e tutti, si tratta di capire il ruolo del coordinatore locale Gianfranco Azzola, sarà capace di garantire l’unità del partito, avrà quell’autonomia decisionale per dire no a qualcuno e mantenere una lista nuova e innovatrice?
Pur di fare “cassa” L’UDC accoglierà al suo interno tutto e tutti? È vero che Nicola Procaccini sarà il candidato del PDL? Sono diversi mesi che la notizia viene accreditata dalla stampa e poi regolarmente smentita, nel caso in cui fosse vera, Procaccini sarebbe disposto a fare alleanze con chi rappresenta il vecchio sistema di fare politica oppure pretenderebbe un completo rinnovamento nel PDL e nei partiti che si candidano ad allearsi con lui?
Potrà eventualmente Procaccini mettere dei paletti oppure è già stato tutto deciso altrove?
Naturalmente queste sono solo ipotesi, ad oggi niente è certo, l’unica certezza è che se non si mettono da parte protagonismi personali che non hanno prodotto fino ad oggi risultati per la città sarà difficile avere qualcosa di buono.
Certo qualcuno ha ottenuto un contentino ma è cosa poca in confronto a quello che Terracina merita e potrebbe ottenere con una maggiore coesione.
Per concludere, difficile capire chi sarà il prossimo sindaco la certezza è che fino ad ora hanno vinto i nemici della città, riusciremo a capirlo tutti insieme e riusciremo a cambiare le cose?
Può darsi, forse, speriamo...

lunedì 22 novembre 2010

Politica, lavatrici e rottamazione.

Tra pochi mesi finisce il ciclo naturale del secondo mandato del sindaco Stefano Nardi come è noto ai più non è possibile per i sindaci fare più di due mandati consecutivi.
Non vogliamo giudicare l’operato del sindaco e della giunta, è già stato abbontantemente fatto ed ogni elettore si è fatta una propria opinione.
Quella che si presenta a primavera può e deve essere un’occasione per rinnovare l’attuale classe dirigente terracinese, normalmente al secondo mandato il sindaco è avvantaggiato rispetto agli altri candidati, la prossima volta saranno tutti volti nuovi, almeno speriamo...
Dicevamo un’occasione, riuscirà la città a capire il momento favorevole per mandare a casa coloro che in questi anni hanno dimostrato che la gestione della cosa pubblica non è fatta per loro, ovviamente l’analisi non è riferita solo agli ultimi dieci anni...
Poiché non esiste una legge che impedisce al consigliere comunale di fare al massimo due mandati occorre applicare la regola non scritta, ossia: salvare solo il salvabile e scrivere un nuovo capitolo politico, anzi direi, forse è il caso di riscrivere tutto il libro.
È noto a tutti che difficilmente chi occupa una poltrona è disposta a lasciarla, specialmente se quella poltrona gli consente di fare il proprio comodo, se la poltrona su cui siede gli dà il potere per gestire i suoi affari.
Quella che si sta avvicinando è la campagna elettorale che vedrà da una parte i soliti noti, dall’altra coloro che hanno voglia di impegnarsi in politica e voglia di fare per il bene della città, ma che spesso sono stati ostacolati da coloro che gestiscono il potere.
Chi pensa che i vecchi volponi si facciano da parte spontaneamente è in errore, anzi è una persona ingenua, questi resteranno aggrappati alla poltrona come se fossero stati incollati con la colla, anzi come se fossero stati inchiodati.
Lo scenario descritto non rappresenta solo una parte politica, da destra a sinistra ci sono persone, tutte rispettabili per carità, ma ormai datate, persone che per il bene della città dovrebbero consentire un naturale ricambio generazionale, persone che hanno già dato per la loro città...
In questi ultimi tempi ci sono diversi tentativi di rinnovamento della classe politica, quasi tutti i partiti tranne qualche eccezione hanno almeno in teoria rinnovato la loro classe dirigente. I coordinatori o segretari di partito sono volti nuovi, gente capace e volenterosa, con tanta voglia di fare, si tratta di capire se è solo un rinnovamento di facciata oppure se costoro saranno in grado di dare una svolta positiva alla città.
La prova del nove inizia già dalla formazione delle liste, riusciranno i vari Di Tommaso, Azzola, Corradini e tutti gli altri a dare un segnale forte di rinnovamento alla città, escludendo dalle liste coloro che sono impresentabili?
Potranno questi ragazzi crescere e far crescere una nuova generazione di politici attenti alle esigenze di Terracina?
Saranno in grado di dare speranza alla città?
Saranno loro che decideranno cosa sarà buono e cosa sarà sbagliato per Terracina oppure dovranno solo obbedire agli ordini di scuderia?
Coloro che in questi anni hanno prodotto poco e male per la città, resteranno fuori dai giochi oppure come dei veri e propri camaleonti della politica riusciranno a mimetizzarsi in mezzo alle forze sane della città?
Ci sarà quello scatto di orgoglio da parte dei cittadini terracinesi, riusciranno i nostri concittadini a riappropriarsi della propria città? È presto dirlo, non sappiamo se ciò accadrà, non sappiamo come sarà la composizione della nuova giunta, del consiglio, non sappiamo chi sarà il nuovo sindaco, quali saranno gli schieramenti, quali saranno le coalizioni.
Ad oggi non sappiamo niente, quello che è certo è che non possiamo più aspettare, non abbiamo più tempo da perdere...
La situazione politica nazionale è quella che è, aspettiamo segnali dall’alto, il leader dell’UDC Casini si è dichiarato disponibile per entrare in un governo capace di affrontare le problematiche che da tempo affliggono il paese, aspettiamo...
Dopo Natale dovremmo avere chiarimenti anche in città, sapremo forse con tutta probabilità quali saranno i candidati al nastro di partenza, forse ci saranno dei chiarimenti fra tutte le forze politiche che in questi mesi si confrontate tra di loro.
La speranza è che a primavera si riescano a superare quei pregiudizi politici, quelle incomprensioni tra i partiti e si possa voltare pagina, si possa ridare gioia e speranza a questa nostra bella città.
La speranza è che si riesca a rottamare l’obsoleto, rottamazione senza incentivi, il rinnovamento della classe politica è ormai un fatto non più rinviabile nel tempo, non possiamo perdere anche questo treno.

giovedì 18 novembre 2010

Ma tu con chi stai?

Politicamente parlando ovviamente, non è difficile incontrare qualcuno che in questi giorni ti rivolge questa domanda.
Se incontri un amico e ti fermi a parlare con lui, vieni subito etichettato, stai con tizio oppure stai con caio, sei di destra oppure sei di sinistra, nessuno mai pensa che magari sei solo terracinese e volendo bene alla tua città ti preoccupi del futuro di Terracina..
La situazione politica nazionale non contribuisce certamente a fare chiarezza, anzi più passa il tempo e più quelle che potevano sembrare certezze diventano incertezze, quello che poteva sembrare scontato una settimana fa diventa oggi materia di discussione.
A livello nostrano l’unica novità degli ultimi tempi è stata la nascita di FLI, per la verità nel momento in cui scriviamo il gruppo terracinese pare vivere un momento di stagnazione, almeno ufficialmente, non c'è stato ancora il salto della quaglia da parte di alcuni consiglieri comunali.
Difatti da giorni si susseguono indiscrezioni su consiglieri del PDL e non che dovrebbero fare il salto del fosso e passare a FLI, ad oggi pare tutto restare nella teoria, vedremo nei prossimi giorni se ciò diventerà realtà.
In questo momento di incertezza è facile cadere nell’equivoco, basta fermarsi per un attimo e scambiare un’opinione con un amico, con un conoscente, con un amico occasionale incontrato per caso su in consiglio comunale durante i lavori del consiglio stesso e diventi oggetto di attenzione, di “studio”.
Spesso accade che in queste mie riflessioni mi spingo in un’analisi a favore o contro un gruppo politico su fatti o cose che accadono in città ebbene se il discorso non gli è favorevole, i più ti guardano in cagnesco, pazienza...
Del resto i partiti politici sono in una fase di studio, ogni partito studia l’avversario, aspetta segnali dall’alto, aspetta di capire se ci sarà la crisi al governo nazionale, se ci sarà eventualmente un ricorso alle urne o più semplicemente si varerà un Governo cosiddetto tecnico. L’altra sera in TV un noto esponente del PD sosteneva che non esistono Governi tecnici, sono tutti politici e se così fosse si potrebbe certamente parlare di ribaltone.
Forse non ci sarà niente di tutto ciò, forse Berlusconi avrà di nuovo la fiducia, forse si andrà al voto o forse no, chi può dirlo oggi, l’unica certezza che abbiamo è che ad aprile o maggio si vota per il rinnovo del consiglio comunale della nostra città.
Quanti saranno i candidati per la carica di primo cittadino?
Boh! Difficile dirlo, work in progress...
Notizie ufficiose: da sinistra PRC, SEL, PD, UDC, PRI, FLI, PDL, ognuno ad oggi ha un proprio candidato, anzi in più casi ne hanno almeno sulla carta più di uno...
Aggiungiamo qualche lista civica, arriviamo tranquillamente ad una decina di papabili, senza contare le liste, si parla di almeno di una quindicina di liste, forse alla fine si ridurranno chi può dirlo...
Si parla del bene della città, si dice che bisognerebbe fare un passo indietro e pensare al bene comune, certo, facile a parole, ma chi sarà disposto a fare un passo indietro?
In molti casi sono stati fatti non uno ma forse dieci passi in avanti, capite che farne solo uno indietro non è sufficiente... Sul numero del 17 novembre 2010 di Latina Oggi, nelle cronache di Terracina è apparso il nome del giudice Fedele come possibile candidato a sindaco per la nostra città. Ebbene da più parti sono arrivati anche su facebook attestati di stima nei confronti del giudice Fedele, certo, una cosa sono gli attestati di stima, altra cosa sono i voti, si tratta di capire se coloro che esprimono giudizio favorevole lo fanno per circostanza o per convinzione.
Una cosa sono le buone intenzioni, altra cosa sono i risultati elettorali, si tratta di capire se ci sarà eventualmente una convergenza sul nome.
A sinistra pare che dopo i tentativi falliti di aggregare le forze di Centro, si pensa di ricorrere allo strumento delle primarie, anche se, dopo il colpo messo a segno a Milano da parte di SEL, nel PD pare prende sempre più corpo l’ipotesi di iniziare a dubitare sull’efficacia delle primarie, o meglio le primarie sono buone ma non danno il risultato che vorrebbe il PD.
A Terracina faranno le primarie tra PRC, SEL ed il PD?
Non lo sappiamo, in caso ci fosse un’accordo tra PRC, SEL ed il PD, potrebbe il partito di Casini fare un’accordo elettorale con il PD, PRC e SEL?
Le varie associazione che non si riconoscono nei partiti tradizionali riusciranno ad “associarsi” per fare una lista unitaria oppure ognuno penserà per sé,nel caso ci fosse un’accordo, avranno un loro candidato sindaco?
In tal caso chi sarà? Non si rischia che in questo modo si crei una dispersione di voti?
Andiamo più in là, arriviamo all’UDC, forse alle elezioni si presenterà con il nuovo nome: Partito della Nazione.
In casa UDC c’è un certo fermento legato alle indiscrezioni giornalistiche degli ultimi giorni: Giovanni Zappone ex sindaco di Terracina nell’era democristiana avrebbe avanzato la propria candidatura alla guida della città. Tale proposta pare non raccolga il pieno consenso della direzione del partito locale, resta da capire cosa ne pensa il padron dell’UDC: il senatore Forte. A tutto questo si sono aggiunte voci sull’eventuale presenza di Giuliano Masci, ex PRI, ex City Manager, ed ex vice Sindaco nella Giunta Nardi, attendiamo ulteriori sviluppi, certamente ce ne saranno...
Analizziamo cosa succede nel Centro Destra, per il momento collochiamo in quest’area: FLI, PDL, La Destra e Con TE, il movimento politico che teoricamente fa capo al governatore del Lazio Renata Polverini.
Chiariamo subito il perché del “teoricamente”, la lista Con Te è nata in occasione delle regionali, è nota a tutti l’esclusione della lista del PDL in provincia di Roma, questo evidentemente ha portato molti elettori della PDL a dirottare il loro voto sulla lista civica, resta da capire se ciò possa essere replicato in locale, durante elezioni amministrative.
Lasciamo per un momento Con TE, arriviamo alla lista di FLI, secondo alcuni sondaggi, il peso politico del neonato partito di Fini avrebbe un peso politico che va da un 4% fino ad arrivare ad un 8%, dipende dagli istituti di sondaggio. Vogliamo essere benevoli, alziamo il peso fino ad arrivare ad un 10%, nella scorsa tornata elettorale per le amministrative, vado a memoria ci sono stati circa 30.000 votanti, ebbene da questi calcoli FLI dovrebbe raccogliere 3000 voti, forse un po’ pochi per pensare di correre da soli...
Il PDL, viene dato ad oggi dal 25% al 28%, dipende sempre da chi fa i sondaggi, quindi in base al ragionamento di prima calcolando sul 25% dovremmo avere 7500 voti, pochi anche in questo caso per correre da soli...
La Destra con Emilio Perroni almeno fino ad oggi è intenzionata a correre da sola, vogliamo attribuire un 3% ad Emilio altrimenti s’arrabbia, secondo questo calcolo 900 voti, pochi per ottenere un seggio...
Naturalmente è un calcolo approssimativo, la realtà nazionale è sicuramente diversa da quella locale, nei sondaggi nazionali, il PD ottiene in media un 26/27%, difficile dire ad oggi che il PD possa avere 7500 voti, come pure il partito di Antonio Di Pietro, difficile che ottenga più di 2000 voti a Terracina.
L’UDC attualmente gode di un peso politico nazionale pari al 6/8% quindi sempre calcolando 30000 votanti circa, il partito di Casini dovrebbe raccogliere intorno ai 2000 voti, voto più voto meno, forse sufficienti per prendere 2 posti in consiglio...
Mi spingo oltre con l'analisi che è del tutto personale, non fate alleanze con questo mio ragionamento, la lista Con Te, stando così le cose non dovrebbe superare i 2000, difficile dire che sarà in grado di correre da sola.
Questo è un mio ragionamento personale, si tratta di vedere quello che accadrà nei prossimi mesi, si tratta di vedere le alleanze e la composizione delle liste, bisogna capire quanti voti andranno dispersi, a primavera si vota per la prima volta per 24 consiglieri, quindi non esiste un precedente, sono calcoli fatti su impressioni personali.
Bisogna aspettare l’evoluzione della crisi nazionale, capire se FLI e PDL andranno uniti oppure se ognuno percorre la propria strada.
In questi tempi di fantapolitica ci sarà modo di aggiustare questo ragionamento, vedremo in seguito quanto sarà vero e quanto sarà stata solo fantasia politica.

sabato 13 novembre 2010

I professionisti della politica...

I professionisti della politica, venivano definiti così in passato coloro che si occupavano di politica a tempo pieno.
Il termine aveva assunto un significato negativo poiché indicava coloro che se ne occupavano a tempo pieno e non avevano un loro lavoro, quasi degli impiegati della politica.
Dopo gli scandali di Tangentopoli, alla fine della cosiddetta prima repubblica, si è cercato di prendere in prestito dalla cosiddetta società civile persone che potessero sostituire i professionisti della politica, non più professionista ma dilettanti.
In questi giorni si parla dell’inizio della terza repubblica, pare che la seconda non sia stata migliore della prima almeno secondo alcuni osservatori...
Dicevamo professionisti della politica in senso dispregiativo, ma è proprio così, è proprio vero che coloro che si sono improvvisati politici in questi ultimi tempi si siano comportati meglio dei vecchi della prima repubblica? Alcuni personaggi dicevamo sono stati presi dalla cosiddetta società civile, qualcuno spieghi bene cosa significa società civile, altri sono personaggi venuti dalle seconde e terze file della prima repubblica, sono i cosiddetti colonnelli.
Non sappiamo ancora se nascerà la terza repubblica, non sappiamo chi ne sarà protagonista, quali saranno i risultati, ci faranno eventualmente rimpiangere le prime due epoche? Sono meglio i professionisti della politica vecchio stile o i presunti nuovi, quelli improvvisati? Sempre più spesso cresce la consapevolezza che non si può improvvisare specialmente in un “mestiere” come quello della politica. Era meglio come dice quando era peggio?
Ovviamente di riflesso la situazione nazionale la possiamo traslare a livello nostrano. Anche nella nostra città esisteva la prima repubblica, una classe dirigente composta da persone che della politica spesso ne hanno fatto il loro mestiere, senza offesa per nessuno, sono i fatti.
Poi anche è arrivata la voglia di rinnovare a tutti costi, via la vecchia classe politica, prendiamo i primi che passano. Si diceva: qualsiasi persona votiamo e va al comune è meglio di questi... cambiamo, almeno ci va gente nuova.
È stato così? Abbiamo avuto vantaggi per la città azzerando la vecchia classe politica attingendo dall’elenco telefonico? Abbiamo avuto un miglioramento quando dopo l’esperienza Recchia abbiamo deciso che tanto: peggio di così...
La domanda nasce spontanea: possiamo per la prossima volta, a primavera, attingere ancora dall’elenco telefonico?
Vogliamo accettare tutto questo al buio oppure vogliamo ragionare e pretendere di fare un minimo di selezione?
Vogliamo fare una scelta oculata oppure vogliamo chiudere gli occhi e sbagliare di nuovo e magari dovercene pentire dopo pochi mesi?
È meglio il vecchio? È meglio il nuovo?
Come al solito la verità è nel mezzo, occorre trovare il giusto compromesso tra vecchio e nuovo, bisogna capire cosa è meglio per la nostra città.
A proposito di vecchio, è il caso di chiarire cosa si intende per vecchio, siamo nel periodo della rottamazione e, questa frase fa storcere il naso a molta gente. Con questo termine si intende colui che da diversi anni è in politica, non è una questione anagrafica...
Queste persone sia ben inteso non necessariamente vanno tutte rottamate, forse è il caso di rottamare qualcuno che è al primo mandato e ha prodotto poco per la nostra città...
Esiste poi un’altro tipo di vecchio, colui che si occupa di politica e vuole occupare la politica, la vuole mantenere per sé, al limite la tiene stretta per la sua famiglia, un figlio, un nipote, un cugino, un parente in genere...
Ovvio che in questo caso gli altri militanti di partito si incazzano un po’, giustamente dicono: prima tu, ora tuo figlio e, a noi non tocca mai...
Basta vedere al nazionale, un esempio per tutti: Umberto Bossi, ha piazzato il figlio... non mancano analogie in locale... e che diamine!
Dicevamo giusto mix, vecchio e nuovo insieme, ognuno con le sue esperienze, con le sue idee, I suoi sogni, con le sue necessità, ognuno è complementare all’altro, insieme il vecchio ed il nuovo può riscrivere la storia della nostra città.
Vecchio e nuovo insieme sì, nepotismo politico no!
I vecchi che in passato si sono mostrati poco saggi, poco produttivi per la collettività sono sicuramente da rottamare... Al contrario coloro che hanno dato prova di capacità, che hanno prodotto con le loro azioni un vantaggio per la città vanno recuperati, vanno affiancati con persone giovani e che hanno voglia di fare.
Spesso per indicare un vecchio che ritorna si usa dire: a volte ritornano... ma sono mai andati via?
A volte si sono ritirati momentaneamente a vita privata, hanno aspettato che si calmassero le acque e poi al momento opportuno con dei veri e propri blitz si sono ripresentati al giudizio degli elettori, complici alcuni ingenui, sono stati rieletti!!!
A primavera si vota, apriamo gli occhi, troviamo nuova linfa per la città, esperienza sì, indecenza no...
Non è un discorso fatto giusto per dire qualcosa, è la pia speranza di vedere un destino migliore per la nostra città, per nostri figli e per le future generazioni di terracinesi...
In conclusione, meglio i vecchi volponi della politica capaci e competenti oppure è meglio votare giovani dilettanti incapaci...
Meglio diversificare il voto, salvare il salvabile e rottamare l'indecente, il nulla, coloro che hanno ampiamente dimostrato di mirare solo alla poltrona per sistemare i fatti personali e quelli di qualche amico...
Ad intenditore poco parole...

mercoledì 10 novembre 2010

PDL e FLI: fratelli di sangue...

Difficile capire in questo momento come andrà a finire tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, ci sarà un riavvicinamento, la crisi si farà più acuta, si troverà un compromesso, una soluzione, non è ancora chiaro tutto ciò. Giovedì prossimo ci dovrebbe essere un incontro tra Fini e Bossi, aspettiamo per vedere quali saranno i risultati dall’incontro, ricordiamo che Bossi in passato ha sempre detto: se ci sarà crisi l’unica strada sono le elezioni. Evidentemente i sondaggi non promettono niente di buono o forse Bossi ha paura di una crisi al buio, forse ha paura che con un cambio di maggioranza ci potrebbero essere problemi per il federalismo, o forse c'è dell'altro...
Aspettando gli eventi, torniamo per un attimo in casa nostra, a quanto pare il FLI nostrano è nato, è noto a tutti che l’assessore Francesco Zicchieri ha ufficializzato l’adesione a FLI e, sembrerebbe almeno secondo notizie giornalistiche che la lista degli adepti si debba allungare...
Non sappiamo se tutto questo accadrà oppure se resteranno solo ipotesi, il problema non è questo, non stiamo analizzando la forza di FLI a Terracina, almeno non in questo momento, quello che possiamo fare ora è capire il rapporto che c’è stato, che c’è, e che ci sarà in futuro tra PDL e FLI.
Già, i rapporti tra i due partiti credo meritano attenzione, non possiamo almeno in questo momento ipotizzare PDL e FLI divisi, l’uno contro l’altro. A livello locale non si possono tenere conto dei numeri nazionali, dei sondaggi, la situazione è alquanto più complessa.
Immaginate in caso di crisi di governo, la nascita di un governo tecnico, magari un cosiddetto ribaltone a cui partecipa tra gli altri FLI ed il PD, sarebbe mai possibile replicare la cosa a livello locale?
Riuscite ad immaginare un accordo elettorale tra Francesco Zicchieri e Antonio Bernardi, solo per citarne alcuni?
Non credo che sia fattibile, il popolo terracinese riuscirebbe a capire come si possa passare da una situazione di opposizione tra i due schieramenti ad una situazione di alleanza?
Zicchieri attualmente è assessore, quindi amministra la città, Bernardi è all’opposizione, quindi contesta l’operato della Giunta, vi sembra credibile un’ipotesi di accordo fra cinque mesi?
La soluzione: due sono le ipotesi, una vede FLI, PDL, La Destra, PRI e altre liste concorrere insieme, l’altra ipotesi sarebbe quella già vista nel 2001, FLI e PDL uno contro l’altro, in tal caso la situazione sarebbe molto complicata, fantapolitica, forse...
Da questa seconda ipotesi chi ne verrebbe maggiormente penalizzato sarebbe proprio il PD, accadrebbe come nel 2001, la sinistra verrebbe schiacciata tra le due forze.
Immaginiamo per un’attimo che giovedì scoppia la pace tra Bossi e Fini, si arrivi ad una crisi pilotata, un nuovo esecutivo formato da PDL, FLI, Lega ed UDC, a questo punto la cosa per noi si potrebbe ulteriormente complicare.
In tal caso sarebbe immaginabile per ordini dall’alto, un candidato sindaco del centro destra appoggiato da PDL, FLI, PRI, La Destra e UDC?
Già, in tal caso anche l’UDC dovrebbe rientrare nel calderone, i segnali di rinnovamento lanciati in questi mesi? Le critiche mosse all’indirizzo dell’attuale amministrazione?
Aspettando di vedere come andranno a finire le cose, il consiglio saggio che deve essere dato a tutti può essere questo: calma e sangue freddo, ad ogni niente è definito... Accusare questa o quella forza politica crediamo sia prematuro, è possibile che in caso di accordi futuri tra i big nazionali, costringa poi fare passi indietro, non si farebbe una bella figura nei confronti della cittadinanza e nei confronti dei propri elettori.
Mi spiego, se fa pace Fini e Berlusconi, con tutta probabilità FLI e PDL correranno insieme, eventuali accordi terranno conto di Latina, Gaeta, Minturno e tutte le altre realtà in cui si vota, quindi evitiamo accuse di tradimento, voltafaccia ecc.
In conclusione PDL e FLI saranno nuovamente fratelli di sangue oppure la ferita è talmente profonda che è impossibile rimarginarla, puo darsi, forse, probabilmente, ognuno faccia la sua analisi...

sabato 6 novembre 2010

Terracinesi figli di ...

...nessuno, almeno politicamente parlando.
Già, noi terracinesi siamo un popolo di eletti ma, quando si tratta di elezioni non siamo in grado di eleggere nessuno, non abbiamo nessuno alla camera dei Deputati, non abbiamo nessuno al Senato della Repubblica, non abbiamo nessuno alla Pisana, a meno che non avvenga il miracolo e venga riconfermato Gianfranco Sciscione, non abbiamo nessuno in provincia, o meglio c'è Rossano Alla ma ovviamente conta poco perché è all'opposizione.
Sorge un dubbio, anzi più di uno, il primo è che forse noi terracinesi ci sentiamo un popolo superiore, non abbiamo bisogno di certe cosucce da poco, forse noi ci sentiamo ben rappresentati da coloro che siedono nelle stanze dei bottoni.
Del resto un deputato eletto in un collegio deve o almeno dovrebbe essere il deputato di tutti i cittadini del collegio, ma è sempre così? Forse, può darsi, probabilmente...
Spesso veniamo appellati come “sangue di pesce”, forse è il caso di dire che per “fortuna” qualche anno fa hanno deciso di venirci incontro togliendo al Fiorini il reparto di Ginecologia, grazie...
Da allora non nascono più sangue di pesce. Ma cittadini normali, c'è un problema, questi “nati fuori” ancora non votano.
Bisogna ricorrere ai soliti sangue di pesce, a coloro che non ritengono opportuno avere un “pinco pallino” nostrano nelle stanze dei bottoni e, allora cosa accade: semplice ad ogni elezione arriva qualcuno che ci vuole bene e, per non darci troppo fastidio, si fa carico lui di tutelare i nostri problemi, grazie ancora...
Molte città hanno un loro padrino, Terracina no, è vero si potrebbe obiettare che non tutti e 33 i comuni della provincia possono avere un “santo” in paradiso, è vero, ma forse sfugge un piccolo particolare: Terracina è la terza città della provincia, non è certamente l'ultimo borgo, con tutto il rispetto per i borghi. Puntualmente ad ogni elezione avviene il “miracolo”, dall'alto e non solo dei cieli, qualcuno pensa bene di dare il suo piccolo contributo alla crescita della nostra città e, visto che siamo in democrazia, tutti, sempre per il nostro bene fanno la loro parte con la spartizione dei pani e dei voti. A volte più che pani sono panini...
Un tempo avevamo onorevoli anche noi, per ultimo il compianto Fabrizio Abbate sottosegretario, Vincenzo Recchia deputato, consiglieri regionale e provinciali, per finire con l'on. Maria Burani, poi abbiamo deciso che era meglio mettere da parte questi nostri concittadini e passare sotto le ali protettrici di altri amici, che furbi...
A primavera si vota sicuramente per le comunali, forse si vota anche per la Camera e Senato, si dice che Armando Cusani voglia uscire dalla provincia ed approdare a Roma, in tal caso si apre anche la provincia, la domanda è questa: è mai possibile che in tutti questi ambiti non si riesce ad inserire un nostro concittadino? Eppure come detto Terracina non è e non può essere la cenerentola della provincia, vogliamo ritrovare quel senso di appartenenza alla città oppure vogliamo continuare ad essere, scusate il termine dei veri e propri CAZZONI!!!
Torniamo alla politica nostrana, è mai possibile liberarci dal pregiudizio che da anni ci opprime, se una persona la riteniamo valida, la dobbiamo ritenere tale indipendentemente dallo schieramento politico, se uno è un lestofante, rimane tale anche se cambia partito e concorre con il partito degli onesti. Ieri sera ho ascoltato il sindaco di Firenze Renzi, diceva proprio questo: in Italia si preferisce cambiare i nomi dei partiti mantenendo gli stessi personaggi piuttosto che rinnovare, rottamare i vecchi politici direi, senza offesa per nessuno, ma questa è un'altra storia....

giovedì 4 novembre 2010

FLI terracinese forse nasce...

O forse no!
Oggi parliamo di FLI, Futuro e Libertà per l’Italia, il nuovo partito nato dopo il divorzio tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi i due soci di maggioranza del PDL. Non entriamo nel merito del dibattito nazionale se e come e quando ci saranno elezioni anticipate, se ci sarà una crisi e se poi si andrà al voto oppure si farà un governo cosiddetto tecnico. Parliamo del FLI nostrano, a Latina alcuni esponenti di FLI si sono esposti, si sono dichiarati dalla parte di Fini. Primo fra tutti il vice di Cusani, Salvatore De Monaco, si parlava addirittura di epurazione, ma poi dopo la votazione sulla fiducia al Governo la cosa si è un po’ appassita. Anche nel nostro territorio c’è un certo movimento, secondo alcune indiscrezioni giornalistiche ci sarebbero consiglieri dell’attuale PDL pronti a fare il grande passo, si parla addirittura di assessori in carica ed ex assessori della giunta Nardi. Tuttavia in molti pare abbiano ancora le idee poco chiare, da una parte vorrebbero abbandonare l’egemonia del PDL e passare a FLI, ma poi sono frenati, evidentemente hanno paura di fare un passo così importante o forse hanno paura di lasciare la certezza del PDL per passare ad un “Futuro” incerto. Difficile dire quali saranno i prossimi sviluppi, difficile dire quali saranno gli attori del prossimo di FLI terracinese. Intanto FLI presenta il nuovo simbolo, ovviamente sparisce il nome di Berlusconi e appare quello di Fini, la mossa di mettere il nome sul simbolo appare ad alcuni osservatori inopportuno, vedremo.
Sempre da notizie giornalistiche sembrerebbe che nei giorni scorsi l’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo abbia partecipato all’incontro di Roma tra Fini ed i circoli di FLI.
Questo dovrebbe sancire la definitiva uscita di Zaccheo dal PDL, resta ora di capire se ciò avverrà e nel caso ciò accadesse chi seguirà Zaccheo. Sappiamo tutti che alle scorse regionali molti consiglieri dell’attuale PDL nostrano hanno appoggiato il consigliere Stefano Galetto ex assessore di Zaccheo. Quali saranno ora le conseguenze, Galetto almeno per ora pare abbia deciso di rimanere nella PDL, non sappiamo se per convinzione o per tattica politica.
Un dubbio sorge spontaneo, fino a quanto FLI può restare in ombra a Terracina?
Sarà sufficiente uscire allo scoperto solo all’ultimo momento oppure sarebbe il caso di iniziare la costruzione di una classe dirigente locale capace di preparare l’eventuale candidatura di un esponente di FLI alla corsa per il nuovo sindaco? Ancora, il FLI locale andrà da solo all’appuntamento di primavera, oppure si ricompatterà insieme al PDL? Sappiamo che il PDL ha nominato un coordinamento comunale, FLI farà la stessa cosa oppure resterà ancora alla finestra e la gestione del partito verrà almeno per il momento affidata ad un commissario?
Altra osservazione, chi non entra in FLI pur vivendo un clima di disagio nel PDL di cosa ha paura? In campo nazionale a volte si prospetta un governo tecnico che va dal PD a FLI passando per l’UDC e altri partiti minori, non sappiamo se tutto questo accadrà mai. Nel questo dovesse accadere per il Governo della Nazione, sarebbe possibile replicare tutto ciò a Terracina, ossia uno schieramento trasversale che metterebbe insieme PD, UDC e FLI?
Gli altri partiti della sinistra a partire da SEL si sono già espressi in proposito, mai con l’UDC ed il movimento di Sciscione figuriamoci con FLI.
La situazione appare sempre più offuscata, speriamo in un prossimo chiarimento da parte di FLI, intanto aspettiamo l’eventuale arrivo di nuovi adepti... e le reazioni degli altri partiti, primi fra tutti il PDL che vedrebbe forse una perdita di consenso con l’uscita di alcuni componenti dal suo interno.
Il partito di Fini a Terracina sarà solo un salvagente per gli eventuali esclusi del PDL oppure sarà qualcosa di più importante, sarà un partito che contribuirà al futuro della città da protagonista oppure avrà un ruolo di semplice comparsa?

martedì 2 novembre 2010

Il rinnovamento della politica

Il rinnovamento della politica, belle parole, fanno sempre il loro effetto, alcuni anni fa addirittura fu costituito un partito chiamato Rinnovamento Italiano, ci pensò Lamberto Dini, poi finito nel dimenticatoio , in Italia spesso nascono partiti politici la cui durata è legata alla stagione di nascita.
A volte oltre a nuovi partiti nascono apparentamenti politici che hanno la durata di 5/6 mesi, passate le elezioni avviene subito il divorzio, evidentemente non sempre in politica si hanno le idee molto chiare e non sempre 2+2 fa 4.
Durante la cosiddetta prima repubblica, i partiti politici avevano tutti una cosa in comune, la durata dei loro nomi non era legata ad una stagione, per decenni i partiti storici hanno conservato nomi e leader, poi con l’avvento di tangentopoli le cose sono cambiate, un caos totale. È sparita la DC, il PCI, il PSI, il PSDI, il PLI, il MSI ecc., ognuno ha sentito la necessità di rinnovarsi almeno nel nome, per citarne alcuni PCI, PDS, DS, a volte Ulivo, c’è stato per un periodo il triciclo, l’elefantino, non è stato da meno l’attuale UDC, fusioni tra CCD, CDU, ecc, ricordare tutti i nomi sarebbe lungo e la cosa non finisce difatti da pochi giorni è nato il Partito della Nazione.
Con la svolta di Fiuggi Fini ha trasformato il MSI in Alleanza Nazionale poi confluito insieme a FI nell’attuale PDL, anche qui il matrimonio è fallito, Fini si è stancato delle cene di Arcore tra Bossi e Berlusconi a cui non veniva invitato e ha fatto il divorzio da Berlusconi, nasce FLI.
Rutelli che aveva fondato insieme ai popolari la Margherita poi entrati nel PD, ha deciso di divorziare, altri partiti solo per citarne alcuni sono stati fatti da Francesco Pionati, Alessandra Mussolini, ora tornata nel PDl, Francesco Storace con la Destra, il Ministro Rotondi ha provato a rifare una mini DC, Leoluca Orlando aveva fondato La Rete, Lamberto Dini con la lista Dini, Pannella, Bonino, ultimamente Micciché, la Santanché con Storace, l’attuale presidente della Regione Sicilia Lombardo ha un suo partito.
A sinistra la cosa non è stata da meno, oltre al già citato PCI, PDS, DS ora PD, più a sinistra Rifondazione, SEL, Comunisti Italiani, ecc. scusate se ne ho dimenticato qualcuno, ma sapete ricordarli tutti a memoria non è cosa facile, ma il concetto non cambia.
Questo è grosso modo quello che è accaduto dopo la prima repubblica, si parlava di seconda repubblica come un qualcosa che avrebbe rimesso a posto le cose, alcuni partiti hanno puntato tutto sulla cosiddetta questione morale, ci sono riuscititi? Difficile dirlo, si sono rinnovati? Difficile dirlo. Oggi c’è più moralità in politica? Fate voi...
Dopo il terremoto politico della prima repubblica i partiti tradizionali si sono un po’ smarriti, sono nate formazioni moralizzatrici, sono emersi gran parte di coloro che rappresentavano le seconde file dei partiti storici, sono emersi personaggi sconosciuti a più.
Quello che è successo a livello nazionale ovviamente è accaduto anche da noi, anzi a livello locale la situazione è stata amplificata dalla presenza di liste civiche nate per le elezioni comunali e poi morte il giorno dopo, tante liste non sono arrivate nemmeno al ballottaggio si sono dileguate prima. Dicevamo la situazione locale, ormai a primavera si vota, lo sappiamo tutti, ciò che non sappiamo ancora è come andrà a finire, non sappiamo quali saranno i candidati a sindaco, aspettiamo forse dopo Natale avremo notizie più dettagliate.
Il rinnovamento ha interessato anche il nostro consiglio comunale, nel 2001 ricordiamo il ballottaggio tra Nardi e Procaccini, due candidati del centro destra con evidente risultato di una decimazione della sinistra.
Molti consiglieri che hanno accompagnato Nardi in quella avventura erano alla prima esperienza amministrativa, alcuni si sono ripresentati nel 2006, a questi si sono aggiunti gli ex FI. Difatti nel 2006 Nardi si è presentato come candidato unico del centro destra, ha vinto le elezioni pe la seconda volta insieme a UDC e PRI, hanno governato in piena sintonia per i primi due anni, poi il giocattolo si è rotto.
Sono note le vicende che hanno portato alla rottura tra l’UDC e la Giunta Nardi, alla rottura tra alcuni assessori che facevano riferimento a FI, poi è stata la volta di alcuni componenti del PRI. La prima conseguenza di questi avvicendamenti è stata che il consiglio comunale così come era stato disegnato dagli elettori è stato “rivisitato” dal sindaco Nardi, sono entrati nell’assise comunale persone che non avevano mai ricoperto simili ruoli, scarsa esperienza amministrativa e forse scarso radicamento sul territorio considerando che non sono stati eletti al primo turno ma “ripescati” dopo.
L’altra conseguenza di questo rinnovamento forzato è stata la paralisi amministrativa difatti, molti assessori nominati da Nardi hanno impiegato del tempo per orientarsi nei vari uffici e hanno impiegato altro tempo per capire la “macchina Amministrativa” e non è detto che hanno capito,non gli sono stati d’aiuto i vari consiglieri freschi di nomina, poco esperti e poco preparati per il compito che gli è piombato addosso all’improvviso.
Dall’analisi fatta si evince che non è sufficiente rinnovare in totale il consiglio comunale, occorre trovare un giusto mix di capacità e professionalità, come detto in altre occasioni sarebbe opportuno trovare delle persone nuove da affiancare ai consiglieri comunali più esperti, con il tempo acquisire le conoscenze necessarie per governate la città.
L'improvvisazione nell’amministrazione comunale non paga, saranno scarsi i risultati amministrativi, gli obiettivi del programma difficilmente saranno raggiunti.
Dicevamo prima non sappiamo ancora i nomi dei possibili candidati a sindaco della nostra città, almeno quelli più veritieri, a Latina per esempio da alcuni giorni si parla di raccolta firme per le primarie nel PDL, i vertici regionali hanno più volte asserito che le primarie non rientrano nei metodi del PDL, mentre a sinistra questo strumento viene utilizzato da alcuni anni, Moscardelli è uno dei possibili candidati del PD per Latina.
A terracina probabilmente non ci saranno le primarie almeno per l’area PDL, cosa diversa forse per il PD, intanto a destra Emilio Perroni ha annunciato la sua candidatura già da qualche giorno, qualcosa di muove anche a sinistra...
Resta da capire quali saranno i rapporti tra Berlusconi e Fini, se ci sarà un accordo per le amministrative locali, se Terracina e Latina vedranno l’unità delle due forze, se si vota a Sabaudia, a Minturno a Cisterna, comuni in “crisi”.
Dicevamo le primarie, a livello nazionali si parla di Governo tecnico, di cambiare la legge elettorale riproponendo le preferenze, ipotesi subito bocciata da Berlusconi, a suo dire chi ha più soldi può fare una campagna elettorale più intensa. Resta il fatto è che con la nomina dall’alto, entra in lista chi è più vicino a vertici del partito, non più eletti ma nominati...
Per le comunali per fortuna ci sono ancora le preferenze, immaginate una legge elettorale che preveda un listino fatto dalla segreteria del partito dove vengono eletti in ordine di inserimento in lista, gli ultimi resterebbero sempre ultimi, non avrebbero nessuna speranza.
Per concludere, è bene il rinnovamento ma, bisogna mantenere una certa governabilità poiché è stato dimostrato che non sempre il nuovo è meglio del vecchio!
Non sempre chi prende più voti è più bravo di chi ne prende meno, non sempre chi prende più voti è più rappresentativo del popolo, forse rappresenta solo gli interessi ed i fatti suoi...