Puntuale ad ogni tornata elettorale torna, scusate il gioco di parole, il cosiddetto manifesto selvaggio.
Oggi parliamo delle comunali poiché il 15 e 16 maggio siamo chiamati alle urne per l’elezione del nuovo sindaco della nostra città e per il rinnovo del consiglio comunale. Sui muri, sui cassonetti della spazzatura, in alto sui pali dell’illuminazione e nei posti più impensati campeggiano ben evidenti i manifesti elettorali dei candidati a sindaco e degli aspiranti consiglieri comunali.
Per la verità, la maggiore pressione avviene per opera dei consiglieri comunali, siano essi uscenti, siano essi aspiranti tali di prima esperienza... I candidati a sindaco sono più tranquilli, ovviamente il voto concesso al candidato consigliere si estende anche a loro, quindi sono meno invadenti in questo senso.
Come sappiamo il comune ha dato in gestione ad una ditta esterna la gestione del servizio di affissione, in teroria come tutti dovrebbero sapere, i manifesti elettorali potrebbero essere affissi solo negli appositi spazi elettorali, ovviamente questo non accade quasi mai, o meglio non sono solo questi gli spazi utilizzati.
Non sono mancate per questo motivo diverse denunce da parte della società concessionaria per affissione abusive, si parla tra le altre cose di risvolti penali, vedremo, forse alla fine finirà come sempre a tarallucci e vino...
La prossima amministrazione, chiunque vincerà potrebbe essere interessata ad una sorta di condono, pagando una somma una tantum si potrebbe sanare il malfatto, è giusto tutto ciò?
Chi rispettando le regole non ha praticato il vizio del manifesto selvaggio in questo caso la prende in quel posto? Di quanto sarà eventualmente il prezzo del condono?
Potranni coloro che si sono comportati in maniera corretta votare contro un provvedimento che sani la situazione dei colleghi di partito?
Da alcuni giorni sono apparsi insime ai manifesti dei candidati consiglieri alcuni manifesti di colore giallo, sono manifesti che denunciano a loro dire alcune malefatte dell’amministrazione, invitano i cittadini a dare due calci nel culo ai vecchi consiglieri comunali uscenti, in particolar modo agli assessori... Fortunatamente i consiglieri uscenti sono distribuiti in tutti gli schieramenti, nessuno escluso.
Ebbene, al di là del contenuto, anche questi manifesti anonimi, sono posizionati nei posti più disparati, si invita alla legalità, si denuncia il malfatto dell’amministrazione uscente ma poi si cade nell’errore di comportarsi al pari degli accusati...
Elettoralmente parlando, in termini di voti, quanto rende il manifesto elettorale?
Se in tanti fanno il manifesto, evidentemente avrà un ritorno in termine di voti, altrimenti non si spiegherebbe la guerra tra i diversi schieramenti. Ma è sempre così?
Chi più spende più voti raccoglie?
In molti casi la guerra dei manifesti riguarda gli “fratelli” di partito, in altri casi si tratta di “cugini” ossia, partiti che sostengono lo stessso candidato sindaco, praticamente si salvi chi può, del resto: la guerra è guerra... elettorale ovviamente!
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