Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

sabato 29 gennaio 2011

Politica terracinese: la sindrome di fine mandato?

È da qualche tempo che nessuno sa più che pesci prendere, i discorsi della mattina non sono più validi la sera, quello che oggi potrebbe sembrare scontato, domani già non lo è più.
Questo clima certamente non favorisce il dialogo e la comprensione tra i più, anzi, la tensione a volte sale al tal punto che si trasforma in rissa, è quello che è successo nella puntata di ieri sera del consiglio comunale, le immagini trasmesse oggi da Lazio TV parlano da sole.
Quello che più mi ha colpito è stata la reazione della giornalista Tiziana Pasquariello al termine della messa in onda del servizio, Pasquariello non mi pare un'estremista, eppure è rimasta sconvolta, contrariata...
Da alcuni mesi assistiamo alle sceneggiate in consiglio comunale, la tensione è talmente alta che se si potesse trasformare in tensione elettrica, con tutta probabilità si potrebbe illuminare la nostra città per anni... sarebbe un fatto positivo.
A fine mandato è naturale porsi da parte dei consiglieri uscenti alcune domande come ad esempio: Sono stato un buon amministratore per la mia città?
La risposta ovviamente visti i risultati non è evidentemente delle più facili e scontate, ad aggravare la situazione già difficile, si aggiunge l'incertezza che regna sovrana da un po' di tempo, difficile capire le alleanze, chi verrà ricandidato, ecc
Con la nuova riforma il numero dei consiglieri sarà ridotto a 24, 6 perderanno il posto, quindi come si dice piove sul bagnato...
Alcuni nomi di candidati alla guida della città sono noti: Perroni, Fedele e Zappone sono quelli “certi” fino ad oggi, anche se in politica niente è sicuro, fino alla presentazione delle liste ci potrebbero essere ancora sorprese, del resto dopo tanti annunci e smentite la candidatura di Procaccini sembrava cosa fatta.
La definizione del candidato del PDL locale dovrà attendere la rottura definitiva a Latina tra gli ex AN e gli ex FI, solo dopo si capirà chi corre con chi e chi rappresenta cosa, forse...
Nell'Udc, prima Zappone, poi Percoco, poi Marigliani, poi... si vedrà, l'unica certezza è che ad oggi ancora niente è sicuro, Masci e Bellezza dentro, no fuori, boh... C'è chi sostiene che l'importante è vincere, l'importante è mandare a casa Nardi & Co, si sono dette le stesse cose ai della DC, poi ai tempi di Recchia, ora la storia si ripete...
A parole ogni politico o presunto tale, sostiene di essere migliore degli altri, poi nei fatti i più si rivelano incapaci, incompetenti, arroganti, presuntuosi, per farla breve, si dimostrano incapaci ma non hanno il coraggio di ammetterlo.
A fine mandato di Vincenzo Recchia in molti si sono fatti un esame di coscienza ed hanno ritenuto opportuno ritirarsi a vita privata, anche se in molti non hanno poi resistito e sono tornati, altri vorrebbero provarci alle prossime elezioni...
In maniera del tutto legittima ogni consigliere uscente ha il diritto ed il dovere di sottoporre il proprio operato al giudizi del popolo elettore, il problema è che il popolo, in molti casi non conosce l'operato dei singoli, i più sono illustri sconosciuti, la loro opera per il bene della comunità è stata meno di zero, dovrebbero costoro avere uno scatto di orgoglio ed astenersi dal ripresentarsi in lista.
Non è certo che il nuovo sia migliore del vecchio, tuttavia, a forza di provare, è facile pure che si riesce a trovare il meno peggio, il meno peggio non può essere espresso da una sola parte politica, se Tizio è un lestofante, rimane tale, non è detto che se si presenta con un candidato Tizio piuttosto che un candidato Caio diventa in maniera automatica un personaggio da sostenere.
Occorre salvare il meglio di ogni lista, credere che la soluzione possa passare solo attraverso la scelta incondizionata di uno schieramento è pura follia, al prossimo giro, ogni partito presenterà la propria lista. Sarà singola oppure apparentata con qualcuno, è il cittadino che deve isolare le mele marce che si proporranno in tutte le liste, il solo fatto di essere “consigliere uscente” potrebbe rappresentare un neo per il candidato, non tutti coloro che sono in questo momento in consiglio o che sono usciti, sono degni di essere riconfermati, siano essi nella maggioranza siano pure nell'opposizione.
Dobbiamo sapere che le scelte per i prossimi consiglieri comunali dovranno essere fatte con oculatezza, dobbiamo scegliere per convinzione, non è detto che gente brava e competente si possa trovare solo a sinistra, al centro oppure a destra, nei partiti oppure nelle liste civiche, gente brava ed onesta si può trovare da tutte le parti, occorre solo cercare bene...
In precedenza in un'altro post ho sostenuto. Contarsi per contare, riusciremo in un prossimo futuro a contare un qualcosa nell'ambito provinciale e regionale e perché no, anche a livello nazionale?
Sarà il nostro destino quello di essere portatori di acqua ai mulini altrui? Sarà Terracina terza città della provincia capace di contare qualcosa? Ognuno si faccia un proprio esame di coscienza e a primavera selezioniamo il meno peggio, la città ringrazierà...

martedì 25 gennaio 2011

Una rondine non fa primavera...

Con il passare del tempo, man mano che ci avviciniamo al giorno delle elezioni si iniziano (forse) a vedere meglio quelli che potrebbero essere gli scenari futuri per la nostra città. Quello che inizialmente era poco definito inizia a prendere forma, si iniziano a conoscere i nomi di alcuni candidati a sindaco, probabilmente nei prossimi giorni si inizieranno a conoscere meglio anche le alleanze.
Alcuni candidati alla carica di primo cittadino si danno da fare per iniziare ad illustrare la bontà e la composizione della propria lista.
Cercano di spiegare agli elettori che solo con loro ci potrà essere una rinascita della nostra città, solo loro possono essere la soluzione ai problemi di Terracina.
Ancora non sono noti tutti i nomi dei possibili “papabili”, quindi difficile conoscere al momento i loro programmi elettorali, bisogna accontentarsi dei buoni propositi...
Con tutta probabilità ai partiti tradizionali si affiancheranno alcune liste civiche, oltre allo zoccolo duro rappresentato dall’ideologia, alcuni nomi si sposteranno da uno schieramento ad un’altro.
È noto, a livello comunale in molti guardano poco al partito, si concentrano sui nomi sulle conoscenze dirette dei candidati, altri devono, perché “costretti” in qualche modo votare tizio piuttosto che caio...
Tolto come detto il voto ideologico, in molti si concentrano sull’amico, non sarà difficile trovare in molte liste volti che in passato hanno prestato “servizio” altrove...
Anzi questo appartenere ad altre “parrocchie”, in molti casi crea malcontento, in molti temono che questo continuo spostarsi da uno schieramento all’altro possa nuocere alla credibilità della lista stessa.
Vedi ad esempio il partito dell’Udc dove molti dei “rinnovatori” non vedono di buon occhio l’eventuale ingresso di persone che hanno in qualche modo prestato servizio presso la Giunta Nardi...
Altro elemento che potrebbe condizionare la formazione delle liste per le prossime elezioni amministrative è il fatto che in molti vogliono apparire come alternativi alla passata Nardi, questo potrebbe portare alla non ammissibilità di alcuni ex consiglieri comunali in questa o quell’altra lista e quindi sarebbero costretti a migrare altrove...
La presenza di soggetti diversi nella stessa lista per i motivi appena descritti potrebbe portare i più a pensare all’esistenza di una certa trasversalità, ma è proprio così?
Forse questo discorso può essere valido per chi esprime prefrenza all’amico, difficile immaginare per esempio che un elettore di sinistra possa votare per un ex “compagno” che traslochi in un partito di destra e viceversa...
In conclusione la domanda è questa: una rondine fa primavera?
O meglio basta spostare il candidato per spostare l’elettorato?
Difficile dirlo...

lunedì 17 gennaio 2011

La fine di un tormentone: Nicola Procaccini Sindaco?

Forse ci siamo, dopo diverse ipotesi, dopo molti annunci e relative smentite, dopo tante indiscrezioni forse è la volta buona, Nicola Procaccini dovrebbe essere il candidato sindaco per il Pdl terracinese.
Usiamo il condizionale perché in politica tutto può accadere... In questi giorni sono apparsi in città alcuni cartelli che potrebbero confermare questi indizi, pare che il Pdl, quello ufficiale, sia in procinto di aprire una nuova sede, con molta probabilità in questa occasione potrebbe essere ufficializzata la candidatura di Nicola Procaccini.
Supponiamo che la candidatura sia vera, cosa accade ora? Ci sarà l’unità del centro destra come auspicato da più parti? Il Pdl correrà separato da Fli? L’Udc, quello ufficiale, quello rappresentato dalla famiglia Forte per intenderci cosa farà?
Come è noto Gianfranco Sciscione è stato escluso definitivamente dalla Pisana, cosa accade ora?
Nei mesi scorsi quando si era diffusa la notizia della candidatura di Procaccini, si parlo di un accordo tra Sciscione e Procaccini, cosa c’era di vero?
In tal caso Sciscione ed i suoi rinunciano ad un proprio candidato di bandiera, presentano una propria lista e fanno un accordo politico con Procaccini?
Emilio Perroni segretario provinciale del partito di Storace, per lo stesso motivo potrebbe rinunciare alla sua candidatura ed appoggiare con una propria lista Nicola Procaccini?
In tal caso avremmo uno schieramento così composto: il Pdl, La Destra, Udc, e la lista di Sciscione, oltre ad eventuali liste di appoggio tali da raccogliere un consenso elettorale abbastanza sufficiente da poter arrivare al ballottaggio.
In concorrenza si avrebbe la coalizione che sostiene Eugenio Fedele ed il PD che pare abbia trovato la convergenza sul candidato Mimmo Zappone.
A questo punto resta da capire cosa farà Fli, correrà da solo insieme al Pri oppure ci sarà un allineamento di tutti i partiti di centro destra?
A livello nazionale pare sfumata l’ipotesi di un accordo tra Fli, Udc e Pd, difatti dopo che era circolata un’ipotesi del genere, in tanti hanno dimostrato qualche perplessità su questo progetto politico, del resto vedere ex esponenti del Msi insieme ad ex Comunisti resta difficile da capire e spiegare agli elettori.
Naturalmente oltre a questi partiti con tutta probabilità ci saranno altre liste civiche per contenere gli eventuali esclusi dalle liste ufficiali, resta difficile tuttavia che possano essere determinanti per la vittoria di uno o dell’altro schieramento politico.
Se per caso non ci fosse una convergenza tra Fli e Pdl, si verrebbe a ricreare lo scenario del 2001 dove An e Forza Italia andarono uno contro l’altro con il risultato che tutti ricordiamo: la decapitazione della sinistra.
Per tornare un momento al discorso di Sciscione, è bene ricordare che già nel 2001 varò una lista civica per sostenere l’allora candidato di Forza Italia Massimo Procaccini padre di Nicola.
È certo che se na notizia fosse confermata e cioè che il candidato è veramente Nicola Procaccini, la lista del Pdl dovrebbe non solo essere adeguata ma anche credibile e dovrebbe veramente dare un segnale id rinnovamento e cambiamento, tagliando i ponti con l’attuale amministrazione comunale, difatti è noto a tutti che Sciscione in questi ultimi tempi non ha molto gradito l’operato della Giunta Nardi. In caso contrario, resta difficile per Sciscione, dopo tutte le battaglie fatte contro Nardi, sostenere una candidatura coinvolta con la vecchia amministrazione, ma come detto, mai dire mai.
Ancora un’altra considerazione, se a Terracina il candidato è un’ex An, a Latina sarà un’ex Forza Italia?
Intanto a Latina la Sinistra ha scelto Claudio Moscardelli come candidato a sindaco, resta ora da capire con chi si dovrà confrontare.
Ovviamente resta sempre l’incognita elezioni politiche...
Detto questo, aspettiamo di capire se veramente Procaccini sarà il candidato del Pdl, dopo sarà più facile iniziare a capire come si muoveranno gli altri partiti del centro destra.

Una perdita per tutta la città!

Ci sono dei temi che vengono affrontati in queste pagine con maggiore frequenza, altri un po’ meno, a volte veniamo accusati essere ripetitivi, ma sono i fatti che troppo spesso si ripetono.
A seguito del ricorso presentato da alcuni partiti d’opposizione circa l’assegnazione dei seggi alla Regione Lazio, sono stati esclusi tre consiglieri regionali, tra questi c’era il nostro concittadino Gianfranco Sciscione.
Dopo la sentenza con cui veniva escluso, Sciscione ha dato mandato ai suoi legali di fare ricorso al Consiglio di Stato per far valere le sue ragioni, ebbene anche la sentenza del Consiglio di Stato gli è stata avversa, difatti è definitivamente finita l’avventura politica di Gianfranco Sciscione alla Pisana.
Precedente, mentre in un’altro post avevamo detto che probabilmente, anzi certamente un’ipotesi di esclusione sarebbe stata una sconfitta per tutta la città, ebbene quel nostro pensiero è ancora oggi il più letto, a significare che in molti hanno vissuto il fatto con attenzione.
Non vogliamo commentare in alcun modo l’operato del Consiglio di Stato, né dare un giudizio sulla sentenza, tuttavia un giudizio politico pensiamo di poterlo esprimere circa le conseguenze negative che questa sentenza potrà significare per la nostra città.
Sciscione come è noto a molti, è il leader di un gruppo editoriale a cui fanno capo diverse TV locali, radio e da ultimo un nuovo quotidiano provinciale.
Ebbene, la discesa in campo di Gianfranco Sciscione evidentemente non è stata gradita a molti, difatti un conto è poter sfruttare Sciscione per i suoi mezzi di informazione, altra cosa è averlo come concorrente...
Da molti Sciscione è stato accostato a “Zio Silvio”, ovviamente quelle parti politiche che non nutrono particolare simpatia per Berlusconi, difficilmente ne hanno avuto o ne avranno per Gianfranco Sciscione.
Fin qui nulla da eccepire, ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero e la propria opinione...
Quello che manca ad alcuni personaggi per così dire politici nostrani è la mancanza di coerenza, se Sciscione non vi è simpatico, perché accettate gli inviti ad apparire nelle sue trasmissioni su TerracinaTV ed in questo modo farvi conoscere dall’elettorato? Già coerenza, spesso dove finisce inizia la politica... Questo succede anche a Berlusconi, tanti lo criticano, “controlla tutti i mezzi televisivi” ma poi non disertano mai nessuna trasmissione fatta in Mediaset...
Torniamo a Gianfranco, ora è ad un bivio, lasciare la politica per tornare a tempo pieno ad occuparsi dei propri affari oppure continuare a svolgere un ruolo di stimolo e di controllo verso la futura amministrazione comunale e non solo?
In più occasione è stato detto che lui non si sarebbe mai candidato a fare il Sindaco della città, certe affermazione forse andavano evitate perché in politica: mai dire mai...
Forse è stato mal consigliato, forse Gianfranco ha qualche cattivo mentore...
Ora che fa, si ritira? Oppure sceglie di essere il leader del suo gruppo e magari spinto dai suoi,si candida come primo cittadino?
Difficile dare per il momento risposte a questi interrogativi, la certezza è che per il bene della città Gianfranco Sciscione fosse rimasto al suo posto alla Pisana, dove viene ripartita la “torta”, adesso senza un nostro “padrino politico”, difficilmente avremo qualcosa, a meno che... a Gianfranco ed agli altri esclusi non gli venga riconosciuto un qualcosa di importante, questo aprirebbe nuovi scenari...

mercoledì 12 gennaio 2011

Terracina: mi faccio un nuovo partito...

Partito nuovo o nuovo partito?
Prendo l’occasione per questo mio pensiero uno scambio di battute con un conoscente, si parlava della costituzione di un nuovo partito...
Difatti, dopo averlo visto dialogare con alcuni personaggi politici alla domanda: di cosa parlavate?
La sua risposta è stata: cerchiamo di costruire un nuovo partito... Un’altro?
La situazione locale come sempre rispecchia quella nazionale, difatti, mentre in altri paesi assistiamo ad un ricambio di dirigenza politica, con una certa frequenza, negli USA per esempio il presidente può essere eletto per due soli mandati, strano popolo... il Italia la situazione è alquanto diversa, si preferisce cambiare i nomi ai partiti per dare una parvenza di rinnovamento piuttosto che cambiare la classe dirigente.
Una volta durante la prima repubblica i partiti politici si contavano sulle dita delle mani, poi a seguito di una pseudo riforma in senso maggioritario e con l’avvento del fenomeno chiamato tangentopoli, i partiti sono nati come i funghi.
Con la fine della prima repubblica, con il nascere della cosiddetta seconda, la situazione si è fatta più caotica del solito, sparite le prime fila dei notabili, sono venuti alla ribalta le seconde fila, i cosiddetti colonnelli, e forse anche i capitani...
Spariti i capi storici, le seconde fila hanno provato a sostituirli, in qualche caso ci sono riusciti, in altri un po’ meno, spesso per dare una parvenza di rinnovamento, si è provveduto al cambiamento del nome del partito, difatti ad oggi è molto difficile trovare nei nomi dei partiti che contano riferimenti alla prima repubblica.
Molti politici emergenti hanno provato ad assumere il ruolo di leader del partito, ma evidentemente si sono dovuti arrendere all’evidenza, ossia allo scarso consenso elettorale che hanno raggiunto. Come noto, non sempre il nuovo è meglio del vecchio... questo ovviamente vale anche a livello locale, tolti i vecchi politici, nuovi quasi mai si sono dimostrati all’altezza della situazione tanto da far rimpiangere in molti casi i tempi andati... Si parla in molte occasioni di rinnovamento della politica, di trovare un nuovo modo di fare politica, dove la centralità sia rappresentata dai cittadini, la politica al servizio dei cittadini, non si è mai andati oltre le parole. I buoni propositi sono rimasti solo nelle intenzioni, in realtà, chi gestisce il potere se ne guarda bene dal cederlo...
La domanda che uno si pone è questa: è meglio fare un partito nuovo o nuovo partito dove il cittadino assuma maggior peso e la classe politica si metta veramente al servizio del cittadino, dove la centralità dell’azione dei partiti sia rivolta alla soluzione delle problematiche del popolo, della gente?
Cambiare ad ogni tornata elettorale il nome del partito e lasciare al timone sempre lo stesso capitano forse alla lunga non paga o forse sì...
Negli ultimi anni per citare solo in centro destra, si è partiti da Alleanza Nazionale e Forza Italia confluiti insieme ad altri partiti minori nel PDL, dopo un periodo relativamente breve, circa due anni, evidentemente le cose non hanno funzionato... È nota a tutti la vicenda che ha visto Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini soci fondatori del PDL arrivare ai ferri corti e al divorzio politico, Fini ha fondato Futuro e Libertà per l’Italia meglio noto come FLI. Silvio Berlusconi, forse per dare un segnale di taglio con il passato pare che abbia intenzione di formare un nuovo partito, si parlava in un primo momento di tornare a Forza Italia, poi forse per non dare l’impressione di tornare indietro, pare, e dico pare la nuova formazione si chiamerà semplicemente: Italia, staremo a vedere...
Chi gestirà a livello locale i nuovi partiti?
Probabilmente i vecchi di prima, quindi si cambia nome ma resteranno sempre i stessi “controllori” a meno che... succede qualcosa di nuovo!

domenica 9 gennaio 2011

Terracina: la ricetta politica...

Eccoci di nuovo, dopo la pausa per le festività Natalizie ad analizzare il contenuto dell’offerta politica terracinese.
Con il passare del tempo ci avviciniamo al giorno x, ovvero al giorno in cui noi terracinesi saremo chiamati al rinnovo del consiglio comunale.
Alcune candidature sono note, altre sono in via di definizione, altre ancora verrano custodite gelosamente fino a poco prima della presentazione ufficiale, difficile capire al momento quali saranno i possibili scenari.
Ognuno presenterà al momento opportuno la propria ricetta (leggi programma elettorale) capace a suo dire di risolvere i problemi della città!
Non siamo ancora nel vivo della campagna elettorale, anche se non mancano colpi bassi, non conosciamo ancora tutti i nomi degli aspiranti sindaci, non sappiamo quante saranno le liste, non conosciamo i nomi dei singoli candidati alla corsa per un posto in consiglio comunale...
È presto per dire chi avrà almeno sulla carta la possibilità di raccogliere il maggior consenso tra i nostri concittadini, è presto per sapere se si vota solo per il consiglio comunale oppure se ci saranno sorprese...
Torniamo alla ricetta, dire che tutti i problemi di Terracina possono essere risolti con una ricetta è ridicolo e riduttivo, inoltre offende l’intelligenza dei nostri concittadini.
Quello che occorre per tentare di portare a termine questo arduo compito è una grande dose di umiltà da parte di chi si propone alla guida della nostra città.
Difficile capire se ciò accadrà mai, difficile credere che chi si propone come il “risolutore” delle nostre angosce possa avere quella necessaria umiltà per capire che non è il singolo a poter affrontare tutti i problemi che da diversi anni assillano la nostra città.
Il difficile non è criticare l’attuale amministrazione o quelle passate, il difficile è trovare la soluzione ai problemi, vuoi per mancanza di soldi, vuoi per difficoltà oggettive dei singoli...
Se non si capisce che solo unendo le forze si riesce a combattere la battaglia contro l’indifferenza, contro il menefreghismo, contro la mancanza di amore per la propria terra, per la propria città, difficilmente si troverà la via d’uscita da questo tunnel.
Dicevamo, è facile criticare, passano i mesi, passano le elezioni, restano i problemi...
La storia è piena di gente che credeva di avere la soluzione , di avere le capacità, di avere le doti necessarie, di avere la marcia in più per...
Chi si propone alla guida della città deve sapere che saranno tempi difficili, non dovrà mai in alcun modo gettare colpe e responsabilità sulle passate amministrazioni, questo è un gioco che ormai va avanti da diversi anni. Oneri e onori, oppure resti a casa, dire: Vincenzo ha lasciato un casino, Stefano ha lasciato un casino, non serve a niente, non risolve i problemi e non fa onore... e soprattutto non paga in termini di consenso elettorale.
La situazione economica del comune la conosciamo tutti, chi non la conosce farebbe bene ad informarsi prima di proporssi, oppure rinunci alla candidatura, nessuno obbliga nessuno...
Non occorrono strane alchimie, non occorrono ricette miracolose, non occorrono maghi, streghe e santoni, occorre umiltà nel comprendere le necessità della città e dei suoi cittadini.
Non sempre chi ha dimostrato capacità nel proprio lavoro può essere in grado di capire e governare una complessa macchina amministrativa, fatta di mille sfaccettature, fatta da mille difficoltà...
Se non si ricerca il coinvolgimento di tutte le persone di buona volontà, se non si ricerca la collaborazione di tutti, difficilmente si risolvono i problemi cercano di coltivare ognuno il proprio piccolo orticello.
Dire che la soluzione ai nostri problemi passa attraverso l’elezione di tizio o caio, è una presa in giro dei terracinesi, solo uniti sotto l’unica bandiera terracinese possiamo sperare di avere un futuro migliore per noi ed i nostri figli.
Non esiste un salvatore della patria, non esiste un messia, non esiste un salvatore della città, solo lavorando tutti insieme possiamo farcela, non basta il singolo...
Quello che manca a noi terracinesi è la coerenza... 10 anni fatti in molti hanno detto che Nardi sarebbe stata la migliore soluzione per la città.
Oggi i più hanno cambiato idea... questo dovrebbe insegnarci qualcosa: non lasciamoci prendere dai facili entusiasmi, valutiamo bene tutte le possibilità.

lunedì 3 gennaio 2011

Bocciata la Giunta Nardi


Si è concluso il sondaggio che avevamo proposto ai nostri lettori in merito all'operato della Giunta guidata da Stefano Nardi, per il 70% dei nostri lettori il giudizio è stato negativo.
Mentre il 7% ha giudicato positivo l'operato del Sindaco Nardi e quello dell'assessore Francesco Zicchieri, l'8% ha votato il vice sindaco Francesca Lauretti, il 6% ha ritenuto valido l'operato di Loreto Maragoni, il 4% per Franco Ferrari, il 3% è andato a Luciano Pecchia e Gianni D'amico, mentre Giuseppe Amuro e Giovanni Masci hanno ottenuto l'1% dei consensi da parte dei nostri lettori.