Tra i magnifici sette candidati alla carica di primo cittadino della nostra città probabilmente il più fortunato è stato Gianfranco Sciscione.
Ricordiamo gli altri competitori, oltre a Gianfranco Sciscione si sono messi in lista per la poltrona di Sindaco: Nicola Procaccini, Domenico Zappone, Fabio Caiazzo, Gianni Percoco, Antonio Edis Mazzucco e Vincenzo Coccia.
Sappiamo come è andata a finire, con il ballottaggio tra Sciscione e Procaccini, la sinistra terracinese è stata decimata. Fabio Caiazzo che si presentava con Fli ed altre liste di appoggio e Antonio Edis Mazzucco non hanno raggiunto il quorum e sono rimasti fuori dai giochi, al ballottaggio si sono schierati con Gianfranco Sciscione.
Anche Gianni Percoco ha scelto di stare insieme a Sciscione al secondo turno, Coccia e Zappone rappresentati della sinistra divisa sono riusciti ad entrare in consiglio come consiglieri.
E notizia di questi giorni, Mimmo Zappone ha lasciato il consiglio comunale,si è ritirato a vita privata.
Vincenzo Coccia condivide il ruolo di oppositore al Sindaco insieme a Vittorio Marzullo.
Percoco “collabora” con Città Nuove nel ruolo di minoranza alla maggioranza, ruolo strano visto che Percoco e Città Nuove a livello nazionale sono parte della stessa coalizione politica che sosteneva Silvio Berlusconi al governo...
Con la nomina ufficiale di Gianfranco Sciscione alla presidenza dell'Ater, si libera un altro posto in consiglio, Angelo Scirocci dovrebbe prendere il posto di Sciscione in quanto è il primo dei non eletti nella lista Sciscione Sindaco, usiamo il condizionale perché in politica tutto può accadere...
A conti fatti, vista la situazione economica del Comune, la poltrona di Sciscione è quella più comoda e redditizia in termini politici, la stato delle cose al Comune non lascia sperare niente di buono, con il dissesto lo spazio di manovra per mantenere parte delle promesse elettorale è veramente limitato.
Probabilmente la strada del dissesto sarebbe stata quella percorsa da tutti coloro che avessero vinto le elezioni, al di là dei buoni propositi, altre soluzioni sarebbero state difficili da individuare.
A conti fatti, Sciscione con la presidenza dell'Ater lascia la patata bollente a Procaccini, spetta al Sindaco Procaccini gestire la difficile fase economica dell'ente, possiamo dire che Sciscione è stato fortunato a perdere al ballottaggio, ora se ne sta buono buono per i fatti suoi.
Si parlava di un suo possibile ripescaggio alla Pisana, forse per questo il presidente della Regione ha temporeggiato per firmare il decreto di nomina all'Ater, forse il suo ritorno alla Pisana è stato solo rinviato, si tratta di capire ora se la nomina di Sciscione all'Ater possa portare un qualche beneficio anche alla nostra comunità e non sia l'ennesima occasione persa per la nostra città.
Intanto la situazione politica nazionale è precipitata, si tratta di capire se dopo le dimissioni di Berlusconi nascerà veramente il governo Monti oppure se alla fine ci sarà un nulla di fatto, in ogni caso il Pdl dovrà ricompattarsi, accadrà questo anche a livello locale?
Sarà possibile avere ancora per molto Città Nuove all'opposizione? Il ruolo dell'Udc diventa sempre più pesante, è in atto la “guerra” per la Terracina Ambiente, il Pdl locale potrà ancora permettersi di andare in ordine sparso?
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