Sondaggio semiserio sulle scelte del Sindaco Procaccini in merito all'alleanza con Gianfranco Sciscione...

Procaccini ha fatto bene ad allearsi con Sciscione?

sabato 17 aprile 2010

Candidato... per forza

SI chiama Nicola Procaccini e finora, più che per capacità politiche, si è segnalato per i suoi legami «famigliari», ma il coordinatore del Pdl pontino Claudio Fazzone lo vuole ad ogni costo prossimo sindaco di Terracina. E non importa se il giovanotto, completamente avulso dalla realtà locale, viva da un pezzo a Roma, e a Terracina si veda solo per le feste. Pare che da Fondi Fazzone abbia già dato disposizioni agli ex Forza Italia di Terracina: il successore di Nardi, alla scadenza del mandato o anche prima (con quello che accade in provincia non ci sarebbe da stupirsi se lo facessero cadere prima) dovrà essere Procaccini jr. Con buona pace dei Serra, dei Ferrari e degli altri che in questi anni sono stati sulla breccia coltivando l’aspirazione di proporsi per la candidatura a sindaco. Un candidato imposto dall’alto: peraltro già da mesi, assicurano i bene informati. Perché Fazzone spinga tanto per Procaccini è presto detto: innanzitutto perché il giovanotto è figlio di Maria Burani, insalutata parlamentare di Forza Italia che a metà degli anni 90 nominò assessore alla Provincia l’attuale senatore fondano. Ma c’è di più. Basta scorrere l’organigramma del Ministero della Gioventù per seguire il filo di una candidatura altrimenti improbabile. Nicola Procaccini risulta “portavoce”, non si sa bene con quali compiti precisi, del ministro Giorgia Meloni (alla quale pare sia stato legato anche da tenera amicizia): la stessa che nel 1997 lo nominò commissario provinciale di Azione Giovani, ma soprattutto la principale artefice del mancato scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Fondi. Riferiscono sia stata lei, in Consiglio dei Ministri, a manifestare le prime perplessità sulle due minuziose relazioni del prefetto Frattasi e sulle conseguenti richieste di scioglimento a firma del ministro Maroni. Mesi di dubbi amletici indotti dalla “ministra”, poi a Fondi sono arrivate le dimissioni «spontanee» di sindaco e consiglieri (tempo quarantott’ore dal segnale convenuto di Fazzone) ed il Governo, ispirato dalla Meloni, ha alzato le mani: come dire, tanto si sono sciolti da soli. Viene da sé che ora Fazzone, in vista delle amministrative (a Terracina si voterà tra un anno), non potrà dire di no alla candidatura di Procaccini e soprattutto alla Meloni alla quale deve il mancato scioglimento del Consiglio comunale di Fondi. E poco importa se il Comune di Terracina, disastrato anche da quattro anni di «balletti» degli ex Forza Italia, nel dopo Nardi avrebbe bisogno di una guida politica ed amministrativa autorevole. Che Procaccini jr non potrà essere. Giovanni Stravato (Latina Oggi 16 Aprile 2010)

1 commento:

  1. Dopo la caduta dell'amministrazione comunale di Latina, resta da vedere cosa succederà a livello nazionale tra Fini e Berlusconi, riusciranno i due co-fondatori del PDL a ritrovare un punto di accordo, oppure si assisterà ad un "divorzio".
    Nel caso in cui il PDL si dividerà in due, quali saranno le conseguenze a livello locale, si avrà una crisi anche nel nostro comune?
    Se La Meloni resta con Berlusconi, allora l'ipotesi potrebbe risultare vera, contrariamente, se la Meloni, in un ipotetico divorzio, dovesse scegliere la via "Finiana", con molta probabilità, le cose cambierebbero completamento aspetto.
    Tuttavia, se per ipotesi, ci sarà un chiarimento nel PDL e, tutto torna come prima, la scelta di candidare Procaccini è una mossa strategica, oppure si tratta semplicemente di una scelta dettata per creare una divisione all'nterno dell'ex AN, oppure perché si pensa che sia il miglior candidato?
    È noto che a Latina e in provincia, si sono create due correnti degli ex AN, una con riferimento all'area del consigliere Galetto, l'altra area ha come riferimento alla regione Di Giorgi.
    Secondo i più informati, Procaccini dovrebbe stare nell'area Di Giorgi o viceversa, quindi l'area di Galetto, si troverebbe a dover eventualmente appoggiare un candidato diverso dalla propria area, oppure presentarne uno proprio.
    Si potrebbe ripetere "l'esperimento" del 2001 dove AN e FI corsero da sole, conseguenza ballottaggio tra Nardi e Procaccini.
    Naturalmente queste sono solo ipotesi, bisogna vedere quali saranno gli sviluppi nazionali, quelli locali e sopratutto se, come si dice da qualche parte, ci sarà nei prossimi gioni la sfiducia al sindaco Nardi.

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