Tante forse troppe le liste che sostengono i sette candidati alla corsa per la poltrona di primo cittadino della nostra città. Iniziare la campagna elettorale con circa 500 candidati all’inizio lascia i più un po perlomeno spiazzati, difatti non è difficile imbattersi almeno all’inizio in un “collega”, poi passati i primi giorni forse si riesce a capire in po’ meglio quali sono i candidati e quali sono gli elettori.
In tanti sostengono che i candidati sono troppi, che in questo modo ci sarà una dispersione di voti, ma resta sempre difficile capire il perché uno dovrebbe rinunciare a candidarsi in favore di un altro. Alcune liste servono solo come elemento di disturbo, vengono difatti “assemblate” solo per arrecare danno alla concorrenza, in questa corsa alla costituzione delle liste, spesso non si capisce che il problema non è dichiarare di voler fare 3 o 4 liste, semmai i problemi nascono per la raccolta delle firme e per riempire le stesse liste., non sempre è sufficiente trovare dei nomi da inserire in lista, bisogna trovare gente capace di attrarre il consenso elettorale.
Forse ha ragione chi sostiene che alcuni candidati raccoglieranno forse i voti dei propri condomini e che quindi sarebbe un voto sprecato un voto perso.
In molte occasioni è possibile individuare questo tipo di candidato, altre volte un po’ meno, spesso nomi poco noti si rilevano vere sorprese elettorali...
Troppo spesso si sente dire: vengono elette sempre le stesse persone, sono sempre le stesse facce, ecc.
Forse l’elettore ha paura di rischiare, forse preferisce andare sul sicuro, affidare il proprio voto nelle mani di chi ha già avuto modo e maniera di discostare che nel momento del bisogno, quando ci occorre il favore, il nostro investimento si è rilevato fruttuoso e questo potrebbe essere uno dei motivi per cui si preferisce non rischiare... Probabilmente questo è uno dei motivi che spinge l’elettore a non volere rischiare, spesso si vota per amicizia, per interesse oppure semplicemente perché si ha bisogno di un qualcosa, di un favore, di un posto di lavoro, già un posto di lavoro, ma quanti posti possono essere promessi? Colui che non è in un posto di governo, quali leve può usare per convincere il popolo della bontà della sua proposta?
Si parla di rinnovamento, si parla di voler dare spazio ai giovani, di volere il cambiamento, ma tutto questo è vero? Oppure si tratta solo di propaganda elettorale che una volta passate le elezioni finisce con le stesse?
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